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Autore: Niley story    13/09/2014    30 recensioni
-Sono complicata- dice lei lei guardandolo negli occhi-Avremo un amore complicato- risponde lui sorridendo mentre scrolla le spalle. Lei nega col capo -Non è così facile- lui come al solito ha la risposta pronta e il sorriso indelebile -Non mi sono mai piaciute le cose facili. Le cose facili sono noiose-
Ta daaa eccomi qui con una nuova storia di...JORTINI (ma no dai chi se lo aspettava? lol)
Allora il pezzo è tratto da un capitolo ma non chiedetemi quale perché ancora non lo so lol
In questa storia Tini ha 20 anni e ha avuto una vita tutt'altro che facile. Dopo un lungo periodo di assenza deve tornare a Buenos Aires e lì si ritroverà ad affrontare i fantasmi del passato che tanto l'hanno torturata. Poi c'è lui Jorge, il ragazzo solare, simpatico e al 100% playboy...ma quale storia nasconde dietro al suo sorriso? Potrà lui aiutarla a fare i conti con il suo passato e riuscire ad aprire il suo cuore?
...A Jortini story...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~Jorge si alza lentamente in piedi guardando un punto fisso dinnanzi a lui << Io…vado a prendere una boccata d’aria >> << vengo con te! >> interviene subito Diego, sta per mettersi in piedi ma la voce di Jorge lo ferma << No. Ho bisogno di andare da solo. A dopo >> sembra quasi un robot mentre cammina, mi fa puara, sono preoccupata per lui. Cos’è questo modo così strano di agire? Lo seguo con lo sguardo fino a quando non arriva alla porta e se la chiude alle spalle << Dannazione! È tutta colpa tua! >> a farmi distogliere lo sguardo da questa è la voce di mio fratello che urla, ha afferrato con la mano destra Damien per il colletto della camicia e lo ha avvicinato al suo volto sollevandolo quasi di peso dal divano. << M-mia?! >> balbetta Damien << Francisco lascialo! Che stai facendo?! >> cerco di mettermi in mezzo posando la mano sinistra sulla spalla di Damien e cercando di stringere il polso sinistro di mio fratello che sembra intenzionato a dargli un pugno << LEVATI DI TORNO MARTINA! >> con una semplice mossa si libera dalla mi astretta << FRANCISCO SEI IMPAZZITO?! >> mi metto ad urlare anche io << Stammi bene a sentire moccioso, vuoi stare con mia sorella? Okey! Se lei è così stupida da voler stare con te va bene. Ma non ti azzardare mai più a chiamarla “angel” mi sono spiegato?! Perché ti giuro che ti spacco la faccia. MI HAI CAPITO? >> << Francisco, smettila! Lui non sa niente >> interviene Cande posando le mani sulla spalla destra di Francisco cercando di calmarlo. C’è tensione, Fran e Damien si guardano negli occhi, il primo sembra davvero infuriato, il secondo stringe i denti come per stare sull’attenti. Non mi piace, entrambi sembrano pronti a una rissa << FRANCISCO! >> Candelaria lo richiama ancora urlandogli nell’orecchio << Fran, andiamo da Jorge, lascialo perdere >> mio cugino si mette in piedi e guarda Francisco << Chiamala ancora Angel e ti giuro su mia sorella che non la passi liscia >>. Mio fratello gli lascia in colletto della camicia e segue Diego verso la porta. Quando la porta si chiude Damien mi guarda confuso << Ma cos’ho detto di male? >> << I-io non lo so >> chino il capo sentendomi leggermente in colpa anche se senza motivo << Non è niente, semplicemente non ripetere mai più quella parola per favore >> dice Cande per poi tornare verso la cucina << Cande aspetta, ti aiuto a cucinare >> Lodovica si alza da terra e le va dietro. << Ehm…tesoro ti va se facciamo una passeggiata fuori? >> annuisco alla richiesta di Damien e poi ci dirigiamo verso la porta << Ci vediamo più tardi >> le ragazze fanno un cenno col capo per salutarci mentre noi usciamo dallo chalet. << Che strano il comportamento di Jorge, non trovi? >> << Si >> eccome se non lo trovo strano. Non riesco a togliermi dalla testa quei suoi occhi congelati, freddi e distaccati da qualsiasi cosa lo circondasse. << Tu non sai che gli è preso? >> << Non ne ho la più pallida idea, per quanto cerchi di sforzarmi non capisco >> e io odio non riuscire a capire cosa passa nella testa di quel ragazzo. << Beh lasciamo stare, parliamo di noi due invece… >> mi sorride prendendomi la mano destra e intrecciandola con la sua. << Ti va se ti presento i miei zii? >> ricambio il sorriso e accetto la proposta, tuttavia non posso evitare di guardarmi intorno e chedermi Jorge Blanco dove sia finito. Io e Damien passiamo una tranquilla giornata, i suoi zii sono persone molto gradevoli e gentili. Abbiamo visto un film in bianco e nero e poi siamo andati a fare una passeggiata, abbiamo parlato del più e del meno e ogni tanto ci baciavamo come tutte le coppie normali. Ma la mia mente era del tutto assente purtroppo, non potevo togliermi dalla testa l’immagine di Jorge, quella sua reazione, il non sapere dove si fosse cacciato. Definitivamente mi è sembrata una delle giornate più lunghe di tutta la mia vita, non vedevo l’ora di tornare a casa e parlare con lui. Sono le 19:30, Damien mi ha accompagnato fino la porta di casa ma non misembra il caso di invitarlo ad entrare, quindi ci salutiamo e ognuno per la sua strada. Spalanco letteralmente la porta e osservo il divano e la poltrona, sono vuote e la televisione è spenta. Lodo e Cande mi fissano dal bancone della cucina << Ma sei impazzita!? Perché hai aperto la porta in quel modo?! Ci hai fatto prendere un colpo >> mi rimprovera la mia migliore amica << Scusate…dov’è Jorge? >> << Ancora non sono tornati…e tuo fratello non mi risponde al cellulare >> Candelaria sembra seriamente preoccupata. << Cande, tu sai cos’è preso a Jorge? >> << Ecco io…non esattamente Tini >> << Ha avuto una reazione strana e sembrava che tu, mio fratello e mio cugino sapevate molto bene ciò che sarebbe successo >> << Si beh…è una lunga storia >> << Ti ascolto >> dico rapidamente sedendomi su uno degli sgabelli. Candelaria mi osserva attentamente, posso vedere nei suoi occhi il conflitto che sta affrontando interiormente, non sa se parlarmi o meno, anche Lodovica fissa con attenzione la ragazza dai capelli rossi evidentemente curiosa di ascoltare la storia. << Beh ecco…all’inizio non è stato facile avvicinarsi a Jorge >> << Strano, Jorge sembra un ragazzo molto socievole. Quel tipo di persona che diventa facilmente amico di tutti >> interrompe la mora, io mi limito a prestare la massima attenzione al discorso << Si lui è quel tipo di persona ma…quando lo abbiamo conosciuto non lo era >> si prende una pausa e poi prende posto sullo sgabello di fronte a me << Sette anni fa…Jorge era appena arrivato, aveva 16 anni come Fran e Diego, io 15 e mia madre era ed è molto amica di Anahi. Per questo appena ci trasferimmo mia madre andò a trovare la famiglia Blanco con me…qual giorno conobbi anche Diego e Francisco >>.
*Flashback*
<< Candelaria, tesoro vieni qui >> quell’amorevole donna dagli occhi verdi la chiamò dolcemente invitandola ad avvicinarsi a lei, si chinò per raggiungere più o meno la sua altezza << Ascoltami cara, ti va di aiutare Diego e Francisco a far uscire mio figlio Jorge dalla sua stanza? >> << Si certo! >> << Dai va con loro >>
*Fine flashback*
<< Diego e Fran mi dissero che Jorge era un tipo strano e antipatico, da quando era arrivato si era chiuso nella sua stanza a chiave non aveva mai aperto la porta. Su madre gli portava la cena poggiandola a terra fuori la stanza, anche Fran e Diego iniziarono a farlo e io con loro. Ma Jorge non ne voleva sapere niente di cibo né di altro. Un giorno come un altro all’ennesimo tentativo di tirarlo fuori da quella stanza bussammo a quella porta >>
*Flashback*
<< Blanco, dai apri questa porta! >> Francisco bussava insisitentemente con il pugno sinistro e la spalla poggiata alla porta. Come al solito dalla stanza non fuoriusciva nessun rumore. << Jorge! Apri non fare il poppante. Vogliamo solo parlare con te e cercare di conoscerti >> continuò Diego, Francisco riprese la parola << Su su angioletto apri questa benedetta porta ed esci fuori una volta e per tutte eh? Angel? >>. Jorge aprì furioso la porta, si scaraventò su Francisco e iniziò a prenderlo a pugni << NON PERMETTERTI MAI PIU’ DI CHIAMARMI ANGEL MI SONO SPIEGATO?! NON TI DEVI PERMETTERE >>
*fine flashback*
<< Ricordo che gli fece uscire il sanfue dal naso, e gli lasciò qualche livido sotto l’occhio. Arrivò il padre e lo allontanò così lui tornò a chiudersi nella sua stanza. La reazione di Jorge rimase impressa nella mente di tutti noi. Sembrava posseduto. Quella sera non so di preciso cosa successe ma pare che Diego e Fran riuscirono ad entrare nella stanza di Jorge e ad avere una conversazione con lui, il giorno dopo quando andai nella casa dei Blanco li vidi tutti e tre giocare alla play station e da quel momento in poi divennero inseparabili. Ma come ho detto non so bene cosa successe quella sera, dovresti chiedere a uno dei tre per scoprirlo >>. Resto scioccata e confusa dalla storia che racconta Cande, Jorge esiliato di sua spontanea volontà nella sua stanza, lontano da tutto e tutti. Perché? Cos’era che lo tratteneva lì? E cosa gli avranno detto Diego e Francisco per convincerlo ad uscire dalla sua stanza? Sospiro sapendo di non avere le risposte a queste domande e che solo uno dei tre potrebbe darmele. << Tini, Lodo quello che vi ho detto deve restare tra noi intesi? >> Candelaria punta il suo sguardo su di me, poi su di Lodo e nuovamente su di me. << Si, tranquilla >> risponde la mora, io invece la guardo in silenzio << Tini? >> e vorrei parlare con uno dei tre per riuscire a conoscere la verità ma non posso tradire la fiducia di Candelaria << Si… >> chino il capo guardando un punto fisso del tavolo << Bene. Noi non parliamo mai di questa storia, a nessuno dei quattro piace. È la prima e ultima volta che la racconto quindi per favore non dovete dirla a nessuno >> << Puoi stare tranquilla Cande, fidati di noi >> Lodovica parla per entrambe. La porta dello chalet si apre e vediamo Jorge, Diego e Fran entrare ridendo << Vi ho stracciato >> sorride il ragazzo dagli occhi verdi << Solo perché Blaze ha rallentato! >> il moro gli dà una spinta << Tanto poi ce la paghi Jorge, mm…che buon profumino >> mio fratello si avvicina alla sua ragazza, Candelaria gli sorride e gli dà un breve bacioa stampo << Lo avete trovato subito? >> chiede sottovoce << No, ci sono volute due ore ma…alla fine è stato lui a trovare noi. Non sappiamo dove fosse, ha detto che stava facendo un giro a cavallo >>. Decido di sfoderare uno dei miei migliori sorrisi ed avvicinarmi a Jorge << Hey, vi siete divertiti? >> << Si certo Sweety! E il tuo ragazzo? >> << Beh sai com’è…è tardi e così è tornato a casa >> << Meglio così! >> esclama Fran, roteo gli occhi mentre tutti quanti prendono posto a tavola.
Quella sera come al solito sono al letto con Jorge e mi sto scervellando per trovare un modo utile per iniziare quel discorso senza intromettere Cande << Jorge? >> << Si? >> << Mi stavo chiedendo…perché oggi hai avuto quella strana reazione quando Damien mi ha chiamata…sì insomma lo sai >> << Non ho avuto nessuna reazione >> << Si invece l’abbiamo notata tutti >> lui resta in silenzio e io volto il capo verso destra per guardarlo << Non ti fidi di me? >> chiedo temendo un po’ la risposta << Si certo che mi fido di te >> << E allora? >> lui sospira continuando a guardare il soffitto << Sweety…anche tu ti fidi di me giusto? >> << Certo >> << Ma nonostante ciò non vuoi raccontarmi cosa ti è successo quando eri piccola, giusto? >> << Non è che non voglio Jorge io… >> << Non mi devi nessuna spiegazione Martina, calma. Hai le tue ragioni e le rispetto, tu però devi rispettare le mie >> formo una linea dura con le labbra, odio ammetterlo ma ha ragione, lui non mi ha forzata e non devo farlo neanche io. << D’accordo…hai ragione. Ma quando sarai pronto mi prometti che me lo racconterai? >> faccio leva sul braccio destro per guardarlo dall’alto, lui estende le sue labbra in un sorriso poi di scatto posa la mano destra dietro la mia nuca e mi dà un bacio sulla tempia destra << Promesso Sweety, adesso però dormi >>.  Sorrido e poggio il capo sul suo petto tornando a fare sogni tranquilli.
Il giorno seguente alee 10:00 siamo nelle scuderie, oggi io e Lodo avremmo imparato a galoppare…si può fare in una giornata? << Lodovica il piede non va messo così >> spiega Diego mentre la mia amica sta cercando di montare a cavallo sulla sella << Si invece! Vedi? Sto salendo >> Lodovica di fatto riesce a montare a cavallo, il problema è che è salita al contrario. Tutti quanti ci mettiamo a ridere << Ma brava nena vuoi provare il brivido di galoppare tenendoti alla coda? >> << Non sei divertente Diego! Aiutami! >> << Sì sì arrivo >>. << E tu? Chi vuoi galoppare? >> domanda Jorge, io osservo i tre cavalli dietro di lui << Pegaso già la conosci, e poi loro sono Skyler e Moon >> Pegaso già lo conoscevo, la seconda è una puledra bianca con una piccola macchia ovale marrone sulla fronte mentre il terzo cavallo è nero  con la stessa macchia solo che è bianca. << Pegaso! >> rispondo senza neanche pensarci? >> << Sicura? Lui…non fa avvicinare molto facilmente gli estranei >> << Ma se ci sono anche salita sopra >> ridacchio guardandolo mentre accarezza il suo cavallo << Si è vero ma devo ammettere che è stato strano comunque galoppare è tutt’altra cosa eh. Vieni >> Jorge mi tende la mano e con la scaletta mi aiuta a montare in sella. << Lodovica stiamo facendo giro giro tonro >> rido guardando Diego seduto dietro la mia amica che tiene le redini del cavallo << Ma è Blaze >> << Aha si certo come no e se le dai a me? >> << No! Voglio farlo io >>. D’un tratto sento la presenza di qualcuno alle mie spalle e so che è Jorge dal suo produmo. << Prendi le redini Sweety >> obbedisco e lui posa le sue mani sulle mie << Adesso devi dare un leggero colpo ai lati del cavallo con piedi, così >> quando Pegaso parte ho come la sensazione di cadere ricevendo una spinta all’indietro e lancio un urlo << Shhh Martina! Se sei nervosa il cavallo lo percepisce e buona notte ai sognatori >> << Va bene scusa >> << Tieni strette le redini, ecco, così. Ah! Vai bello, vai! >>. Non mi sembra vero che IO sto galoppando un cavallo, arriviamo al fiume dell’altra volta seguiti da Cande e Fran e poi da Lodo e Diego. Trascorremmo un bel paio d’ore a cavallo, visitammo tutti i posti nei dintorni e ci fermammo a pranzare in un osteria. Devo ammettere che andare a cavallo per così tanto tempo reca non pochi dolori al mio posteriore. Il resto della settimana passò tranquillo e ci divertimmo molto, ogni tanto passavo qualche minuto con Damien ma tenendolo a debita distanza dai ragazzi dato che non era molto ben voluto soprattutto da Fran. Domenica, al ritorno, decidemmo molto saggiamente che il navigatore lo avrei tenuto io anche perché ero seduta io avanti e così arrivammo a casa distrutti ma sani e salvi…e solo in DUE ore, ci tenevo a dirlo.
La settimana successiva saremo tornati all’università. << Dovremmo farlo un’altra volta >> suggerisce Lodo mentre ci allontaniamo dagli armadietti << Si è vero è stato piacevole >> concordo io << Voglio rivedere Blaze! E poi devo trovare un modo per fare una corsa a cavallo contro tuo cugino >> << Che?! Ma sei scema?! E poi Blaze è il suo cavallo, tu con chi vorresti correre? >> << Con Blaze ovviamente! Sarà lui a cambiare cavallo >> rido alle sue parole << Se lo dici tu >> << Certo! >> << Hey Lodo! Tini! >> entrambe ci voltiiamo e vediamo Nicolas correrci incontro << Hey come state? >> << Bene graie Nico e tu? >> << Bene anche io… >> arrosisce leggermente rispondendo alla domanada di Lodo. Nicolas sembra davvero cotto si lei mentre Lodovica…non so se non se n’è accorta o se evidentemente la cosa non le interessa proprio. << Buongiorno a tutti! Ciao bellezza >> Damien saluta Nico con una pacca sulla spalla, fa un cenno con la mano sinistra a Lodo che ricambia con un leggero sorriso e poi si volta verso di me e mi cinge la vita per poi baciarmi brevemente. Lodovica mi tira per il polso allontandomi leggermente da lui e non ne capisco il motivo << Scusate piccioncini ma dobbiamo andare in classe >> dice sorridendoci << Ma non è neanche… >> non riesco a finire la frase perché la campanella suona << Dicevi? >> la mia amica sfodera uno di quei suoi sorrisini trionfanti e io roteo gli occhi, come fa ad averla sempre vinta lei? << Dobbiamo andare… >> << Ciao ragazzi! >> continuando a tirarmi per il polso contro la mia volontà ci allontandiamo dal duo. << Lodovica! Vuoi rallentare?! Che succede? >> << Succede che dovresti lasciarlo >> << Cosa?! >> << Oh mio Dio Martina! Vedere i vostri baci è come vedere due iceberg che si toccano o…non so due corpi senza vita che si baciano. Si potreste essere due zombie in effetti… >> si sofferma a pensare strofinandosi il mento come se avesse una barba lunga quanto quella di mago Merlino. << A me lui piace! >> << Okey ma non ne sei innamorata, è evidente. Tu stai con lui per una stupidaggine >> << Ma che dici?! >> la verità! Martina ti sei messa con Damien perché vi siete conosciuti nello stesso modo in cui si sono conosciuti i tuoi e tu…tu hai voglia di innamorarti, di provare nuove cose e va bene. Io non dico assolutamente di no ma…se per un attimo solo riuscissi a chiudere la testa ed ascoltare ciò che detta il cuore. Capiresti che sei con la persona sbagliata >> io non capisco dove Lodovica voglia arrivare ma non mi dà neanche il tempo di chiederglielo, scrolla le spalle ed entra in aula e io sono obbligata a seguirla. La lezione di matematica sembra più noiosa del solito e anche più confusionaria, fisso l’ora sul cellulare più volta nella speranza che l’ora finisca << Su su puoi farcela mancano solo cinque minuti! >> mi incoraggia la mia amica. Sbuffo e attendo con ansia che quei benedetti cinque minuti passino in fretta. Oggi ho l’allenamento con Jorge alle 17:00 e so che se non sarò puntuale me la farà pagare cara. E tra l’altro se oggi non riesco a buttarlo a terra sarà lui a buttare me. La campanella suona e finalmente siamo libere! << Sia benedetto il signore che ci ha permesso di sopravvivere ad un’altra snervante lezione di matematica! >> esclamo con gli occhi rivolti al cielo quando mi rendo conto che la mia amica non mi sta ascoltando << Lodo?... >> cerco di guardare nella stessa direzione della mia amica ma non riesco a capire a cosa stia montando << È incredibile! Tuo cugino è uno sfacciato! Prima promette luna e stelle e ti bacia e poi GUARDALO! Sta già flirtando con un’altra! >> vedo mio cugino di spalle vicino agli armadietti è voltato di spalle e si intravede una ragazzina di fronte a lui. << Wow! E io che non lo avevo neanche visto >> Lodovicaggi mi ignora e si dirige verso mio cugino << Ma bravooo no dico, complimenti sei un bravissimo attore eh >> << Lodovica…che stai dicendo?... >> Diego la guarda leggermente imbarazzato << Che sto dicendo?! La verità! Ma guarda siamo tornati solo ieri e tu già… >> mio cugino la interrompe subito << E io sono già così carino e disponibile da mostrare alla figlia della preside dove si trova il suo ufficio? >> gli sorride in modo complice come per farle capire quello che ha appena detto e Lodo resta scioccata, sconvolta e imbarazzata, oh si non l’ho mai vista così imbarazzata << La figlia della… >> << La figlia della preside! >> tutti e due cominciano a ridere istericamente e Lodo gli dà una pacca della spalla << Tesoro, ti ho portato il succo di frutta >> un ragazzo si è avvicinato a quella che da quello che ho capito è la figlia della preside << Grazie amore, questo ragazzo mi ha appena spiegato dove si trova l’ufficio di mia madre. Andiamo? >> << Si certo >> tutti e due si allonanano salutando Diego e Lodo con la mano mentre loro sorridono nervosamente e onestamente, in me stanno scatenando una forte risata. << Oh Mio Dio! Che figura! Scusami Diego, scusami! >> la mia amica si mette di fronte a lui, Diego ride divertito e scuote  il capo << E quella cos’era? >> << Quella cosa? >> << Quella scenata di gelosia >> << Che?! >> ops…voce acuta Lodo cara, voce troppo acuta << Di che cavolo di scenata di gelosia stai parlando?! >> << Quella che mi hai appena fatto cara, si chiama scenata di gelosia in piena regola >>. La mora si è visibilmente innervosita e lo si può capire dal modo in cui sta gesticolando e quello in cui sta balbettando ovviamente << Non era affatto una scenata di gelosia Domiguez, ti stai illudendo >> << Aha, si certo >> Diego la mette con le spalle agli armadietti e posa la mano destra all’altezza del volto di lei << Lodovica io piaccio a te e tu piaci a me. Perché non mi dai un’opportunità? Bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco ricordi? Sei stata tu a dirmelo… >> Lodovica scrolla le spalle e abbassa lo sguardo ma lui prontamente gli solleva il mento per far si che gli occhi di lei si specchino nei suoi << Allora Lodo? >> lei continua a tacere ma resta a guardarlo << Facciamo così se ti lasci baciare è un sì…se mi allontani anche solo con una parola io smetto di provarci okey? >> << okey >> e quasi non riesco a credere che abbia risposto. Resto con la bocca aperta mentre Diego si avvicina lentamente a lei, le labbra di lui premono su quelle di Lodo, lei risponde immediatamente al bacio senza neanche pensarci. Chiude gli occhi e affonda le dita della mano sinistra nei capelli di lui, Diego gli cinge la vita rendendo più profondo quel bacio e io sorrido guardandoli. A quanto pare è nata una nuova coppia. Quando si eparano per recuperare fiato lui sorride e dopo qualche secondo lei gli dà uno schiaffo << Ahi!!! Lodovica!!! Dovevi respingermi prima che ti baciassi non dopo! >> << Lo so, infatti non ti ho respinto perché non volevo farlo >> la mia amica scoppia a ridere e dopo un po’ Diego si unisce a lei per poi tornare ad avvicinarsi alle sue labbra ma solo per qualche istante perché vengono interrotti dalla campanella.
Sono le 17:00 in punto, affretto il passo dirigendomi verso la palestra nella casetta n piscina. Ho messo il pantaloncino corto, nero  e il top fuxia che lascia scoperte gran parte delle costole fin poco sotto l’ombelico. Sono degli indumenti che si utilizzano apposta per allenarsi soprattutto con la kick per quello che ho visto. Nella casetta in piscina Jorge sta prendendo a pugni il uso sacco, pugni violneti e precisi, per il rumore che sta facendo la catena che lega quel coso al soffitto ho come l’impressione che possa cadere da un momento all’altro. << Sei in ritardo! >> ringhia continuando a colpire il sacco, indossa solo un paio di pantaloncini neri che arrivano poco sopra il ginocchio e non mi ha neanche guardato << Solo di tre minuti >> mi giustifico guardando l’orologio << Va bene… >> smette di allenarsi e si volta verso di me. << Cominciamo, ricordi cosa devi fare? >> << Devo buttarti a terra >> << Si, ma prima riscaldati su >> mi indica il mio sacco e per i primi venti minuti sono costretta ad eseguire i suoi ordini << Destra! Sinistra! Taglio! Ancora! >> Jorge sa essere un vero stacanovista l’ho già detto? << Muoviti ricomincia >> insomma va bene essere rigidi e tutto ma…respira! Dannazione. << Okey…va bene, vieni qui >> sono già sudata e siamo solo all’inizio…andiamo bene. << Concentrati su quello che ti ho insegnato, voglio che mi butti a terra Martina. Concentrati >> certo, insomma buttare a terra te è come far cadere il ponte di Brooklyn toccandolo con l’indice destro quindi cosa vuoi che sia? Una sciocchezza << Ora! >> stringo il pugno sinistro e cerco di colpirlo sul collo ma lui non si smuove di un centimetro. Al contrario io credo di essermi fatta male le nocche della mano accidenti! D’un tratto lui mette la gamba destra dietro la mia e con uno scatto tocca le mie spalle facendomi cadere all’indietro. Succede tutto così in fretta che non ho neanche il tempo di assimilare la situazione, chiudo forte gli occhi cosciente del fatto che la mia schiena sta per prendere una batosta, tuttavia non succede. Non sento il rumore della mia schiena schiantarsi al suolo così apro lentamente un occhio e poi l’altro. Sono a poca distanza dal pavimente e se non sono caduta è solo perché Jorge sta stringendo saldamente i miei polsi nella mano destra per impedirmi di fare uno schianto << Caduta numero uno Martina >> lascia i miei polsi e io finisco con la schiena sul parquet. << Su rialzati >> obbedisco e ricomincio a mettere in pratica quello che ho imparato. Ancora. Ancora. E ancora. Sembra una missione impossibile da compiere lui è troppo, troppo forte maledizione! << Okey, calma e riprendi fiato, adesso proviamo un’altra cosa >> un’altra cosa? Io non ho le forze per provare un’altra cosa! Ho l’affanno e mi piego in due poggiando le mani sulle ginocchia. << Riprendiamo >> che?! Di già?! Oh Mio Dio sono passati solo tre minuti cinque massimo. << Dritta Martina >> torno in forma eretta e lui mi guarda negli occhi << Devi liberarti >> devo liberarmi? Liberarmi da cosa? Non capisco, sono confusa. Con una mossa Jorge mi spinge contro la parete sinistra della stanza, con la schiena al muro e le braccia immobilizzate. Le sua mano sinistra resta saldamente a bloccare i polsi sopra la mia testa. Non riesco a muoverli, non posso liberarmi, ogni mio sforzo è inutile perché lui è più forte di me << Forza Martina! Liberati! >> mi sprona mentre io con gli occhi chiusi, stringo i denti e cerco di liberare le braccia ma non ce la faccio è tutto inutile, dannazione! Mi fermo e inspiro pesantemente per cercare di recuperare fiato. Lo guardo negli occhi, i suoi occhi verdi, sono così nitidi, così lucidi, così trasparenti che non riesco non a perdermi guardandoli. Il mio sguardo cala lentamente sul suo naso, sulle sue labbra, percorre il suo petto nudo e sudato dinnanzi a mio, è strano nonostante il sudore lui continua a mantenere quello strano profumo che gli appartiene. Osservo i suoi tatuaggi, quell’angelo chiuso nelle sue ali che forma un cerchio, quella scritta “Stay strong” e poi torno a guardarlo negli occhi. Cavoli! Jorge è bellissimo, com’è possibile che al mondo possa esiste un essere umano di una tale bellezza? Il mio cuore già accelerato per l’allenamento continua ad aumentare i battiti mentre fisso le sue labbra. Le sue labbra, sono così perfette e invitanti, schiudo la bocca e lentamente allungo il collo per avvicinare il mio volto al suo. Lui resta fermo, immobile ma con le pupille segue con attenzione ogni mio movimento. Chiudo gli occhi man mano che mi avvicino di più a lui e non so cosa sta succedendo, non so cosa sto facendo perché ho perso il controllo del mio corpo. Poso le mie labbra sulle sue, lui reagisce subito rispondendo e con la stessa lentezza con cui mi sono avvicinata, mi allontano. Oh. Mio. Dio. È stato un bacio breve, ma intenso. Come risvegliata da un sortilegio sbatto due volte le palpebre << S-scusa. I-io non… >> balbetto guardandolo negli occhi imbarazzata, cos’ho fatto? Mi è dato di volta al cervello? Sento il cuore battere così forte che potrebbe farmi esplodere il petto, smettila, smettila di battere così forte porca miseria! Calmati! Mi rendi nervosa. Jorge non dice niente e non fa niente, come se stesse valutando la situazione mi guarda accigliato, perso nei suoi pensieri che in questo momento pagherei oro per conoscere. Il silenzio mi rende tutto ancora più difficile vorrei che mi parlasse che dicesse qualcosa, mi va bene anche un “sei impazzita?!” un qualsiasi cosa ma parla dannazione! In uno sbattere di ciglia le sue labbra si fiondano sulle mie senza lasciarmi via di scampo, chiudo istintivamente gli occhi rispondendo a quel bacio passionale, carico di desiderio, di attrazione di…non so spiegare bene cosa ma è qualcosa che ti lascia senza fiato e ti fa smuovere tutta l’anima come se un vulcano dentro di te stesse eruttando. Mai in tutta la mia vita ho provato delle emozioni del genere. Sento il suo corpo schiacciare sul mio bloccandomi contro la parete, lentamente le dita della sua mano destra lasciano liberi i miei polsi, immediatamente poso i polpastrelli delle dita sulle guance di lui sfiorandole delicatamente fino ad arrivare al suo collo. Continua a baciarmi freneticamente, mi sta letteralmente divorando le labbra e io faccio di tutto per riuscire a mantenere quel ritmo, sento le sue mani stringere i miei fianchi come a tenermi ancora più ferma contro la parte mentre continuo a dimenarmi e ormai non mi importa più di niente. Faccio scivolare le mie mani dietro il suo collo e poi vado oltre facendo in modo che i miei avambracci si posino sulle sue spalle, facendo leva su di essi, con un salto avvolgo le mie gambe intorno alla sua vita. Come se avesse già percepito il gesto afferra saldamente la mia coscia sinistra facendomi urtare ancora contro il muro dietro di me ma senza farmi male. Avvolge il braccio sinistro intorno il mio girovita stringendomi il più possibile a sé, muove la mano destra sulla parte superiore della mia gamba più volte arrivando al ginocchio quasi e tornando su a risalire. Sento ogni centimetro del mio corpo avvampare, rispondere alle sue azioni, chiudo le mani in due pugni e stringo le braccia intorno al suo collo. Come se fosse possibile riuscire ad attirarlo ancora di più a me. Ci stiamo muovendo, lo percepisco ma non importa più di tanto. Mi poggia delicatamente con la schiena sul parquet in legno chiaro e ancora una volta il suo corpo preme sul mio mentre quel bacio infernale sembrava non voler avere fine. Ormai abbiamo letteralmente perso la ragione, nessuno dei due riesce a smettere, nessuno dei due è riuscito restare lucido e impedire che ciò accadesse. Ormai noi non abbiamo più nessuno controllo, adesso è tutto comandato dal cuore, adesso il cuore detta…e non c’è modo di farlo tacere.






*Angolo autrice*
Ta daaaa non ve lo aspettavate vero? E beh ogni volta che me lo chiedavate vi davo la mia solita risposta "in uno dei sette giorni della settimana prossima" lol e invece ho tenuto tutto nascosto perché ho voluto farvi una sorpresa per due motivi
1- La settimana prossima a me come a molte di voi comincia la scuola e il tempo per leggere, recensire (e ahimé per scriverre) scarseggerà parecchio. Quindi prendete il capitolo come un augurio per il nuovo anno scolastico lol
2- Oggi è il compleanno di due lettrici della storia yeaaaaaaaaaaaaaahhhh Feliz cumple chicaaaaaasssss e con chicas mi riferisco a Crazy_YDA e amoremiosora Chicas questo è il mio regalo di compleanno lol spero lo abbiate apprezzato
E beh in questo capitolo ne sono successe di cose e credo anche di avervi fatto sclerare no? u.u Che cosa succederà nel 17? No perché a quanto pare molte cose dovranno cambiare hahaha beh spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto anche se ho fatto la pazza per riuscire a scriverlo tutto quanto oggi e riuscire a postarlo in tempo. Come al solito risponderò alle vostre recensioni il prima possibile e...grazie a tutte non mi aspettavo di riuscire ad arrivare a 20 recensioni in soli 2 giorni O.O hahaha un beso a todo el mundo e spero che sia valsa la pena aspettare il capitolo 16 e che per me come per voi sia sembrato un capitolo speciale
Zaooooooooooooooooooo
~💛 💙 💜 💚 ❤ 💗 💓 💕 💖 💞 💘 💌 💋

 
   
 
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