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Autore: Laghety23    14/09/2014    4 recensioni
One-shot /barra/ regaluccio per una mia amica di qui! Contiene Ayoshiki, i cui effetti collaterali non sono assolutamente dannosi. Piccola riflessione dal punto di vista di Ayumi, mentre sono ancora bloccati nella Heavenly Host.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayumi Shinozaki, Yoshiki Kishinuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardai intorno, sempre più sicura che l'atmosfera di quella scuola mi stesse lentamente uccidendo. Mi sentivo intrappolata, soffocata da quelle pareti di legno marcio.
Sapevo che Kishinuma non poteva nemmeno avvertire quello che invece io percepivo chiaramente, ma non gliene facevo una colpa. Era solo che...si trattava di un peso enorme da sopportare sola.
Ero sempre attenta a non farmi notare da lui quando una lacrima mi scendeva lungo le guance pallide, spostavo la testa e facevo finta di scostarmi una ciocca di capelli dal viso mentre l'asciugavo con la manica dell'uniforme. Guardandomi, i miei vestiti sembravano tutto ormai tranne la divisa della Kisaragi Academy. La maglia a maniche lunghe, una volta di color crema chiaro, era stracciata in più punti, la gonna blu e una volta decorata da morbide pieghe ridotta a brandelli e macchiata del mio stesso sangue. Non era affatto piacevole. Mi sentivo sporca, contaminata, come ricoperta da una patina sudicia. Avrei dato qualunque cosa per potermi ripulire un po'.
Il pensiero dei nostri compagni mi tormentava. Nakashima-san ci aveva informati della morte di Shinohara non appena gli spazi chiusi su cui si basava quel posto infernale avevano iniziato a collassare e ci eravamo rincontrate. Avevamo visto morire Suzumoto-san davanti ai nostri occhi, e il cadavere di Morishige-kun ci aveva aspettato con un coltello nel collo in un corridoio dell'Ala Est. Ms. Yui...lei era...semplicemente sprofondata in un buco, inghiottita dall'oscurità senza possibilità di ritorno, e Kishinuma mi aveva dovuto trascinare via a forza per permettere a me stessa di salvarmi. Avevamo appena sottratto Yuka, la sorellina di Mochida-kun, dalla lama del coltello di un altro ragazzo, probabilmente impazzito, ma neppure lei...neppure lei ce l'aveva fatta. Per fortuna Satoshi stava bene. Ora era con Nakashima-san.
Ci eravamo divisi per trovare il cadavere di Sachiko e cercare di esorcizzarla. Il vedere altri cadaveri attorno a me accresceva solo la mia volontà di sistemare le cose una volta per tutte, di impedire che venissero coinvolte altre vittime innocenti.
All'improvviso un pensiero mi colpì: anche io ero stata prossima alla pazzia, e più di una volta. Avevo rischiato pure io di...di seguire il destino di molti di quei fantasmi, ora capaci di concentrarsi solo sul loro dolore. Rappresentazioni dello strazio e della disperazione che aleggiavano, come aria viziata, in tutta l'Heavenly Host e che eppure avevano una, per quanto devastata, forma umana. Avevo corso il rischio di arrivare ad uccidere i miei stessi compagni e amici, di non essere più in grado di ragionare. Di finire come, loro, a sussurrare le loro storie di cannibalismo, azioni dettate dall'angoscia e dallo strazio, di omicidio, con voci che erano nulla di più di mormorii leggeri, portate da un vento che non c'era.
E se avevo evitato quel fato, era stato solo per il ragazzo biondo che mi camminava a fianco.
Gli lanciai un'occhiata veloce, girando appena il capo verso di lui.
Potevo vedere a stento il suo profilo, illuminato scarsamente dalla luce della mia candela, ma mi bastava per capire come stesse. I capelli di un giallo chiarissimo, quasi bianchi, erano scarmigliati e sporchi. La giacca della divisa era lacerata in alcuni punti e macchiata di sangue e polvere. Nel complesso aveva un aspetto davvero malconcio, ma proseguiva con un'espressione seria e determinata. Voleva uscire anche lui a tutti i costi.
Un flashback mi attraversò la mente: era solo una fugace visione, ma credetti di ricordare che mi avesse pure portata in braccio. O sulla schiena, comunque mi aveva trasportato per un bel pezzo dopo che ero svenuta vicino alla piscina. Mi aveva persino dato la sua giacca per tenermi al caldo.
Perché si era preso tanto disturbo per me? Perché preoccuparsi così?
Quello sconsiderato aveva talmente poca cura di sé stesso. Era come se non gliene potesse fregare di meno di quello che gli sarebbe potuto capitare. Ne avevo avuto la prova quando quella volta aveva rischiato l'espulsione, e ne avevo costantemente a che fare nei normali giorni di scuola, quando entrava in classe in ritardo, immancabilmente trasandato e coi capelli arruffati. Disordinato, non prestava nemmeno attenzione alle lezioni! Solo ogni tanto, quando Ms. Yui era in classe, toglieva per un attimo la sua espressione noncurante dalla faccia e faceva spuntare un po' di concentrazione.
Con lieve sorpresa, mi chiesi come mai mi fossi presa la briga di notare i suoi cambi d'espressione a scuola, liquidando subito dopo la mia domanda con un leggero scuotere la testa.
Mochida-kun mi aveva riferito che viveva da solo e che aveva una sorella. Ne ero rimasta incuriosita, Kushinuma, il classico teppista, con una sorellina. Mi resi conto che non mi sarebbe dispiaciuto conoscerla, forse aveva imparato ad essere premuroso per lei. Forse aveva dovuto badarle da piccolo. Francamente non riuscivo ad associare l'immagine del ragazzo che conoscevo con quella di un fratello maggiore responsabile.
Lo continuai a guardare di sottecchi mentre acceleravo il passo, con solo lo scricchiolare delle assi malmesse del pavimento come sottofondo.
Era una persona più enigmatica e complessa di quello che credevo.
Ma pur sempre un gran combina guai, un irresponsabile attaccabrighe. Dovevo ricordarlo a me stessa.
Eppure il saperlo lì con me, in qualche modo mi dava un enorme conforto. Qualcosa mi diceva che non sarei mai stata in grado di procedere da sola, non dopo tutto quello che era successo.
Il flashback ritornò prepotente e mi chiesi di nuovo perchè avesse fatto qualcosa del genere. Sentii una strana combinazione di emozioni riempirmi il petto. Era...strano, pensare a lui che mi teneva in braccio.
- Mh? Shinozaki? Qualcosa non va? -
Kishinuma si girò verso di me, notando che lo stavo fissando. Mi sentii arrossire violentemente e distolsi lo sguardo, quasi convinta che mi potesse leggere nel pensiero.

- Sicura di star bene? Sei stanca? -
- N-no tutto a posto -
- Ci possiamo fermare un momento se vuoi -
Considerai sul serio la sua offerta di riposare un attimo, ma ero più che sicura che se mi fossi seduta, anche se solo per un breve istante, non sarei più riuscita a rimettermi in piedi.
“Ti potrebbe portare di nuovo in braccio” disse una vocina dentro la mia testa. Arrossii nuovamente.
Ma no, quello non era assolutamente il momento! Dovevamo sbrigarci e trovare Sachiko, ormai non c'era più molto tempo, e se quello che aveva detto Yuki era vero, allora dovevamo decisamente darci una mossa! Scossi la testa con forza, facendo ondeggiare i morbidi codini sulle spalle.
- Ti pare il caso? Piuttosto pensa a quale sia la via più veloce per arrivare ai sotterranei! - sbottai
- O-ok Shinozaki -
Aveva una faccia confusa. Forse ero stata un po' troppo dura, ma non volevo pensarci, ora tutto quello che importava era uscire da quella scuola. Di tempo per pensare a...lui, ne avrei avuto in seguito.





Angolo della (ehm davvero?) autrice

Ciaoo a tutti muahahahah!
Questo qui è un regalo di onomastico per la mia compagna di shipping, socia in affari (di fandom), co-prodruttrice e crea-pubblicità-che-più-non-si-può, neo-rappresentante-di-classe: *rullo di tamburrri ( tamburi imburrati )*
alessa7!
Intanto perdona il ritardo, so di non avere giustificazioni. Mi puoi benissimo spingere giù da una rampa di scale. :(
Ho miscelato in modo orribile la trama di videogioco-anime-manga, che obbrobrio. Ma coomunque spero non ti faccia troppo schifo ^v^ Io non ne sono particolarmente soddisfatta.

Un'altra cosa che mi è dispiaciuta è stato non inserire delle descrizioni molto dettagliate con minuzia di particolari, che invece sono tipiche del gioco *uff*
Ho usato il POV Ayumi-chan, e li ho ficcati in malo modo nella Heavenly Host(y). Forse più di tutto mi sono basata sull'anime, solo che ho fatto tornare Yoshiki di sua volontà ( ed ecco il gioco ) e non lo fatto trucidare da uno zombie analfabeta. Qui comunque, mentre camminano verso il luogo dove il preside aveva sepolto Sacchan, Shinozaki si prende un momento di “riflessione”, dove riconsidera quello che ha passato in quella scuola maledetta e si rende conto che probabilmente senza l'aiuto di Kishinuma non ce l'avrebbe mai fatta. La parte in cui la prende in braccio viene dal manga ovviamente, ma mi sarei sentita terribilmente in colpa a non metterla, considerato che è una delle mie pagine preferite ;)
Poi ritorna in sé, grazie al suo senso del dovere, e capisce che quello non è proprio proprio il momento adatto per quel genere di cose. Ho pensato fosse da lei come modo di comportarsi :)
Ti prego dimmi che non è troppo OOC e spero che ti piaccia, mon amie ^v^ 

Ciao Ciao :3

 

  
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