Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: lia_000    13/09/2014    3 recensioni
e se marina e la figlia Martina stoessel si trasferissero a casa del compagno della madre Alejandro blanco con suo figlio Jorge.
Tra jorge e Martina nascerà qualcosa oltre all'odio oppure rimarà tutto così com'è?
Ci penserà il destino alla loro storia
buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< ragazzi e ragazze questo è il carcere sopranominato Music collage >> annuncia jorge io alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti a quella struttura enorme apri di corsa la portiera e la chiusi << ehy ehy piano con la mia bambina >> mi dice jorge per poi avvicinarsi allo sportello chiuso << ti ha fatto male amore tranquilla che dopo ci penso io >> disse per poi baciare la macchina scoppio a ridere, il mio sguardo si posa su tutta la folla al di fuori del portone che parlano e chiacchierano della loro estate << si incomincia che bello >> dice sarcastico diego << io non vedo l’ora di fare nuove amicizie >> dico io  << amore mio sei imparentata con i più fighi della scuola come potresti non farla tutti faranno la fila per te >> mi dice fran cingendomi le spalle << allora! Meglio non dire in giro che sono vostra sorella >> dico scansandomi entrando per fortuna non mi seguirono perché la folla dei ragazzi li blocco. << armadietto 23 >> dico ad alta voce per poi guardarmi intorno e controllare i numeri sui gli armadietti << bingo >>  mi avvicino lo apro e ci poso tutto dentro << ehy ehy >> chiudo l’armadietto e mi trovo davanti ad un mora con il fiocco a ciliegie << lodo >> esclamo abbracciandola << ehy stoessel da queste parti sola >> mi dice lei dandomi un pugnetto sul braccio << haha già i più fighi si sono fermarti all’entrata>>  << haha immagino che hai in prima ora? >> mi domanda sorridendo con i libri stretti al petto << mm…tecnologie musicali >> dico io guardando l’orario << uhh la stessa ora allora ci becchiamo al banco >> dice allontanarsi ed io la saluto con la mano << chi sa ora dove sarà il libro >> dico cercando tra la pila di libri << come mai una bellezza come te si trova qui >> chiudo l’anta dell’armadio e mi trovo un tizzio appoggiato all’armadio accanto con uno stuzzicadenti in bocca << Sai com’è questa è una scuola e sono qui per studiare e ora se permetti con permesso >> << no non te lo permetto >> dice mettendosi ad un passo da me << espinosa >> esclama una voce a me famigliare << blanco >> dice quel tizio allontanandosi da me e mettendosi davanti al messicano dagli occhi verdi  << lei per te è offplis >> disse jorge mettendosi davanti a me << e sentiamo perché >> disse quel tizio avvicinandosi  << lei è la sorella di fran e di diego è nel Mio gruppo se ti vedo un altra volta con lei… >> stava per continuare quando suono la campanella << ti ha salvato la campanella, andiamo martina  >> disse l’ultima frase cingendomi le spalle e portandomi via da espinosa mi sembra di aver capito. << Sta lontano da lui >> mi disse lui con tono serio << è un playboy si è portato al letto mezzo istituto e con te non avrebbe fatto da meno >> prosegui << e tu cosa fai scusa >> gli domando io mentre lo seguo. << siamo due persone diverse io non farei mai del male ad una donna ma soprattutto non farei mai del male a te mentre lui si e questa è una grande differenza >> disse lasciandomi davanti ad un aula e baciarmi la guancia. << a casa riprendiamo il discorso >> gli dico io << ok swety >> disse facendomi l’occhiolino per poi regalarmi un bellissimo sorriso. Entro in classe e vedo lodo farmi cenno di sedermi accanto a lei difronte a noi ci sono mercedes e candelaria. << ciao ragazze >> dico io salutando e mettendomi vicino all’italiana che mi bacio la guancia << ciao tini >> dissero insieme candelaria e mercedes. << bene ragazzi io sono la prof di letteratura >> ed è cosi che inizio l’ora per poi passare la 2 ed infine la 3 quando arrivo la quarta. << Ciao ragazze e ragazzi sono il prof di ginnastica >> era un uomo paffutello con la barbetta e gli occhiali da sole labbra piccole e una buffa voce. << buongiorno >> disse tutta la classe << allora c’è qualcuna di voi che non puo fare ginnastica << io professore >>  disse una voce da oca che  proveniva dal fondo della classe << e perché mai mia cara >> domanda il professore << mi si gonfiano i capelli >> rispose la ragazza tinta e bionda  << beh vuol dire che i pagliacci le chiederanno come ha fatto a gonfiarli cosi tanto >> disse il paffutello scatenando in classe la risata << qualcuno che ha motivi seri >> continuo il prof. Alzai la mano << io prof ho anche il certificato medico >> dissi io cercandolo nello zaino ma non lo trovavo 
‘’FLASHBACK’’ 
<< mostricciatolo ti è caduto questo >> disse jorge prendendo tra le mani un figlio bianco, << te lo tieni e poi me lo dai a scuola >> dico guardando il mio telefono << uhh ginnastica sisi tranquilla te lo do >> 
‘’fine’’
<< jorgee >> esclamo e tutta la classe si gira a guardarmi << prof potrei andare in…>> << 3B >> mi sussurra  lodo << 3B >> riferisco al prof. << si va bene >> io mi alzo quando sento la bionda chiedere qualcosa al prof << posso andare anche io li c’è il jorge il mio ragazzo >> << no signorina >> dice il prof aww lo adoro e chi l’avrebbe sopportata e da quand’è che il messicano ha una ragazza…bah.
Cammino per i corridoi cercando la 3B nel frattempo riesco a vedere qualche laboratorio quando alla fine del corridoio si sente un baccano assurdo mi avvicino alla porta e infatti 3B busso timidamente quando sento un avanti apro la porta << scusi prof potrei chiedere una cosa a blanco >> al nome blanco alcuni ragazzi incominciarono a fischiare, che classe di decelebrati << dimmi swety >> mi dice lui vedendomi vicino al suo banco << il certificato ginnastica blanco >>  << oh giusto >> disse per poi aprire il suo diario blu e darmi il certificato. << grazie mostro >> detto questo saluto ed esco dalla classe per poi tornare nella mia << ecco a lei prof >> dico avvicinarmi alla sua cattedra vedo che la legge ed una smorfia triste si estende sul suo volto << ve bene stoessel per tutti gli altri in palestra >> scendiamo giu e io mi stendo sul materasso con il telefono quando un il prof mi si avvicina << sai tesoro anche mia moglie soffriva di problemi al cuore proprio come te >> << soffriva >> le domando io << già se ne andata tra le mie braccia >> disse girando la testa e stringendo a se la sua felpa << i-io non lo sape.. >> << tranquilla tesoro volevo dirti solo questo le persone come voi sono speciali vivi la tua vita giorno per giorno perché non sai mai cosa succederà domani solo questo >> detta questa frase se ne va lasciandomi qui così.
In me si è accesa la paura avevo sempre sfiorato quest’ipotesi soprattutto dopo il coma ma sentirla cosi mi ha sconvolto alcune scene ritornano nella mia mente abbasso lo sguardo verso il telefono non voglio che nessuno si accorga di cosa mi fosse passato nella mente quale orribile ricordo mi fosse passato nella mente.
‘’Flashback’’ 
<< martina tu non correrai >> il viso di diego è duro e serio ma nonostante questo non lo voglio ascoltare chi si crede di essere mio padre << TU NON SEI NESSUNO PER DIRMI CIO CHE POSSO E CIO CHE NON POSSO FARE DIEGO TU NON SEI PAPA io sta sera correrò anche se sarà l’unica cosa che faccio >> lo urlo, urlo tutto quanto voglio farlo voglio correre << quelli ti ammazzeranno vuoi correre? Fallo ma non nelle corse clandestine martina, puoi morire cavolo capisci il tuo cuore non puo sopportare cio che fai per una buona volta capiscilo >> anche lui grida, sento il suo dolore la rabbia. << vattene diego lasciami vivere >> detto questo me ne vado lui mi correre dietro ma non lo ascolto dico alla guardia di non fallo entrare e cosi riesco a prendere la mia moto << stoessel dov’è il tuo fidanzato >>  << correro da sola louis e se sei un vero uomo puo fronteggiarti benissimo con una ragazza >> dico io mettendomi il casco << e vabbene ma puoi non piangere >> << motociclisti, pronti, partenza e  via >> le moto partirono ero in vantaggio, la mia moto correva ma al primo salto qualcosa ne in me ne nella moto non andava il mio respiro era debole e la vista apparve  annebbiata stavo per risaltare quando al salto cascai non so cosa fu successo so solo che quando il casco tocco terra non capi più niente le ultime parole che riusci ad audire furono quelle di diego << MARTINAAAA >> e poi vuoto il vuoto più totale 
‘’FINE FLASHBACK’’
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: lia_000