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Autore: Selim    15/09/2014    4 recensioni
[...] -Figlia di Atena, dov’è Percy?- domandò Poseidone.
Prima che potessi rispondergli si udì un grido di dolore poi il silenzio. Riconobbi la voce e sbiancai, insieme a Grover e Poseidone: era di Percy!
[...]
Decise di fare un giro da sola per cercare Percy, era arrivata davanti ad un lago quando due braccia forti la presero da dietro e lei si girò felicissima e incontrò Percy. Era bellissimo come quando era morto. Abbronzato, muscoloso e col sorriso sulle labbra, proprio come lo ricordava.
Si baciarono e si sorrisero.
[...]
-Bene ora che siamo tutti insieme che ne dite di festeggiare?- propose Leo
La richiesta fu approvata da tutti con un grande “Sii”. Annabeth sorrise, erano tutti felici e lo sarebbero stati per sempre.
SPOILER DI TUTTI I LIBRI!
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, I sette della Profezia, Luke Castellan, Percy Jackson, Poseidone
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa è la mia personale rivisitazione de “la battaglia finale” contro Chrono. Una delle tante ipotesi su come sarebbe finire scritta in un momento di pura depressione…
Leggete a vostro rischio e pericolo!
 
 
Non doveva finire così
 
 
Pov Annabeth
 
Mentre combattevo con Nakamura ero stata sbalzata insieme a Grover furi dalla sala del consiglio dove stavano combattendo Chrono e Percy.
 
Dopo minuti che mi sembrarono ore riuscì a sconfiggerlo. Nel mentre arrivarono gli dei usciti vittoriosi dallo scontro contro Tifone.
 
-Figlia di Atena, dov’è Percy?- domandò Poseidone.
 
Prima che potessi rispondergli si udì un grido di dolore poi il silenzio. Riconobbi la voce e sbiancai, insieme a Grover e Poseidone: era di Percy!
 
Rimasi immobile per alcuni secondi fino a quando un altro grido di dolore si espanse per l’Olimpo. Fu un attimo e le mie gambe scattarono. Correvo, correvo più veloce che potevo. La paura mi attanagliava le viscere e facevo fatica a pensare.
 
Entrai nella stanza seguita da Grover e dagli Dei. Quello che vidi mi raggelò il sangue Luke era a terra in una pozza di sangue, la sua spada era conficcata nel suo tallone d’achille.
Mi avvicinai a lui tremante.
 
-M-mi dispiace- mormorò con voce rotta –n-non vo-volevo d-davvero cred-credimi A-Annie-
 
Volevo piangere, ma non ci riuscivo, non riuscivo a piangere!
 
-Andrai nell’Elisio- Dissi alla fine –sei morto da eroe infondo…-
 
-Si…- mormorò e chiuse gli occhi per sempre.
Poi mi ricordai di Percy e alzai la testa, volsi lo sguardo da destra a sinistra e lo vidi. Era esanime in una pozza di sangue ed era pallido, mortalmente pallido.
 
-N-no- biascicai e lo raggiunsi- NO!-
 
Non si muoveva, solo il torace si alzava e si abbassava regolarmente.
Gli presi la testa.
 
-E-ehi testa d’alghe- provai, le lacrime scendevano copiosamente – apri gli occhi p-per fa-favore, n-non mi lasciare.
 
Lui aprì faticosamente gli occhi, erano opachi e si vedeva che non stava bene, ma mi sorrise lo stesso.
 
-E-ehi S-sapientona- mormorò –va tut-tutto bene-
 
-No che non va bene!- Dissi –Stai morendo, tu stai…-
 
-Mi dispiace Annabeth…- mormorò ancora- ma devi vivere anche per me…Promettimelo Annie-
 
-Ci proverò- Promisi.
 
Sorrise
 
-Ti aspetterò nell’Elisio e li saremo insieme per sempre…-
 
Successe in un attimo, le nostre labbra s’incrociarono per la prima e ultima volta. Sapevano di mare.
 
Sorrise e io lo strinsi di più a me. Lo sentì, sentì quel zac. Quell’orrendo suono di vite che si tagliavano. Seppi che quelle iridi verde brillante, colore del mare, non si sarebbero più aperte, che quelle labbra non avrebbero più pronunciato il mio nome. Allora piansi, piansi come non avevo mai fatto.
 
A malapena sentì Poseidone avvicinarsi e mandare una benedizione a suo figlio, per poi baciargli la fronte. Dirgli ”Addio figliolo, ti ho voluto bene”.
 
 
I funerali si svolsero qualche giorno dopo. I corpi di Luke e Percy erano stati avvolti da un drappo, uno dorato e uno verde-acqua, finemente decorati con gli stemmi di Ermes e Poseidone.
 
Le lapidi d’oro furono collocate insieme con le altre vicino al fiume.
In quella di Percy feci incidere la sua ultima frase, proprio sotto la foto
 
“Ti aspetterò nell’Elisio e li saremo insieme per sempre”.
 
Quella guerra l’avevamo vinta, ma allora perché non riuscivo a essere felice…? Perché non riuscivo a smettere di piangere…?
 
 
3 ANNI DOPO…
 
 
Stavo morendo, si stavo proprio morendo… accanto a me
Nico,
Jason,  un ragazzo figlio di Zeus proveniente dal campo Giove,
Piper, figlia di Afrodite,
Leo, figlio di Efeso,
Hazel, Figlia di Ade anch’essa proveniente dal campo Giove insieme a Frank, figlio di Ares. Avevamo vinto la guerra contro Gea, ma all’ultimo  ero stata colpita e ora stavo morendo.
 
Piper, come Hazel si era sciolta in lacrime , sostenute dai propri ragazzi. Nico e Leo semplicemente avevano abbassato la testa.
 
Sorrisi a tutti loro, era stata un’avventura incredibile e ora stavo andando da Percy.
 
-Grazie…- Mormorai prima di chiudere gli occhi.
 
Quando lì riaprì si ritrovò in un campo fiorito. Si alzò e vidi Luke. Le corse incontro e l’abbracciò. Le fece vedere l’Elisio e lì incontrò Bianca, Zoe, Silena, Castore, Polluce, Charles, Michel, Thalia (morta come me nella guerra). Li abbracciò tutti e in quel momento fu davvero felice.
 
Decise di fare un giro da sola per cercare Percy, era arrivata davanti ad un lago quando due braccia forti la presero da dietro e lei si girò felicissima e incontrò Percy. Era bellissimo come quando era morto. Abbronzato, muscoloso e col sorriso sulle labbra, proprio come lo ricordava.
Si baciarono e si sorrisero.
Tornarono abbracciati dagli altri, quando videro che sei figure nuove, di spalle. Quando si girarono Annabeth sussultò erano i suoi amici!
 
-Ragazzi…- Disse solo.
 
Leo sorrise, Hazel e Piper l’assaltarono facendola cadere, Nico sorrise appena e Jason e Frank risero.
 
-Che ci fate qui?- domandò perplessa
 
-beh vedi… Dopo che sei morta, gli eserciti di Gea hanno attaccato ancora e il risultato, lo puoi vedere benissimo da sola.- disse Jason.
 
-Scusate, ma voi chi sareste?- esclamò Percy confuso.
 
Annabeth gli raccontò quello che era successo dopo la sua morte, Di Jason senza memoria, di come Hazel, Frank e Nico* avessero salvato il campo Giove, del loro incontro al campo Giove con l’Argo II, della sua caduta nel Tartaro con Leo* e di come la guerra avesse unito i due campi e della battaglia contro Gea.
 
-Caspita mi sono perso un bel po’ di cose- Disse Percy
 
-O quindi tu sei il famoso Percy Jackson morto nella guerra contro Chrono…- disse Piper
 
-Figo! Tu sei quello della statua!- esclamò Leo.
 
-Statua?-
 
-Si al campo c’è una statua in tuo onore- specifico Nico.
 
-oh…- fu la risposta intelligente di Percy.
 
-Bene ora che siamo tutti insieme che ne dite di festeggiare?- propose Leo
 
La richiesta fu approvata da tutti con un grande “Sii”. Annabeth sorrise, erano tutti felici e lo sarebbero stati per sempre.
 
INTANTO AL CAMPO
 
I funerali furono seguiti in silenzio: il campo in quella guerra aveva perso sette dei migliori semidei.
 
“Prima Percy e Luke e ora loro..” pensò con amarezza Chirone osservando le lapidi poste affianco di quelle dei caduti contro Chrono.
Quelle di Percy e Annabeth erano vicine e nessuno così avrebbe potuto separarli.
 
Una nuova vita cominciava senza quei ragazzi. Ma Chirone lo sapeva, Loro erano insieme e stavolta per sempre…
 
 
 
 
 
FINE
 
 
 
Angolo Autrice
 
Niente Pomodori PLEASEEE!!
*Si nasconde dietro ad uno scudo*
Spero vi sia piaciuta..
Recensite e ditemi come vi sembra.
 
Selim <3
 
P.S.: i fatti prima dell’asterisco sono modificati da me, non succedono nel libro con quei personaggi, Apposto di Nico e Leo infatti c’è Percy, ma essendo morto l’ho dovuto sostituire. u.u
   
 
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