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Autore: May Begood    13/09/2014    1 recensioni
[ HET ! Fruk Francis Bonnefoy - Alice Kirkland ]
Sei mesi prima, Alice Kirkland non si sarebbe mai avvicinata a Francis Bonnefoy, neanche se fosse stata la Regina in persona a chiederglielo.
Aveva sempre provato dell’astio nei suoi confronti, sin dall’inizio, da quando il nuovo compagno di classe francese si era iscritto al suo stesso istituto. Non che le avesse fatto del torto o avesse detto qualcosa di offensivo sul modo di fare scuola in Inghilterra. Semplicemente non lo trovava simpatico, affatto, e neanche di bell’aspetto, per cui spesso si chiedeva perché tanti ragazzi cercassero la sua compagnia e tante ragazze la sua attenzione.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Nyotalia
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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TENERSI PER MANO



Sei mesi prima, Alice Kirkland non si sarebbe mai avvicinata a Francis Bonnefoy, neanche se fosse stata la Regina in persona a chiederglielo.
Aveva sempre provato dell’astio nei suoi confronti, sin dall’inizio, da quando il nuovo compagno di classe francese si era iscritto al suo stesso istituto. Non che le avesse fatto del torto o avesse detto qualcosa di offensivo sul modo di fare scuola in Inghilterra. Semplicemente non lo trovava simpatico, affatto, e neanche di bell’aspetto, per cui spesso si chiedeva perché tanti ragazzi cercassero la sua compagnia e tante ragazze la sua attenzione.
Francis era un ragazzino alto, magro, sempre sorridente e con una bellissima chioma bionda; in più era galante con le insegnanti e compagno di chiacchiere per gli insegnanti. In poco tempo era riuscito a conquistare la simpatia di gran parte dell’istituto partecipando alle attività scolastiche e candidandosi una volta come capoclasse.
Alice, invece era abbastanza timida. La ragazza minuta ed esile al primo banco che scambiava qualche chiacchiera solo con chi le si avvicinava di proposito. E talvolta anche abbastanza ostile verso chi dimostrava di essere ignorante su argomenti che lei riteneva importanti. Tra le sue priorità vi erano i libri, la scienza, la letteratura, la corretta pronuncia dell’inglese. Spesso richiamava i suoi stessi compagni, magari provenienti dall’estero o dall’Irlanda, credendo di farlo per il loro bene, ma in quel modo risultava spesso antipatica.
Forse anche per questo odiava quel francese: la sua “r” moscia, le “t” non pronunciate a fine parola, i “oui”- forse inconsapevoli - al posto dei “yes”. Non dimostrava la minima intenzione di imparare l’inglese standard e non sembrava interessato all’Inghilterra.
Alice trovava quel comportamento insopportabile.
Non si lasciò convincere neanche dal modo caloroso in cui Francis le aveva fatto gli auguri di buon compleanno con tanto di omaggio floreale - una piccola rosa rubata occasionalmente nel giardino dell’istituto – e un tentativo di baciarle la mano, cosa che a lei non andò a genio.
Aveva ritirato immediatamente la mano come se fosse stata messa in un forno acceso e ciò offese il francese e scatenò lo sdegno della maggior parte dei compagni.
Nessuno le si avvicinò più di proposito.
Neanche Francis che le rivolgeva però qualche occhiata preoccupata, visto che lei trascorreva le ore seduta al banco senza lasciarsi coinvolgere dagli scherzi e dalle risate degli altri. Temeva di averla offesa in qualche modo e gli dispiaceva che la causa del suo isolamento fosse proprio lui.
 
Perciò un giorno, dopo le lezioni, decise di parlarle di persona e poiché la ragazza era già fuggita col passo svelto verso casa, le corse dietro chiamandola a gran voce e si propose di accompagnarla, senza accettare un rifiuto.
Alice non rispose a nessuna delle sue domande, portando il francese al totale sconforto.
Ma certamente Francis non si arrese e la mattina seguente si fece trovare con il proprio banco attaccato a quello della ragazza, in modo da darle la possibilità di circondarsi dei suoi compagni. Ma lei reagì di nuovo male, sentendosi presa in giro, e corse fuori l’aula per andare a sfogarsi nel bagno delle ragazze, senza sapere che il francese era dietro di lei.
Le afferrò la mano, la strinse e la trattenne.
Notando poi le sue lacrime, le aveva offerto un fazzoletto e lei si tamponò il viso, avvertendo il suo profumo piacevole e dolce, lo stesso del francese, visto che lo aveva sempre in tasca, pulito. Sentì il profumo della vaniglia. Le piaceva.
 
Le piacque, finalmente, anche Francis, ma impiegò altri mesi per capirlo e accettarlo.
I mesi successivi in cui si misero insieme.
I mesi successivi a quando il nuovo compagno era rientrato in classe tenendo per mano la ragazza del primo bianco che ancora stringeva il fazzoletto.
 
 
 
 
 
 




 
   
 
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