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Autore: coriandolo    13/09/2014    3 recensioni
Brittany: sogna di diventare ballerina, e di entrare nella Julliard. Ma la sua condizione particolare le creerà qualche problema. In più è irrimediabilmente cotta della sua cantante preferita.
Santana: leader di una band emergente, ribelle e aggressiva. Non sa cosa è l'amore e non vuole saperlo.
Queste due ragazze si cambieranno la vita a vicenda senza saperlo, attraversando dolori e gioie, iniziando un viaggio che non avrà mai fine.
(Brittana con accenni Faberry)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Brittany

 

-Brittany… Brittany! A che cavolo stai pensando?

La voce di Rachel mi arriva lontana, sono troppo  presa da quella voce così maledettamente eccitante … insomma come si può non amare quella ragazza!

Sapete di chi sto parlando no? Va bene, nel caso in cui qualcuno di voi non lo sappia… sto parlando della bellissima, famosissima, bravissima, e potrei aggiungerci tutti gli aggettivi con –issima che potrei riuscire a trovare per descrivere Santana Lopez. Leader della band del momento gli ‘Empty Hearts’ . Nonché mio sogno proibito. E insomma, con quel comportamento da ragazza ribelle, sempre sulle prime pagine dei giornali o in tv a causa della sua condotta immorale chi non si innamorerebbe di lei?

-Allora hai capito cosa ho detto?

-Scusa Rach, ero distratta-

Rachel è la mia migliore amica, anzi per essere precisi è la mia unica amica, un po’ piena di sé, ancora cotta del quarterback del liceo nonostante non lo veda da più di un anno e decisa a diventare stella di Broadway, non a caso il suo secondo nome è Barbra, come la Streisand di cui è convinta di essere la degna erede.

-Certo che quando c’è la Lopez alla radio non capisci più niente… dicevo però, che secondo me dovresti assolutamente uscire di più, non puoi stare sempre chiusa in casa o andare al parco!

-Rachel. A me sta bene così, non sento il bisogno di uscire, sto bene con me stessa ed è l’unica cosa che conta.- feci alzando le spalle.

-Ma hai solo vent’anni Britt! C’è un intero mondo da scoprire lì fuori!

-Non insistere Rach, ti prego…

-Almeno questa sera potresti venire con me e Tina a festeggiare il suo nuovo lavoro!- continuò ad insistere.

-Ma se neanche la conosco Rachel!- risposi prendendo un sorso del mio latte macchiato.

-Andiamooooo- fece lei con una vocina piccola.

-Ok va bene, hai vinto.- sbuffai, per poi essere travolta in un abbraccio.

-Lo sapevo! Vedrai ci divertiremo! E in più sono sicura che troveremo qualcuno che fa per te!- continuò – Ci vediamo stasera allora, passo a prenderti alle otto e mezza!- non mi diede il tempo di replicare che era già sparita chiudendo la porta.

‘Qualcuno che fa per te ’ chi accidenti vorrebbe stare con una come me?

 

Ah, dimenticavo. Sono Brittany Susan Pierce. Ho vent’anni. Sogno di fare la ballerina. E sono cieca.

 

No, non pensate che sia una di quelle ragazze chiuse in se stesse a causa della malattia, no, sono tutto fuorchè questo. E’ solo che sono sempre stata sola capite? Ho studiato a casa fino a quattordici anni, per poi frequentare le superiori con gli altri ragazzi come qualsiasi persona normale, be’ ovviamente si fa per dire. Nessuno, e dico nessuno, nei quattro anni di scuola ha mai cercato di fare amicizia con me tranne Rachel e un ragazzino sulla sedia a rotelle di nome Artie. Era carino e dolce Artie, riuscivamo a capirci entrambi a causa dei nostri problemi, ma come ogni adolescente delle nostra età aveva una sola cosa in mente, immagino abbiate capito quale no? Ecco, nel momento in cui le sue intenzioni mi furono chiare lo allontanai gradualmente, e poi capitemi… io ero terribilmente e irrimediabilmente innamorata di lei. Come chi? Lei, Santana Lopez! Sì, lo so che ho detto che è una cantante famosa eccetera. Ma lei frequentava la mia scuola, il McKinley di Lima, in Ohio. Era al penultimo anno, mentre io ero una semplice novellina; le voci sul suo conto erano varie, chi diceva che fosse una drogata, chi ancora che fosse la figlia di Satana venuta per distruggere il mondo che conosciamo… ma andiamo, come accidenti è possibile credere a delle stronzate simili? Per me lei era l’immagine della perfezione, si lo so che sono cieca e non potevo avere idea di come fosse, ma avete capito cosa intendo no? Bene, quindi la mia cotta stratosferica per quella ragazza ribelle che riusciva a farsi sbattere fuori dall’aula dopo cinque minuti, che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno  e che era riuscita a diventare qualcuno, nonostante molti le avessero dato della fallita era una cosa che andava avanti da più di sei anni. Caso disperato vero? Sì, lo sono.

Scommetto di sapere cosa vi siete chiesti dopo aver saputo che sono innamorata di una ragazza, e cioè: ma come ha fatto a capire che le piacciono le ragazze se è cieca?

Risposta: non sono lesbica se è questo che intendete. Sì, mi piace la Lopez, una ragazza. Ma mi piace perché quando sentivo la sua voce e la sento tutt’ ora alla radio, ho quella strana sensazione piacevole alla base della stomaco e la pelle mi si increspa a causa dei brividi che mi provoca, insomma reazioni che potrei benissimo avere anche con un ragazzo se mi piacesse davvero.

Comunque, è il caso di iniziare a prepararsi per questa giornata sperando che passi il più tranquillamente possibile. Non fraintendetemi, adoro Rach, senza di lei non penso  sarei potuta sopravvivere a quattro anni di liceo, il punto è che è un tantino pesante quando ci si mette. Capisco che la sua paura è che resti sola per il resto della vita, ma non voglio che ogni volta che mi inviti ad uscire cerchi di affibbiarmi qualche ragazzo che puntualmente dopo aver capito il mio problema va via con la solita frase ‘scusa ma non sono interessato’ , fa male capite? Quindi è per questo che preferisco stare sola, così in questo modo non soffro più del dovuto. 

Bene, ho perso abbastanza tempo, è il caso di andare o Lord Tubbigton si mangerà le mie scarpe se non riceve le sue dosi di coccole giornaliere.

 

 

 

POV Santana

 

-Maledizione! Perché? Accidenti, perché?

-San che cavolo sta succedendo?

-Quinn è un completo disastro! – esclamo lanciando un altro foglio appallottolato nel cestino – Cómo puedo hacer ahora?! Están en ruinas, Fabray,en ruinas!

-Santana cazzo calmati! E smettila di parlare in spagnolo perché non capisco niente di quello che dici! – mi urla contro Quinn.

-Okay naso di plastica, ti spiego la situazione. Jason, il nostro caro e amato produttore, mi ha strettamente ordinato di scrivere un nuovo pezzo che possa anticipare l’uscita dell’album e in questo modo procurarci ancora più pubblico!

Quinn continua a guardarmi inarcando un sopracciglio, per poi poggiarmi le mani sulle spalle e costringermi a sedermi.

-Va bene, ragiona con me…- io annuico guardandola – San… Sei un genio nel comporre canzoni, quelle contenute nell’album sono fenomenali e in più ne hai già alcune pronte per il prossimo, quindi cosa vuoi che sia un piccolo blocco momentaneo?

-Quinn, non capisci… Non possiamo sbagliare adesso! Siamo ad un passo da quello che abbiamo sempre sognato e io non posso mandare tutto all’aria…- dico con voce bassa mentre stringo i pugni per il nervoso.

-Santana. Guardami. – mi dice severa, obbligandola a fissare i suoi occhi verdi – Tu stasera uscirai come sempre-

-Ma non posso Quinn-

-Sta’ zitta. Dicevo, tu uscirai con noi, berrai fino a quando il tuo fegato non deciderà di sventolare bandiera bianca, ti dimenticherai di ogni cosa riguardo: album, pezzi da scrivere, tour e tutto il resto. Ma cosa fondamentale, trovati qualcuno da portarti a letto. Sappiamo tutti quanto diventi nervosa e intrattabile quando sei sessualmente frustrata carissima.- finisce con un sorriso bastardo.

-Posso parlare ora? O devo fare richiesta prima? – chiedo per ottenere in risposta un cenno affermativo – Volevo solo dire che forse hai ragione, è il caso che Santana Lopez si dia alla pazza gioia stasera, spero solo non ci sia qualche fottuto fotografo in agguato come l’ultima volta …-  finisco sbuffando per poi sdraiarmi a pancia in su sul divano chiudendo gli occhi.

-Ti ricordo che l’hai aggredito verbalmente, per non parlare della bellissima foto di copertina della rivista : tu che vieni trascinata via di peso da Puck e Sam mentre continuavi a urlargli contro in spagnolo. Ho conservato una copia di quella rivista, talmente è divertente quell’immagine – dice ridendo mentre la sento aprire la porta, apro un occhio per guardarla.

-Vai già via Fabray?

-Lopez, anche io ho una casa, al piano qui sotto ma pur sempre una casa e ogni tanto dovrei andarci – risponde sarcastica – Per le 9 devi essere pronta, così andiamo via-

-Dove andiamo stasera?

-Non so, questo nuovo locale che ha scoperto Puck… Se non sbaglio si chiama ‘Destiny’, e pare sia abbastanza lontano dal centro città quindi non dovremmo avere nessun problema.

-Mmm… va bene, ora sparisci voglio dormire un po’.

Neanche il tempo di farmi finire la frase che quell’idiota è andata via, e per giunta senza salutarmi!

 Cavolo ho bisogno di rilassarmi… che c’è? Essere leader di una band è stressante, soprattutto se si è sotto pressione come lo sono io. Interviste di qua, incontri di là, prova in studio per 8 ore di fila, torna a casa e cerca di creare un cavolo di pezzo che possa andare bene a quel coglione del nostro produttore. Che poi dico io, perché non usare una delle canzoni dell’album? Per quale assurdo motivo aggiungere ancora più pressione sulle nostre povere spalle? Dovrebbe facilitarci il lavoro non complicarcelo diamine!

E’ anche vero che come ho già detto a Quinn poco fa, non posso mollare proprio ora. E’ una questione di principio, capite? Devo essere in grado di dimostrare a tutti quegli stronzi che mi hanno sempre detto ‘Lopez, tu sei spazzatura, rassegnati. Non vali niente, come tuo padre. Sei una fallita.’  che in realtà i falliti sono loro. Io non posso permettermi di diventare come mio padre, quel bastardo è morto di overdose quando mia madre aveva bisogno di lui maggiormente, quando io avevo solo dieci anni e il mio fratellino stava quasi per venire al mondo. Antonio Lopez, era questo il nome di mio padre, aveva cercato come me di sfondare nel mondo della musica e in un primo momento ci era quasi riuscito, e fu durante uno dei suoi concerti che conobbe mia madre, e di lì a poco sarei poi nata io. Non pensate male però, io volevo bene a mio padre, è lui che mi ha trasmesso l’amore per la musica e so anche che lui ha amato molto mia madre. Quello che non sono riuscita ad accettare è stato il suo essere codardo, il non saper rendersi conto di dover accantonare un sogno ormai svanito e darsi da fare per mantenere la propria famiglia, piuttosto che sperperare quei pochi soldi rimasti per comprarsi la droga e andare in giro per bar.

Dopo la sua morte, ci siamo trasferite dalla nonna, la mia abuela,che si è presa cura di tutti noi. E poi finalmente dopo tre mesi è nato Miguel, il mio fratellino, che ha portato decisamente un po’ di felicità in casa.

La storia della mia famiglia però divenne ben presto nota in tutta la città, e per questo che dal quel momento non fui più Santana Lopez, ma ‘la figlia di Lopez, il drogato’. E da lì in poi la mia vita non è stata abbastanza semplice.

Ma basta ora, ho detto di voler dormire ed è quello che farò. Ho una serata che si preannuncia movimentata da affrontare e chissà forse potrei rimorchiare, in fondo chi può resistere al fascino di Santana Lopez?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolinoinoino dell’autrice: Salve! Vorrei precisare che questa è la mia prima storia su Glee e su quelle due piccine delle Brittana **

Detto ciò, spero che il primo capitolo sia piaciuto, ringrazio chi leggerà silenziosamente o vorrà lasciare delle piccole recensioni, sono sempre ben accette belle o brutte che siano c:

Bene, penso di non aver altro da dire, quindi passo e chiudo!

-coriandolo

  
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