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Autore: Little Redbird    15/09/2014    2 recensioni
Se ne stava seduto ai piedi del letto, in attesa che i rumori della casa smettessero di terrorizzarlo. Con le gambe piegate contro il petto, la testa sulle ginocchia, pensava che quello fosse il momento più tranquillo ed inquietante di tutta la giornata. L’unico momento, da quando era tornato con la sua famiglia, in cui poteva essere se stesso con se stesso.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kieren Walker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nick (forum ed eventualmente sito): Little Redbird
Titolo: Light it up
Fandom: In The Flesh
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Pairing/personaggi: Kieren
Pacchetto scelto: Fake/Pretend
Prompt utilizzato: Luce soffusa, gli altri due compaiono con meno importanza
Avvertimenti/Note: //
Nda: //


Light it up.


La casa era immersa nel buio. Kieren aveva spento la lampada sul suo comodino già da un po’, lasciando intendere a sua madre che stava dormendo – un’abitudine che sembrava non aver perso nemmeno morendo. Sorrise alzando gli occhi al soffitto, spazientito dalla sua stessa stupida battuta.
Se ne stava seduto ai piedi del letto, in attesa che i rumori della casa smettessero di terrorizzarlo. Con le gambe piegate contro il petto, la testa sulle ginocchia, pensava che quello fosse il momento più tranquillo ed inquietante di tutta la giornata. L’unico momento, da quando era tornato con la sua famiglia, in cui poteva essere se stesso con se stesso. Era così occupato a fingere per più di sedici ore al giorno, che gli era difficile smettere quando restava solo. In quell’ora incerta, in cui era già il giorno dopo, eppure ancora lo stesso, riusciva a togliere la maschera, oltre al fondotinta, le lenti a contatto ed il resto delle barriere che servivano più a lui che agli altri, solo allora Kieren sapeva riconoscersi di nuovo.
Da sotto il letto tirò fuori la scatola con le cianfrusaglie che conservava una volta; con i polpastrelli tastò tutti quei ricordi, riuscendo quasi a percepire il brivido di piacere che gli provocavano. Quasi. Il tatto gli suggerì di aver appena sfiorato il fiore che un giorno aveva trovato sul davanzale della sua finestra - era ormai secco e rischiava di sbriciolarlo con la sola pressione di una carezza -, aveva creduto che a lasciarlo lì fosse stato Rick, in uno dei suoi rari ed inaspettati attimi di dolcezza, ma era stato troppo tempo fa, e ora credeva che a lasciarlo lì, probabilmente per prendersi gioco di lui, fosse stato un soffio di vento. Trattenne un sospiro, continuando la sua cieca ricerca. In un angolo, finalmente, trovò l’accendino e delle candele. Ne prese una qualunque e diede fuoco allo stoppino in cima, facendo colare la cera sul suo stupido pigiama a righe.
Preferiva la luce soffusa e tremolante della candela, a quella artificiale ed accecante della lampada. Aveva l’abitudine di studiare le ombre ambigue e palpitanti proiettate sulle pareti chiare.
Quella notte gli sembrò che la fiamma fosse più inquieta del solito, si muoveva rapida in tutte le direzioni, provocando un tornado di ombre sui muri. Incredibilmente, a Kieren quelle inquietanti ombre facevano molto meno paura dei rumori non ben identificati che lo tenevano sveglio, perché quelle scure macchie dalle forme definite esistevano solo grazie alla luce. E quella luce soffusa era l’unica in cui riusciva a non sentirsi diverso.
Kieren era un’ombra.
Era un’ombra tremolante ed incerta, dai bordi poco nitidi e che non faceva paura a nessuno se compariva grazie alla luce di una candela. Ma che teneva tutti alla larga quando ad illuminarlo era una luce forte, una luce che permetteva di vederlo, di riconoscerlo e trovare le differenze tra il Kieren umano ed il Kieren mostro. Tra quello che progettava di togliersi la vita e quello a cui era stata ridata senza averla richiesta. Quello che ancora si portava dentro e quello che fingeva, recitava ogni giorno, aspettando di rifugiarsi in quell’alone dorato che gli permetteva di dar fuoco a tutte le sue paure, con una candela ed un accendino.
   
 
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