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Autore: causetheyaremysmile_    15/09/2014    0 recensioni
“Poi è successo che io è papà siamo riusciti a salvarci, ed ora abbiamo una meravigliosa bambina di nome Rose, abbiamo due cani e siamo felici, vero Harry?”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg
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                                                                                                Lacrime di ghiaccio. 

Se non vi piace, non leggetela, semplice. 
Mi scuso per gli errori grammaticali.

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“Louis, Louis porca puttana prepara le valigie che ci facciamo una bella vacanza.” Salto giù dal letto, sgranando gli occhi mentre guardo il mio migliore amico preparare le valigie.
“Noi, cosa?” dico, ancora incredulo di quello che ho appena sentito.
“Louis, sei sordo per caso? Andiamo a fare una vacanza!” urla mettendo tutto nella valigia, per poi chiuderla.
“Jack, dove cazzo li prendiamo i soldi per una vacanza?” lo guardo, avvicinandomi a lui.
“E' tutta una follia noi non possiamo permetterci una vacanza Jack!” continuo a parlare, finchè non mi tappa la bocca con la mano.
“Ho vinto alla lotteria Lou, ho vinto ad una cazzo di lotteria.Ora sbrigati che tra due ore la nave parte!”
Sorrido alle parole pronunciate dal mio migliore amico e di scatto prendendo subito la valigia, mettendoci il necessario dentro, correndo poi in bagno a darmi una sistemata, ritornando dopo un po' in camera da lui.
“Andiamo, dai sbrigati.” urla Jake correndo come un pazzo, ed io dietro che lo seguo.
“25 minuti, cazzo tra 25 minuti parte.”
Continuo a correre a più che posso insieme a Jack, quando mi blocco subito vedendo una nave gigantesca davanti ai miei occhi. Porca puttana non posso crederci che io tra pochi minuti sarò su quella nave.
Corro insieme a Jack su quella nave, ho solo voglia di divertirmi e non pensare a niente. Che questa vacanza abbia inizio.


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Sto camminando lungo i corridoi della nave, è cosi bella, grande e lussuosa, e non mi sembra vero che io Louis Tomlinson uno sfigato povero, stia camminando per i corridoi di questa nave. La gente è tutta cosi elegante, pulita e sono cosi modesti. Bleah alcuni sono proprio da volta stomaco, capisco che avete i soldi che vi escono dalle orecchie, ma voi vi credete Dio sceso in terra.
Continuo a camminare, finchè non vedo la figura di un ragazzo, bello, alto, riccio, vestito in modo elegante e parla con gran classe. Mi poggio con le spalle al muro osservandolo attentamente, il suo sorriso,e le fossette che spuntano ai lati della bocca sono la cosa più bella che io abbia mai visto. Vedo che alza lo sguardo verso di me, e incontro i suoi occhi, un color verde smeraldo, che brillano come due stelle. Porca puttana mi sono innamorato.
Corro subito in camera da Jack, prendendolo dal polso.
“Jack, Jack non puoi capire, porca troia.” sclero come un idiota, sorridendo felice. Quel ragazzo mi ha rubato il cuore.
“Ma cosa cazz..Louis, cosa succede?” mi guarda ridendo scuotendo la testa.
“Lì, lì, cazzo lì fuori c'è l'uomo della mia vita.” sorrido guardandolo, prendendolo dalle spalle bloccandolo al muro.
“l'ho visto, e cazzo, era bellissimo, i suoi occhi color smeraldo, il suo sorriso e le fossette che sputavano sulle sue guancie. E poi è alto, magro, e tanto elegante.” sorrido sedendomi poi sul letto, pensando ancora a quel ragazzo.
“Voglio conoscerlo..” sussurro, non vedendo più Jack in camera, beh forse si sarà chiuso in bagno penso, per poi addormentarmi.


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Mi alzo dal letto, sono le 8:35 non riesco più a dormire, vado in bagno a farmi una doccia, per poi scendere a mangiare qualcosa. E anche questa volta lo vedo, cavolo è elegante anche di prima mattina. Non riesco a capire se a farmi venire i brividi è l'aria un po' fredda oppure è lui, che appena si gira a guardarmi rabbrividisco come non so cosa.
Faccio colazione, per poi sedermi su una di quelle sedie che ci lungo la nave, il mare è calmo, e il filo di vento che butta mi piace.
Prendo il mio quaderno dove ho tutti i miei disegni, e inizio a disegnare qualcosa di nuovo. Sono concentrato nel mio disegno quando sento qualcuno sedersi al mio fianco, con la coda dell'occhio vedo dei ricci, cosi alzo la testa e mi ritrovo il ragazzo dagli occhi color smeraldo che mi sorride.
“Hey.” sorride dolcemente guardandomi negli occhi.
“Oh..ehm ciao.” sorrido a mia volta, abbassando lo sguardo arrossendo leggermente.
“Ho visto che stavi disegnando, e mi sono fermato, sai mi piace molto il modo in cui disegni.” sussurra dolcemente continuando a guardarmi. Sorrido alzando la testa verso di lui.
“Ohw, mi fa..mi fa piacere.” sussurro. 
“E' l'unico disegno che hai?” domanda curioso, guardando la mano sul mio quaderno.
“Oh, nono. Guarda!” gli porgo il quaderno, facendogli notare tutti gli altri disegni, e spiegando cosa significa ogni disegno, sorride felice continuando a guardarlo.
“Sono tanto belli, e disegni benissimo.” alza la testa dandomi di nuovo il quaderno.
“Ohw..grazie mille.” sorrido imbarazzato chiudendo poi il mio quaderno.
“Lo continuerò dopo, tanto non è molto importante.” ridacchio facendo spallucce.
“Vieni, andiamo a bere qualcosa?” si alza porgendomi la mano, annuisco subito prendendo la sua mano per poi alzarmi.


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Abbiamo appena finito di bere un drink, ed ora stiamo girando per la nave, mi racconta di lui, della sua famiglia, ed io gli parlo di me.
“Harry, Harry!” vedo che si gira subito.
“Dai, vieni!” annuisce, facendo segno di aspettare con la mano, per poi girarsi di nuovo verso di me.
“Devo proprio andare, mi dispiace. Ah, comunque piacere Harry.” sussurra, accarezzandomi dolcemente la mano.
Abbasso lo sguardo verso la sua mano, per poi alzarlo di nuovo guardandolo.
“Louis!” sussurro sorridendo dolcemente.
“Beh..Louis ora devo proprio andare ci rivediamo domani, ti va?” sorride continuando a guardarmi negli occhi.
Quei suoi occhi cosi belli, ho i brividi ogni volta che mi guarda, per non parlare poi dei suoi ricci, quei ricci in cui ci affonderei le mani e giocherei fino al giorno dopo, e poi le sue labbra cosi sottili, rosee. Mi risveglio dai miei pensieri.
“Oh, si certo va bene.” sorrido vedendo che annuisce allontanandosi dopo un po' da me.
“E comunque, bel nome!” urla la lontano per farsi sentire.
Scuoto la testa guardandolo, salutandolo con la mano.


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E' stata una bellissima giornata, e spero di rincontrarlo di nuovo. Ora sono cosi stanco, ho voglia di dormire e svegliarmi direttamente fra tre giorni.

-

Le cose tra me ed Harry vanno molto bene, e mi sono affezionato cosi tanto a lui, siamo diventati ottimi amici ed ogni giorno Harry diventa sempre più bello.
“Louis.” la voce di Harry mi distrae dai miei pensieri, mi giro verso di lui sorridendo mentre mi pulisco il le labbra sporche di cioccolata. “Dimmi Harry.” sussurro dolcemente guardandolo negli occhi, quei due iridi verdi in cui mi ci perdo ogni volta.
“Voglio che tu mi faccia un dipinto.” dice sicuro di se, guardandomi fisso negli occhi. Quando mi guarda cosi sento il cuore che perde i battiti, è cosi bello.
“Certo, va bene.” dico a mia volta, rigirandomi a mangiare il mio cornetto.
“Non hai capito, voglio che tu mi faccia un dipinto, mentre sono nudo.” quasi mi strozzo, non posso credere alle mie orecchie, mi ha appena chiesto di fargli un dipinto sopratutto nudo, oh no io non posso fare una cosa del genere.
“N-no Harry..io non posso.” mi rigiro verso di lui guardandolo dalla testa ai piedi deglutendo.
“Invece si Louis, ci vediamo stasera nella mia camera, ti aspetto.” mi lascia un bacio sulla guancia e poi va via.
Non posso credere che io..cioè proprio io vedrò Harry nudo e per di più dovrò fargli un dipinto. Oh che il Signore mi aiuti.
La giornata passa velocemente, sono le 20:00 e sono nella camera di Harry, beh mi è venuto praticamente a prendere lui siccome pensava che non andassi più.
Si presenta con un accappatoio in salone, io sono seduto col mio quaderno dei disegni in mano mentre osservo che lentamente lo toglie, e completamente nudo si stende sul divano, sto sudando è cosi maledettamente bello, come faccio a concentrarmi sul disegno se i suoi occhi sono fissi su di me.
Si sistema per bene sul divano ed io inizio a disegnare, deglutisco più volte, cerco di mandare i pensieri via dalla mia testa e concentrarmi solo sul disegno.
“Tutto okay?” sussurra con la sua bellissima voce roca, e mi fa venire i brividi. Non può distrarmi in questo modo, la sua voce roca mi attraversa le vene, e i brividi si fanno sentire sulla mia pelle, sempre di più.
“S-si.” balbetto, passandomi poi la mano sulla fronte asciugando le goccioline di sudore.
Lui è cosi fottutamente bello, ed io sono troppo nervoso e sto sudando un po' troppo.
Finalmente dopo che sembra passata un eternità, finisco di fare il disegno e lui è lì dietro di me, sento il respiro sul mio collo, osserviamo entrambi il dipinto appena fatto.
“Mi piace molto, grazie Lou.” mi bacia la guancia, prendendo poi il dipinto mettendolo nella cassaforte.
Mi alzo andando in bagno e mi lavo la faccia, sono cosi sudato, non credevo che un fottutissimo uomo poteva farmi tutto questo.


-

I giorni passano, ora sono con Harry che giriamo per i corridoi della nave, osservando il mare.
“Facciamo la gara a chi fa lo sputo più lontano?” sussurro sorridendo, guardandolo negli occhi.
“Dobbiamo fare..che?” dice lui guardandomi un po' con disgusto.
“Vieni, t'insegno.” mormora, tirandolo verso la ringhiera, e iniziando a sputare mostrandogli come fare, continuiamo cosi per un po' finchè non veniamo fermati da alcune signore, che una di loro era la madre di Harry..
“Ehm..Harry! ” si gira imbarazzato appena sente la voce di quella donna, mi giro subito anche io notando lo sguardo di cinque persone a squadrarmi da testa ai piedi, sorrido imbarazzando passandomi la mano sulla bocca.
”Stasera abbiamo la cena con le persone più ricche che ci sono su questa nave, insieme a noi. ” sussurra la madre di Harry guardandomi con aria disgustata.
Mentre la signora accanto ad essa, mi fa segno di seguirla.
Mi allontano da loro seguendola.
“Ragazzo, e che ne dici stasera se vieni anche tu? ” sussurra la signora di fronte a me con gli occhi color nocciola.
“Ma io non ho nessun vestito elegante o altro.. ” sussurra scontrando le miei iridi azzurri con quelle color nocciola.
“Vieni, ti do un vestito di mio figlio.” la seguo nella sua camera, appena arriviamo mi da un vestito un po' troppo elegante, lo metto e fortunatamente mi sta bene, un po' troppo bene.
La giornata passa subito, sono in camera mia cercando di essere il più presentabile possibile, mi sistemo i capelli l'ultima volta, prima di uscire ed andare a quella meravigliosa cena.
La sala è cosi elegante, tutto lussuoso, porto Harry sotto il mio braccio, sono cosi nervoso, è tutto cosi elegante ed io non sono alla loro altezza, ho paura di sbagliare qualcosa o commettere un errore.
Mi siedo a tavolo con tutti gli altri, e iniziamo a mangiare, il cibo è delizioso, è tutto cosi buono.
“A lei piace questa esistenza priva di radici?” La voce della madre di Harry mi risveglia dai miei pensieri, alzo la testa e poso la forchetta accanto al piatto pulendomi la bocca.
“Beh, si signora, mi piace. Insomma ho tutto ciò che occorre qui con me: ho l'aria nei polmoni e qualche foglio immacolato. Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà o chi incontrerò, dove mi troverò. Proprio l'altra notte ho dormito sotto un ponte e ora mi trovo qui sulla più importante nave del mondo a bere champagne, con delle persone raffinate come voi. Secondo me la vita è un dono e non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. Cosi ogni singolo giorno ha il suo valore. ” Gli occhi di tutti sono fissi su di me, che mi guardano meravigliati.
La serata continua cosi, tra domande, risponde, bere, mangiare.
Dopo un paio d'ore finalmente tutto è finito. Prendo Harry per la mano e lo porto con me.
“Vieni Harry, ti porto ad una vera festa.” rido tirandolo con me, mentre vado nell'altra sala, in quella in cui ci sono tutte le persone che non possono permettersi il lusso. Iniziamo a ballare, e tra balli, risate, e bere birra la serata passa molto velocemente.


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“Non mi prenderai Harry.” rido correndo un po' più veloce in quel fumo che ci invade la vista.
“Invece si.” sussurra con la sua voce roca, correndomi dietro a più che posso.
D'un tratto mi fermo appena vedo un auto, Harry si avvicina ad essa ed apre la portiera.
“Prego.” sussurra porgendomi la mano.
“Ma grazie.” sussurro sorridendo dolcemente entrando poi in quell'auto.
Lui sale d'avanti al posto del guidatore.
“Dove vuole che la porti, signore?” dice con aria da bravo ragazzo.
“Su una stella.” sussurro al suo orecchio passandogli poi una mano nei capelli.
Ride girandosi verso di me rubandomi un bacio, mi allontano guardandolo ridacchiando, lui viene indietro vicino a me prendendo a rubarmi altri baci.
Mi accoccolo sul suo petto stringendogli la mano.
“Voglio fare l'amore con te, Harry.” sorride baciandomi con più passione e sembra che tra i baci sussurra un 'anch'io' continuiamo a baciarci, finchè non finiamo per fare l'amore.
E' cosi delicato, le farfalle nello stomaco si fanno sentire di nuovo, mi lascia baci sul collo poi sulla guancia fino ad arrivare le labbra, poggio la mia mano al finestrino dell'auto facendo rimanere il segno.
Si sentono solo i nostri affanni, alza la testa guardandomi negli occhi.
“Stai tremando Lou..” sussurra guardandomi con aria preoccupata.
“Sto bene Harry, sto bene.” sussurro passandogli la mano nei capelli, facendogli poggiare la testa sul mio petto.
Mi sento cosi bene.


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“Lou, lou!” sento urlare il mio nome alle mie spalle, mi giro vedendo Harry che viene verso di me sorridendo.
“Harry. ” sorrido mettendogli le mani sui fianchi avvicinandolo a me.
“Lou, quando la nave attraccherà, io scendo con te. ” sorrido leggermente sentendo il cuore perdere un battito, non ho neanche il tempo di rispondere che la nave si schianta contro qualcosa.
Un icerberg.
“Harry, harry dobbiamo scappare.” urlo tirandolo con me.
Continuiamo a correre verso quei corridoi enormi della nave, d'un tratto perdo Harry, non è più accanto a me, e non mi tiene la mano. “Harry, Harry!” urlo nei corridoi immensi, spostando la gente “mi scusi.” continuo a ripetere continuando a cercare Harry.

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Mi scontro con qualcuno, un po' più grosso di me “mi scu-” neanche il tempo di finire che trovo le iridi verdi di Harry a fissarmi.
“Harry!” urlo felice per averlo rivisto, lo stringo forte a me finchè non riprendiamo a correre. L'acqua è iniziata ad entrare nella nave è gelata, troppo sembra di essere in un congelatore.

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“Papà, papà. Poi cosa è successo?” la piccola Rose, è seduta sul divano accanto a me, ascoltando con attenzione quello che fino a poco fa gli stavo raccontando.
“Poi è successo che io è papà siamo riusciti a salvarci, ed ora abbiamo una meravigliosa bambina di nome Rose, abbiamo due cani e siamo felici, vero Harry?” La piccola arrossisce, mentre sento pronunciare un 'si' da Harry che si trova in cucina, e si presenta dopo circa dieci minuti con un vassoio pieno di sandwich.

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Sono passati ben 12 anni da quando è successo tutto questo, ed ora vivo con l'uomo che mi ha salvato in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.

“Il titanic era chiamata la nave dei sogni, e lo era, lo era davvero...”

*
Mi scuso per gli errori grammaticali ancora una volta, e se non vi piace evitate di leggerla. 


 
  
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