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Autore: Naoko_chan    14/09/2014    7 recensioni
E di tempo ne era passato.
Lentamente, seppur con molta difficoltà, la ferita si era cicatrizzata.
Ma lui non si era arreso del tutto.

{Raccolta di quattro delle coppie Canon e Fanon più belle presenti in Sonic x}
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mi spiace Amy, non ho tempo!"
"Ora devo proprio andare!"
"Ho da fare scusami!"
Queste e altre seimilacinquecentotrentadue erano le ultime battute che Sonic le rivolgeva, per poi sfrecciare via alla velocità della luce, prima che lei potesse toccarlo, o abbracciarlo, o baciarlo, o chiuderlo a chiave nello sgabuzzino con lei dentro per riempirlo di coccole.
La riccia rosa ci aveva preso gusto ad annotarle nel suo diario.
Non faceva in tempo neanche a prendere il suo fidato piko piko per invitarlo gentilmente a non andarsene, che già al posto dell'amato vedeva solo una scia blu elettrico.
"Accidenti!" urlò l'ennesima volta che l'aveva piantata in asso, brandendo il suo martello con fare furioso.
"Non te la prendere..." fece Tails con tono rassicurante, il quale aveva assistito a tutta la scena.
Non l'avesse mai fatto.
Amy si girò di scatto verso di lui, il fumo che usciva dalle orecchie, il viso rosa chiaro tinto di rosso.
Dire che in quel momento avesse l'aspetto inferocito era un eufemismo.


E fu così che il volpino imparò a non rivolgere la parola alla riccia quando era in crisi di nervi...


Quando si fu calmata, cioè parecchio tempo dopo, scoppiò in lacrime frustrata.
"Non è giusto! Perché per una volta non prova a fare il romantico?"
"Sonic non è un tipo da smancerie..." mormorò l'altro, massaggiandosi la testa gremita di bernoccoli.
"Lo so, ma potrebbe provarci! Lo sa quanto ci tengo!" singhiozzò lei.
"Anche lui ci tiene a te, più di chiunque altro."
L'altra ammutolì, asciugandosi le lacrime copiose che fuoriuscivano dagli occhi verde scuro.
"È vero." continuò il ragazzino.
"Tutte le volte che ti ha salvata da Eggman? Credimi, quando eri in pericolo lui era il primo a preoccuparsi per te."
"Lo so, ma..."
"E quella volta che avevi la febbre alta? Sbaglio o in quell'occasione ti ha portato anche una rosa rossa?"
Lei annuì. "Era per farmi sentire meglio, ma succede una volta ogni tre secoli!"


"L'amore non si dimostra solo con baci e abbracci e parole dolci, ci sono dei gesti che a volte valgono più di mille parole."


"E poi si sa che il mio fratello di latte è un timidone." ridacchiò la volpe a due code.
"Ci sono!"strillò improvvisamente Amy, facendo sobbalzare l'altro.
"Inviterò Sonic a casa mia per una cena romantica, se non si decide lui, lo faccio io!" esclamò la dodicenne, soddisfatta del suo nuovo piano.
'Bisogna solo vedere se lui accetterà; cosa molto improbabile.' pensò Tails, ma non se la sentì di comunicare il suo presentimento alla riccia.

* * * * *

"Tana! Hai perso di nuovo!" esclamò una voce squillante.
"Non è giusto!" Squittì un'altra voce, mentre una coniglietta dal pelo color crema raggiungeva il suo compagno di giochi.
"Tu puoi volare e quindi arrivare prima di me!" proseguì, incrociando le braccia esili al petto.
"Sono un'ape, non posso non volare!" replicò Charmy appoggiato all'albero.
Cheese, dal canto suo, se ne stava seduto sulla spalla di Cream, guardando di traverso il bimbo di sei anni.
"Ma vinci sempre tu!" mugolò l'altra.
"Tu sei troppo lenta!" la sgridò l'apetta corrucciata.
"Chao Chao!"
"Non riesco a correre più veloce di così!"
"Chao Chao!"
"Che ti faccio io?"
"Chao Chao!"
"Ragazzi!" li interruppe una voce dolce e femminile.
Sulla soglia della porta di casa the Rabbit si materializzò la figura della madre di Cream, la quale aveva tra le mani una torta al cioccolato.
"Avete voglia di fare merenda?"
"Siiiiii!" trillarono i due bambini contenti, dimenticandosi in fretta della discussione di poco prima.
"Ascoltate." attaccò Vanilla mentre i due divoravano il dolce.
"Stavo leggendo una rivista, quando mi è capitata una pagina in cui spiegavano come fare un aquilone, che ne dite se ci proviamo? Io ho tutto il necessario."
"Che forza!" esultò Charmy con gli occhietti arancioni che brillavano.
"A te va Cream?" chiese rivolto all'amica.
"Certo, così quando abbiamo finito lo proviamo." disse lei guardandolo sorridente.


Dopotutto adorava giocare con lui...


* * *

"Ancora tu?!" ruggì l'echidna mentre una figura sinuosa e formosa svolazzava leggiadra sopra la sua testa.
"È così che si accoglie una vecchia conoscenza?" lo rimproverò lei, mentre atterrava con grazia sul prato verde chiaro.
"Dipende da che tipo di conoscenza." ribatté lui burbero.
"Ma che cattivone che sei!" ridacchiò la pipistrella, appoggiando le mani sui fianchi e flettendo la schiena all'indietro in modo da far cadere lo sguardo dell'altro sulla scollatura del proprio prosperoso seno.
Knuckles non poté fare a meno di arrossire vistosamente, senza però abbandonare la sua espressione innervosita.
"E tu sei una rompiscatole!" urlò irritato.
Rouge ancheggiò verso la sua direzione, avvolta nella tuta attillata, mentre sorrideva seducente. "Sei adorabile col broncio." commentò maliziosa, facendolo diventare più rosso del suo colore naturale.
"Ancora non hai capito che non riuscirai mai ad avere il Master Emerald?"
L'altra ridacchiò mettendosi una mano guantata davanti alla bocca carnosa tinta di un rosa brillante.


Per qualche strano, assurdo motivo, Knuckles rimaneva come incantato da quella risata...


"È una battuta davvero molto divertente, caro." esclamò, curandosi di calcare bene sull'ultima parola.
Il sedicenne serrò i pugni in atteggiamento di sfida.
"Ti avverto che sto per perdere la pazienza."
L'altra chiuse gli occhi, coperti da un'ombretto azzurro, mentre alzava le spalle con crescente menefreghismo.
"Sto tremando di paura."
"Ora basta! Mi hai stufatooo!" berciò lui andandole contro con furia.
Lei si limitò a volare in aria tranquillamente, evitando l'attacco dell'echidna, il quale cadde rovinosamente a terra per la troppa foga.
"Sei una ladra codarda!" sbraitò alzandosi bruscamente dal suolo.
"Non mi va tanto di battermi con te, mi sono appena fatta la pedicure." spiegò con nonchalance Rouge, mentre si guardava la punta fucsia dei suoi stivali candidi.
Knuckles stava per esplodere. "È solo una scusa per non affrontarmi!"
"Mi stai dando della bugiarda?" lo rimbeccò lei con una punta di astio nella voce.
L'altro storse la bocca in un sorrisetto divertito.
"Ehm... sì." disse sentendo la rabbia accumulata sparire pian piano.


Non l'avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura, ma gli piaceva stuzzicarla. Molto.


"Sei solo un'ochetta bugiar..."
In pochi secondi si ritrovò steso a terra con un dolore lancinante al cranio.
"Prova a ripetelo e ti assicuro che quello che ti farò sarà mille volte peggio." minacciò la pipistrella scura in volto. Il giovane si rialzò a fatica incatenando i suoi occhi viola a quelli celesti dell'altra. "Allora fatti sotto."

* * *

Miles annaffiò con cura la piantina verde in soggiorno, sospirando malinconico. "Stai crescendo..." mormorò, carezzando le foglioline di un verde tenue.
Gli sembrò di rivederla.
Minuta, timida, con due occhioni azzurri come il cielo.
Era di una dolcezza unica, era agile e coraggiosa.
E lui l'aveva uccisa.
Non voleva crederci.
Gliel'aveva chiesto lei certo.
Perché voleva sacrificarsi.


Ma i sensi di colpa c'erano...


Aveva sparato Sonic e Shadow contro di lei per distruggerla.

Tails serrò gli occhi, ricacciando dentro le lacrime che minacciavano di uscire.

E pensare che gli aveva promesso di venire a vivere a Mobius con loro. Con Lui.
Avrebbero potuto coltivare la loro amicizia, avrebbero potuto scoprire di essere fatti l'uno per l'altra e fidanzarsi.

Il volpino non ce la fece più a trattenersi e, approfittando del fatto che Sonic fosse fuori, pruruppe in lacrime.

"Lo so che è dura..." gli aveva detto serio il suo fratello di latte quando erano tornati a casa.
"Avrei voluto passare più tempo con lei..." aveva singhiozzato l'altro.
"Ma devi andare avanti, devi farlo per lei, perché lo vorrebbe!" aveva continuato il riccio, afferrandolo per le spalle e guardandolo negli occhi.
"Dici così perché a te non è accaduto di perdere la persona alla quale tenevi di più! Non ti è successo di perdere Amy!" gli aveva urlato il ragazzino con gli occhi lucidi.
Lo aveva visto sussultare e impallidire. Poi si era voltato.
"Ti ci vorrà del tempo, ma lo supererai" aveva detto, prima di allontanarsi.

E di tempo ne era passato.
Lentamente, seppur con molta difficoltà, la ferita si era cicatrizzata.
Ma lui non si era arreso del tutto.

"Ci deve essere un modo per riportati indietro Cosmo e io lo troverò." asserì con la voce incrinata dal pianto.





Angolino Autrice*^*
Aaaallora, che dire?
Anzitutto spero vi sia piaciuta*^*
Non ho messo la Vectilla perché le ho dedicato una storia a parte: Shooting Star per chi volesse leggerla*-*
Grazie a chi recensirà **, mi interessa il vostro parere^^
A presto!
  
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