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Autore: Mushrooms fairy    13/09/2014    0 recensioni
E’ tutto oscuro, come se fosse sempre notte. Sono pochi i raggi che questa dannata caverna lascia trapassare da piccoli pertugi apertisi col passare degli anni e per la continua azione delle onde. Anni..... Non so nemmeno da quanto sono qui.... giorni, mesi, anni.... ormai ho perso il conto, come metà dell’equipaggio.
Oggi abbiamo accolto con noi altri due uomini. Mi chiedo da dove sbuchino, visto che da quando sono qui ne ho raccattati parecchi. Tanti uomini... ma nessuna nave. Provo spesso a chiedere loro come sono giunti in questo luogo, ma nessuno è mai riuscito a darmi una risposta chiara. Sono tutti pieni di domande, domande alle quali non posso rispondere poiché nemmeno io conosco la risposta. Nessuno conosce la risposta. So che esiste qualcosa al di fuori di qui, altrimenti dove sparirebbero tutti gli uomini che, spinti dalla pazzia, hanno deciso di attraversare le porte incontrate durante il viaggio? Più volte in preda a degli attacchi ho pensato di aprire anch’ io una porta, ma il non sapere cosa ci sia ad aspettarmi oltre di essa mi ha sempre bloccato. Se fosse peggio di quello che sto vivendo adesso? Se portasse alla morte? L'ignoto fa paura.
-Citazione
Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ tutto oscuro, come se fosse sempre notte. Sono pochi i raggi che questa dannata caverna lascia trapassare da piccoli pertugi apertisi col passare degli anni e per la continua azione delle onde. Anni..... Non so nemmeno da quanto sono qui.... giorni, mesi, anni.... ormai ho perso il conto, come metà dell’equipaggio. Siamo rimasti in cinque, ma molti altri uomini, anche loro persi in questo labirinto di fiumiciattoli, si sono uniti a noi, per sopravvivere o per lo meno per avere una possibilità in più di farlo. Prima o poi tutti si stancano. Quando arriva il momento c’è sempre una porta pronta a condurti al di fuori della caverna, ma nessuno sa che cosa ci sia oltre queste mura di pietra. Da quando sono qui ho superato sedici porte e detto addio a centoventicinque compagni di avventure, compagni che non rivedrò più. 
Probabilmente adesso è sera poiché l’ultimo raggio avvistato brillava di un intenso arancio, tendente al rosso, ma in fondo non so nemmeno perché ci ostiniamo a tenere il conto dei giorni che passano. <> Non so da quanto quest’uomo solchi i mare di questo mondo ne tantomeno quando la pazzia abbia preso il sopravvento su di lui, ma per qualche ragione sento che ciò che dice è vero, perciò continuo a tenere il conto, anche se sballato. 
La navigazione procede senza intoppi, d'altronde, in una caverna come questa, è difficile imbattersi in qualche cataclisma che possa movimentare la situazione insostenibile di silenzio e umido che ormai ci perseguita da fin troppo tempo. L’animo dell’ equipaggio è svanito e ora viaggiamo come un vascello fantasma, silenziosi e indiscreti. 
Oggi abbiamo accolto con noi altri due uomini. Mi chiedo da dove sbuchino, visto che da quando sono qui ne ho raccattati parecchi. Tanti uomini... ma nessuna nave. Provo spesso a chiedere loro come sono giunti in questo luogo, ma nessuno è mai riuscito a darmi una risposta chiara. <> In effetti nemmeno io ho ricordo di me stesso, prima di arrivare qui. <> Sono tutti pieni di domande, domande alle quali non posso rispondere poiché nemmeno io conosco la risposta. Nessuno conosce la risposta. 
Abbiamo girato un altro angolo e Rodney, pieno del suo solito entusiasmo, si è affrettato a disegnarlo sulla mappa. Si è messo in testa di disegnare una cartina della grotta, così da trovare un’uscita alternativa alle porte, ma è tutto inutile. Per come ci troviamo adesso, non so nemmeno se la direzione in cui abbiamo girato è la destra o la sinistra. Qui sotto gli spazi sono minimi, grandi abbastanza per permettere alla barca di procedere senza danneggiarsi. E’ un bivio continuo e una continua scelta inutile della strada da prendere, poiché una strada vale l’altra, visto che sono tutte esattamente identiche. I muri qui sono tutti uguali, lisci e scuri, anche il fondale è lo stesso e nessuno dei torrenti che abbiamo intrapreso è mai finito con un punto morto. Più che una grotta sembra un enorme tubo di metallo, riempito con dell’acqua e mascherato da caverna, ma questa ipotesi è impossibile. So che esiste qualcosa al di fuori di qui, altrimenti dove sparirebbero tutti gli uomini che, spinti dalla pazzia, hanno deciso di attraversare le porte incontrate durante il viaggio? Più volte in preda a degli attacchi ho pensato di aprire anch’ io una porta, ma il non sapere cosa ci sia ad aspettarmi oltre di essa mi ha sempre bloccato. Se fosse peggio di quello che sto vivendo adesso? Se portasse alla morte? Nessuno dei compagni che vi è entrato è mai tornato per raccontarci. L’ignoto fa paura. 
Il cibo scarseggia, ma non è un problema. Con un po’ di fortuna possiamo trovare tutto quello di cui abbiamo bisogno nel fiume. Per ora non rischiamo di morire... se quegli uomini hanno scelto di uscire non è stato per la paura della morte, ma la pazzia a spingerli a vedere nelle porte una vita alternativa a questa. La pazzia.... non credo di esserne affetto, non per il momento, ma forse è solo questione di tempo. Anche la nostra sopravvivenza è solo questione di tempo, esaurite le scorte potremmo non trovarne più nel fiume e così, lentamente, ad uno ad uno, moriremmo di fame. 





Ne abbiamo persi altri quattro, proprio ieri, o forse è oggi... non sapere il tempo esatto è seccante, ma irrilevante. La diciassettesima porta era uguale a tutte le altre: di legno scuro e marcio, scricchiolante e umida. Non provo tristezza nell’aver perso i miei compagni, in realtà non provo niente, questo posto ha assopito i miei sentimenti. Come ne perdiamo così ne troviamo, dispersi su qualche zattera galleggiante. Mi 
chiedo se questo viaggio giungerà mai ad una fine e se lo facesse, mi chiedo che fine sarebbe. Ci salveremo trovando l’uscita della grotta grazie alla mappa di Rodney? O forse andremo incontro a qualche evento colossale che ci ucciderà tutti? O peggio ancora... continueremo a viaggiare in eterno qui sotto? Ci sono così tanti punti interrogativi che mi affollano la testa. Ho sempre pensato alle porte come qualcosa di sconosciuto e terrificante, ma forse sono la sola cosa chiara in questo posto. Attraversandole sono certo di uscire da questo incubo, restando qui dentro non avrò mai la certezza di sopravvivere. Se devo morire voglio almeno tentare di scappare, non aspetterò che la morte arrivi all’improvviso trovandomi qui, immobile come un pesce lesso che ha perso ogni facoltà mentale e fisica. Sento che ci devo almeno provare, a sopravvivere. Basta lasciarsi trainare da questo vascello fantasma che punta verso una destinazione ignota. Uscirò dalla diciottesima porta. 


Lo scenario che mi si presentò una volta uscito dalla diciottesima porta fu il volto preoccupato di una donna. Aveva gli occhi gonfi, probabilmente per i fiumi di lacrime che aveva versato, e il naso gocciolante, la voce era tremante per l’emozione e mi abbracciava stringendomi a se con tutta la forza che aveva. 
Quella donna che tremava per la felicità e l’eccitazione era mia moglie. Ora ricordo. Ci fu un incidente sulla crociera... Perché mi trovavo sdraiato in un letto di ospedale? Ero forse rimasto ferito? Ma allora... se questa è la realtà... quel luogo che posto era? Come avevo fatto ad arrivarci? Cos’era davvero quella porta? 
<>. In seguito scoprii che a causa di una forte botta alla testa ero andato in coma e ci ero rimasto per sei settimane. Quella caverna, quelle porte, quelle persone... probabilmente erano tutte di mia invenzione. Avevo bisogno di ritrovare la forza per vivere e nella mia mente, persa in un labirinto di incertezze, avevo creato “le porte”. La paura e lo stato di shock forse mi avevano indotto a pensare che dopotutto rimanere in quello stato non era poi così male, ma fortunatamente ho trovato il coraggio di aprire la diciottesima porta. Ora che sono finalmente riuscito ad uscire dal mio labirinto di dubbi, paure ed incertezze. Posso finalmente tornare a vivere.
   
 
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