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Autore: emmatulips    13/09/2014    2 recensioni
"La persona a cui non avrei mai davvero chiesto niente su Niall era Ellie, la stessa Ellie che era la portatrice del caos in tutte quelle vite e la stessa Ellie per la quale, se mai ne avessi voluto sapere qualcosa, avrei chiesto ad Ed. Ed conosceva Ellie meglio di se stesso, ma faceva finta che non fosse vero e per questo ora era chiuso nella sua camera d'hotel, al suo stesso piano, con una (l'ennesima) bottiglia di birra a fargli compagnia."
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Don't

Don't

C'erano un sacco di persone in giro che dicevano di conoscere Niall, di essere in rapporti stretti con lui e che pensavano addirittura di poterlo descrivere come fosse un fratello. Ma se io avessi dovuto scegliere a chi chiedere di Niall, avrei optato per sole due persone:
una lo avrebbe portato davvero in alto, elogiando i suoi pregi, riconoscendo i suoi difetti e sminuendoli con << E' pur sempre un essere umano, no? >>; l'altra persona, se glielo avessi chiesto in un momento preciso della sua vita (e ne parleremo, statene certi, ne parleremo) avrebbe avuto parecchio da dire su Niall e non si sarebbe trattato di parole gentili.
La persona a cui non avrei mai davvero chiesto niente su Niall era Ellie, la stessa Ellie che era la portatrice del caos in tutte quelle vite e la stessa Ellie per la quale, se mai ne avessi voluto sapere qualcosa, avrei chiesto ad Ed. Ed conosceva Ellie meglio di se stesso, ma faceva finta che non fosse vero e per questo ora era chiuso nella sua camera d'hotel, al suo stesso piano, con una (l'ennesima) bottiglia di birra a fargli compagnia. Ed conosceva davvero bene anche Darla, ma non ci si soffermava. Darla conosceva Ed, ma vi si era soffermata troppo a lungo e ora andava avanti senza guardare indietro.
Niall, Darla non la conosceva per niente e, esattamente per questo motivo, si era appena beccato uno schiaffo in pieno volto da lei.
Darla, tra i quattro, era quella meno in vista, la meno V.I.P. per intenderci, eppure aveva il suo bel da fare; esattamente per questo motivo, durante quell'evento in cui le loro vite avevano smesso di incontrarsi e si erano inverosimilmente scontrate, lei non era presente: probabilmente era in qualche paese sperduto a fare volontariato per la più assurda causa, ora non ricordo, ma era sempre così.
Quando Darla è tornata, giusto in tempo per l'ultimo giorno dell'evento tanto acclamato, è passata in camera di Niall ma non lo ha trovato, quindi si è diretta nella camera di Ed, la quale era occupata da lui ed Ellie che piangeva in modo davvero miserabile. Lei, indispettita, ha abbracciato forte la ragazza che continuava a singhiozzare; non che Ellie fosse sua amica, non le andava granché a genio, ancora oggi dice che l'ha fatto per solidarietà femminile e, ovviamente, Ed ride, perché Darla già pochi minuti dopo era la sostenitrice più accanita della sua triste causa.
Il rosso ha cacciato brutalmente Ellie dalla sua camera, << Devo parlare con Darla. >> ha detto e così è stato.
Lei lo ha prima rimproverato perché non si era fatto né vedere né sentire e poi è stata ad ascoltare il motivo ed era davvero una faccenda orribile, che le ha fatto ribollire il sangue talmente tanto che pensava di poter esplodere come un vulcano nel giro di qualche secondo, magari davanti a Niall.
Che Ellie fosse insopportabile e inaffidabile, Darla lo sapeva, non aveva bisogno di conoscerla. La stessa Ellie aveva messo a nudo la sua persona di fronte ad Ed che l'aveva accolta comunque, fingendo che fosse tutto okay, che non ci fosse bisogno di altro che fiducia e rispetto. Le aveva dato le chiavi di casa e per un po' non si era fatto sentire dagli amici perché le sue giornate volavano via, sotto le lenzuola con il corpo di Ellie e quel sorriso privo di promesse e poi una pizza mangiucchiata nell'insonnia, con Aretha che non si sentiva anche se le casse erano vicine, perché ci duettavano loro sopra. E quando poi Ellie andava via, perché era così che lavoravano, andando via, a lui non pesava quello che succedeva, ma non si era mai chiesto perché lui non combinasse mai nulla. Perché Ed era bravissimo a conoscere Ellie, ma non di certo se stesso. Quando l'ha vista baciare Niall era confuso, ma ha lasciato perdere, perché si trattava di Ellie e sarebbe tornata. Ma non l'ha fatto, non l'ha fatto per Niall, lo stesso Niall che, una volta, con una Guinness in mano gli aveva detto: << Fratello, se non ci fossi tu sarei sotto terra. >> Lo stesso Niall che aveva aperto gli occhi mentre baciava Ellie e l'aveva guardato dritto in faccia. Lei non lo sapeva che non sarebbe tornata per Niall, ma Ed parlando con Darla ha deciso di essere onesto e domani le avrebbe detto che era troppo tardi.
A onor del vero, Ed (che non parlava con Niall dall'accaduto) ha anche provato a difendere l'amico, perché insomma << Se ti trovi Ellie che vuole venire a letto con te, tu rifiuti? >>. Era una domanda retorica, ma Darla ha risposto stizzita che lei non ci sarebbe mai andata a letto con Ellie e ha strappato il primo sorriso ad Ed.
Quando Niall è tornato in hotel, ha trovato Darla appostata davanti alla sua porta e ha provato ad abbracciarla, perché in quel paese sperduto ci era stata per una o due eternità e lui non riusciva ad abituarsi a starle lontano.
Darla l'ha scansato visibilmente arrabbiata e lui ha capito, ha deglutito e ha detto: << Hai parlato con Ed. >>
<< Non so nemmeno se esiste un insulto valido e abbastanza offensivo per te. >>
<< Posso spiegarti la mia? >>
No che non poteva spiegargliela, perché sapeva già quello che era necessario sapesse e qualche goccio o litro di birra in più non faceva di certo la differenza. Loro tre erano fratelli e lui aveva appena infranto il codice dei fratelli andando a letto con la fidanzata (sì, stramba, stronza e lunatica, ma pur sempre la fidanzata) di Ed!
Ma in proposito Niall aveva da ridire, perché lui sapeva che lei Ellie non poteva proprio sopportarla.
<< Ovvio, l'avrei sconsigliata fortemente anche a uno stronzo come te! Perché insomma una che ti prende in giro così, che vuole un rapporto aperto ma che si trasferisce in pianta stabile a casa tua, che ti vuole ma non ti vuole troppo non è certo la fidanzata ideale! E non lo è per nessuno! >> Darla è diventata tutta rossa mentre strillava in mezzo a quel corridoio e Niall invece ha mantenuto quella sua espressione neutra, addirittura un po' pacata.
<< Stai sempre a difendere Ed come un cucciolo maltrattato. Penso di averti fatto un favore, così ce l'hai tutto per te e puoi giocare a fare l'infermierina premurosa con lui. >> È esattamente così che Niall si è beccato lo schiaffo di Darla che gli ha lasciato le cinque dita belle rosse sulla guancia sinistra e ora lui se le stava guardando allo specchio, mentre Ellie piagnucolava su cosa dovesse fare con Ed.
Più o meno quella sera Niall ed Ellie hanno iniziato a frequentarsi seriamente, a prendersi per mano in pubblico e a baciarsi di fronte alle telecamere, un po' brilli.
Il team dei cuori infranti invece faceva lezioni di autostima in camera di Darla, perché quella del rosso era invivibile, sporca e puzzolente. Lei gli ripeteva perché fosse un bene aver perso Ellie e lui la rassicurava sul fatto che sapesse che lei faceva beneficenza perché amava quel lavoro e non perché era un'infermierina sexy fallita e frustrata.
All'ennesima birra (e a quel punto aveva iniziato a bere anche Darla), Ed ha deciso di alzarsi e chinarsi su di lei, entrambi sapevano di birra e, proprio per questo motivo, nessuno dei due se ne è accorto quando le loro labbra si sono incontrate e poi scontrate in perfetta disarmonia, come lo stridere delle unghie strisciate su una lavagna nelle loro vecchie classi di scuola.
<< Scusa, ho fatto una stronzata. >> Darla ha detto che non faceva nulla ma gli ha anche premuto una mano sul petto per tenerlo lontano.
<< No davvero, scusa. Non sono innamorato di te, Dar, lo sai. >>
<< Nemmeno io, Ed, se può consolarti. >> e hanno riso perché si conoscevano da un sacco di anni e entrambi sapevano com'erano andate le cose.
<< Conunque io so la verità. >>
E Darla non ha più risposto, ha finito la sua birra e si è stesa sul letto, perché non era lui a doverla conoscere.
Di Niall non hanno saputo più niente, non ho mai capito chi abbia incominciato a prendere le distanze e probabilmente non l'hanno capito nemmeno loro. Fatto sta che ha continuato a vedersi con Ellie, in rapporti saltuari perché lei era fatta così e a lui stava bene.
Ed e Darla hanno seguito il piano iniziale, ma invece che prendere un appartamentino con tre camere da letto ne hanno preso uno con due. Ora che Darla aveva ripreso gli studi, seguendo un master davvero importante (perché si era convinta di poter aiutare seriamente il mondo solo lavorando dai piani alti), i suoi genitori l'avrebbero anche finanziata e con Ed di sicuro avrebbero potuto permettersi una casa molto più grande, ma volevano fingere di essere due amici qualsiasi a Londra e vivere alla giornata. Ogni tanto la scena del bacio si ripeteva, persistevano nel cercare un incastro impossibile. Non accadeva sempre, ma in giornate come quelle, un po' uggiose, dove chiunque si sentiva triste per qualcosa, come fosse un dovere silenzioso. Poi si ripetevano di non amarsi, anche se non sapevano descrivere il legame che avevano.
Ed ora sapeva di conoscere Darla come le sue tasche: aveva il ciclo quando la dispensa si riempiva di cioccolato bianco e di ricette di cheesecake che non avrebbe mai preparato, era preoccupata per lui quando si sedeva affianco alla porta della sua camera da letto e ascoltava che non ci fossero rumori insoliti, era triste quando leggeva le notizie online e cercava di salvare il Mondo, perché tanto la vita come l'aveva programmata lei negli ultimi anni era già andata a rotoli e tutto questo per colpa di Ed e Niall.
Ma sta volta Ed nascondeva qualcosa e quando Darla l'ha notato lui ha dovuto parlare: << Ho incontrato di nuovo Niall. >>
Gli occhi della ragazza sono diventati lucidi in un istante, ma non ha parlato.
<< Tra noi è tutto normale per quanto riguarda Ellie, cioè ho capito che non era per me e va bene. Ma lui vuole vederti. >>
E così è stato, perchè Darla non sapeva dire di no ai suoi amici e perché, tutto sommato, quella non era la sua battaglia e soprattutto i combattimenti erano terminati. E questa volta Darla era troppo annebbiata per conoscere Ed alla perfezione e capire che la sua non era l'unica vita a rotoli, che sulla Terra una miriade di persone si legava ad altre persone sbagliate e che il mondo era così piccolo che una di queste viveva sotto il suo stesso tetto. Darla voleva solo riaccogliere Niall come il figliol prodigo e incominciare quella routine che non aveva mai vissuto ma che sentiva sua da prima ancora che quella Ellie gliela strappasse dalle mani come i bambini fanno con i pastelli a cera dell'asilo.
Quando hanno cenato insieme e Niall ha fatto i complimenti per l'appartamento sembrava tutto normale, anche se Ed avrebbe voluto avere un coltello gigantesco con cui spezzare la tensione palpabile nell'aria. Poi lui ha chiesto scusa ed è andato a dormire, perché la notte prima aveva avuto un concerto e con alcuni amici era stato in giro fino alla mattina seguente e anche perché sapeva che Darla aveva bisogno di parlare con Niall.
Ma lei non ha fatto in tempo a parlare con Niall, voleva chiedergli come andava con Ed, se gli aveva chiesto scusa e cosa stava facendo, non voleva sapere nulla di Ellie, ma lui ha cominciato a parlare ed ha esordito con: << Mi ha lasciato, ci sono caduto come un pollo, solo che con me nemmeno ha piagnucolato, è andata con un altro mentre eravamo in vacanza insieme. >>
Questo nemmeno Ed lo sapeva, perché Niall era stato troppo orgoglioso per dirglielo. Niall era troppo orgoglioso per piangere davanti a lui, ma davanti a Darla no, anche se non le spiegava perché piangeva visto che era stato il primo a dire che era qualcosa che aveva programmato e che non faceva tanto male; ma si arrampicava sugli specchi, piagnucolando sulla spalla della ragazza, pur di non dirle la verità.
Lei gli ha detto che c'era da immaginarselo, ma non riusciva a fargli la paternale o a dirgli << Ti sta bene. >>, quindi ne hanno parlato a lungo, proprio mentre Ed non riusciva a prendere sonno e, involontariamente, ascoltava.
Dopo almeno due ore, durante la quale si è chiesto mille volte se fosse stato il caso di uscire per andare in bagno, si è alzato e ha aperto la porta, borbottando assonnato che avrebbero dovuto prendere un appartamento col bagno in camera.
Quando ha alzato lo sguardo Niall stava sopra Darla, avvinghiato a lei e la spingeva contro i cuscini del divano e la baciava cercando uno spiraglio nella maglia dove poter infilare le mani e no, lì Ed non ci ha visto più. Ha afferrato. Niall per il collo della maglia che indossava, come quando si afferra un gatto per la collottola e l'ha sollevato tirandogli un pugno. Darla stava già lacrimando ed è corsa via.
<< È sempre la stessa storia. >> Ha urlato Ed dal salottino << Litighi con noi e vai tra le braccia di Ellie, ti lasci con lei e cerchi di scoparti Darla come se niente fosse! Ma ci pensi a quello che fai? Ci pensi? >>
Darla si è chiesta mille volte in quei pochi minuti se avesse dovuto uscire e mettere pace, ma non ce l'ha fatta, si è vergognata troppo, anche solo per pensarci seriamente.
Per quanto aveva aspettato le attenzioni di Niall? E perché doveva essere la ruota di scorta? Alla prossima Ellie, lei sarebbe rimasta con un mucchio di sabbia bagnata in mano, come quando si costruiscono i castelli sul bagnasciuga e il mare li distrugge.
<< È Darla, non si tratta di me, non di Ellie o della prima stronza che passa, è quella Darla che darebbe l'anima per te, o per me, o anche per un gatto morente sul ciglio della strada e tu la usi e poi, sono sicuro, la getterai. Ti abbiamo visto farlo con chiunque, ma non ti permetterò di farlo con lei, non la spezzerai. >>
Niall nel frattempo si è alzato dal divano, aggiustandosi la maglia e cercando di capire dove fosse Darla e cercando di mettere a tacere la rabbia.
<< Ma non fai prima a dire che sei geloso? Smettila di fare il cavaliere, di' che la vuoi tutta per te e fine. Non sparare stronzate, si capisce perfettamente cosa succede in questa casa: te la porti a letto, lo dicono tutti ormai! >>
Ed è esattamente così che Niall si è beccato il secondo ceffone di Darla (che ha preso la rincorsa dalla cucina), che poi l'ha portato fuori, è entrata dentro la sua auto e gli ha detto di andare a casa sua.
Non è difficile capire il perché: il ricordo di un castello bellissimo è sempre meglio che avere solo sabbia in mano e non sapere che farsene.

Niall non è entrato in quell'appartamento per un anno intero: da quando Ed ha fatto trovare a Darla tutta la sua roba (poca) inscatolata fuori dalla porta. Ma questa volta doveva entrarci. Con le chiavi che Darla non ha mai restituito. Ci stava entrando solo per lei, perché aveva ascoltato il nuovo album di Ed e per almeno due mesi non si è più data pace.
<< Ed, eri un ottimo amico, non fraintendermi, ma io ti odiavo: me l'hai presentata ed è diventata subito dei nostri, ma lei aveva occhi solo per te e poi spariva per colpa tua e io ero lì, invisibile. >>
Ma Ed non ha capito e l'ha guardato perplesso: << Ellie non è mai stata dei nostri. >>
<< Darla. Darla. Chi se ne fotte di Ellie. Lei ama le missioni e tutto, ma scappava perché non ce la faceva e poi tornava e si struggeva per te che ti struggevi per un'altra e io ero sempre lì, invisibile. Tornava e viveva di te e se tu facevi l'idiota ti faceva da mamma, io ho fatto lo stronzo mille volte, ma io ero fatto così, secondo lei.
<< Non sopportavo come tu la lasciassi perdere e quando si è presentata l'occasione con Ellie ho dovuto farti vedere com'era il mondo per me. Perché so che hai pensato che avrei fatto lo stronzo pure con lei ed era quello che volevo fare, ma Ellie era più stronza di tutti noi. Poi Darla mi si è scagliata contro quando ne diceva di tutti i colori su Ellie e io non ci ho visto più e quando sono venuto qua non ci credevo che Darla era tra le mie braccia, ma tu sei uscito per riprendertela quando non l'avevi mai voluta prima e me la stavi strappando via proprio quando era lì per me... >>
<< Niall, io amo Darl- >>
<< È mia, stiamo insieme. >> Niall ha fatto uscire un suono gutturale, ma Ed non gli ha dato peso, perché lui amava Darla sì, ma in un modo strano e complicato che superava i confini dell'amicizia, della fratellanza e dell'amore; l'amava con un istinto antico che sapeva che Darla era preziosa e l'avrebbe sempre protetta.
<< Ma è assurdo che in un anno lei non ti abbia detto che quando ho capito la sua cotta ci siamo chiariti immediatamente e se lei correva da me, non era per raccogliere i miei pezzi, ma perché io potessi rincollare i suoi cocci, perché eri tu che la spaccavi in mille pezzi schernendo lei anziché me, la tua gelosia avrebbe dovuto abbattersi su di me. Guarda come siamo finiti adesso. >>

Se avessi chiesto a quei tre qualcosa dell'uno o dell'altro, sicuramente sarei finita su una strada sbagliata, perché è palese come nessuno di loro avesse capito niente degli amici in almeno quattro anni. Ma, volendo essere onesti e andando contro i miei stessi principi, ammetto di non essere mai stata così felice di essere caduta in errore, perché se così non fosse stato ora non potrei sapere di loro che vivono in una bella grande casa, non potrei sapere che Darla è accoccolata sul divano, tra le gambe di Niall che la stringe sé con un braccio mentre con l'altra mano accarezza Graham, il gatto di Ed. Ed che ha appena finito di raccontar(mi)e la sua storia e con un messaggio di buonanotte (mi) dice: << Dobbiamo incontrarci presto, perché io credo di amarti. >>


   
 
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