Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: AgainstEstablishment    13/09/2014    1 recensioni
Dal testo: Billie Joe Armstrong non si trovava in una bella situazione. Si può dire che avrebbe preferito morire pur di continuare a camminare lungo questa via che lo stava portando solo alla distruzione di se stesso. Era da un po' di tempo, ormai, che aveva perso qualsiasi speranza per il fututo. Tutti lo definivano come il classico adolecente che ha un uragano dentro, peccato che loro non stessero provando cosa provava lui, qualcosa che gli stava davvero facendo male.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

BOULEVARD OF BROKEN DREAMS

 

Billie Joe Armstrong non si trovava in una bella situazione. Si può dire che avrebbe preferito morire pur di continuare a camminare lungo questa via che lo stava portando solo alla distruzione di se stesso. Era da un po' di tempo, ormai, che aveva perso qualsiasi speranza per il fututo. Tutti lo definivano come il classico adolecente che ha un uragano dentro, peccato che loro non stessero provando cosa provava lui, qualcosa che gli stava davvero facendo male. Lo stava ferendo dentro, sempre più nel profondo della sua mente e nel suo corpo. Si sentiva solo, in balia dei suoi demoni interni che non facevano altro che divorarlo pian piano.

 

I walk a lonely road,

The only one that I have ever known,

Don't know where it goes,

But it's home to me and I walk alone.

 

Camminava lungo una strada vuota e solitaria. Però la sentiva come casa sua. L'aveva percorsa per così a lungo, che si era tramutata nel posto che conosceva meglio al mondo, il posto accogliente dove se ne stava tutti i giorni, il posto che conosceva più delle sue tasche e che ormai era diventato una parte di lui. Una lunga via dentro la sua testa che non aveva una fine. Billie la percorreva anche se non sapeva dove stesse andando. L'unica cosa di cui era certo, era che non l'avrebbe portato a nulla di buono.

 

I walk this empty street,

On the blvd. of broken dreams,

Where the city sleeps,

And I'm the only one and I walk alone

 

Era solo. Billie, tra tanta gente, si sentiva solo. Sia in questa strada costellata dei suoi sogni infranti, che aveva paura di inseguire perché si sentiva insicuro, sia nella sua vita reale. Un mucchio di persone gli davano il loro supporto, ma Billie Joe si sentiva terribilmente solo. Nessuno si preoccupava veramente di lui, ciò che facevano erano riflessi incondizionati. Le persone si comportavano così con ogni ragazzino, era una cosa che Billie odiava. Sentiva come se tutti fossero addormentati. Sonnambuli che facevano senza opensare, che si prendevano cura di lui, senza sapere chi era e come si sentiva veramente. E poi si credeva l'unico così messo male. Osservava attentamente i suoi amici. Mike, anche dopo aver avuto così tanti problemi in famiglia, aveva sempre il sorriso e un'innata voglia di vivere, di andare avanti e di conoscere cosa gli riservava il mondo. Mentre Frank era sempre felice, si divertiva e faceva l'idiota in giro pe la scuola, conosceva tutti e tutti sapevano chi era: uno strano ragazzo che faceva davvero ridere, sapeva andare sul monociclo e sapeva fare il gioccoliere, inoltre aveva un talento particolare per il fare confusione, anche nel suonare la batteria.

Armstrong sentiva come se gli avessero frullato il cervello. Come se fosse stato sballottato abbastanza per renderlo così fragile e innoquo.

 

I walk alone,

I walk a...

My shadow's the only one that walks beside me,

My shallow heart's the only thing that's beating,

Sometimes I wish someone out there will find me,

'Til then I walk alone.

 

Camminava da solo in una solitaria e fredda via che lo portava in un posto che non conosceva. Sentiva che la sua ombra, colei che si trovava nella sua stessa situazione, era sempre accanto a lui. Un'ombra che non lo lasciava mai solo, un'ombra che lo seguiva sempre e ovunque e che sembrava essere la sua unica amica. No, unica amica no, ma sicuramente l'unica che lo capisse fino in fondo. Per fortuna il suo cuore, anche se non ne aveva più veramente voglia, continuava a battere. Lo teneva vivo solo per soffrire ancora. Billie si ritrovava perfino a mentirsi, a dirsi che in realtà era un ragazzo forte e avrebbe continuato a combattere. Invece, appena calava la notte, abbandonava tutte le armi che non aveva mai il coraggio di usare davvero. Abbandonava il suo corpo sul suo letto che era diventato un po' come un piccolo posto dove sfogarsi. Delle notti piangeva, altre non dormiva, continuando a rigirarsi e a pensare, altre ancora prendeva a pugni il muro, o gettava a terra tutto quello che trovava sopra la sua scrivania, mordeva, gridava, si sedeva sul letto, guardava fuori dalla finestra sperando che qualcuno lo trovasse a camminare sulla lunga via, ma fino ad allora sarebbe rimasto solo. A volte, riusciva perfino a dormire per qualche ora, poi si svegliava e si ritrovava sempre nella stessa situazione.

Rinchiuso nella sua camera e in se stesso, ribellandosi e cercando di rompere le catene che lo tenevano legato a tutto ciò che provava, si feriva perfino le nocche. Si faceva male strisciandole sul ruvido muro, che picchiava, come altri facevano con lui. Sì, a scuola aveva anche un altro problema: erano i bulletti che giravano e che lo avevano preso di mira. Uno gli afferrava le braccia per tenerlo femo, l'altro gli sferrava pugni nello stomaco, facendolo gemere con disperazione, per il dolore. Tanto dolore che non riusciva a sopportare. Non li evitava quasi mai, non riusciva a liberarsi e, per le volte in cui riusciva a scappare, il giorno dopo ne pendeva il doppio della dose. Quanto odiava le persone che si facevano forti, sfruttando la debolezza degli altri.

 

I'm walking down the line,

That divides me somewhere in my mind,

On the borderline of the edge,

And where I walk alone,

 

 

Camminava lungo la linea che divideva la sua testa in due parti. Non la sentiva solo pesante e vuota da un lato, mentre dall'altro racchiudeva tutto ciò che non osava dire, tutti i suoi sogni che pian piano si infrangevano, rendendo tutto ancora più pesante. Sentiva di essere diviso in due. Una parte di lui e della sua mente volevano proseguire, anche se era difficile andavano avanti e tiravano anche l'altra parte, oscura e triste che non vedeva l'ora che tutto questo finisse. Una parte che lui non voleva essere, così la rinchiudeva sempre dentro il più profondo lui, anche se era la più emotiva e sensibile, ma sprattutto fragile. Una linea spessa divideva da qualche posto la sua mente, ma sentiva che una parte di lui stava crollando. Così Billie la rinchiudeva in una dura corazza impenetrabile, in modo che nessuno potesse arrivarci, vedere o toccare.

Non riusciva più a capire cosa doveva pensare veramente. Si faceva talmente tante domande che non riusciva più a trovare una risposta per nessuna di esse. Si sorprendeva a provare emozioni che non riteneva più tanto giuste. Si era persino accorto di provare qualcosa per un suo compagno di classe -maschio-, ma non voleva ammettere che si trattasse dello stesso Mike. Riteneva così ingiusto essere una checca, che non lo voleva essere, anche se la natura faceva quello che voleva. Non era una checca. Forse non lo accettava perché aveva paura dei pregiudizi della gente e di cosa avrebbero pensato di lui, quindi non era una checca, punto e basta.

 

Read between the lines of what's

Fucked up and everything's alright,

Check my vital signs to know I'm still alive.

 

Billie joe leggeva continuamente dentro di se tutto il casino che conteneva. Leggeva attraverso le linee che lo dividevano. Ed ecco come capiva quando tutto era veramente perso, in quei momenti non faceva altro che abbandonarsi e lasciare che le cose che aveva attorno lo ferissero. Lasciava che tutte quelle freccie appuntite, ricadessero sulla sua schiena facndogli provare dolore su dolore. Lasciava che i cocci dei suoi sogni infranti lo ferissero dentro. Non vedeva l'ora di sedersi sul divano di casa Armstrong, insieme a Frank e Mike, per guardare The Grouch, fumare e cercare di dimenticare tutto. Lasciava che la sua testa divenisse leggere e faceva in modo di non sentire più nulla. Abbandonava sul divano il suo corpo diventato ormai inerte e cercava di liberarsi di tutto, di dimenticare tutto ciò che aveva attorno.

Era ormai abituato a questo, ma non vedeva l'ora che gli passasse lo stesso...

 

-Come ti è venuto in mente il testo?- chiese Mike, rigirando tra le mani un vecchio foglio ingiallito, per poi passarlo a Frank, che faticò un po' per leggere le parole ormai sbiadite quasi completamente.

-Lo trovo fanastico!- esclamò il batterista ridendo.

-Sì, starà proprio bene tra le altre canzoni dell'album!- disse il bassista, già immaginando il titolo inserito nella tracklist del disco che si sarebbe dovuto chiamare American Idiot.

-Si intitola Boulevard of Broken Dreams- disse Armstrong prendendo una birra e sentendosi terribilmente osservato e in imbarazzo nel far leggere ai suoi amici cosa aveva scritto.

-Mio Dio, ci sta alla perfezione!- Frank sprizzava felicità da tutti i pori, era sempre contento quando provavano qualcosa di nuovo in sala registrazione e poi ci lavoravano e lavoravano finché non diventava un piccolo capolavoro.

-Quando l'hai scritta?- chiese Mike.

-L'ho scritta tanto tempo fa, ma non avevo mai trovato l'occasione giusta per tirarla fuori. L'ho scritta mentre camminavo sulla lunga strada vuota che attraversa l'adolescenza- Billie Joe stava dando le spalle ai suoi amici seduti su due sedie, mentre cercava un apribottiglie sopra il bancone della cucina. Si guardò per un attimo le nocche, mentre pronunciava quelle parole. Sulle sue mani erano rimaste alcune piccole cicatrici che non facevano altro che ricordargli che alla fine il dolore era passato. Per un attimo gli passò davanti tutto, i pugni nello stomaco, la sua stanza diventata un posto dove sfogarsi, i suoi amici, le strisce di sangue lasciate sul muro e le macchie dove erano stati sferrati dei forti pugni. Sorrise ripensando al dolore, guardò in avanti pensando che adesso riusciva ad andare in giro a testa alta. Non era diventato un perdende, come sospettava. Non era diventato un semplice impiegato di un negozio di vestiti dove entrano solo vecchie signore e lo stipendio e pari a un nulla. Era il frontman di una band famosa.

Era Billie Joe Armstrong e lo era sempre stato, senza mai accorgersene. Un ragazzino cresciuto con un grande potenziale. Era sempre stato così, ma era troppo distratto dal dolore per riconoscerlo.

 

 

 

 

 

--Angolino dell'autrice--

Mentre scrivevo The dark side of the moon, la fanfic sui Ramones, ho deciso di pubblicare qualcos'altro, lasciandomi ispiare dal testo di Bvlv. Of broken dreams, che ho letto e riletto (ammetto che queste sensazioni sono anche un po' personali, ma non sono messa così male, state tranquilli ;) ). Questa è un po' la mia interpretazione personale di tutto, buttata giù di getto, perché mi ha davvero fatto pensare a tanto. Ho deciso di differenziare i due periodi in cui si svolge la soria, cambiando colore (blue corrisponde al presente e nero al passato, se non si fosse capito) e sono abbastanza soddisfatta del mio lavoro.

Spero possa piacervi e spero che mi avvertirete in caso di errori, perché, come ho già detto, ho scritto di getto e non volevo stare là a cambiare cose, altrimenti avrei continuato per l'eternità... sapete dove trovare il bottone per le recensioni, grazie :)

Alla prossima... With Love (come uso dire sempre! XD)

-AgainstEstablishment

 

P.S.: STORIA COMPLETAMENTE INVENTATA, cominciamo così,che non fa mai male.la storia è frutto della mia malata immaginazione, so che anche Billie è un essere umano e che quindi avrebbe potuto provavre dolore superando l'adolescenza, ma io non ne sono a conoscenza, quindi resta una semplice storia inventata.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: AgainstEstablishment