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Autore: _writingthefuture_    16/09/2014    0 recensioni
Storia ambientata dopo la morte di Jimmy,dove i ragazzi si ritroveranno a fare i conti con il dolore,la mancanza e i cambiamenti.
Come una sorta di scatola dei ricordi,ricca di flashback e frammenti di vita passata.
Questa volta è una donna a capitanare gli Avenged Sevenfold,perciò i fatti narrati non corrisponderanno alla reale carriera musicale,tutto frutto della mia immaginazione.
Premetto che è la mia prima fanfiction,ma cercherò di fare del mio meglio.
Se vi ho incuriosito almeno un pochino allora passate a dare un'occhiata.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Johnny Christ, Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: i fatti narrati sono totalmente inventati (perchè la mia mente malata partorisce questo genere di cose),non scrivo a scopo di lucro (chi mi pagherebbe per scrivere così?) e i personaggi non sono miei (ma vorrei tanto che lo fossero). 



 

01.PATTO DI SANGUE.

 

Osservò a lungo la sua figura allo specchio, vedendosi riflessa vestita in modo tanto impeccabile da sembrare un’altra persona: i capelli raccolti in un’acconciatura semplice ma elegante, l’abito nero e il cappotto che le ricadevano perfettamente lungo il corpo; le scarpe alte nero-lucido contornavano il tutto.
“Perché le persone si impegnano a sembrare belle ai funerali?” pensò Joy con disgusto.
Si passò una mano sul volto, massaggiandosi le meningi nel vano tentativo di far sparire un po’ di stanchezza dal volto.
Sospirò pesantemente e scostò le mani, ma qualcosa attirò la sua attenzione.
Una piccola cicatrice sul polpastrello dell’indice della mano destra. Un piccolo dettaglio - quasi impercettibile - che le riportò alla mente un ricordo lontano…








28 giugno 1995.
                                                                                                                                                                                                                                                                              


“Non dovremmo essere qui”.
“Lo so”.
“Domani ci sono gli esami”.
“Lo so”.
“Devo studiare, Jimmy!”.
“Lo so”.
“Ti bocceranno”.
“So anche questo”.
Joy alzò gli occhi al cielo e sbuffò, incrociando le braccia al petto.
“E allora cosa ci facciamo qui?”
“Siediti e stai calma” disse Jimmy con il suo solito tono dolce, paziente ma che sapeva tanto di ordine.
Joy si sedette a gambe incrociate sull’erba, aspettando impaziente. Jimmy estrasse un coltellino portatile dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni.
Joy scattò indietro. “Metti via quel cazzo di coltello!” gridò con una traccia d’isteria nella voce.
Il ragazzino rise, poi si affrettò ad aprire l’oggetto e mostrarle la lama affilata.
“Smettila. Davvero, mi fai paura”.
“Non ti ucciderò. Almeno… non oggi”.
“Oh beh, grazie tante, ora sì che mi sento molto meglio” iniziò acida, “Non puoi neanche tenere delle armi: hai solo 14 anni” disse poi Joy.
“Se solo mi lasciassi parlare, stupida” ribatté fulminandola con lo sguardo.
La ragazza ricambiò lo sguardo e poi ritornò seria, facendogli un cenno con la testa per farlo parlare.
“Questo coltellino” lo alzò davanti agli suoi occhi, “ci serve per il nostro patto di sangue”.
“Che?”.
“Hai capito bene”.
“E a cosa servirebbe questo ‘patto di sangue’?” chiese Joy mimando le virgolette.
“Ci facciamo una promessa e mischiamo il nostro sangue, così durerà per sempre”.
Nell’udire quelle parole, Joy non poté fare a meno di sorridere: “Cosa ci dobbiamo promettere?”.
“Quello che vuoi”.
Chiuse gli occhi e si concentrò sulla richiesta che avrebbe dovuto fare: era una cosa seria quella, sarebbe durata per tutta la vita.
“Promettimi che non mi abbandonerai mai” riaprì gli occhi solo dopo aver parlato, incrociando lo sguardo di Jimmy.
“Prometto” confermò lui: appoggiò la lama del coltellino sull’indice sinistro ed esercitò una leggera pressione finché non si fece un piccolo taglietto; uscì qualche goccia di sangue.
“Ora tocca a te. Cosa vuoi che ti prometta?” chiese la ragazzina.
“Voglio che prometta che saremo amici per sempre” rispose lui senza un attimo di esitazione.
“Tipo finché morte non ci separi?” chiese Joy.
“No. Neanche la morte potrà separarci”.
“Prometto” annuì e raccolse il coltellino da terra, intenta a ripetere esattamente quello che aveva visto fare al suo amico.
Chiuse gli occhi e cercò di pensare ad altro. Era solo un piccolo tagliettino in fondo, niente che avrebbe potuto nuocere alla sua salute. Solo una piccola ferita curabile con del disinfettante e un cerotto.
“Hai paura?” la voce di Jimmy le fece riaprire gli occhi.
“N-no” abbassò lo sguardo sperando che non si accorgesse che in realtà se la stava facendo addosso.
Jimmy - intenerito - le risolve un sorriso: “Faccio io”
Prese la mano della sua amica tra le sue e tracciò una piccola linea sul suo polpastrello.
 Joy riaprì un solo occhio, mantenendo un’espressione disgustata: “Hai finito?”.
“Sì, ora premi l’indice contro il mio” avvicinò il dito al suo e spinse un po’, in modo da mischiare il sangue.
“Che schifo” commentò Joy.
“Già, magari hai una malattia”.
“Non ho una malattia”.
“Magari sì”.
“No!” gli colpì il braccio con un pugno.
Jimmy scoppiò a ridere. Amava troppo farla arrabbiare, era il suo hobby preferito dopo la batteria, ovviamente.
Joy scosse il capo, rinunciando all’idea che Jim non sarebbe mai cresciuto.
“Sei arrabbiata?”.
“No,non sono arrabbiata”.
“Okay. Ti voglio bene, Joy”.
“Anche io te ne voglio, Sullivan”. 







“Tesoro…” la voce di Zack la riportò alla realtà: era ancora davanti allo specchio; chissà per quanto tempo era rimasta a pensare. Scosse la testa e si strinse nel cappotto.
“…dobbiamo andare” continuò lui.
“Certo, arrivo subito” rispose lei, accennando un sorriso al ragazzo.
Si specchiò per l’ultima volta, poi si girò e uscì dalla stanza.
“Neanche la morte potrà separarci” sussurrò tra sé e sé.




ANGOLO DELL'AUTRICE:
Saaaaalve gente! 
Se siete arrivati fino alla fine meritate un applauso *clap clap*
Veramente questa storia era nata come una one-shot e magari ritornerà tale se nessuno l'apprezzerà,quindi se lasciate una recensione e mi dite che ne pensate posso capire se andare avanti o fermarmi qua.
Ripeto che sono nuova,cioè no,leggo e scrivo fanfiction da un pò,ma non ho mai pubblicato niente (e mi stupisco di averlo fatto veramente) 
Siate clementi per favore hahaha ovviamente tutte le critiche e i consigli sono ben accetti.
Okay la smetto di annoiarvi e ritorno a fangirlare tutta sola.
Alla prossima,spero!
-writingthefuture

   
 
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