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Autore: Luce e Buio    15/09/2014    2 recensioni
Percy Jackson dopo un anno passato al campo mezzosangue,
si preparerà per il primo giorno di scuola. Come andrà a finire?
Riuscirà a non farsi espellere anche questa volta?
Questa mini-storiella mi è venuta in mente questa mattina in treno mentre mi preparavo psicologicamente
a tornare a scuola! ^.^ Buona lettura!
P.S Ditemi che ne pensate
Genere: Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Percy Jackson, Sally Jackson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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BACK TO SCHOOL
-POV PERCY-

-Percyyyyy!!!!- gridò  mia madre entrando in camera mia. –Muoviti! Farai tardi!- continuò accendendo la luce. –Farò tardi per cosa?- dissi con la voce impastata da sonno. Mi madre sospirò teatralmente. –Come per cosa, Percy? Te ne sei forse dimenticato? Oggi è il primo giorno di scuola!- disse. “Oh miei dei santissimi!” pensai terrorizzato. –Oh nooo!- urlai tirandomi su le coperte. –Forza pigrone, le ciambelle blu ti aspettano…se ti sbrighi- commentò sarcastica mia madre. Balzai in piedi come una molla e corsi in bagno a vestirmi e “lavarmi”.

Dopo dieci minuti scarsi ,mi diressi in cucina dove mia madre mi aspettava per la colazione. –Allora tesoro sei pronto?- mi chiese sorridendomi.  –Piuttosto che andare a scuola affronterei un branco di mostri- risposi acido. –Fai il bravo a scuola- disse alzandosi e infilando la giacca. –Ci vediamo sta sera quando torno- aggiunse dandomi un bacio sulla guancia. –Buon lavoro- risposi. –Buona scuola…- disse preparandosi ad uscire–Ah…Percy, non farti espellere anche stavolta…se ti riesce- concluse uscendo. Sbuffai e mangiai con calma le mie ciambelle. Non me ne importava un ficco secco di arrivare in ritardo.

Controvoglia uscii di casa e andai alla fermata del bus, la mia nuova scuola non era vicina a casa. Dopo quasi un quarto d’ora di ritardo arrivò il bus. In fretta e furia salii dentro e andai a sedermi in fondo, moolto in fondo.

***
 Arrivai davanti al grande edificio color beige e mi affrettai ad entrare, ero quasi  in ritardo. Mentre attraversavo l’enorme corridoio non potei fare a meno di notare come erano ridotti gli altri ragazzi ; molti dormivano praticamente in piedi, altri cercavano di coprire le enormi occhiaie con degli occhiali neri, altri parlavano con un tono assonato, altri invece urlavano da una parte all’altra del corridoio, neanche fossero al mercato! Insomma, tipico primo giorno di scuola.
Le ragazze sembrano modelle da come sono vestite, neanche avessero deciso da mesi che abiti indossare, gli altri ragazzi sembrano ippocampi in piena crisi ormonale, ricoperti di stracci. Si, decisamente vorrei affrontare dei mostri piuttosto che stare qui.

Con riluttanza, mi diressi verso quella che ,spero, sia la segreteria, devo ritirare le chiavi dell’armadietto. Mi avvicinai lentamente al bancone, li seduta c’era una signora che avrà avuto una settantina di anni –non scherzo mica- dall’aria minacciosa. –Salve, mi chiamo Percy Jackson, dovrei ritirare le chiavi dell’armadietto numero…394- dissi facendo un sorriso tirato. La vecchia si avvicinò per guardarmi meglio. –Numero…394…-gracchiò prendendo una scatola contenente molte chiavi. –Ehm mi servono le chiavi, sono in ritardo- dissi cominciando ad irritarmi. –Arrangiatevi- mi rispose prendendo un giornale. “Strepitoso” pensai infastidito. Sbuffai e presi la scatola, dentro c’erano molte, molte chiavi. “Ora che troverò la mia si farà notte” pensai.

Molto tempo dopo, trovai la mia chiave. Diedi una rapida occhiata all’orologio attaccato alla parete e per poco non caddi a terra. Erano le 8.28 e le lezioni iniziavano alle 8.15. Complimenti Perseus Jackson, in ritardo pure il primo giorno! Imprecai mentalmente in greco antico e mi andai in cerca della mia classe.

Finalmente trovai la mia aula ed entrai in fretta e furia. Come dice il detto “Se la fortuna è ceca, la sfiga ci vede benissimo”, io Percy Jackson ho voluto mostrare le mie abilità di equilibrista proprio mentre entravo in classe. Inutile dire che caddi a terra come un sacco di patate, provocando le risate di tutti i presenti. Regola numero uno per crearsi la propria reputazione a scuola : mai cadere davanti a tutti facendo la figura dell’idiota. Ecco, addio buona reputazione.

-Percy Jackson, suppongo- disse il professore seduto nella cattedra di fianco a me. –Erm, beh, si- mormorai imbarazzato. –Signor Jackson, lei è in ritardo! E di molto anche!- disse il professore squadrandomi. –Mi sono perso- farfugliai. –Allora ti consiglio di procurarti una mappa!- rispose di rimando. Tutti i presenti risero. –E ora, va a sederti li, in prima fila- disse indicandomi un banco vuoto. -Prendete i libri forza! La lezione dovrebbe essere cominciata da un pezzo- esclamò lanciandomi un occhiataccia.

***
La mattinata precedeva  bene, tutti i ragazzi erano intenti ad “ascoltare” le lezioni. Anche nella classe del nostro eroe procedeva tutto alla grande, per ora.

Mancavano due ore alla fine delle lezioni. Era appena terminata la prima ora e ora c’era la lezione di Chimica. -Adesso, cominciamo la lezione di chimica! Indossate il camice , i guanti e gli occhialoni!- esclamò il professore. Indossai il materiale richiesto dal professore, mi sentivo una specie di pinguino bianco, davvero patetico. –Bene ragazzi, con delicatezza versate le provetta numero 56 nella caraffa con il liquido blu, ma solo una goccia, mi raccomodo, potrebbe esploder…- non fece neanche in tempo a finire la frase che si sentì un grandissimo BOOOOOM. Scattarono gli allarmi e la scuola entrò nel panico totale. Dalla aula di chimica usciva del fumo nero e si udivano potenti urla. –PERCY JACKSON! AVEVO DETTO UNA GOCCIA E BASTA!!! NON TUTTO IL FLACONE!!!- sbraitò il professore. Con l’enorme botto causato dalla prima esplosione, gli altri ragazzi che stavano versando il liquido, per errore rovesciarono l’intero flacone. Inutile dire che moltissimo altri BOOOM si udirono all’interno dell’aula. –SEI ESPULSO! NON FARTI PIU VEDERE DA QUESTE PARTI!- gridò ancora più forte il professore. L’aula era andata completamente distrutta e scoppiarono anche piccoli incendi. Il nostro povero Percy era ancora disteso a terra, mezzo tramortito dallo scoppio.

Cara mamma,
Il primo giorno è stato fantastico! Ci sono sati anche i fuochi d’artificio! Che bello! Al professore di chimica non sono piaciuti però…sono tornato al campo, mamma, la scuola non è proprio fatta per un semidio, spero che tu possa capire.
Tuo figlio, Perseus Jackson.
 
 
ANGOLO AUTRICE
Salve genteee!! Ecco qui questa stupenda ff!Ahahahah no okay so che non è un gran che ma mi andava di scriverla! Povero Percy… tutte a lui capitano! Poverio :P A presto, Luce <3
   
 
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