Tratta da un sogno.
NOTA: Spero che anche questa One-Shot vi piaccia e che dire, buona letturaaaa
 

Se ti sogno vuol dire che mi pensavi, no? Ma anche se non mi conosci?

Siamo io e Kris in camera. Era il periodo in cui lui ha definitivamente lasciato gli Exo. Era distrutto, si vedeva dal suo sguardo: sempre basso, perso e incredulo.

“Com’è potuto succedere? Io adoravo moltissimo i miei compagni e per una cosa così stupida, ci siamo separati…” era abbattuto e volevo farlo ridere, divertire.

“Ehi…tu potrai essere freddo, scontroso e acido, ma dentro sei dolce, premuroso e ami chi hai intorno.”

Finalmente alza lo sguardo e mi guarda.

Del suo aspetto amavo tutto, i suoi capelli biondi, il suo sorriso malizioso, i suoi sguardi. Tutto di lui mi piaceva.

“Che ne dici se prepariamo un dolce? Ho voglia di qualcosa di dolce, che ne dici?” gli dissi io guardandolo e incitandolo a venire in cucina.

“OK.” Disse lui sforzandosi in un sorriso.

Siamo in cucina e prendo gli ingredienti. Avevo lo spilungone di Kris di fianco a me, che non sapeva cosa fare.

“Kris puoi prendere quell’altro pacco di farina da li sopra?”
io ero un tappo, ero alta un metro e sessanta, in confronto a lui che era un metro e ottantatré. Io ero notevolmente un tappo in confronto a lui.

Va per prendere il pacco ma gli cade addosso e vedo una cascata di farina bianca a ricoprirlo interamente. Io scoppio a ridere. Mi ero scordata di dirgli che era aperto.

“Yah!!” mi urla lui levandosi dalla testa il pacco di farina aperto.

“Mi ero scordata di dirti che era aperto. Miahne.” Dico io mettendo la mani unite in cerca di un’approvazione.

“A si?” mi dice lui con un cenno di sfida. Vedo che prende il pacco di farina chiuso e lo apre.

“No…Kris no…ti prego” mi butta la farina su tutto il corpo e io inizio ad urlare.

“KRIS!!! VIENI SUBITO QUI!” gli dico io iniziando a rincorrerlo intorno al tavolo. Si era stancato di correre e aveva il fiatone.

“OK. OK. Tregua!”

Mi dice avvicinandosi con le mani alzate, ancora sporche di farina. Lo guardo e rido.

Mi avvicino a lui e mi fa un sorriso bellissimo, di quelli che ti catturano. Si avvicina a me e accarezza la mia guancia.

“Come devo fare senza di te?” mi dice quasi in un sussurro. Ma perché sussurra? In casa viviamo solo io e lui.

“Eh, non lo so” gli faccio la linguaccia, facendolo ridere di nuovo.

“Amo quando ridi”

Gli dico con sicurezza toccandogli la guancia a mia volta.

“Io amo TE” mi dice lui avvicinandosi e annullando le distanze.

Un bacio, un SUO bacio, che ti porta in paradiso e ti fa sognare. Le sue mani che accarezzano dolcemente il mio collo, e le mie mani che da sole si posano intorno al suo collo.

I nostri respiri si mischiano così come il sapore della farina sui nostro volti. Ci separiamo e le nostre fronti si toccano.

“Sei solo mia, per sempre” mi dice lui, tenendo costante il suo sguardo su di me.

“Per sempre.” Gli rispondo io.