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Autore: never a final    12/09/2014    0 recensioni
Mad era sempre stata una ragazza dalle mille tonalità, era timida ed insicura ma sapeva come rallegrare sempre tutti. Era sempre stata così ‘speciale’ fin da piccola ma, dopo aver conosciuto Reb, diede una svolta al suo carattere, alla parte timida ed insicura.
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Dal capitolo 2
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mistero della nebbia
 
Era l’estate dei miei 16 anni quando tutto per me finii.
Non che finii veramente perché, sebbene io non sia viva, sono ancora qui. Eppure in quell’estate finii la mia vita, la mia esistenza e cominciò questa ignara tortura.
Gli umani non sanno quanto sia difficile vivere tra il mondo dei morti e quello dei viventi, non hanno idea che resterai sempre accavallato tra i due mondi fino a che non troverai il modo per passare di là.
Avevo perso le speranze quando, all’improvviso, una piccola luce si accese in me.
Il 4 Gennaio nacque una bambina. Aveva gli  occhi azzurri come il cielo. La prima cosa che fece quella bimba fu sorridermi muovendo le piccole manine verso di me, come fossi presente in quella stanza.
Da quel giorno passarono ben 16 anni, non mi feci più vedere da quella bambina tanto unica e speciale, sapevo che doveva crescere bene e senza un fantasma accanto.
Eppure ero sempre con lei, la osservavo, la proteggevo, era come un tesoro per me. La vidi crescere un po’ alla volta diventando sempre più bella e forte.
Capii che era il momento di rivelarmi quando sua madre decise di trasferirsi a Ralles, la città in cui ero morta tempo fa…
 

Reb
 
Era esattamente un anno che Rebecca Rossetti, da tutti chiamata Reb, si era trasferita a Ralles, una ‘tranquilla’ quanto inquietante cittadina che si trovava in Inghilterra.
Per Reb era stato un anno tranquillo, sebbene le prime incertezze sulla nuova città, si era trovata decisamente bene. Era una ragazza sempre molto allegra e simpatica, gli piaceva prendere in giro le persone che lei considerava ‘senza cervello’ e, con il suo carattere vendicativo e ribelle, riusciva a vincere tutto, era una persona molto coraggiosa e non si fermava davanti a niente.
Sebbene fosse una bellissima persona era considerata ‘diversa’, ‘strana’ da tutti coloro che la conoscevano, forse era per il modo di vestirsi, per il colore dei capelli, per la musica che ascoltava o per il fatto che stava solo con il suo gruppo d’amici. Lei questo non lo sapeva, ma era sicura avrebbe trovato una risposta prima o poi.
Per il suo gruppo d’amici, loro erano gli unici che non la giudicavano come facevano tutti gli altri, loro la conoscevano, sapevano che bellissima persona fosse. L’unica cosa che non conoscevano era il suo passato, quello era ignoto a chiunque, anche alla sua migliore amica Mad.
Sapevano che aveva viveva con la madre ma non sapevano che fine avesse fatto il padre, e il resto della sua famiglia, lei non ne parlava mai, neanche della madre, non si sapeva perché non gli piacesse eppure era così.
Sebbene, come detto in precedenza, Reb fosse giudicata da tutti una ragazza ‘stana’ non si poteva di certo dire che fosse brutta anzi, tutt’altro; era alta e magra, i capelli erano di un rosso magenta che spiccavano tantissimo con la carnagione chiara e gli occhi erano di un azzurro da far invidia al cielo più limpido.
Era invidiata da moltissime ragazze e piaceva a molti ragazzi. Spiccava parecchio l’attenzione per il modo fi vestirsi, era quasi sempre nero o, massimo, viola e blu scuro; portava spesso delle grandi felpe con dei leggings, pantaloni lunghi o corti con magliette altrettanto larghe e con stampe di band e cantanti; scarpe alte, ma non con il tacco, mai con il tacco, nessuno aveva mai visto portare a Reb dei tacchi. E, che resti tra noi, neanche ci teneva a metterli poiché non sapeva andarci.
Fatto sta che da un anno a questa parte, aveva cominciato a vedere strane cose, ne aveva parlato con i suoi amici che all’inizio non gli avevano creduto molto.
Quello che Reb riusciva a vedere era contro ogni regola scientifica, perché dai, chi crederebbe mai che una persona possa vedere i fantasmi?
Eppure per lei era così. Ma precisiamo.. non riusciva a vedere i fantasmi ma solo un fantasma. Uno solo, anzi una; si, il fantasma era una ragazza, aveva all’incirca 16 anni, aveva dei capelli color oro e gli occhi celesti, la carnagione chiara, ma infondo era normale, era morta.
Reb, quando l’aveva vista per la prima volta, aveva subito pensato che ci fosse qualche collegamento con la perenne nebbia che torturava la città da ormai parecchi anni. La prima volta in assoluto fu quando cominciò ad andare a scuola e conobbe i suoi amici.
E ora, che la scuola stava per ricominciare, non aveva ancora capito perché, perché quel fantasma continuasse a ‘perseguitarla’; che poi non le faceva niente appariva, gli dava dei segni, dei segni che lei però non riusciva ad interpretare.

Allora..
Rieccomi qui con una nuova storia.
Spero vi piaccia. Davvero..
Bhe.. spero la seguirete
Ciao ciao
  
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