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Autore: jaseywantsthiseasy    15/09/2014    3 recensioni

'Mai scommettere contro Marlene' era una regola che tutte le ragazze del dormitorio del quinto anno avevano.
Perché proprio la diligente Lily Evans avrebbe dovuto infrangerla? Semplice: perché era impazzita, ecco perché.

(James\Lily)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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4 kissesTitolo: Bets.
Personaggi:  Lily Evans, Un po' Tutti
Pairing: Jily
Rating: Verde
Genere: Romantico, Comico
Avvertimenti: One-shot
Note: Sì, dovrei aggiornare la mia raccolta, lo so. Ma questa one-shot mi ispirava tantissimo! È nata da un mio head-canon nel quale Lily ha baciato tutti i malandrini per scommessa, yyeeep. E sono le quattro del mattino e dovrei andare a dormire, ahia. Dedico la shot alla mie omonime alle quali ho promesso 92892 shots e questa è la prima che scrivo veramente! Scusatee <3
Disclaimer: I Malandrini e Lily non sono miei...per ora.



Bets.













I.


'Mai scommettere contro Marlene' era una regola che tutte le ragazze del dormitorio del quinto anno avevano.
Perché proprio la diligente Lily Evans avrebbe dovuto infrangerla? Semplice: perché era impazzita, ecco perché. Non c'era spiegazione.
Eppure era lì, nella Sala Comune, ad accettare la sua sconfitta a capo chino.
«Lilian Evans, vedo che sei tornata sconfitta. Vuoi sapere quale sarà la tua punizione?» chiese Marlene a mo' di cantilena. Lily alzò un sopracciglio.
Il calore e la luce del camino arrivavano fino alla rossa e accentuavano le ombre sul viso dell'amica, dandole un'aria molto inquietante. Vicino a loro, Mary e Alice ridevano sotto i baffi.
«Marls, per prima cosa, sai che non mi chiamo Lilian. Nè Lilly. Secondo, avanti. Fai del tuo peggio; mi sono preparata psicologicamente.» disse la sfortunata con tono abbastanza irritato. Il sorriso dell'interpellata diventò così largo che sembrava tagliarle il viso in due.
Con un gesto della mano si spostò i lunghi capelli biondi dal viso e guardò Lily dritta negli occhi, sempre sorridendo.
«Lilian, Lilian, cara» la roscia borbottò un insulto «la mia punizione, in realtà, è molto piacevole. Anzi, potrebbe anche agevolarti le cose. » finì, muovendo le sopracciglia con fare allusivo. Lily sentì il sangue gelarsi.
«Cosa vuoi da me, lord Voldemort?»
«Oh, smettila di essere così melodrammatica. Devi solo baciare il prossimo ragazzo che entrerà nella Sala Comune. » rispose con un sorriso sadico. Alice puntualizzò che Frank era escluso dalla punizione, ottenendo un grugnito da Marlene.
Lily sospirò, rassegnata al suo destino. Pregava solo che non fosse un mostro o James Potter. Se fosse stato James Potter si sarebbe buttata dalla torre di Astronomia, piuttosto.
Ma, oh, era molto peggio.
Mentre si sedeva sulla poltrona vicino a Mary, sentì delle voci provenire dal corridoio. Pregò Merlino e tutti i maghi più grandi perché lei si sbagliasse; ma, purtroppo, le sue supposizioni erano fondate.
Sulla soglia c'era un Sirius Black molto divertito da una battuta proveniente da il malandrino dietro di lui. Per Agrippa, avrebbe dovuto baciare Sirius Black.
Ora, non è che Lily odiasse il sopracitato ragazzo, ma possiamo dire che non era nella sua lista delle persone preferite del momente. Per niente, no.
Guardò con occhi supplicanti la sua amica, supplicandola con lo sguardo di cambiare idea. Ma Marlene assottigliò gli occhi e ghignò come una pazza; che grande amica, pensò la rossa.
Il prefetto si alzò dalla poltrona e, cercando di essere disinvolta, s'incamminò verso il suddetto malandrino.
«Bene, bene, Evans! Sei una visione come al solito!» fu il saluto che le rivolse, sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Pff, cretino.
«Black. Quello che sto per fare è per una scommessa e se te ne approfitti, ti taglio le mani e le butto nel lago.» disse prima di prendergli il viso e poggiare le labbra sulle sue. Sirius non ebbe nemmeno il tempo per 'approfittare' tanto veloce fu Lily.
Quest'ultima era viola in volto e aveva una gran voglia di correre e strangolare Marlene, ma si trattenne e camminò con passo pesante verso il suo dormitorio.
«Evans, lo sapevo che saresti caduta ai miei piedi! Era solo questione di tempo! Prendimi, rossa, sono tutto tuooo!» urlò il moro prima di ridere di gusto. Purtroppo Lily lo sentì e diventò ancora più violacea mentre si apprestava a salire le scale.
Quello che non vide fu lo sguardo completamente sbalordito di James Potter, dietro Sirius.


II.


"Oh, per Merlino. Perché mi ostino a fare queste stramaledette scommesse?" si chiese una Lily sconsolata. Doveva essere masochista, per forza.
E dire che questa volta era così sicura che Tassorosso vincesse contro Serpeverde! Ma Marlene, come sempre, aveva avuto ragione. Ed ecco perché si trovava lì, un anno dopo, nella Sala Grande, davanti ad una ragazza bionda molto compiaciuta di se stessa.
«Dicono che il lupo perda il pelo ma non il vizio, piccola Lilian~» canticchiò, arricciandosi una ciocca con l'indice. Il piatto davanti a lei era già pieno di delizie della colazione, ma era troppo occupata a torturare la sua migliore amica per mangiare.
Lily sbuffò al suono di quello stupido soprannome; Marlene si stava divertendo troppo, per i suoi gusti. Non si sedette nemmeno sulla panchina di legno della sala, aspettando l'ordine di "tu-sai-chi".
La bionda fece un sospiro drammatico. «Sai, oggi mi sento buona. Dato che l'anno scorso ti è andata bene, ripetiamo quest'anno! Anzi! Ti farò scegliere tra i tre malandrini che ti rimangono.» disse facendole l'occhiolino.
Se questo era uno dei suoi tentativi per farla avvicinare a James Potter, Lily non era dell'umore giusto. Non aveva nemmeno avuto più una vera conversazione con il suddetto ragazzo dalla grande litigata, alla fine del quinto anno. Quindi fece l'unica cosa sensata.
Senza battere ciglio nè spiccicare parola, si avvicinò alla fine della tavolata, dove stavano mangiando tutti i malandrini; Lily toccò leggermente la spalla di Remus Lupin, con fare annoiato.
«Remus, una parola.» disse meccanicamente, sotto lo sguardo perplesso degli altri tre ragazzi.
Remus si alzò, alzando un sopracciglio con fare inquisitorio, ma Lily poteva leggergli una certa paura negli occhi scuri. Marlene stava già ridendo, poteva sentirla bene anche lì.
Digrignando i denti, la rossa prese il povero malcapitato per il colletto e lo baciò violentemente e velocemente, lasciandolo poi basito.
«Lily, la smetterai mai con le tue scommesse?» scosse il capo sconsolato, sorridendo all'imbarazzo dell'amica. Sirius rise di gusto quando la ragazza lo fulminò con lo sguardo.
Borbottando un "vi ucciderò tutti, un bel giorno", si girò e se ne ritornò vicino ad una Marlene sghignazzante.
Ancora una volta non vide l'espressione ferita e stupida di James e del povero toast che stava martorizzando.


III.


Pensava di avere la vittoria in mano.
E invece quel maledetto di Diggory aveva dovuto trovare il dannato boccino! Maledetti tutti i Tassorosso.
Nemmeno dovette chiedere a Marlene cosa avrebbe dovuto fare questa volta; lo intuiva dal suo sguardo. Seriamente, stava diventando noiosa la cosa.
Rimanevano solo Peter e James nella 'lista': per quanto volesse bene al primo, non è che avesse tutta questa voglia di baciarlo (non che con i primi due la possedesse, ma erano leggermente migliori), mentre James.. beh, la situazione era complicata.
Loro erano i complicati, in realtà: il loro sesto e penultimo anno stava per finire e loro avevano appena instaurato una fragile amicizia che speravano durasse. Quindi Lily non poteva scegliere lui. Oh, che Merlino la aiuti.
Era appena finita l'ultima lezione di quel giorno e lei stava aspettando con Marlene che i malandrini uscissero. Non c'era nemmeno bisogno che si preparasse psicologicamente per quanto ormai fosse abituata a questa 'punizione'.
Stava per allacciarsi le stringhe della scarpa, quando vide che stavano uscendo Peter e Sirius e s'incamminò verso di loro con passo deciso.
«Peter Minus, mi servi qui e ora.» ordinò il prefetto con voce solenne. Si stava anche divertendo, se doveva proprio ammetterlo. Lo sguardo terrorizzato di Peter era impagabile.
Quest'ultimo si avvicinò cautamente alla ragazza, prima di capire cosa lei avesse in mente e balbettare spaventato.
«L-lily, no, no, riconosco quello sguardo. Nonono, ti prego, James mi squarterà,ti preg-» fu, ovviamente, azzittito dalle labbra della rossa che nel giro di un secondo aveva già rimosso. Peter sembrava sul punto di svenire e Sirius si stava sentendo male per quanto stesse ridendo.
Remus li raggiunse, scuotendo sempre la testa con fare di disapprovazione, ma Lily gli sorrise, scrollando le spalle. Ormai era diventata amica con tutti i malandrini ed era diventata una battuta privata di loro cinque (sei, contando Marlene).
L'unico rimasto indietro era, tristemente, James Potter, il quale non sapeva se ridere o urlare dalla frustazione.
In quel momento, però, gli sembrò saggio spezzare le cinque piume che aveva in mano. Ah, dannazione.


IV.


Questo era completamente di proposito e Lily Evans lo sapeva.
Le serviva un capro espiatorio, un pretesto, perché la situazione non poteva andare avanti così.
Insomma, a Lily Evans piaceva James Potter. E anche tanto. Quindi non perché riprendere la storia delle scommesse e girarla a proprio favore?
Quindi, quella mattina era andata allegra da Marlene annunciandole che non solo Grifondoro avrebbe perso contro Tassorosso, ma non avrebbe neanche preso il boccino. La sua amica fece un sorriso sornione mentre accettava la scommessa; la rossa sospettò che fosse a conoscenza del suo piano.
Non fu lontanamente sorpresa dalla schiacciante vincita della sua casa, ma in quel momento si doveva veramente preparare psicologicamente. Insomma, stava per baciare James Potter.
Oh, per le mutande di Agrippa. Stava veramente per baciare James; la consapevolezza, però, le portò solo eccitazione e felicità. Forse questa volta sarà il momento giusto, si disse decisa.
Remus non fu per niente sorpreso quando la vide scendere gli spalti, dirigendosi verso lo spogliatoio dei ragazzi. Sirius le fece anche spazio per passare, quando la vide. Lei gli sorrise prima di entrare nello spogliatoio.
Dentro c'erano ancora tutti i ragazzi della squadra che festeggiavano per la vittoria, ma quando James la vide, sorrise e le si avvicinò, sudato e stremato. Ma gli occhi gli brillavano in modo delizioso, notò la ragazza, divertita.
«Ehi, Lils! Piaciuta la partita?» chiese il Capo Scuola, appoggiandosi ad un armadietto con fare leggermente stanco. Lily gli scostò una ciocca dagli occhi distrattamente.
«Mm, posso dire di avere apprezzato. Ma ho un problema qui, Potter.» disse, alzando gli occhi al cielo drammaticamente.
James era perplesso e divertito dalla sua amica che si stava comportando in modo veramente strano. Ma quando mai Lily Evans era normale?
«Sai, qua io ho scommesso contro di voi. Sì, mi dirai che sono una povera ingenua. Lo so. Ma devo comunque pagare per la mia scommessa persa, sai.» continuò, sbattendo gli occhi in modo eloquente. Questo fece azzittire James che era diventato dello stesso colore della sua divisa.
James Potter che arrossisce, che cosa carina.
Quindi, con il cuore e il coraggio in mano, mise la mano destra tra i capelli del ragazzo (Merlino, quanto aveva desiderato farlo!) e la mancina sulla guancia; si alzò sulle punte, chiuse gli occhi e le sue labbra incontrarono quelle del ragazzo a metà strada.
Questo bacio, giustamente, durò molto di più degli altri tre.
E, ovviamente, ne seguirono molti altri.

   
 
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