Corri in tutta fretta nella sala operatoria. Le pareti bianche, forse come il paradiso, erano tutto ciò che Naruto riusciva a vedere.

Si era sentito male, di colpo, dopo l’ennesima scodella di ramen. Aveva iniziato a vomitare, a soffrire, ma nessuno sembrava curarsene, a parte quella piccola Hyuga che piangeva alla sua vista.

Della vitalità che aveva un tempo, era rimasto solo un ricordo, dello sguardo luminoso che sorrideva alle genti, non ne rimaneva che uno spento e vacuo ammiccare.

[LUI NON PUO’ MORIRE! NON DEVE MORIRE!]

Urlava Hinata, singhiozzando istericamente, il volto congestionato, le lacrime calde che cadevano come la pioggia dagli occhietti arrossati.

[E’ TROPPO GIOVANE! NON DEVE MORIRE!]

Tsunade le aveva dato anche delle pillole alla valeriana per calmarla. Ma niente.

Il ragazzo riposava in un lettino bianco come la neve, era freddo, in condizione comatosa.

E, tristemente, Hinata non poteva fare altro che attendere, sempre se ci fosse stato, il suo risveglio.

FINE

Dedicata a qualcuno veramente speciale che è con me, mi osserva, tace alla mia tristezza ma mi sta sempre accanto… E che ora rischia di non essere più tra di noi.