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Autore: ShannaInLuv    16/09/2014    5 recensioni
I settantaquattresimi stanno per iniziare; solo uno di loro vincerà, il prezzo? La vita.
Sono sorteggiati due adolescenti, uno maschio e uno femmina, per ogni distretto. Ventiquattro ragazzi all'impresa della vita.
Ogni attimo avrà conseguenze future. Non esiste una vera tregua, nell'arena.
[SasuSaku] [NejiTen] ma anche... [NaruHina] [ShikaIno] [KonoMoegi] e accennti [HanaKiba]
Genere: Azione, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neji Hyuuga, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tenten | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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HUNGER KONOHA GAMES
 
Chapter 7: Giorno tre; Addio.

DISTRETTI FAVORITI, SERA, TRAMONTO.

Era come se li sentisse, quegli sguardi divertiti. Avere tutto il mondo che ti osserva, non ti fa sentire proprio bene. Sentirti osservato, e essere giudicato per quello che fai, continuamente. Era un peso da sopportare, per vivere ai Giochi. Non potevi farti sopraffare dall'ansia, dallo sconforto o l'imbarazzo. Non dovevi pensare a chi  moriva prima di te. Sangue freddo e autocontrollo.
E questo Sasuke lo sapeva bene.
E sapeva che il suo piano stava procedendo molto bene. Doveva solo continuare a far il sicuro di sè, glaciale e impassibile. E presto tutto sarebbe finito.
Madara sarebbe stato assassinato.

Avevano organizzato tutto per bene e, sicuramente, quello sarebbe stato l'ultimo gioco massacrante. Una volta morto Madara, la canditatura a presidente andava per rami di famiglia e, se non ce n'erano, allora si votava. Madara non aveva figli, era vero.
Ma aveva lui. Sasuke Uchiha, il più diretto discendente che aveva.
Strinse i pugni rabbioso, quanto avrebbe voluto accoltellarlo lui, fino a farlo soffocare sotto il suo stesso sangue. E invece no, toccava ad Itachi. Il suo bravo e caro fratello che avrebbe ucciso il presidente, mentre lui rischiava la vita. Chi se ne importava di Sasuke, in fondo?
Sarebbe stato sempre e solo Itachi,l'eroe.
Ma Itachi sarebbe morto e lui no.

-Sas'ke kun?-

Il moro si voltò verso quel tono abbastanza fastidioso, pesnava che fosse Ino, in realtà. Quella ragazza lo tormentava da quando si erano uniti. Avrebbe voluto tanto ucciderla.
Invece era Sakura, la sua compagna di Distretto, pur sempre seccante ma molto meno. Le lanciò un'occhiata in saluto e lei sorrise timidamente.

-Posso?
-Anche se ti dicessi di no, lo faresti comunque- osservò pacato. Nella sua testa vagavano solo le parole "Madara morirà". Sakua si sedette accanto a lui. -Ho ucciso un paio di scoiattoli per mangiare.
-Complimenti. Hai conosciuto l'omicidio- commentò sarcastico. La ragazza gli lanciò un'occhiataccia capace di rimanerci sul colpo.
-.... Ino li sta cucinando. Tra poco è pronto - continuò.
-Va bene- fece Sasuke. Sakura si schiarì la voce, forse si aspettava un grazie, Sasuke inarcò un sopracciglio e non disse nulla. La ragazza sospirò e prese a giocherellare con un laccio della giacca che le aveva prestato Sasuke.
-L'unica cosa che so fare è curarvi, lo so. Vorrei morire subito, così non ho questo stress ma... sono troppo debole...- Sasuke la fissò. -Eppure.... qualche volta, chiudo gli occhi e mi immagino a casa, mentre preparo la cena o mamma cucina i biscotti. E certe volte penso che... tornare a casa come vincitori sarebbe bello...- la voce le si mozzò, dopo qualche istante iniziò a piangere. S'asciugò le lacrime e tirò sù col naso - Spero che vincerai tu,comunque...- gli sorrise calorosa e lui la apprezzò.

Come poteva essere tanto stupida da tifare qualcun'altro?

-Vorrei tanto che ci fosse una scappatoia...- sussurrò, avvicinandosi a lui, in modo che le telecamere non facessero sentire nulla o che lo prendessero come un atto di romanticismo e non di rivolta contro i Giochi.
-C'è. - si lasciò scappare pacato.
Sakura lo fissò, incapace di dire altro, lui le sorrise enigmatico. Vide gli occhi di Sakura brillarsi per un attimo di una nuova speranza, poi rattristirsi tutto d'un botto.
Lo guardò,severa . -Non dire sciocchezze,Sas'ke kun.
Vedere quel bagliore di felicità, per un attimo, era come vedere avere aria fresca dopo essere stati chiusi in una stanza per ore e ore. Era questo che si provava, quando si salvava la vita a qualcun'altro? Ma Sakura non era in quella lista, ormai era selezionata ai Giochi e la sua incolumintà non poteva essere certa. Per tutte le altre persone fuori, i tributi futuri, sì però.
Sasuke aveva sempre pensato a sè stesso e al suo clan, gli era stato insegnato così, sin da piccolo. Lo stesso faceva suo padre, lo stesso sua madre e lo stesso suo fratello Itachi. Sasuke era solo un'altra foglia di un ramo.
Però, c'era un però, vedere tante persone così distrutte... Sakura che era debole, gli faceva venire un senso di colpa che non gli piaceva affatto.
"Non puoi salvarli tutti" gli disse la sua coscienza. La sua mente andò a Sakura, agli alleati... e poi a tutte quelle persone che aveva visto combattere con gusto, erano soltanto spazzatura. "Non puoi salvarli tutti, anche perchè, molti non salverebbero te".
Era vero,però...
Però Sakura la poteva salvare. Era così fragile e inesperta... d'altronde, che problema c'era se portava una persona con sè?
Gli faceva un'effetto strano, lei. Non si sarebbe mai sognato di ragionare il quel modo. Di essere così altruista.
Aveva deciso,alla fine.

Guardò Sakura, che aveva lo sguardo crucciato. Doveva dirglielo... dirle di stare tranquilla. E l'unico modo per farlo era fare finta di niente davanti alle telecamere. Perciò, s'accostò con il suo corpo, tanto bastava da farla irrigidire. Odorava dell'albero di cui portava il nome: l'albero di ciliegie. Una persona poteva odorare di ciliegi in un momento come quello, tre giorni nel bosco, scappando e curandosi il necessario? Evidentemente lei poteva.
Poggiò appena le sue labbra fredde con quelle di lei, il contatto fu stranissimo. Erano talmente diversi,loro due.

-C'è- ribadì, sussurrando piano. -Fidati di me,capito?
Sakura avvampò e strabuzzò gli occhi, più confusa di come se gli avessero detto che Madara li avesse salvati tutti. Annuì e quando Sasuke si spostò, Sakura iniziò ad annaspare appena, cercando di non farsi notare.
-Sei seccante, smettila di fare la stupida- fece Sasuke e, questa volta, sorridevano entrambi.


***
 
DISTRETTO 5, SERA, TRAMONTO.


Vide Hinata raggomitolarsi affianco a lui contro la corteccia del suo stesso albero, inspirò l'aria pura del bosco ma il fetore della carcassa di uno scoiattolo lo fece irrigidire. Il fatto che lo scoiattolo fosse morto con un taglio netto sulla pancia, poteva significare soltanto che non era stato un animale selvatico, anche perchè non c'e n'erano. Il taglio doveva essere stato fatto da qualcuno intenzionalmente, come per lasciare un marchio e dire "Ti sto aspettando. Avvicinati... vieni da me e sarai squartato come questo animale".
Stritolò la foglia secca che teneva tra le due dita nel palmo e la gettò via. Il pensiero andò all'amica dai capelli scuri che aveva conosciuto lì ai Giochi. Hinata era una persona talmente fragile e insicura che ti spingeva a volerle bene e a proteggerla. Ed era talmente dolce e altruista che ti potevi innamorare....
Il suo cervello andò a pensare a una ragazza che aveva intravisto numerose volte prima dei giochi, era bella, lunghi capelli biondi, un sorriso bianco e dolce e il corpo sinuoso. Aveva scambiato qualche parola con lei. Lei gli aveva ammiccato e aveva sbattuto le sue lunghe ciglia.
Non riusciva a togliersela dalla testa. Ma la priorità ce l'aveva Hinata. Sarebbero riusciti ad andare via insieme? Se sì, come?

-Shikamaru kun...- sussurrò flebile Hinata, dagli occhi arrossati si capì che aveva pianto. -Sento qualcuno....-
Shikamaru si diede mentalmente dello stupido poichè non era stato abbastanza attento da sentire quel rumore e scappare. E ora sì, li sentiva, i passi. Erano piedi che caplestavano la ghiaia, quindi era a cinque metri al massimo.
Non sarebbero riusciti a sfuggirgli,questa volta. Non sarebbero riusciti a sfuggire di nuovo dal mostro dalla faccia pitturata e sguardo assassino del 7. Erano spacciati.
E lui li stava inseguendo, ovunque, per ucciderli. Aveva un che di sadico quella situazione, come se il tizio volesse uccidere per forza loro come appuntato sul Diario Nero.
Istintivamente, ignorando la fitta alla gamba sinistra laddove c'era un taglio netto, afferrò la mano di Hianata e la trascinò via, qualche metro indietro.

Tuttavia sentì quello del 7 sghignazzare. -Siete qui,lo so- beffeggiò.
Hinata spalancò gli occhi, così come Shikamaru, continuando a correre, via, sempre più veloce. Lontano dal loro assassino.
Ad un tratto,però, un cespuglio si mosse alla loro sinistra, ne uscì fuori il tributo del sette, con sguardo omicida, e un congegno in mano. Ghignò.
Come poteva essere lì?

L'avversario parve capire la sua domanda, poichè fece scattare qualcosa e un manichino s'attirò a sè. In trappola. Erano caduti in una patetica trappola di burattini.
Shikamaru si posizionò davanti a Hinata, invano poichè erano totalmente disarmati e avevano davanti un pazzo omicida che non voleva di certo conversare con loro.

-A quanto pare sono stato più furbo di voi del cinque. - sorrise in modo maligno e fece una riverenza con la mano. -Chi vuole morire prima?- chiese.
Shikamaru strinse i denti, sentendo Hinata irrigidirsi. Non sapeva cosa rispondere, era a corto di parole. Non potevano agire nè scappare.

"Cosa faccio ora?" si chiese.

-Comunque io sono Kankuro Sabaku No...- alzò le spalle l'altro. -Ve l'ho detto perchè, amo rivelare la mia stimata identità a coloro che ucciderò....- scoppiò in una patetica risa e infine sospirò. -Come volete, è stato un piacere conoscervi....- assottigliò e sferrò il colpo fatale.
Premette un dito tozzo sull'aggeggio che aveva in mano. Shikamaru sentì la terra tremare sotto i piedi, poi un'orda di calore investì lui e Hinata, sbalzandoli all'indietro. Sentì le gambe rompersi sotto l'onda d'urto e cadere a terra, inclinandosi le costole. Urlò straziato dal dolore sul terreno umido, incapace di muoversi.
Hinata poco lontano, urlò.
Shikamaru spostò di poco lo sguardo e vide Kankuro quasi chinato su Hinata stesa a pangia in giù, con un bastone appuntito in mano e sporco di sangue. L'aveva infilzata.

"Hinata..... perdonami...." pensò, perchè non riusciva a fiatare.
Stava per finire tutto,finalmente. Per lui e per lei. Sarebbero potuti stare in pace. Ovunque che non sia quel posto era pace, anche l'inferno.....
Hinata sarebbe andata sicuramente in paradiso. Sorrise a quel pensiero, mentre sentiva la vita abbandonarlo.
-Hi....na...ta...- gracchiò abbastanza forte purchè Hinata lo sentisse. Infatti quella levò il capo, due rivoli insanguinati le scivolarono via. Sorrise.
E poi Kankuro caricò il braccio muscoloso e la centrò in pieno petto, ghignado come un pazzo. Hinata urlò, poco prima che gli occhi le si chiudessero e si accasciasse sul suolo.
 Un cannone sparò.
Shikamaru sentì gli occhi riempirsi di lacrime, Hinata non poteva essere morta, il cannone era solo una coincidenza. Con tutte le sue forze strisciò avanti, cercando di soccorrere la ragazza, chiamandola più forte che poteva.
Gli faceva male tutto, sentiva le costole incrinarsi sempre di più e le ossa delle gambe spostarsi. Sentì il liquido caldo scorrergli via dal corpo. Stava perdendo sangue.
Era quasi arrivato al corpo dell'amica quando due piedi gli si pararono davanti, Kankuro disse qualcosa che Shikamaru non capì, prima di afferrarlo per il collo e tirarlo su, sospeso. Ovviamente tutte le ossa del Nara scricchiolarono e fu come se si stessero rompendo una seconda volta. Urlò ma la gola gli pizzicò data la mancanza d'ossigeno.
Schiuse gli occhi e incrociò quelli scuri e sadici di Kankuro, che ghignò.
Kankuro aumentò la presa.
E fu buio. Gli aveva spezzato il collo.
Un secondo cannone sparò.

AngolinoAutrice(?)
Non uccidetemi fans del Distretto 5! *implora*...
... prendetevela con Kankuro, sfogate la vostra ira nelle recensioni... prego e vi ascolterò ^-^ Parlando di recensioni, vorrei scusarmi se non rispondo a tutto subito (o, delle volte non lo faccio), però volevo ringraziarvi, sono tutte bellissime e alcune anche molto profonde e questo mi fa diventare orgoiosa, ogni  complimento è una cosa meravigliosa.
Come vi sono andate le vacanze e l'inzio della scuola?
Io devo ammattere che essere seconda dà un certo vigore *-*... ad esempio sono passata un attimo al primo anno e ho visto i volti terrorizzati... ahaha, non mi ricordavo che anche io fossi stata terrorizzata dal liceo.
Ah, a proposito, volevo chiedervi un'enorme favore. Ho pubblicato una storia alle originali, ma nessuno l'ha recensita, (sigh), non è che vi va di dare una controllatina? Si chiama The Kingdom of Night.
Okay, detto questo mi dileguo, perchè ho la playstation 3 che mi aspetta... devo affrontare una campagna del gioco di Resident Evil 6, a modalità massima (inferno). Non so se conoscete il gioco... la campagna di Jake e Sherry *Q*.... okay,stop.
Un grande saluto e godetevi gli ultimi giorni, prima che diano troppi compiti,
Shanna.






 
   
 
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