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Autore: Ausel    12/09/2014    1 recensioni
È disumano - o disudei, il discorso è quello - che un genitore possa essere così freddo da indurre il figlio alla follia. Luke l'aveva capito troppo tardi, quando caldo come il fuoco e pallido come il latte mi aveva pregato che ciò non accadesse più.
[Questa fanfiction partecipa al contest "Titoli su Titoli"]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Castellan, Percy Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Ethan. Io. Tutti i figli non riconosciuti. Non permettere... non permettere che succeda ancora.»
Erano queste le parole che Luke mi aveva sussurato prima di scomparire negli Inferi. Mi chiesi come fosse possibile che un ragazzo potesse morire così, che senso avesse vendersi al nemico perché tuo padre non è stato tuo padre.
Ma chi era il nemico? Nel breve lasso di tempo che trascorsi a Ogigia, ricordo che Calipso mi chiese perché fossi dalla parte degli dei. Perchè sono la mia famiglia. Pareva una risposta così ovvia che, il mio tono, doveva essere stato simile a quello di un adulto; mentre spiega ad un bambino qualcosa che non capisce. Lei mi aveva sorriso, un mistero di pietà e compassione. E se avesse avuto ragione? È disumano - o disudei, il discorso è quello - che un genitore possa essere così freddo da indurre il figlio alla follia. Luke l'aveva capito troppo tardi, quando caldo come il fuoco e pallido come il latte mi aveva pregato che ciò non accadesse più. 
Dal canto mio non avevo mai avuto niente di cui lamentarmi, a parte qualche rara volta. Poseidone era pur sempre un dio e non potevo pretendere che fosse presente come poteva esserlo Paul. Non sapevo dire che tipo di legame ci unisse, ma non avrei mai dubitato che se gli avessi chiesto aiuto lui me l'avrebbe dato. Eppure aveva lasciato che Luke morisse, si era messo contro di lui. Non sembrava sentirsi in colpa per la morte di qualcuno poco più grande di me. Come si sarebbe comportato, nei miei confronti, se non fossi stato suo figlio? Mi avrebbe odiato per aver cercato di salvare l'Olimpo? Rabbrividii al pensiero. Una sensazione simile l'avevo provata solamente quando Atena mi informò della sua contrarietà al fatto che io e Annabeth fossimo amici. 
Luke non era stato il primo a sentirsi rifiutato e, se non ce l'avessi fatta, non sarebbe stato neanche l'ultimo. Non potevo permetterlo.
«Non lo permetterò.» Risposi. «Te lo giuro.»
Avrei reso degno il sacrificio di Luke Castellan.

   
 
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