Non so
perché…è da parecchio che fumo…eppure…anche quando i miei non sono in casa, mi
viene da fumare nel terrazzo, lontano da tutto e tutti.
Potrei
starmene tranquillamente sul balcone con un cuscino comodo…
Invece no, vado a nascondermi, da sola…
Da sola con
la mia stupida sigaretta.
Nascosta agli
occhi di chiunque…
Eppure non mi vergogno del mio fumo…non mi vergogno del
mio vizio.
Forse perché
io di vizi ne ho avuti parecchi…e continuo ancora
adesso…
Solo pensare
a cinque mesi fa…
Ero
anoressica nervosa…
Brutta cosa
si..
Parlarne ora
non mi fa nemmeno più effetto…ora sono una persona
diversa…
Sono
cambiata, migliorata…
Ma pensare a
ciò che ero un tempo…mi fa semplicemente rabbrividire…
E mi sono salvata da sola…con le mie uniche forze…
Sono fiera di
questo…
Mi sono
infilata in un circolo vizioso, terribile, disumano e
ne sono uscita incolume…
Non ho avuto
bisogno di sostegni, di medici o di parole vuote…
Ero sola…sola
con me stessa, e con il cibo
Gia, sola con il cibo…e con il grasso…
E con quella dannata bilancia.
Sono sempre
stata una persona forte…
Forse perché
sono la primogenita…
Mi sono
trovata nel mondo da sola,dato che con i miei non ho
mai avuto un bel rapporto
Ho imparato a
relazionarmi con gli altri, a vivere da sola…ma non in
senso fisico…
Ero circondata
da persone che mi volevano bene, almeno cosi speravo.
Tanti amici e
genitori presenti…
Ma mi sentivo così disperatamente sola…
E in quel terribile periodo ho buttato fuori tutta l’angoscia che
avevo in corpo…
La rigettavo
fuori, la negavo a me stessa per farmi del bene…anche se
in realtà mi ferivo…
Mi sono
sempre ferita, senza accorgermene…
Vivendo in
una vita che è quella che fanno tutti.
I soliti
discorsi, il solito modo di vestire, di apparire..
Io non ero
tutto questo…
Me ne sono
accorta troppo tardi, quando ormai tutto questo malessere ha cominciato a
venire fuori…
E non un po’
per volta, ma tutt’insieme…
Nel momento
in cui non avevo un posto dove nascondermi o dove scappare…
E sono stata
investita, si…ora me ne
rendo conto
Odiavo le
persone con cui uscivo, odiavo quell’ipocrisia
tatuata indelebilmente sulle loro facce rassicuranti.
Quella vita
non era mia…quei vestiti non erano miei, quel modo di
parlare non era mai stato mio…
Semplicemente…quella
che mostravo gli altri…
Non ero e non
sarò mai io…
Ho risolto
tutto da sola… con calma
Il cibo erano diventati i miei amici vuoti, insipidi, neutri…
Il cibo erano i miei genitori che mi assillavano con qualsiasi cosa…
Il cibo era
la mia vita…ma quella vita che non sentivo più mia…
La cacciavo, la allontanavo, sempre di più, fino a diventare
anoressica…
Ma non fraintendetemi…non ero una solita anoressica scheletrica e
pazza che non tocca cibo…
La mia
anoressia era a livello mentale…
Anoressia
nervosa.
Odiavo il cibo ma mangiavo, perché mi obbligavano…
Dimagrivo si,
ma in modo impercettibile, anche se mi vedevo sempre più grassa e flacida.
Ma la mia maledizione è sempre stata lo sport…
Mio padre è
stato un campione mondiale…
Ed io cos’ero?
Una vacca
grassa che non sarebbe mai stata un onore nell’ambito
sportivo…mai…
Cosi
dimagrivo e mi allenavo, continuamente…
E non mi
allenavo solo per migliorare…ma per non sentire i morsi della fame, e non
pensare a quell’odio che attendeva di essere digerito
dal mio corpo..
O semplicemente dalla mia mente…
Ho ferito tante
persone, senza accorgermene minimamente…
Creavo un
muro tra me e il mondo, per paura di soffrire, per paura di essere criticata..
E quella non ero io…
Io non ho
paura…io provo, invento, sperimento, senza pensare…il che può essere anche
stupido ma io sono fatta cosi…
Le
conseguenze non sempre apparivano nello schermo della mia
testa…non sempre ci pensavo.
Però stavo bene cosi…sbagliavo, imparavo. punto.
Semplice e
conciso…
Inutile dire che di errori ne ho fatti tanti e non smetterò di
farne.
Si può rimediare,
quasi sempre...
Se non lo si può fare si va avanti, si impara dai propri sbagli.
Queste cose
bisogna provarle secondo me…
Se no non si imparerà
mai…
E quel muro
di paura mi divideva dal mondo
Me lo
mostrava diverso…
Storpio,
spaventoso e crudele…
Vedevo negli
altri quella mia terribile paura e mi chiudevo in me stessa per non essere
ferita…
Ma non capivo che l’unica persona dalla quale avrei dovuto
proteggermi…
Era me
stessa…
Ero io a farmi del male, ero io a ferirmi…
E stavo
morendo dentro, nell’eterna lotta contro il mio terrore
Dovevo difendermi da me stessa…questa è la verita…
Ero io quella
che sbagliava, ma in fin dei conti è sempre stato
cosi…
Gli altri erano cosi storpi e…felici…
Mentre io nella mia campana di vetro popolata solo da me stessa, cosi
dannatamente sola…
Ed urlavo agli altri: voltatevi
Non
lasciatemi indietro
Non
abbandonatemi..
Ma nascosta
da quel muro nessuno poteva vedermi soffrire, ne tanto
meno sentire la mia voce…
fino a che non sono diventata cosi debole da vivere questa vita che
non mi apparteneva
ho rivisto le facce tutte uguali della gente che mi circondava e in
poco tempo sono diventata come loro.
questa è stata la cosa che mi ha distrutta...
sgretolata in mille pezzi
vestivo come LORO volevano, sentivo
facevo finta che tutto questo mi piacesse…
ma un giorno mi sono chiesta…
una domanda è balenata nella mia mente…
ma io??
Qualcuno
aveva mai pensato a me?
A chi fossi?
A cosa mi
piacesse?
cosi ho pensato a cosa davvero volevo...
da sola ho lottato contro i miei amici, tranne quelli piu cari,che mi chiedevano sempre più di
cambiare, di non essere me stessa, perché a loro andavo meglio com’ero prima..
ero più carina, dicono…
più carina….
Che valore
può avere l’essere carina dal vivere una vita voluta?
Che valore
pensate possa avere?
me ne sono sbattuta.
All’inizio è
stata dura
Ma ora non ho più paura degli sguardi della gente, delle battutine
che hanno solo da ferire...
Anche se sono sola…
Questa volta basterà, questa volta so di potercela fare…
Perché ora vedo il mondo per com’è …senza barriere,
senza timore…
Ho lottato
per essere qualcuno…
Ed ora sono cio che sono…
Ho sbagliato mille volte…ho perso mille amicizie…
Ma quello che ho adesso è centomila volte meglio di cio che prima avevo…
Ora sono
qualcuno…
Ora sono
semplicemente io…
Quel vuoto
allo stomaco, quella fame da reprimere ora non c’è più…
Non sono piena delle parole degli altri, perché ora in me c’è
altro…
C’è musica,
c’è un ideale, c’è vita…
E questa vita la terrò stretta a me per non perderla…
Questa vita
non è vostra
Questa vita è
la mia
E questa vita non la rigetterò, mai più…