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Autore: jbern    14/09/2014    2 recensioni
Prende luogo dopo Harry Potter e l'Ordine della Fenice ma non tiene conto di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Harry Potter e Susan Bones. Gretto realismo, un Harry indipendente e un Voldemort credibile tutti in una disperata battaglia per controllare il fato del mondo magico. Rating Maturo.
Harry Potter - Rating: Maturo - Lingua originale: inglese - Avventura/Romantico - Capitoli: 41 - Parole (nel testo originale): 340,961 - Commenti: 2619 - Tra le fanfiction favorite di: 2,716 - Seguaci: 1,270 - Ultimo aggiornamento: 12 novembre 2007 - Pubblicata: 3 dicembre 2005 - Harry Potter, Susan Bones - Completa.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Susan Bones
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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To Fight The Coming Darkness

Combattere l'Incipiente Oscurità


Autore jbern

Traduzione a cura di hp_in_my_heart

Betaggio a cura di Luc_y









Disclaimer - perfino dopo tutto questo scrivere, non possiedo Harry Potter. JKR sì. 


Riconoscimenti -  L'intera squadra Alpha Fight Club (IP82, ChuckDaTruck, Nukular Winter, Nonjon e FairyQilan) ha fatto un ottimo lavoro aiutandomi in questo capitolo. Vorrei anche ringraziare Kokopelli per tutto il lavoro di ribetaggio. 


Capitolo 26 -  Black Widow Rush (1) 


“Muoviti più veloce! Il tuo lavoro di bacchetta è troppo lento e troppo sciatto! Un nemico allenato ti distruggerebbe senza pensarci un secondo! Questo è un esercizio Auror base.”


Neville Paciock annaspava per riprendere fiato, fermo nel mezzo della Stanza delle Necessità. C'era un leggero luccichio di sudore sul suo corpo e resti di bersagli spezzati ovunque. Se la magia avesse un odore, l'aria ne sarebbe stata satura. 


Coedus si mosse in cerchio intorno al suo bis bis bis bis nipote, correggendogli la postura e la posizione della bacchetta. “Neville, vieni da me a cercare grandezza. Dovresti essere disposto a soffrire per essa. Migliori costantemente, ma dovresti già aver capito quanto ancora devi andare avanti. In questa stanza non ci saranno illusioni tra noi. Vuoi che io ti insegni com'è uccidere. Quando esci da questa stanza, devi tornare nel tuo morbido guscio. Lascia che i tuoi nemici ti sottovalutino. Lascia che ti deridano. Non dargli motivo di diffidare di te. Quando il momento è giusto, abbattili. Se ti trovi in un vero duello, non aspettarti che ti diano e non dare sconti. Se ti lanciano uno Schiantesimo, rispondi con un Incantesimo Tagliente. Se ti lanciano una Pastoia, falli esplodere.”


“Sì, zio.” rispose il ragazzo all'antenato vampiro. 


“Anche se non dovessi imparare nient'altro da me, impara questo: chiunque a questo mondo è pericoloso. Ci sono quelli pericolosi per sé stessi e quelli pericolosi per gli altri. Sei predatore o preda. Guarda nella tua anima, Neville. Quale dei due scegli di essere?” chiese Coedus. 


Neville incontrò lo sguardo di Coedus e lasciò che vedesse tutta la sua determinazione, “Sistemerò i bersagli, zio. Sarò più veloce questa volta.” disse Neville con determinazione. Con qualche movimento della bacchetta, i bersagli rotti tornarono a assemblarsi. 


Coedus annuì in approvazione. Era compiaciuto che Silente lo avesse scelto per la posizione a Pozioni invece di Difesa Contro Le Arti Oscure. Il preside aveva negoziato con un ex Auror ferito di nome Dawlish per ricoprire quella posizione. Aveva dedotto che Neville fosse leggermente superiore rispetto alla media che quella scuola aveva da offrire. Se quello fosse stato il caso, insegnare Difesa sarebbe stato un lavoro istupidente e garantito per spedirlo in una frenesia omicida. Non era sicuro che i suoi standard potessero essere abbassati fino a quel punto.


Guardò il suo lontano parente ricominciare ad esercitarsi mentre pensava al suo interrogatorio con i Potion Master del Ministero. Aveva mostrato il loro disprezzo per lui come Creatura Oscura, ma lui li aveva impressionati a sufficienza con la sua conoscenza delle Pozioni. Gli era stata garantita una licenza di insegnamento di prova. Il suo status sarebbe stato in parte giudicato dal successo o dal fallimento del suo primo anno di studenti. 


Gli studenti di Hogwarts avevano sempre odiato Pozioni, principalmente a causa del Mangiamorte che la insegnava. Coedus avrebbe dato loro una nuova ragione per odiare Pozioni. Aveva continuato ad esistere così a lungo perché era un sopravvissuto. Non ci sarebbe stato nessun rifugio per lui presso i clan, almeno finché la guerra non fosse finita. Ora la sua sopravvivenza dipendeva dal suo insegnamento di Pozioni a studenti con meno di un decimo della sua età. Avrebbero imparato o avrebbero sofferto. 


Richiamando quel po' di magia rimasta dentro di lui, lanciò un Incantesimo di Esilio senza bacchetta contro Neville, spedendolo per aria. Attraversò la stanza e torreggiò su Neville. “Aspettati che i tuoi bersagli ricambino sempre il fuoco. Ora, mi trasformerò nella mia forma di lupo. Cercherai di colpirmi con uno Schiantesimo, ma mi aspetto che tu fallisca. Con abbastanza esercizio, potresti un giorno essere capace di colpirmi nella mia forma di pipistrello; quel giorno verrà fra molto tempo. In piedi, ragazzo!”


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“Spero che le sia piaciuta la sua sistemazione, signorina Delacour.” Lord Voldemort guardò la ragazza francese venire portata al suo cospetto. Sentiva la leggera attrazione del suo fascino, come anche Piton, che era in piedi di fianco a lui. Gli unici altri presenti nella stanza erano cinque Mangiamorte donne, Mulciber e i suoi due nuovi “convertiti”. Sapeva che entrambi gli uomini erano abbastanza forti da resistere al fascino della prigioniera. 


“Il tuo uomo non è riuscito a spezzarmi. Nemmeno tu ci riuscirai!”


“Oh, mia povera piccola ragazzina disincantata, hai avuto l'impressione che stessimo cercando di spezzarti. No, il meglio che possiamo sperare è di 'ammorbidirti' un po'. Ho mandato uno dei miei servi a viaggiare per il continente. Ci ha portato un dono. Ti piacerebbe vederlo?”


Sapendo che dalla parte Veela non sarebbe giunta alcuna risposta, Voldemort aprì la scatola di legno e prelevò una fiala contenente una pozione vorticante. Aveva una colorazione abbastanza unica, soprattutto color crema con vortici verde smeraldo che fluttuavano come se fosse stata viva. Assaporò lo sguardo di terrorizzata comprensione che attraversò gli occhi della donna. Con una forza nata dalla disperazione, spinse le due Mangiamorte che la trattenevano e si trasformò nella sua forma di uccello. Voldemort dissipò la palla di fuoco con facilità, mentre Piton la pietrificava. 


“Severus, credo che abbia riconosciuto il miscuglio. Ed io che mi stavo chiedendo se ignorasse la sua eredità culturale. Dal momento che puoi trasformarti completamente, potresti essere capace di sopravvivere alla Black Widow Rush. Se no, me ne importa poco. Ora, sto per costringerti a berla. Mulciber mi ha detto della tua capacità di liberarti dalla sua maledizione in poco più di un minuto. La mia dovrebbe durare abbastanza da farti bere la pozione. Tra sei ore, quando i tuoi bisogni violenti inizieranno a raggiungere il culmine, ti rimanderò dai tuoi piccoli amici nel loro quartier generale segreto. Severus e queste due adorabili dame verranno con te per ripulire tutto quello che non avrai macellato.”


Congelata dal terrore, Fleur poté soltanto guardare, mentre la fiala veniva aperta. La sua specie in Francia aveva da molto tempo bandito quella pozione. Si rumoreggiava che alcuni degli altri gruppi in Europa la usassero ancora. La BW Rush garantiva un accoppiamento di successo e una prole magica. Sfortunatamente, garantiva anche che lei sarebbe caduta in una follia omicida, una follia che si sarebbe concentrata su chiunque lei si sarebbe accoppiata. Sentì l'euforia dell'Imperio consumarla mentre veniva liberata. Obbediente, tornò in forma umana e bevve il dolce elisir. Parte di lei sapeva che era sbagliato; la stessa parte sapeva che la pozione uccideva più delle metà delle parte Veela che la provavano.


Purtroppo, quella parte di Fleur non aveva il controllo mentre lei vuotava la fiala e veniva riportata nella sua cella. Il Signore Oscuro continuò a stare nelle vicinanze, rafforzando il suo controllo su di lei, per impedirle di vomitare la pozione. Se ne andò dopo un'ora, sapendo che ora la pozione era sciolta nel suo organismo. Fleur tentò di vomitare, sapendo che era vano ormai, ma sperandoci comunque. Tutte e cinque le donne rimasero fuori a farle la guardia. Per l'ora successiva non si sentì diversa dal solito e iniziò a sperare che, in qualche modo, avesse sconfitto le probabilità. Fu durante l'ora successiva che questa speranza venne distrutta mentre si alternava tra brividi, crampi e ondate di calore, mentre il suo corpo si preparava alla riproduzione. Si accorse di brillare involontariamente. 


Fleur tentò gli esercizi mentali che sua madre e sua nonna le avevano insegnato mentre si avvicinava alla pubertà. Questi esercizi le avevano permesso di controllare il rilascio del suo fascino. Quando finalmente la pubertà giunse, era stata portata via da scuola, sequestrata in un'ala della casa, senza nessun contatto maschile per oltre due mesi mentre imparava a gestire le sue abilità. 


Focalizzandosi sulla sua forza di volontà, si concentrò. Anni prima, sarebbe stato come cercare di afferrare il vento. Ora era come cercare di resistere ad un vortice. Combatté per l'ora successiva, la sua faccia una maschera di determinazione. Iniziò a sentire gli effetti debilitanti dell'elisir nella sua mente. Attaccava i suoi centri del piacere per indurre euforia e indebolire la sua resistenza. Cercò di combatterlo con tutto il suo talento e le sue capacità, ma era così caldo e bello. 


Osò aprire gli occhi per misurare i suoi progressi di tanto in tanto nella terza ora. Le puttane avevano oscurato l'illuminazione della sua cella! L'unica illuminazione veniva dal suo corpo mentre la sua aura sorgeva come mai prima. Il respiro le si impigliò in gola mentre guardava il suo riflesso nello specchio. Era magnifica! La battaglia era finita. I suoi sforzi cessarono, mentre precipitava nella sorgente del piacere, che scorreva attraverso il suo corpo mentre guardava la sua radiosità crescere oltre le sue più rosee aspettative. Era potere come non ne aveva mai sentito prima. Concesse alle sue mani l'onore di toccare tale eterea bellezza. Era piacevole al momento, ma presto avrebbe voluto di più, molto di più. 


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"Fare pace” era stato bellissimo; Harry sonnecchiava accanto a lei, mentre Susan si sentiva quasi in colpa per quanto avidamente si era arresa al conforto di averlo premuto contro di sé. Fu solo dopo che fecero pace 'fisicamente' che iniziarono il processo del fare pace 'emozionalmente'. Harry le aveva detto dei Dissennatori, della loro spaventosa offerta e della sua grande paura di trasformarsi in uno di loro. Ora sapeva perché il suo discorso aveva avuto così tanto effetto su di lui. Era vergognoso che non si fosse pentita di averglielo detto? Se non lo avesse fatto, probabilmente sarebbero stati ancora ad urlarsi contro a vicenda. Invece la rottura tra loro era stata ricucita. Era Hermione ad avere ragione, essere la consorte di Harry sarebbe stata una battaglia continua?


Nel raccontarle il suo legame con i Dissennatori, Harry le aveva dato l'arma più potente della loro relazione. Era un'espressione di ingenuità o di fiducia? Susan ricordava tutte le 'chiacchiere tra ragazze' nel dormitorio, quando le altre parlavano dei loro ragazzi. Alcune scherzavano sul fatto di 'tenere i loro ragazzi per i gioielli'. Una delle più grandi del settimo anno aveva scoperto che il suo 'uomo' si era allontanato da lei e stava allora implorando il suo perdono. I loro litigi erano comici in un modo triste. Ogni volta che Rebecca si annoiava della bocca di lui, gli diceva che poteva sempre andare a strisciare da quella puttana Serpeverde e Kyle non fiatava più. Il litigio era finito; aveva perso lui. 


Ora lei 'teneva Harry per i gioielli', ma in qualche modo era certa che non avrebbe mai potuto usarli come faceva Rebecca. Harry non era come Kyle. “Hermione si sbaglia! Non deve essere una guerra costante!” Soprappensiero tirò Harry più vicino a sé mentre si rimproverava anche solo per aver seguito quel treno di pensieri. Gli occhi di Harry si aprirono dardeggiando e la fissò, sveglio solo per metà. 


“Tutto bene?” chiese Harry con voce assonnata. 


Susan sapeva di essere probabilmente accigliata e rossa di rabbia. Come rispondergli? “Vorrei solo che i nostri litigi fossero per via di cose stupide, come dimenticarti di portarmi dei fiori o cavolate del genere. Invece, finiamo per discutere su cose come essere ferito in battaglia e su quanta Magia Oscura sia da considerare troppa. Da quello che mi hai raccontato, non hai mai avuto un'infanzia e la mia è finita la notte in cui la mia famiglia è stata uccisa. Non possiamo permetterci di essere infantili e meschini l'uno con l'altra, non è vero?”


“No, immagino di no. Se vuoi, posso segnarmi sul calendario di dimenticarmi i fiori di tanto in tanto. Ci darà qualcos'altro di cui parlare.”


Susan permise ad un sorriso di attraversare il suo volto, mentre la sua mano si abbassava di scatto e si schiantava sul didietro del ragazzo, “Ma che bel gesto da parte tua!”


“É l'altruista che è in me.” disse Harry, sorridendo brevemente prima di di inscurire la propria espressione. “Seriamente, ci sono io, ci sei tu e ci siamo 'noi'. 'Noi' deve essere molto più importante di qualunque altra cosa. Non so se possa funzionare altrimenti. Tu e soprattutto io dobbiamo ricordarlo. Forse questo può essere il nostro segnale per calmarci: guardarci negli occhi e dire “Ricordiamoci di noi.” Come ti sembra?”


Susan si morse il labbro per ricacciare indietro le lacrime mentre rotolava verso di lui e infilava l'altro braccio sotto al suo corpo, maledicendolo silenziosamente per aver detto ancora una volta qualcosa che l'aveva fatta sciogliere completamente. Si mise fronte contro fronte con lui e sussurrò, “Sembra brillante!”


Dopo un minuto di baci Harry si scostò, riluttante. “Resti qui stanotte o devi tornare?”


“Madama Chips mi vuole per permetterle di lavorare sulla mia caviglia, quindi immagino di dover tornare. E tu? Torni con me?”


“Non ancora. Devo incontrarmi con Rufus per un breve 'sfoggio di solidarietà'. Cleftskull ha cercato in tutti i modi di farci andare in banca per assistere a una scusa ufficiale per ciò che è accaduto. Immagino che il loro modo per fare ammenda sia uccidere il goblin che è stato preso dal panico, attivando i gargoyle. Avrebbero voluto che noi partecipassimo. Ho intuito che non è qualcosa che rientra molto nelle tue corde, ma Rufus dice che c'è bisogno che io ci vada. Forza e crudeltà sembrano attirare i goblin.”


Susan tremò al pensiero di assistere ad un'esecuzione, perfino quella di un goblin. Sembrava così barbaro. “Penso che io andrò a fare terapia, invece. Ho anche bisogno di fare ad Hannah la lavata di capo che si merita e poi capire se la nostra amicizia può essere salvata.”


“Non aspettarti che io sia così caritatevole,” rispose Harry. “Non cercherò di influenzarti, ma non ti aspettare che io sia carino e amichevole nei confronti di un membro qualsiasi della famiglia Abbott. So che sei vicina a loro tanto quanto io lo sono ai Weasley.”


“Lo so,” rispose Susan. “Non ti forzerò a conversare con Hannah o Chelsea se tu non mi costringerai a fare la carina con Ginny.”


“Ehi, sono gli inseparabili!” Harry alzò lo sguardo per vedere l'eco di Sirius Black camminare nella cornice del ritratto nel santuario, con un cicchetto di brandy e una sigaro acceso in mano. “Albus-mi-chiamano-Mancino-Silente ti sta aspettando al piano di sotto e chiede di parlare con te.”


Harry sospirò e scivolò fuori dal suo abbraccio. Mentre iniziava a mettersi i vestiti si voltò verso Susan e disse, “Probabilmente starò qui stanotte. Non mi va proprio di affrontare chicchessia al castello. Di' a Hermione e Ron che sto bene e che tornerò domani. Sirius, digli di venire su in biblioteca. Tanto vale farla finita.”


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Harry trovò Silente che lo aspettava pazientemente in cucina, parlando con Sturgis Podmore. Il vecchio teneva la maschera dell'ossigeno stretta nella mano che gli restava. “Buon giorno, Harry. É bello vederti così di buon umore.” rantolò Silente. “Quando ho visto i tuoi ricordi, ero preoccupato per te. Sturgis, ti spiacerebbe scusarci?”


“Sturgis, aspetta. Prima che tu vada, voglio provare una cosa.” disse Harry. 


L'Animagus criceto lo guardò e scosse la testa. “Guarda Harry, non so quali progressi pensi di aver fatto sul diventare Animagus, ma non succede semplicemente così.” disse Podmore, schioccando piano le dita. 


Harry sorrise e si girò verso Silente. “Stavo pensando a tutta la storia dell'imparare facendo, potrebbe prepararsi a lanciare l'incantesimo che costringe un Animagus a uscire dalla sua forma?”


“Harry, sei certo di volerlo provare ora?”


“Sì, professore. Dovrei farlo mentre è ancora fresco nella mia mente. Ora è un momento migliore di qualunque altro.” rispose Harry, confondendo ulteriormente Sturgis. 


Silente annuì, inarcando un sopracciglio, mentre Harry iniziava a concentrarsi sui sentimenti e le sensazioni che aveva provato mentre aveva preso il controllo su Codaliscia. Stando a tutto quello che gli aveva raccontato Sturgis fino ad allora, la prima trasformazione era sempre dolorosa. Era questa la ragione per cui la maggior parte degli studenti che praticavano quell'arte praticavano delle trasformazioni parziali prima, per prepararsi alla riorganizzazione del loro corpo. 


Era come cercare di martellare il proverbiale quadrato all'interno di un buco rotondo. Un po' come avveniva per l'evocazione, c'era un punto cruciale che doveva essere messo alle spalle prima che la trasformazione potesse procedere. Harry non aveva idea di quale potesse essere la sua forma, quindi, anziché immaginarsi la forma vera e propria, scelse di immaginare la porta del sottoscala come una barriera tra lui e la sua trasformazione. La sua forma lo stava aspettando dall'altro lato della porta chiusa. All'interno dei confini della sua mente, fletté la sua magia contro la porta, facendola tremare sotto pressione. 


Radunando la sua magia come un ariete da sfondamento, Harry sentì la porta tendersi sotto i suoi assalti. La porta era il suo punto cruciale. La stessa sensazione sfiancante di quando lanciava il suo Patronus lo sopraffece. Poteva farcela. Ce l'avrebbe fatta. L'avrebbe - sfondata. Un pizzicore corse lungo la sua pelle e stava succedendo qualcosa alla sua faccia; non osò aprire gli occhi. “Vai avanti. Non ti fermare!” 


Aprendo gli occhi, vide il mondo da un punto di vista differente. Era molto più basso. Per un raccapricciante momento pensò di essere un ratto, proprio come Codaliscia, finché non sgranchì la sua ala sinistra. Ali! Aveva le ali! Erano nere come i suoi capelli. Le sbatté in maniera sperimentale e riuscì a librarsi per un secondo, lasciandosi sfuggire un verso di gioia. Fece il suo primo volo dal pavimento al tavolo della cucina e camminò attraverso la superficie. 


“Non ci avrei mai creduto, se non l'avessi visto con i miei occhi,” sospirò Podmore. 


“Infatti. Ben fatto, Harry,” ansimò Silente e prese un veloce respiro dalla sua maschera. “Forse la tua nuova forma di corvo è un'estensione delle tue capacità su una scopa? C'è una teoria secondo cui l'animale è un riflesso della propria personalità e devo confessare di ricordarlo a Minerva quando si comporta in modo un po' - dovremmo dire, ferino. Naturalmente, lei mi ricorda che io, di fatto, sono diventato una vecchia capra.”


Harry saltò giù dal tavolo, per metà saltando e per metà volando sul pavimento e festeggiò la libertà della sua nuova forma. Si sentiva esausto, però. Col senno di poi, probabilmente avrebbe dovuto aspettare un altro giorno o due prima di tentare il cambiamento. Sentiva freddo. Poteva sentire il calore vicino. “Concentrati sul calore! Lascia che il calore scorra su di te.”


Nella foschia, sentì Podmore sputacchiare, “Albus? Cosa succede? Cos'è? Sembra come se ci sia un Dissennatore nella stanza. Senti che diventa più freddo?”


Harry sentì Silente pronunciare un incantesimo e lui fu violentemente rispedito nel suo vero corpo. Poteva ancora sentire le tracce di calore. Provenivano da Sturgis e Silente!


“Sturgis, per favore, lasciaci.”


Harry guardò il membro dell'Ordine salire le scale. Silente lanciò delle barriere di privacy e prese diversi respiri dal suo dispositivo magico. “Harry, nella tua forma di uccello sei capace di simulare gli effetti di un Dissennatore. Finché non potremo capire meglio questo legame, vorrei chiederti di evitare di trasformarti senza la presenza di Minerva o mia. Dobbiamo esaminare questo fenomeno in condizioni controllate. Prova ancora, ma stavolta cerca di evitare di irradiare l'effetto Dissennatore.”


Harry si trasformò ancora. Ci volle meno potere questa volta ed evitò coscientemente di attrarre a sé il calore. C'era e poteva sentirlo. Nervosamente, tornò nella sua forma umana e cercò di sentire la stessa sensazione di calore. Fortunatamente, non poteva. 


“Faremo ancora degli esperimenti, ma per ora abbiamo cose più importanti di cui discutere. Iniziamo con il tuo incontro ieri notte con Tom.”


Harry prese un bicchiere e lo riempì di succo di frutta dalla brocca mentre si sedeva. I due iniziarono a discutere gli eventi della notte precedente. 


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"Harry, spero non ti dispiaccia che te lo dico, ma sembri un po' distratto oggi. L'articolo sul Profeta è stato un grande successo! C'è qualcosa che ti preoccupa?”


Harry andava al passo con il Ministro della Magia. Stavano facendo un 'Tour a piedi' di Diagon Alley. Il Ministro aveva due nuove guardie del corpo. I due della notte precedente erano tra i caduti. Guardarono Harry incerti, molto probabilmente chiedendosi quanto dell'articolo potesse essere vero. Altri sei Auror cercavano di seguirli e di sembrare poco appariscenti. Dubitava che avrebbero ingannato anche il più disattento degli osservatori. Harry si era fermato davanti alla vetrina del negozio chiuso di Fred e George. L'insegna sulla porta prometteva che il negozio sarebbe stato riaperto. Evocò tre fiori e li poggiò alla base della porta. Non sarebbero durati che poche ore, ma in qualche modo sembrava essere appropriato. Ignorò il flash della macchina fotografica. Rita non si trovava da nessuna parte quel giorno.


“Onestamente, voglio solo farla finita con questa intera questione dei goblin. Uccidere in battaglia è una cosa, ma un'esecuzione è un'altra. Non vogliono che lo faccia io, vero?”


Rufus Scrimgeour sembrò pensieroso. “Non ho pensato di chiedere. Probabilmente lo vorrebbero, se tu lo volessi. Può andar bene per la tua immagine? Vedo che l'idea non ti attrae molto.”


“No, non particolarmente. Dov'è Rita? Pensavo che non vedeva l'ora di stare qui.” disse Harry, cercando un cambio di argomento. 


“Immagino che stia ancora dormendo. Ha rispettato a fatica la scadenza per la sua storia. Dovresti considerarti fortunato; un giorno senza Rita è un giorno di festa. Passa abbastanza tempo intorno al Wizegamot e saprai di cosa sto parlando.”

 

Si fermarono lungo la strada, mentre il Ministro salutava diverse persone. Harry cercò di essere educato ma spiccio con le persone che li avvicinavano. L'unica persona che Harry guardò con effettivo interesse fu la Guaritrice che riconobbe dal San Mungo. Era seduta da Fortebraccio; pranzava con quelli che dovevano essere i suoi due figli. Entrambi i ragazzi alzarono lo sguardo verso di lui, sorpresi. 


“Guaritrice Isaacs, è bello vederla di nuovo. Volevo ringraziarla per aver salvato il piede di Susan.”


La Guaritrice gli sorrise caldamente, ignorando il sussulto di sorpresa dei suoi figli. “Come sta?”


“Zoppica ancora malamente e ho già sentito alcune lamentele sulla terapia fisica, ma è molto meglio dell'altra alternativa.”


Harry notò uno dei ragazzi strattonarle la manica. Lei si girò e guardò il più giovane dei due. “Signor Potter, questi sono i miei due figli, Perry e Jerome. Perry inizierà Hogwarts quest'anno.”


Harry strinse le mani di entrambi i ragazzi, dicendo che sperava di vedere Perry in giro per il castello l'anno seguente. Immaginando che si stesse trattenendo troppo, Harry la ringraziò ancora e si riunì al Ministro in attesa e al suo entourage. 


Il piccolo gruppo continuò, parlando mentre si avvicinavano alla banca. Mentre entrarono, Harry si scoprì a far saettare gli occhi lungo i tre gargoyle che incombevano su di loro. Tremò involontariamente, chiedendosi come li avrebbe affrontati lui, se avesse accompagnato Susan il giorno dell'attacco. I suoi pensieri furono interrotti da un gruppo di goblin che si avvicinava. 


“Ministro, Lord Potter, a nome del Consiglio dei Goblin Anziani, vi ringraziamo per essere venuti. Per favore, seguitemi.”


Harry lasciò che Rufus facesse strada. Molto più per suo beneficio che per qualunque altra cosa. Harry stava interpretando il ruolo che disprezzava, vestendo i panni dell'eroe. Molto semplicemente, lo odiava. Era solo un altro di quei 'mali necessari' che sembravano affliggerlo davvero troppo spesso. Con abbondanza di sarcasmo pensò, 'Forse, dovrei suggerirlo a Rita come titolo della mia biografia - Harry Potter: Una Vita Di Mali Necessari.' 


Dopo una lunga corsa nel carrello 'a una sola velocità', Harry si ritrovò a fissare una grossa caverna ben illuminata, circondata da centinaia di goblin. Nel mezzo vi era una costruzione in legno, con una piattaforma sulla quale erano tenuti in ginocchio due prigionieri. Cleftskull e Scarmaker lo accolsero vestiti con abiti da cerimonia. Harry fu presentato ai dodici membri del Concilio dei goblin. Il modo migliore per descrivere l'esperienza era 'surreale'. Una delle cose più sorprendenti fu quella di essere fotografato da un paio di goblin fotografi. Scarmaker sembrò in qualche modo offeso quando Harry gli fece delle domande al riguardo. 


“Lord Potter, la nazione dei goblin ha i propri media. Un problema che la maggior parte della sua gente ha è quello di mancare di notare che le altre razze sono capaci di avere una società indipendente dalla vostra. La sua gente a malapena porge un rispetto ipocrita al vostro governo babbano. Non mi aspettavo una tale ristrettezza mentale da parte sua.”


Harry si aggiustò gli occhiali, sapendo che il gestore del suo conto in banca lo stava stuzzicando. Poteva sentire che questo, come molte altre cose nella sua vita, era una specie di test. Rufus lo aveva avvertito di stare attento a simili test e di rispondere con forza. “Scarmaker, stai prendendo la mia ignoranza per la vostra società e i vostri costumi per stupidità da mente ristretta. Faccio domande perché davvero non so la risposta. Mi stai sottovalutando. I Dissennatori mi hanno sottovalutato. Quello che si fa chiamare Voldemort mi sottovaluta. Se sei furbo, non cadrai nella stessa trappola.”


Harry notò diverse teste voltarsi nella sua direzione. Il momento di tensione passò e la sua risposta doveva averli soddisfatti. Il direttore del suo conto in banca voltò appena lo sguardo prima di sorridere leggermente. Il Ministro gli fece un cenno d'assenso mentre Harry prendeva posto accanto a lui. Il concilio dei goblin circondò il podio e iniziò a parlare nella loro lingua. Cleftskull si fece strada verso il piccolo gruppo di umani e iniziò a tradurre. 


“Chippedfang e Spinebreaker, per il crimine d'abbandono dei vostri posti e per il fallimento nell'eseguire i vostri compiti, siete condannati a morte. Potete scegliere di morire per decapitazione o potete scegliere un verdetto per singolar tenzone. Quel è la vostra scelta?”


Al primo goblin venne consentito di alzare la testa dal ceppo mentre parlava con voce forte. “Scelgo il verdetto per singolar tenzone. Lasciate che quelli che si sentono in colpa per lo spargimento di sangue umano in difesa della nostra razza scelgano i loro campioni.”


Un mormorio corse lungo la folla di goblin riuniti mentre il secondo prigioniero ripeteva la stessa dichiarazione parola per parola. Harry scambiò un'occhiata col Ministro per vederlo corrucciarsi. Come politico navigato, doveva chiaramente riconoscere l'ambiente meno che favorevole. Diversi membri del concilio portavano armi e altri urlavano verso i due nella propria lingua. Harry notò che Cleftskull non tradusse ciò che venne detto. 


“Un voto è stato chiamato. La ratio dei combattenti deve essere determinata. Il primo sfoggio di mani determina quanti membri del concilio sono a favore dell'applicazione della pena di morte. Il secondo è per quelli che sono contrari. Ecco! Nove mani a favore e tre contro. Dovranno combattere contro sei goblin. L'armatura degli accusati' sarà ora portata sul palco e ad ogni difensore verrà data una spada e un coltello. Potrebbero scegliere di combattere insieme o separatamente. Sembra che intendano combattere separatamente.”


Harry guardò quello chiamato Spinebreaker venire avanti per primo. Il goblin anziano era ancora veloce e sapeva muoversi fluidamente con una spada. Fu in grado di penetrare la guardia del primo attaccante 'eccessivamente intrepido' e di sventrarlo. Spinse il goblin morente verso uno degli altri due che si stavano muovendo in formazione accoppiata e lanciò il coltello verso il terzo goblin. Il coltello venne bloccato, ma Spinebreaker raccolse la spada del goblin morto e ora era armato con due spade. Accolse i due attaccanti con un turbinio di spade mentre acciaio si scontrava con acciaio. Gli altri due avevano chiaramente problemi ad affrontare questo goblin all'apparenza estremamente pericoloso. 


“Se Spinebreaker uccide un altro dei suoi attaccanti, la sua famiglia mantiene sia l'onore sia il diritto di riempire la sua posizione,” disse Cleftskull oltre le urla e le acclamazioni della folla che li circondava. Harry era preoccupato che i più sembravano acclamare in favore di Spinebreaker, che sembrava stancarsi sempre di più e ora era sulla difensiva. Nel momento in cui Harry decise che la battaglia era quasi finita, Spinebreaker bloccò uno degli attaccanti, scalciò fuori la propria gamba e fece inciampare l'altro. Una frazione di secondo dopo e entrambi gli attaccanti giacevano in una pozza del proprio sangue mentre Spinebreaker si metteva in ginocchio, annaspando e reggendosi lo stomaco squarciato. Barcollò verso il limite del cerchio. “Se attraversa il cerchio, è vendicato e riceverà cure mediche.”


Stranamente, Harry si sentiva come esultante per il goblin, mentre questi attraversava il cerchio e cadeva nelle braccia di due goblin. Iniziarono a medicare le sue ferite con bende e pozioni. Diversi altri si fecero avanti per ripulire i corpi. Harry non aveva bisogno della traduzione per dire che quasi tutti i goblin nella caverna stavano inneggiando il nome di Spinebreaker nella loro lingua. Cinque minuti passarono e i goblin medici lo aiutarono ad alzarsi. Sembrava che potesse crollare ogni secondo, ma le urla della folla sembravano tenerlo in forze. Un goblin anziano gli tese le due spade che aveva usato in battaglia. Queste vennero innalzare nell'aria e le urla divennero un ruggito assordante. 


“Spinebreaker ora può reclamare una ricompensa e il diritto di sfidare qualunque membro Anziano che ha votato contro di lui a singolar tenzone. La battaglia sarà combattuta entro due giorni. Spinebreaker ha scelto il diritto di combattere contro Boneripper (2) come ricompensa. Se avrà successo, Spinebreaker prenderà la posizione di Anziano. La prossima battaglia ci sarà tra un momento.”


“Quali sono le sue possibilità?”


“Boneripper è un combattente capace, che conta su forza e velocità. Spinebreaker usa l'astuzia e permette che i suoi avversari si lancino in un attacco per poi sfruttare i loro errori. Se la battaglia durerà più di due minuti Spinebreaker vincerà, altrimenti Boneripper trionferà. Vuoi piazzare una scommessa?”


Harry scosse la testa a dire no. In qualche modo, scommettere su un combattimento mortale tra goblin non sembrava un comportamento appropriato. Guardò Chippedfang entrare nell'Arena del Giudizio e si chinò vicino l'orecchio di Cleftskull per sussurrargli, “Posso chiedere perché tu non sei un Anziano?”


Il goblin brizzolato lo guardò e sfoggiò un sorriso a trentadue denti. “Noi ci distinguiamo per l'ingegno e con l'acciaio. Gli antichi mi hanno benedetto con entrambe le capacità. Gli Anziani non si muoverebbero mai contro di me, a meno ché non avessero una possibilità di cinque a uno, e persino allora potrei prevalere. Godo di abbastanza favori da assicurarmi che avrei almeno una possibilità di due a uno. Una lezione per lei, Lord Potter, è meglio essere temuti e rispettati, ma se può scegliere solo una delle due cose, allora è meglio essere temuti.”


Harry ci rimuginò sopra mentre cominciava la battaglia successiva. Cleftskull spiegò che Chippedfang era in carica quella mattina, mentre Spinebreaker avrebbe dovuto essere lì. Questo fece sentire meglio Harry per aver sperato nella vittoria di Spinebreaker, poiché il massimo di cui era realmente colpevole era quello di essere in ritardo al lavoro. Sebbene, se fosse stato presente, molti umani avrebbero potuto essere ancora vivi e Susan non avrebbe dovuto guarire da una ferita.


Chippedfang non era nemmeno lontanamente vicino all'abilità di Spinebreaker. I tre aggressori avanzarono su di lui spietatamente. Uno lo impalò velocemente. Chippedfang trotterellò all'indietro, lasciando cadere la sua spada. Fissò la spada nel suo stomaco. Uno sguardo folle attraversò i suoi occhi mentre afferrava il coltello con tutte le dita. Urlò qualcosa nella lingua dei goblin e lanciò il suo coltello direttamente contro Rufus Scrimgeour. 


La mano di Harry scattò istintivamente mentre le guardie del corpo gettavano il Ministro a terra. Sentì la magia impennarsi ed Esiliò il coltello. “Pello Novaculae!” Questo volò all'indietro e colpì la parete di pietra della caverna abbastanza forte da disintegrarsi, riempiendo l'area di trucioli di roccia e frammenti d'acciaio. Cadde sulle ginocchia per lo sforzo derivante dal lancio dell'Incantesimo d'Esilio. Era strano. Perché un semplice incantesimo gli strappava via così tanta energia? Fu soltanto allora che realizzò che la sua bacchetta era ancora nella tasca della sua veste. Ancora, Harry aveva lanciato un incantesimo senza bacchetta. L'ultima volta aveva richiamato la sua scopa. Non gli aveva strappato nessuna energia. Forse era dovuto alla presenza dei Dissennatori quella notte?


Sapendo di dover sfruttare il momento, Harry guardò Scarmaker. “Un altro esempio di qualcuno che mi sottovaluta.”


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Sedeva in una poltrona molto comoda nei suoi quartieri, leggendo qua e là da una pila di rapporti. L'unico suono era il continuo rumore di qualcosa in movimento. La luce si affievolì momentaneamente. Lord Voldemort alzò lo sguardo dall'ultimo rapporto sulle perdite verso il ratto nella piccola ruota da criceto che teneva accesa la luce con la quale leggeva. “Peter, saresti saggio a mantenere una velocità costante. La tua punizione per il tuo coinvolgimento nell'attacco di Potter è piuttosto lieve in confronto a quello che avrei potuto fare. Avrebbe potuto essere davvero molto peggiore.” Lasciò la minaccia in sospeso e continuò a leggere sotto una luce molto più brillante. 


I numeri erano deprimenti, ma la maggior parte di quelli che erano stati catturati o uccisi erano neofiti. L'unica vera perdita era stata Levski. Era stato abbastanza astuto da portare Krum come offerta quando era arrivato. Era profondamente turbato dalla perdita del gruppo principale di Dissennatori. Non aveva tempo per interrogare i rimanenti - una pronta risposta era ciò a cui era chiamato. 


“Peter, ho finito di leggere pie ora. I tuoi esercizi notturni continueranno finché non vedrò che hai capito la grandezza del danno che hai arrecato alla nostra organizzazione. Puoi andartene e prepararti per le festività di stanotte. Ce ne andremo entro un'ora. Ti terrò d'occhio. Se la tua prestazione non riuscirà ad impressionarmi, potrei essere forzato a, come diresti tu, 'prendere decisive azioni manageriali.' Capisci quello che intendo dire?”


Peter tornò nella sua forma umana e uscì di fretta dalla stanza, annaspando per riprendere fiato. 


Pochi minuti più tardi, Voldemort era in piedi di fronte ai suoi ranghi decimati. “Stanotte, miei Mangiamorte, ricorderemo loro che siamo una forza di cui tenere conto. Le loro piccole vittorie non significano nulla! Augustus Rookwood, tu guiderai i nuovi iniziati nei loro riti di passaggio. Scegli una città babbana ogni tre. Uccidi in gran numero. Porta scompiglio e dirigiti verso la città successiva quando il Ministero in fine risponderà. Tienili occupati. Lascia che ti inseguano per tutta la campagna. Rabastan Lestrange, la tua squadra ha tre obiettivi prioritari da eliminare. Mi piacerebbe vedere gli alleati di Silente nel Wizegamot un po' sfoltiti. Infine, la famiglia Zabini sembrava cooperativa solo quando il loro erede maschio più grande risiedeva qui come mio ospite. Damien Mulciber, insegna loro che la mia pazienza ha i suoi limiti. Come scegli di impartire loro questa lezione, è completamente di tua scelta. Ti incoraggio a essere creativo. Il resto di voi mi seguirà a Hogsmeade. Vediamo se possiamo indurre il piccolo gruppo di Silente e alcuni Auror a giocare con noi. Non desidero distruggere la città, tranne che la Testa di Porco. Voglio vedere il patetico fratello di Silente morto e la sua attività bruciata. Oltre a questo, desidero semplicemente tenerli occupati. Severus, li terremo concentrati su di noi. La tua squadra giustizierà il suo obiettivo. Il gruppo di Rookwood se ne andrà entro trenta minuti. I successivi due gruppi partiranno trenta minuti dopo il suo. Il mio gruppo partirà poco dopo. Madame Edgecombe è riuscita ad intercettare diverse linee della Metropolvere. Controlla le comunicazioni da lì. Quando senti che il momento è giusto, libera la ragazza e attacca. Portami la vittoria, Severus. Se questo significa uccidere il ragazzo, allora portami la sua testa come trofeo.”


Precisamente alle venti, Augustus Rookwood e il suo gruppo partirono dalla piattaforma Passaporte. Voldemort guardò i quindici Mangiamorte sparire. Sapeva di non essere affatto in forma per una battaglia. Ma ancora, con Albus Silente completamente fuori uso, sentì che poteva battere qualunque altro mago o strega che osasse sbarrargli la strada. 


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“Signorina Brown, potrebbe venire qui?” tremò la voce di Colin. Non poteva dimenticare il fatto che stava uscendo con Lavanda. Era un po' strano che lei insistesse che la chiamasse signorina Brown al lavoro, ma non si sarebbe lamentato. La faceva sembrare più grande, e francamente, la cosa lo eccitava. Era vicino a farla posare per la sua macchina fotografica al naturale e di certo non avrebbe mandato all'aria la cosa. 


Lavanda alzò lo sguardo dal suo tavolo e lanciò un'occhiata oltre le proprie spalle, verso il comandante della guardia, che era immerso nel processo di dividere gli Auror tra i vari attacchi dei Mangiamorte. Aveva appena passato l'ultima lista a Trina, per mandarla agli Obliviatori, che stavano decisamente per collezionare alcuni seri straordinari. Era già stanca, soltanto due ore di turno, ma tuttavia le piaceva come l'intero quartier generale sembrasse girare intorno a lei. 


“Cosa c'è, Colin?”


“Umh, abbiamo un altro 'Signore Oscuro' al camino quattro. Chiede di parlare con il mio supervisore.”


“Per Circe! É la terza volta questa settimana. Me ne occuperò io.” grugnì, si alzò dal tavolo e si diresse al camino quattro con passo pesante. La stupiva quanto stupide potessero essere le persone. “Sono la signorina Brown. Cosa vuole?”


“Io sono Lord Voldemort. Sembra che abbia smarrito un certo numero dei miei Mangiamorte ad Hogsmeade. Speravo che lei potesse essere gentile e mandare alcuni dei vostri Auror per aiutarmi a cercarli.”


Lavanda guardò la pergamena. “Capisco. Secondo questa, lei è alla Testa di Porco ad Hogsmeade. Quindi, si suppone che io creda che il Signore Oscuro sia sia fermato lì per un drink e per usare la Metropolvere. Non è che per caso è entrato insieme a un centauro e un goblin, vero?”


“Che sciocchezza è questa?” chiese la faccia nel camino. 


“Oh, non ha sentito quella sul Signore Oscuro, il goblin e il centauro che entrano in un bar? Ascolti, sono impegnata qui. Si trovi qualcun altro che gliela racconti! Ora, tolga quel ridicolo incantesimo di camuffamento, torni a bere con tutti i suoi amici sfigati e la smetta di sprecare il mio maledetto tempo, stupido, maledetto incapace!” Detto questo, Lavanda spinse la leva di disconnessione. 


Lord Voldemort guardò le fiamme di fronte a lui. Fortunatamente, al bar non era rimasto vivo nessuno per sentire la tirata della ragazza. Gli occhi senza vita di Aberforth Silente fissavano il soffitto sopra di lui. Il Signore Oscuro aveva mandato avanti quattro Mangiamorte senza maschera e aveva aspettato due minuti perché raggiungessero l'altro lato della stanza prima di entrare a sua volta. Aberforth era impegnato a trasformare due dei Mangiamorte in capre quando l'Anatema che Uccide di Voldemort lo aveva centrato in pieno. Voldemort assaporò il sapore della vera spietatezza - l'abilità di entrare semplicemente in un posto e uccidere istantaneamente. Perfino dopo tutti quegli anni, la spietatezza non se n'era ancora andata. Evocò una scatola. Decapitò la testa e la gettò all'interno. Lanciando un Incantesimo di ingrandimento su uno dei gufi, decise di mandare ad Albus un bel regalo. Si sarebbe dovuto occupare della ragazza, ma quello poteva aspettare. Ciò che lo turbava di più era che qualcuno là fuori inventasse barzellette su di lui. Mandò il gufo ingrandito per la sua strada e lanciò il Marchio Nero, che si unì agli altri due già in cielo. Un altro gesto della sua bacchetta scrisse il seguente messaggio vicino la Metropolvere, usando il lago di sangue che colava dal corpo di Aberforth. 


Chi racconta barzellette ora, signorina Brown?


Uscì dal bar. Peter alzò la bacchetta verso la struttura. “No! Ho cambiato idea. Il bar deve rimanere in piedi.” I pop delle Materializzazioni significavano che qualcuno stava arrivando. “Vieni, Peter; andiamo a fargli sanguinare un po' il naso prima di andarcene. Assicurati che qualcuno faccia la guardia alle nostre due capre. Scopriremo come ritrasformarli più tardi.”


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Sturgis sedeva al tavolo della cucina a leggere l'ultimo numero del Cavillo. Era un numero memoriale sull'ultimo proprietario e pieno di retrospettiva delle sue colonne più stravaganti. Sorrideva di tanto in tanto per gli exploit di quei temuti Zannamarce. Lux sedeva accanto a lui a giocare al Solitario. Sturgis trovava che fosse eccitante come guardare dipingere. Harry era tornato un paio d'ore prima e, dopo aver chiacchierato e mangiato qualcosa per cena, si era congedato per andare a meditare. Si sentiva triste per Harry Potter. Tutti si aspettavano che fosse sempre molto più di quello che era. Crescendo aveva sognato di essere Beowulf, Merlino, perfino Silente, ma mentre guardava il ragazzo lottare contro le aspettative di tutti, Sturgis capì ciò che separava le fantasie dalla dura lealtà. 


Entro pochi giorni Hestia sarebbe tornata e lui avrebbe potuto finalmente andare a trovare sua moglie e i suoi figli. Solo Merlino sapeva quanto gli mancavano. Non li vedeva dal giorno del processo e dalla condanna alla prigionia. Tonks e il deceduto direttore del carcere erano riusciti a fargli avere alcuni messaggi, però. Era un commovente promemoria di ciò che gli mancava. 


Un gong indicò una Passaporta in arrivo. Lux raggiunse la propria bacchetta, come fece Sturgis. Chiunque stava arrivando, sarebbe stato nel salone. Lux era più vicino e si mosse per investigare. Pochi secondi dopo sentì l'uomo più anziano esclamare “Grande Merlino!” Sturgis si alzò velocemente e entrò nella stanza. Alla sua mente ci volle un momento per capire che si trattava della ragazza francese di Bill. Stava brillando, con forza, dato che non indossava uno straccio di vestito, e strattonava i vestiti di Lux. Era lì in tutta la sua innaturale gloria! Gli occhi di lei si incatenarono ai suoi, sembrando così invitanti. Non avrebbe dovuto guardare. Era un uomo sposato. Lei gli si avvicinò, spostando da parte l'altro mago. Quello si schiantò contro la parete, prima di ondeggiare barcollando verso di lei, con i pantaloni calati alle caviglie. 


“Ti voglio!” sussurrò lei con urgenza, accorciando la distanza tra loro. 


“Non posso.” disse Sturgis, con una zoppicante smentita. Non poteva star succedendo a lui, vero?


“Ho bisogno di te dentro di me, ora.”


La sua bacchetta cadde sul pavimento coperto dal tappeto. Il suo voto di fedeltà era solo un ricordo lontano di un'altra vita. Tutto ciò che importava era l'angelo di fronte a lui. Qualunque cosa volesse, lui gliel'avrebbe data. Cadde sul pavimento quando lei gli montò sopra. Se fosse stato capace di distogliere lo sguardo dai suoi occhi e dal suo seno perfettamente modellato, avrebbe visto Lux palpeggiarla freneticamente. Concentrato com'era su quello che stava facendo, non notò mai la mano di lei trasformarsi in artiglio e colpire il “Vecchio, Sporco Lux” alla gola. Non notò nemmeno il tonfo del corpo che cadeva, non più di quanto notò la mano artigliata che scavava il suo corpo. C'era così tanto calore che turbinava intorno a lui. Era difficile respirare. L'angelo gli disse di sbrigarsi. Era tutto l'incoraggiamento di cui aveva bisogno. Mentre urlava le sue lodi, il calore si intensificò, ustionandolo. Vide la palla di fuoco formarsi in quelle che una volta erano le mani di lei. Le cornee dei suoi occhi bruciarono mentre l'angelo soffiava la palla di fuoco sul suo volto. I suoi polmoni si incenerirono, respirando l'aria bollente mentre moriva. 


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“Mio signore, c'è un problema di sotto.” Harry alzò lo sguardo dalla sua meditazione per vedere la faccia della madre di Sirius, un tempo disprezzata, nella cornice del ritratto dentro il suo santuario. 


“Cosa c'è, signora Black?”


“La ragazza Veela è di sotto. Qualcuno le ha dato la Black Widow Rush! Sei in grave pericolo!”


“Cosa?” Harry afferrò la sua veste protettiva e la infilò. 


“Una pozione che la porta ad una violenta follia d'accoppiamento; le tue due guardie probabilmente sono già morte. Dovresti volare a Hogwarts.”


“No! Devo aiutare Sturgis e Dedalus!”


“La pozione rende più forte il suo fascino! Cadrai preda dei suoi incantesimi!”


Harry finì di sistemare la veste di drago e sibilò mentre era sul suo percorso verso la porta. “Riesco a resistere ad un Imperio di Voldemort. Posso gestire lei!”


Non sentì la sua risposta mentre si Materializzava al piano di sotto. “Il Signore Oscuro vuole solo ucciderti! Lei vuole prima fotterti; poi, ti ucciderà. Stupido ragazzino adolescente!” La donna nel ritratto alzò le spalle prima di decidersi a tornare di sotto e vedere se il ragazzo era tutto quello che pensava di essere. 


Harry riapparve in cucina. L'odore di carne bruciata assalì immediatamente i suoi sensi. Ricacciò la bile in gola. “Fleur! Basta! Hai bisogno di aiuto!” urlò.

 

Harry annaspò per prendere fiato quando lei si voltò verso di lui, mentre si alzava dal cadavere sotto il suo brillante corpo nudo. Il suo accento francese era più pronunciato di quanto lui ricordasse. “Oh, Arry, non sei più un piccol ragazzo, vero? Così potente e così giovane. Se avessi saputo che eri qui, non avrei perso tempo con questi! Lascia che ti mostri quello che so fare.”


“Fleur, hai bisogno di aiuto!” Tentò lo stesso approccio di prima. Non funzionava. Lanciò un incantesimo d'acqua, sperando che le infondesse un po' di buon senso e scacciasse un po' di fiamme dalla stanza. 


“Oh sì, voglio il tuo aiuto, Arry. Lo voglio così tanto! Ti piace giocare nell'acqua?”


Harry la guardò camminare verso di lui. Resisterle era molo più difficile di quanto non lo fosse mai stato prima. Si concentrò. Nella sua mente vedeva Susan che gli sorrideva. “Mi spiace, Fleur, Stupeficium!” Il fascio rosso la colpì proprio sotto il suo magnifico seno. Con grande stupore di Harry, barcollò ma non cadde. 


“Oh, ti piace giocare duro!” Harry si trovò a schivare una palla di fuoco. In un certo modo era disonorevole - l'eroe del Mondo Magico che si nascondeva dietro ad un divano da una ragazza nuda. 


“Non farai del male ad Harry Potter!” strillò Dobby. Vasi e pentole presero vita propria e volarono verso la donna francese. Harry le lanciò un secondo Schiantesimo, che lei evitò. Si era completamente trasformata nella sua forma di uccello. Un coltello si seppellì nella sua gamba, facendola urlare di dolore. Harry tentò una Pastoia Total Body, che fallì. Sentì uno strattone nella propria magia e vide una luce bianca colpire Fleur sul fianco. Lei barcollò e vomitò una lumaca. La sua aura dardeggiò e lei smise immediatamente di tremare. Fleur sembrava meno seducente e più intimidatoria ogni secondo che passava. 


Ringhiando di rabbia, Fleur creò una massiccia palla di fuoco, lanciandola verso di lui. Harry provò a Smaterializzarsi, ma sentì qualcosa che glielo impediva. Qualcuno aveva eretto delle barriere! Harry dubitava di avere il tempo di evitare la palla di fuoco. Si coprì il volto con una mano e cercò di farla svanire con la bacchetta. Qualcosa gli bloccò la vista mentre il calore lo sommergeva. Qualunque cosa fosse lo buttò al suolo e gli crollò addosso. Il divano era in fiamme, ma aveva schermato le sue gambe. La veste aveva protetto il suo petto. I suoi vestiti erano per lo più a brandelli. Spostò da parte qualunque cosa gli avesse coperto la faccia e la sua mente si perse per un secondo. 


Il pungente dolore delle ferite che ora gli coprivano le braccia lo aiutò a riprendere i sensi. Guardò l'oggetto accanto a lui. 


Grandi occhi rotondi lo guardarono di rimando. 


“Dobby è un bravo elfo,” chiocciò la creatura accanto a lui. La schiena dell'elfo era bruciata molto malamente. Gli occhi di Dobby, che in vita non avevano mai smesso di guardarsi attorno, smisero di muoversi e divennero vacui. Il corpo dell'elfo svanì dalla sua vista come se non fosse mai stato lì. Perfino nella morte, gli elfi domestici non lasciavano confusione dietro di loro. 


“Ti ho fatto male, Arry? Vieni fuori, e lo farò ancora meglio.” Doveva essere tornata nella sua forma umana. Harry sentì il verso di un conato e seppe che il ritratto di Bellatrix aveva colpito di nuovo. Guardò Sirius e vide che stava lì, incantato, mentre sua madre gli stava urlando di aiutare il suo Lord. La signora Black e Bellatrix erano gli unici ritratti di donne al primo piano. La ripugnante matrona della famiglia Black entrò nel quadro di Sirius e lo schiaffeggiò in pieno volto. Harry nel frattempo tentò una Bloccante e una Maledizione Accecante, ma qualunque cosa fosse questo 'Rush' che le avevano dato sembrava superare o invalidare i suoi incantesimi. Esiliò il divano bruciato, il quale riuscì solo a farla indietreggiare. Se lo tolse di dosso come se fosse una poltroncina. Harry provò con delle corde e aggiunse la super forza all'inventario delle nuove qualità di Fleur. Se le strappò di dosso e le incenerì, mentre continuava a deriderlo. 


“Ancora, Arry! Prenderò le prossime e le userò per legarti, così potrò fare quello che voglio con te!”


“Brucia queste! Catena ex Ferrus!” Non sarebbe stata in grado di spezzare dei ceppi di metallo. L'incantesimo non avrebbe dovuto essere usato contro esseri umani, ma Harry non aveva altre opzioni; qualunque altra cosa sarebbe stata praticamente inutile. Un getto di catene di ferro uscì dalla sua bacchetta nello stesso momento in cui il ritratto di Sirius Black tornò in sé. Questi fece un gesto con la propria bacchetta nel ritratto e attinse alla magia del suo Lord. L'incantesimo  - Levicorpus - tirò in aria Fleur per i piedi, appena prima che le catene la raggiungessero. Harry guardò con orrore mentre la pesante catena con cui aveva intenzione di intrappolarla le si legava intorno al collo sottile, mentre il suo corpo veniva trascinato ancora più su. L'unico rumore nella stanza fu un crack attutito mentre il suo collo si rompeva. Si gettò verso di lei, ignorando le proprie ferite. La sua aura svanì davanti ai suoi occhi, mentre lui guardava un viso così bello, perfino nella morte. 


Harry non ebbe tempo di biasimare se stesso, nel mezzo della scena di morte e strage. La porta d'ingresso esplose mentre Severus Piton e due altri Mangiamorte più bassi e mascherati si facevano strada attraverso i detriti. 














Note dell'Autore:

(Queste note, così come i disclaimer iniziali, sono state scritte da jbern in persona e tradotte da hp_in_my_heart.)


Le mie scuse per questo ritardo. Il capitolo ha una settimana di ritardo e ha interferito con il prossimo capitolo di Bungle. La combinazione tra vita reale e il proseguimento del mio lavoro su fanficauthors(punto)net ha preso davvero il sopravvento. So che avevo promesso Harry contro Piton in questo capitolo, ma penso che questo sia un punto di interruzione potente come anche un cliffhanger crudele. Discussione completa sulla mia discussione in FFA e DLP. Come gara per voi lettori là fuori, sto cercando la miglior barzelletta su un goblin, un centauro e il Signore Oscuro che vanno al bar. La migliore verrà usata e avrà i credits nella storia.



Note dell'Autore sul forum:

(Queste note sono state scritte da jbern e postate sul forum apposito per TFTCD; tradotte da Luc_y)


Scena 1 - é passato un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo visto Nevile e Coedus. Volevo che vedeste che sono ancora in giro e che non li ho semplicemente buttati via.


Scena 2 - Ah, la buona vecchia Black Widow Rush. Se qualcuno la volesse utilizzare nella propria storia, si senta libero di farlo, sebbene mi farebbe piacere un credit. Ho pensato che fosse una cosa carina dare alla comunità Veela una meravigliosa piccola pozione che la aiutasse ad assicurarsi un'accoppiamento di successo. Vi sono effetti collaterali potenzialmente pericolosi per le mezze-razze o per quelle con un quarto del loro sangue che la assumono. La maggior parte delle volte questi risultano con la morte. Lascerò rispondere alla questione del 'se esistono o meno Veela maschi' a qualcun altro. Dovrebbero essercene, altrimenti non esisterebbero più Veela femmine pure.


Per quanto riguarda il motivo per cui si sono anche solo scomodati a creare una tale pozione, be', se la comunità magica avesse una pozione che assicurasse che i bambini nascono magici, probabilmente la userebbe anche lei. Ehi! Niente più magonò!


Scena 3 - La scena in cui Susan e Harry fanno pace. Probabilmente non sarà l'ultima. Mi piace descrivere queste scene dal punto di vista di Susan. Harry prova a fare qualche sforzo nella loro relazione, ma ha altre priorità. Susan ha reso Harry la sua unica priorità. Uno dei lettori della preview del capitolo ha detto che gli sarebbe piaciuto avere l'idea di Harry del “ricordiamoci di noi” e che gli avrebbe salvato un paio di relazioni. Grazie TEOS.


Scena 4 - Un gran numero di persone hanno detto che la forma Animagus di Harry sembrava essere un po' raffazzonata. Forse sono vittima del mio stesso successo nell'altra storia con la questione Animagus. La forma di corvo di Harry con l'aura di Dissennatore è importante per la storia, ma non integralmente come la forma di giaguaro di Harry in Bungle in The Jungle.


Per quanto riguarda la scena, penso di averla fatta abbastanza bene. Parte delle capacità di Harry in questa storia è quella di 'imparare facendo'. In questo caso lui ha posseduto Peter e imparato come attivare la trasformazione Animagus.


Dato che Harry è più a contatto con il suo io primario nella sua forma di corvo, è anche più vicino al suo collegamento con i Dissennatori.


Il corvo è stato un suggerimento di ChuckDaTruck. Non è particolarmente pericoloso, ma ancora, Silente è una capra in questa storia, dunque non tutti devono essere un animale pericoloso e super figo.


Scena 5 - Nella prima parte abbiamo Harry che adempie ai suoi obblighi verso Rufus, facendo il ragazzo immagine. Nella seconda parte, volevo dimostrare che i goblin hanno la loro società. Ancora, non si tratta di tutti inchini e prostrazioni davanti a Lord Potter, amico dei non umani di tutto il mondo. Spero di essere rimasto fuori dal territorio dei cliché non facendo combattere Harry nel verdetto all'ultimo sangue dei Goblin.


Scena 6 - Il Peter che alimenta la luce notturna è un frutto della mente di IP82. Grande gloria a te! Voldemort ha avuto a disposizione una decade per aspettare che i suoi 'fedeli' seguaci lo venissero ad aiutare. Sono sicuro che non ha speso ogni istante della sua esistenza a complottare di uccidere Potter e Silente. Nella mia versione ha una tortura appropriata per ogni singolo membro del suo 'cerchio ristretto'.


Scena 7 - Ho un punto debole per Lavanda. É sempre raffigurata come una ragazza 'pettegola', senza cervello e con una moralità vacillante. Proprio come ho fatto quando ho arrangiato una visita da parte di Voldemort al negozio di Fred e George qualche capitolo fa, mi sono ritrovato a domandarmi come potesse essere una conversazione tra Lavanda e Voldemort.


Per quanto riguarda la gara, Nukular Winter e ChuckDaTruck si sono messi insieme per creare una versione davvero carina della barzelletta sul Signore Oscuro, il goblin e il centauro che entrano in un bar. Sebbene mi sia anche stato raccomandato di non dire la battuta, in quanto probabilmente è più divertente se la si lascia all'immaginazione del lettore. Vedremo.


Aberforth mangia la polvere. Aggiunto al resto delle perdite, ho un gran numero di lettori che si chiede quanta gente sia rimasta ormai. Non vi preoccupate, l'HP Lexicon (3) mi dice che ci sono ancora un sacco di persone a disposizione.


Scena 8 - Povero Sturgis, ucciso da Delacour.


Scena 9 - Volevo spingermi oltre e rappresentare la battaglia tra Piton e Harry. In molti hanno già indovinato che i due Mangiamorte mascherati sono Hestia Jones e Emmeline Vance, previo lavaggio del cervello. Il problema è stato il testo aggiuntivo che è stato sottratto dalla morte di Dobby e dall'uccisione non intenzionale di Fleur. Harry ha mostrato di essere in grado di uccidere i suoi nemici, a sangue freddo se necessario. Ora deve trattare con il fatto di aver ucciso qualcuno che non aveva intenzione di o non voleva uccidere. Alcuni dicono che avrebbe dovuto uscire di testa per la morte di Dobby. Il punto è che sapeva che Fleur non era responsabile delle sue azioni. Stava cercando di salvarla. Una versione con la quale mi ero intrattenuto era quella che lo vedeva salvarla solo per poi vederla comunque uccisa dalla pozione nel suo sistema. Mi piaceva di più questa. Gli eroi e i cattivi non hanno sempre successo. A volte falliscono.


Lascio spazio ai vostri commenti...


Jim




Lista dei morti (da aggiornare)


Per morbosa curiosità, ho stilato una lista di tutte le morti di questa storia e citato la persona responsabile per esse. Sto ricevendo così tanti commenti "ma ne rimarrà qualcuno vivo?" che ho pensato che un riassunto fosse necessario. Secondo HP-Lexicon, ho ancora un sacco di personaggi a mia disposizione


Jim



Capitolo 1 – Dana Bones (Piton), Amelia Bones (Voldemort) e almeno un Mangiamorte (Susan)


Capitolo 2 – Rodulphus Lestrange (Harry)


Capitolo 3 – Stranamente, nessuno è morto in questo.


Capitolo 4 – Kreacher (trovato morto ai piedi del ritratto della signora Black); diverse persone muoiono durante i flashback di Voldemort degli anni 50, 60 e 70. 


Capitolo 5 – Augusta Paciock e tutti i Paciock ancora in vita, eccezion fatta per Frank, Alice e Neville; Zack Smith e la famiglia di Smith, Anthony Goldstein e la sua famiglia (a causa di vari Mangiamorte)


Capitolo 6 – Harold Travers (morte a causa del Nottetempo richiamato da Neville)


Capitolo 7 – Percy Weasley (Voldemort)


Capitolo 8 – Altro capitolo in cui non è morto nessuno… devo essermi distratto.


Capitolo 9 – 10 babbani e un Magonò sacrificati (Dissennatori); Harry apprende che Petunia ha perso 3 bambini a causa delle barriere di sangue al numero 4.


Capitolo 10 – Auror spagnolo (Voldemort), Auror femmina (Minus), due altri Auror nella camera centrare (Mangiamorte), Auror Taber (Necrodrago), due Mangiamorte su scopa (Tonks), un gran numero di Auror e alcuni Mangiamorte (Combatttimento a Azkaban), numerosi babbani addetti ai lavori di salvataggio e la famiglia gabbana nell'incidente stradale, Mundungus Fletcher (Dissennatori), due Dissennatori (Harry)


Capitolo 11 – Kingsley Shacklebolt, Alastor Moody e un elfo domestico (Voldemort), diversi babbani morti (Dissennatori e Vampiri)


Capitolo 12 – Bellatrix Lestrange (Tonks), tre Vampiri (Bill e Harry)


Capitolo 13 – Nessun morto diretto ma viene citato il corpo di Igor Karkoff.


Capitolo 14 – Altro capitolo privo di morti, non capisco, perché tutti quei commenti sul fatto che fosse così brutale?


Capitolo 15 – Altro capitolo ancora privo di morti senza senso. *sospiro*


Capitolo 16 – il Mangiamorte Nott (agguato del Ministero)


Capitolo 17 – Ancora, nessun morto.


Capitolo 18 - Diversi morti nei flashback di Fenrir Greyback, inclusa la lupomannara che lo ha morso, Fenrir Greyback (Hagrid), due luogotenenti lupimannari (Lupin e Hagrid), Lee Jordan, George Weasley and Katie Bell (Voldemort), il padre di Luna (Minus)


Capitolo 19 - 5 o 6 goblin (Flint), Marcus Flint (Gargoyle), 4 clienti umani della Gringott (Gargoyles), 1 Gargoyle (Susan), 1 altro Goblin (Gargoyle che ha ferito Susan)


Capitoli 20 e 21 – Circa 50 Acromantule (incluso Aragog), 30 lupimannari, 5 Mangiamorte (Incluso Walden McNair), 1 Necrodrago, Fluffy, Norberto and Hagrid. Avrei davvero dovuto intitolare uno dei due capitolo: "Distruggi tutti i mostri!"


Capitolo 22 – Il nido di Acromantule viene distrutto, risultato: gran numero di Centauri e Acromantule morti. Scrimgeour accenna a diverse schermaglie tra i suoi Auror/Auror Ausiliari e i Mangiamorte ma nota che le perdite sono state 'leggere'. Un Mangiamorte dell'Est Europa senza nome e Lucius Malfoy (Harry).


Capitolo 23 – Nagini (Harry)


Capitolo 24 – Piotr Levski (Harry), due altri Mangiamorte (Auror)


Capitolo 25 – Un numero imprecisato di Dissennatori, il gruppo più numeroso tra i due nidi rimanenti – se proprio vi interessa avevo in mente una cifra vicino ai 150-200 (Harry), sia le bodyguard di Scrimgeours che una manciata di altri Auror appartenenti alla forza d'assalto di Ministero (Dissennatori)


Capitolo 26 – 3 goblin senza nome (Spinebreaker), Chippedfang (guerriero Goblin), Aberforth Silente (Voldemort), tutti quelli che erano alla Testa di Porco al momento (Mangiamorte e Voldemort), ci sono anche le morti implicate negli attacchi dei gruppi di Rookwood, Mulciber e Rastaban Lestrange, Sturgis Podmore, Daedulus Lux and Dobby (Fleur Delacour), Fleur Delacour (Harry)


Jim





Note di traduzione:

(Queste note sono state introdotte da hp_in_my_heart e Luc_y per chiarire alcune scelte di traduzione; ovviamente mancano nella storia originale.)


1) "L'Attacco della vedova nera" oppure "La Furia della vedova nera".


2) Nome goblin che può essere anche reso in italiano come: Dilaniatore di Ossa.


3) HP Lexicon è un sito-enciclopedia sul mondo di Harry Potter.

  
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