Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |      
Autore: thedarkside_ofthemoon    15/09/2014    1 recensioni
Dickscity non potrebbe mai vivere senza le sue due eroine sciocche Susie e L'Altra. Le storie più imbarazzanti ed avventurose (quasi realmente accadute) sono qui!
[io, la scrittrice, sono L'Altra per chi non l'avesse capito]
Genere: Avventura, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Erano le dieci di sera e stavo passeggiando per le buie ma affollate strade di Dickscity con Susie quando un uomo simile ad una scimmia con una bicicletta sporca forse presa dall'immondizia si avvicina a noi. Era Emanuel detto anche Tarzan. Perché questo soprannome? Era rozzo ed era più scimmia che umano.
"uè raga, che vejd dismd usken?" disse Emanuel.
Era scimmiese, la lingua delle scimme. Solo pochi la conoscevano. Io la conoscevo perché conoscevo Emanuel da più di due anni.
Mi girai verso Susie e dissi "Ci ha chiesto se vogliamo andarlo a sentire mentre suonava con la sua band"
"Eh…" disse insicura Susie.
"bdyud syushu Michael bhut Jackson higfiu udigh" disse di nuovo Emanuel
"Che ha detto, perché ha nominato papà?" disse Susie allarmata.
"Ha detto che suonano anche canzoni di tuo padre" dissi verso di lei.
"vgfdytu?"
"Allora?"
"Eh.…va bene"
"yvyuv uihsi ushugi" dissi ad Emanuel
"bgyubuyuft!"
"C'ha detto?" chiese allarmata Susie.
"Ha detto che lo capisce l'umanese italiano"
"Ah.….….….….….." disse con una sospensione ambigua Susie.
"Eh.…" replicai.
"bv.….….….….….…" replicò Emanuel.
E così continuammo finché Emanuel non decise di accompagnarci dove andava lui a suonare.
Eravamo tutti e tre in fila indiana, Emanuel avanti, io dietro di lui e Susie dietro di me.
Emanuel parlava senza fine credendo che ci importasse sapere cose su di lui, mentre io e Susie parlavamo per fatti nostri. In effetti Emanuel aveva avuto un infazia difficile: lui abitava in uno zoo con i suoi genitori naturali (due scimmie)questo zoo era abbandonato quando poi vennero degli uomini tigre a disinfestare lo zoo e morirono i suoi genitori. A salvare Emanuel furono un uomo e una donna. Quell'uomo si chiama Marta e quella donna Alfonso.
La strada era lunghissima e durante il percorso lui scroccò una sigaretta da un vecchietto.
Finché non arrivammo ad un passaggio a livello chiuso. Improvvisamente sentimmo dei botti forti, alzammo gli occhi al cielo e stavano sparando i fuochi d'artificio.
"bjb huihjnn huig giusnsu guighu hgus biyfg yvuvyf gyuf Peppe, jksig uigsiug Peppe bbi Gnnarino!" disse Emanuel
Io accennai una risata.
"CHE HA DETTOOO?" chiese Susie, arrabbiata con me perché non l'avevo tradotto (?)
"Ha detto che se sparano i botti o è perché c'è una festa oppure un evento importante oppure Peppe ha scopato, e il problema è che nella sala dove suonano ci stanno solo Peppe e Gnnarino!"
"Ah, oki"
Quando la sbarra si alzò ci avviammo verso la strada nell'opposto.
Entrammo in un parcheggio vuoto senza macchine, forse abbandonato. Questo parcheggio era immenso.
Lì vicino c'era un piccolo cancello verde, inquietante come il luogo dove si trovava.
Emanuel scavalcò poi ci aprì e noi entrammo.
Peppe mi raggiunse da dentro e mi salutò e si presentò a Susie.
Susie si presentò come "Ciao".
Poi Emanuel entrò, dopo di lui Peppe e in fine io e Susie.
I due ''''''ragazzi''''' entrarono e quasi si dimenticarono di noi.
Io azzardai un "chiudo?" e Susie quasi mi voleva uccidere per averlo chiesto.
E Peppe subito disse di si.
Gnnarino, che non si presentò, se ne andò appena entrammo.
Emanuel entrò nello stanzino mentre io e Susie entravamo lentamente.
Peppe si fermò fuori e si accese una sigaretta e disse "Entrate, sedetevi che io mo chiudo la porta, finisco la sigaretta poi inizio a suonare"
Susie subito ad urlare "NO!" tutti ci girammo verso di lei, Peppe era sconvolto poi continuò "fa caldo, …… lascia aperto"
Emanuel disse "vuoliete siediervie?" secondo me stava imparando l'italiano a comunque era strano.
 "No, grazie" avevamo risposto io e Susie insieme.
"C'è un bagno, basta che mettete delle carte sopra… eh andate, sta di là" disse Peppe.
"No… Emanuel ci ha chiesto se ci volevamo sedere…" dissi.
"Ah.….….….….….….….." disse Peppe accorgendosi della figuraccia, comunque adesso iniziamo a suonare"
Intanto Tarzan iniziò a suonare con la chitarra elettrica una canzone del padre di Susie, Billie Jean.
Susie teneva il tempo sorridendo mentre impaurita mi diceva che se ne voleva andare da lì.
"Dici che ce ne dobbiamo andare" sussurrò Susie.
"Ora siamo arrivate, che figura ci faccio?" sussurrai.
"Dai.." mi sussurrò.
"Noi tra cinque minuti ce ne dobbiamo andare" dissi urlando per farmi sentire dagli altri.
"biuh duihfdus suishfsoi" disse Emanuel.
"Eh la prossima volta vengono prima.." disse Peppe verso Emanuel.
"Che ha detto?" mi chiese Susie.
"Eh ma ja, anche per questo me lo chiedi? Questo si capiva!" dissi.
"Infatti, si capisce." disse Peppe.
"uyfy!" disse Emanuel.
"Vabbe, adesso ce ne andiamo" dissi.
"hbfuy gyiy? Gbuyg huh!"
"C'ha detto mo?"
"Ci accompagna lui"
"No, ho paura"
"BHUFY!"
"E andiamo"
"Emanué, io ti aspetto qui."
"yjy yjy ajgivy"
E così, come prima, in fila indiana ce ne andammo da quel posto terribile però questa volta senza bicicletta.
"vgjhg yigub yihug yfuouhug"
"Ha detto che è stanco e si vorrebbe sedere un poco"
"S-I,  V-A  B-E-N-E.  P-E-R-O'  N-O-I  C-E  N-E  A-N-D-I-A-M-O!" disse Susie per farsi capire.
"vutfy yugg huh wikhwadf!!!!"
"Ha detto che lui capisce anche senza che fai lo spelling, vabbé allora noi ce ne andiamo, ciaooooooooooooooooooooooooooo" dissi come la mongoloide.
"C-I-A-O" disse Susie ridendo.
 




 
   
 
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: thedarkside_ofthemoon