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Autore: Blue Eich    16/09/2014    3 recensioni
«È stata colpa mia, sono un vero disastro, scommetto che avresti preferito venire qui con qualcun altro e…»
Alexis pensò che il suo primo bacio non avrebbe potuto essere meglio di così e non avrebbe desiderato darlo a nessun altro, perciò si affrettò ad interrompere a metà le sue sciocche autocommiserazioni: «… Jaden, vorresti essere
il mio ragazzo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Rhodes/Asuka Tenjouin, Jaden/Judai Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La regina ha trovato il suo re


 

Alexis sospirò pesantemente. Si disse che quella sarebbe stata l'ultima volta che permetteva ad Atticus d'impicciarsi nella sua vita privata. Le era ignoto il motivo per cui lo facesse, forse perché quel dongiovanni non riusciva ad accettare che sua sorella minore, una bellezza mozzafiato, fosse abbastanza restia sull'amore, che considerava umiliante e disgustoso. O almeno, erano disgustosi gli innumerevoli pretendenti che facevano gli sdolcinati con lei, solo a causa del suo viso d'angelo e il corpo straordinariamente formoso. Insomma, lei cercava qualcuno che apprezzasse il suo carattere, qualcuno di cui potersi innamorare per prima. Per questo l'appuntamento che le era stato organizzato con Jaden Yuki non era poi così male. Lui non guardava dove non avrebbe dovuto guardare ed era del tutto naturale. Non la faceva sentire sotto pressione, anzi, al contrario, la metteva a suo agio.

«Allora… Dovrebbe essere questo il posto.» Jaden teneva tra le mani lo schizzo di una mappa da seguire una volta scesi dalla nave. Eh già, Atticus aveva pensato proprio in grande, regalandogli due biglietti d'ingresso gratuito per la nuova pista di pattinaggio della città di Domino. Come se li fosse procurati dentro le quattro mura dell'Accademia sarebbe rimasto per sempre un mistero, così come sarebbe rimasto un mistero le parole che aveva detto al Cancelliere Sheppard per ottenere quel permesso d'uscita extrascolastica. Comunque, ormai si trovavano lì e il prossimo traghetto non sarebbe arrivato prima di tre ore. Erano topi in trappola.

 

Jaden si guardava in giro con occhi luccicanti di meraviglia. «Sai, Lex, è la prima volta che vengo in un posto del genere.»

Sì, si vedeva che era la prima volta, dal suo sguardo curioso, come quello di un bambino che sta per scartare i regali il giorno di Natale. «Sai pattinare?» gli chiese, con un accenno di sorriso.

Lui fece cenno di no con il capo, mentre s'incamminavano verso il banco d'entrata.

«Oh, beh, allora penso proprio che mi toccherà insegnarti.»

 

Jaden non si era mai sentito tanto stupido in vita sua. Naturalmente, essendo la sua prima volta in una pista di pattinaggio, non aveva la più pallida idea di come muoversi. Perciò se ne stava incollato alla ringhiera.

«Ti assicuro che è facile, non lo saprai se non ci provi» ripeteva Alexis, piroettando sulla pista. A vederla sembrava davvero facile, come se stesse scivolando su un pavimento lucido di cera.

«Li avrei preferiti a rotelle» borbottò Jaden, guardando in basso, verso i pattini presi in affitto. Poi si disse che non era il caso di fare brutta figura davanti ad Alexis. Se ci riusciva un bambino di cinque anni dall'altro lato della pista, perché non avrebbe potuto riuscirci lui? Provò a lasciare la presa sulla ringhiera. Grosso errore: non passarono nemmeno cinque secondi che – forse per l'ansia – stava già annaspando nel nulla nel tentativo di non scivolare.

Alexis si girò, scoprendo che il botto appena sentito era la dolorosa caduta di Jaden, che adesso vedeva un clan di Kuriboh Alato girare in tondo sulla sua testa confusa.

«Stai bene?» Domanda sciocca, ma non trovava niente di meglio da dire. Era stata una pessima idea perderlo di vista anche solo per un attimo.

«I-Insomma» rispose, stordito.

Alexis gli tese le mani, per aiutarlo a rialzarsi. Jaden, vedendo di nuovo la lastra di ghiaccio impenetrabile sotto di lui e considerando che non aveva appigli sicuri intorno, si avvicinò di più ad Alexis, finché i loro corpi furono l'uno contro l'altro.

«S-Scusa, è che…»

«Tranquillo» lo ammonì subito, come a lasciar intendere che non le dispiaceva così tanto. Era una situazione un po' strana, piacevole e delicata. «È come andare in bicicletta, bisogna padroneggiare l'equilibrio… Se hai paura, la bici si ribalta. Se invece sei sicuro di te puoi andare veloce come il vento» disse, in un sussurro.

Jaden rimase incantato da quelle parole. Allora provò lentamente a indietreggiare – senza però lasciarle le mani. «Caspita, hai ragione! Non cado più!»

«Bene.» Alexis sorrise furbamente. «Allora io vado un po' più in là e mi raggiungi, okay?»

«Okay» rispose lui, d'impulso, rendendosi conto dopo del reale significato della frase precedente. «Ehi, aspetta, cosa?!»

Le mani fresche e vellutate di Alexis si separarono dalle sue. Lei si diede una spintarella all'indietro, mentre lui provò goffamente a tirarsi in avanti. «Waaaa!»

Caso volle che la posizione imbarazzante in cui finirono fu bruscamente bocca contro bocca per via dell'impatto. Entrambi non si erano resi subito conto dell'accaduto. Si staccarono simultaneamente, guardandosi negli occhi. Fu lui il primo a rompere l'atmosfera.

«È stata colpa mia, sono un vero disastro, scommetto che avresti preferito venire qui con qualcun altro…»

Alexis pensò che il suo primo bacio non avrebbe potuto essere meglio di così e non avrebbe desiderato darlo a nessun altro, perciò si affrettò a interrompere le sue stupide autocommiserazioni: «… Jaden, vorresti essere il mio ragazzo

La parola più adatta per descrivere lo stato d'animo di Jaden in quel momento era allibito. L'unica ragazza che si fosse mai mostrata interessata a lui era stata Blair, ma lei era una bambina. Alexis Rhodes… La regina dell'Obelisk Blu… Gli aveva appena chiesto di diventare il suo ragazzo? Seriamente? Aveva sentito bene, stava sognando o la botta di prima era stata così forte da causargli delle pesanti allucinazioni? Perché, tra tutti, proprio lui?

Come se avesse intuito cosa gli frullava per la testa, Alexis proseguì: «Sto bene quando sono con te. È un po' che ci penso, a chi vorrei al mio fianco… Almeno gli altri smetteranno di girarmi attorno così come Attie la smetterà con gli appuntamenti al buio.» Il suo orgoglio di regina le impose di aggiungere, mentre distoglieva di sottecchi lo sguardo: «Sei liberissimo di rifiutare se non ti va l'idea, ovvio.»

«Accetto» rispose a bruciapelo. Anche lui, se pensava a chi avrebbe voluto accanto, focalizzava in mente il sorriso gentile di Alexis. Di solito erano i maschi a fare una proposta del genere, ma non c'era da sorprendersi, perché lei era una guerriera che non si vergognava di dar voce ai propri pensieri. Avrebbe dovuto comportarsi in modo diverso, più gentile, fare il cavaliere e stare attento a ogni cosa che avrebbe detto per non farla arrabbiare o ferirla – l'ultima cosa che desiderava. Sarebbe stato alla sua altezza? Una bella sfida. Ma Jaden Yuki non rifiuta mai una sfida.

«A proposito, non ti sto più tenendo, lo sai?» gli disse lei, con ironica disinvoltura.

Tempo di esclamare un vittorioso: «Gotcha!» che Jaden stava già scivolando ancora, sotto la risatina mite di Alexis che lo resse a sé di nuovo.

Non vedeva l'ora di tornare a casa, per dare la notizia a Zane al faro. Jasmine e Mindy avrebbero fatto gridolini e salti di gioia, tempestandola di domande. Ma allo stesso tempo avrebbe voluto che quel momento speciale non finisse mai.

 

 

 

   
 
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