Molti anni sono passati dalla sconfitta di Lord Shen e molte cose sono cambiate.

Scimmia e Mantide se ne andarono dal palazzo, intenzionati ad aprire una scuola di Kung fu tutta loro, che ancora oggi riscuote grande successo. Gru era tornato nella sua vecchia scuola di arti marziali e ne era diventato maestro. Vipera invece smise di combattere anni addietro quando il suo cuore venne rubato da un esemplare di vipera lancia di ferro. Da poco era nato il secondogenito.

Solamente Tigre e Po erano rimasti al Palazzo di giada a compiere il loro dovere di difensori della Valle della Pace.

Tigre se ne stava seduta davanti alla scrivania della sua camera intenta a scrivere un messaggio su una pergamena. All'improvviso sentì qualcosa dietro di se. Anni ed anni di duro allenamento gli avevano permesso di percepire il suo nemico senza che potesse vederlo. Ma questa volta era diverso.

- Sei sempre stato una frana negli attacchi a sorpresa Po. -

- Uffa, non vale! -

Il panda gigante era entrato silenziosamente nella stanza della Maestra per riuscire a prenderla di sorpresa ma anche questa volta aveva fallito miseramente. Per lui era diventata una sfida. E per gli dei sarebbe riuscito nel suo intento!

Li si avvicinò e guardò quello che stava facendo.

- Che stai scrivendo? -

- Invio una lettera di auguri a Vipera per la nascita di suo figlio. Dato che non siamo potuti venire ad assistere mi sembra il minimo. -

- Vedi di aggiungere anche il mio nome, non voglio fare la figura di quello che se ne frega dei suoi amici. -

A Tigre scappò una risatina per ciò che aveva detto il panda, ma acconsentì lo stesso ed aggiunse il suo nome, per poi arrotolare la pergamena e legarla con un filo di spago.

Po intanto tirò fuori uno sgabello e si sedette accanto alla sua amica.

- Ti mancano i ragazzi vero? -

Quelle parole fecero spuntare sul volto felino della maestra un espressione triste ed un po' angosciata. Succedeva molto raramente che trovassero il tempo di andare ad incontrare i suoi amici, ma quando trovavano il tempo a lei bastava solo scambiare quattro chiacchiere. Però li mancava terribilmente il fatto di non trovarseli accanto. Gli mancavano le battute, gli allenamenti insieme, le feste in compagnia ed anche le piccole battaglie di cibo che facevano in cucina, sempre iniziate da Po.

- Sai, quando hanno incominciato ad andarsene io mi sono sentita sempre più vuota, era come che mi venisse strappato un pezzo di anima. Ma il vero colpo fu quando Shifu...-

Un velo di tristezza coprì i suoi occhi dorati da guerriera. Ah già, Shifu. Shifu purtroppo era spirato qualche anno fa consumato da una malattia di cui oggi non si conosce ancora la cura. Ciò aveva lasciato una ferita, ancora aperta, nel cuore della Maestra. Colui che l'aveva salvata dalla solitudine, che le aveva dato una casa e che era stato come un padre, morì sotto i suoi occhi umidi di lacrime. Non aveva mai pianto nella sua vita e parve che ogni lacrima che avesse da sempre tenuto dentro di se uscì con foga in quel singolo momento.

Po capì il dolore che l'attanagliava e gli mise una zampa sulla spalla sorridenso cercando di tirarla su.

- Ma nonostante tutto, vi era qualcosa che mi aiutava ad uscire dal baratro. Una luce radiosa che mi inondava con la sua luce calda e rassicurante. Stare accanto a lei mi riempiva di gioia e mi faceva stare bene. Faceva scomparire ogni mio dolore e mi ridava speranza. -

- E chi era questa luce? - chiese curioso il Guerriero Dragone.

Tigre si porse in avanti e li diede un tenero bacio sulle labbra.

- Te. -