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Autore: Perishable97    13/09/2014    1 recensioni
Sono appoggiato alla parete, ho urlato, ho chiamato Scott, Mason, Stiles, Lydia, ho anche privato ad ululare... Ma non è venuto nessuno. Tengo gli occhi fissi sull'apertura del pozzo, come se da un momento all'altro dovesse affacciarsi qualcuno e dire: "Hey Liam, eccoci qua!"
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E' la prima FF che scrivo, è una vicenda della puntata 4x06, quindi spoiler per chi non l'avesse vista! Per chi leggerà, se mi lasciate una recensione anche piccola, mi fareste molto contenta:) buona lettura!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Dunbar, Scott McCall
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My Alpha

 

Apro gli occhi di colpo e la prima cosa che il mio cervello registra è il buio. Buio pesto, e puzza di muffa e marcio. Mi accorgo di sentire freddo, sono completamente gelato, quel gelo che ti entra nelle ossa paralizzandoti e mozzandoti il respiro. Sento qualcosa di viscido sfiorarmi la caviglia e colto alla sprovvista scatto di lato andando a sbattere contro un solido e freddo muro di mattoni. C'è qualcosa che non va: mi sono mosso più lentamente del solito, e poi c'è questo rumore... come lo sciabordio dell'acqua. Acqua. Acqua?!? Mi tocco le cosce e... Sono immerso nell'acqua fino alla vita. Acqua gelata. Tasto il muro alle mie spalle, accorgendomi della curvatura delle pareti. Acqua, mura ricurve...

Vuoi vedere che...

Alzo lo sguardo sopra di me. Le pareti sono alte, molto alte e sembrano quasi restringersi verso l'alto. La luce filtra attraverso alcune assi di legno illuminando i mattoni umidi ricoperti di muschio delle pareti. La mia intuizione era giusta: sono in un pozzo. Sono solo, di notte, in un pozzo. Sono solo, e Scott non c'è, sono in fondo a un pozzo e ho paura.

Urlo con tutto il fiato che ho in corpo.

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Sono appoggiato alla parete, ho urlato, ho chiamato Scott, Mason, Stiles, Lydia, ho anche privato ad ululare... Ma non è venuto nessuno. Tengo gli occhi fissi sull'apertura del pozzo, come se da un momento all'altro dovesse affacciarsi qualcuno e dire: "Hey Liam, eccoci qua!"

Cerco di trattenere le lacrime, se mi metto a piangere non riuscirò a smettere, perché ho paura, sono solo e ho paura. Urlo ancora, chiamo aiuto, chiamo Scott, ma lui non viene.

Scott, dove sei? Non senti che ti chiamo? Ho bisogno di te. Da solo non ce la faccio.

Alla fine non ce la faccio più e scoppio a piangere. Le lacrime mi scivolano giù dal mento e cadono in acqua pichiettando contro la superficie.

Basta Liam, basta piangere... Pensa: cosa farebbe Scott adesso?

Mi impongo di smettere di piangere e poco alla volta le lacrime smettono di scendere. Respiro con la bocca cercando di ritrovare un po di lucidità. Cosa farebbe Scott in una situazione del genere? Cercherebbe di uscire, ovvio. Devo uscire. Rianimato, inizio a girare in tondo, pensando. L'unico modo per uscire da quel pozzo, e risalire arrampicandosi lungo le pareti. Appoggio le mani sul muro: le pietre sono grosse e smussate e lo spazio tra di esse è così largo che riesco ad infilarci le dita della mano. Forse posso riuscire a scalare tutto il muro fino in cima. Mi lecco le labbra, poi inizio a salire. Un metro, un metro e mezzo... Riesco ad arrivare a circa due metri, poi perdo la presa e ricado in acqua.

Resto un attimo intontito dall'impatto con la superficie gelata dell'acqua, poi decido di riprovare. Mi accosto al muro e ricomincio a salire. Questa volta riesco ad arrivare a circa tre metri di altezza prima di scivolare di nuovo e ricadere sul fondo. Stavolta la schienata con l'acqua è più dolorosa, devo restare fermo per almeno cinque minuti per riprendere fiato e far scemare un po il dolore. Per un momento mi abbandono all'idea che siano gli altri a trovarmi, ma scaccio subito il pensiero. Mi sto arrendendo, e Scott non si arrenderebbe mai.

Mi accosto di nuovo al muro e ricomincio a salire di nuovo. Un metro, due metri, tre metri... Appoggio dopo appoggio, mattone dopo mattone continuo a salire, mi fanno male le braccia, ma stringo i denti, devo arrivare fino in cima. Salgo, continuo a salire, mancano solo un metro e mezzo, manca solo un metro, mezzo metro... una mano mi scivola all'improvviso e mi ritrovo a sbilanciarmi all'indietro. Stavolta l'impatto con l'acqua farà veramente male. Sento che anche l'altra mano sta scivolando, cerco di mantenere la presa, ma la roccia umida e viscida non mi permette una presa salda. Sono stanco, mi fanno male le braccia e sento di non poter continuare.

Non uscirò mai da qui. Scott, ma dove sei?

Ormai mi sono rassegnato a uscire da solo dal pozzo. Sto cadendo all'indietro quando sento una presa calda e forte sul polso e la mia caduta viene bloccata. Mi sento tirare su e in un attimo mi ritrovo fuori, il vento mi accarezza la pella bagnata facendomi rabbrividire, e c'è Scott che mi tiene per le spalle chiedendomi come sto. Respiro, prendo fiato, poi scoppiona piangere e mi stringo al suo petto come un bambino con la sua mamma. Scott mi abbraccia e mi dice si non aver paura e io gli credo. Perché lui è il mio Alpha, e mi ha trovato. Non ho più paura.

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Note:

Ed eccomi qua, finalmente pubblico la mia prima FanFiction!! *saltella per la stanza cantando*

Bene, devo dire che questa scena di Teen Wolf mi ha intenerita parecchio, mi piace molto il rapporto d'amicizia tra Scott e Liam e di come quest'ultimo si fidi (dopo le prime incomprensioni) ciecamente del primo. Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, e se mi lasciate una piccola recensione mi fareste moooolto mooooolto felice anche perché, come ho già detto, è la mia prima FF e mi piacereebbe sapere cosa ne pensate per poter migliorare:D

Detto questo, ringrazio chi legggerà e chi recensirà!

Buona lettura!

Benny

   
 
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