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Autore: LunariaScrittrice    17/09/2014    5 recensioni
CrossOver: Detective Conan/ Kaito Kid/ Lisa e seya
Capitolo-> Risvolti! (capitolo finale)
PER CHI LA SEGUIVA, AVVISATEMI SE NON POTETE PIù LEGGERLA.
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Lui: Usa trucchi di magia insegnati dal suo defunto padre, per cercare una pietra rara che possa aiutarlo a scoprire chi si stato ad assassinarlo.
Lui è Kaito Kid il mago prestigiatore ladro , conosciuto come: Phantom Thief Kid ( Il ladro gentiluomo)
Lei: Usa trucchi di magia insegnati da suo padre, per far trionfare la giustizia. Ruba solo oggetti già rubati per ritornarli ai veri proprietari.
Lei è Seya la maga prestigiatrice ladra (Saint Tail) , conosciuta come: Kaitō Seinto Tēru( La misteriosa ladra Saint Tail)
Potrebbero mai due ladri come loro famosi nella loro città conoscersi?
Shinici Kudo Detective che promette che un giorno arresterà Kid
Alan Asuka Detective che promette che un giorno arresterà Seya.
Shinici e Alan si alleerano per acciuffarli?
un imminente trasloco dividere Seya da Alan
Kid e Seya entrambi ladri con scopi ben precisi
Entrambi con due nemici...

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Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Seya,Kid Vs Shinichi, Alan e i MIB'
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Un nuovo caso
Parole in codice.

Durante la mattinata, si sente nella classe di tre ragazzi di cui ogniuno ha la sua fama, vibrare un cellulare sul banco.
« Chi sarà? » Mormora curiosa una ragazza dai capelli castano/cioccolata lunghi, con un ciuffo laterale a forma di corno, vestita con la sua divisa scolastica color blu mare.
« Magari e tua madre. Oggi non dovrebbe tenere un processo dove tu sarai testimone? » Suppone un ragazzo giovane dagli occhi color azzurro cielo increspato, con i capelli pettinati in modo ordinato, anche se dietro la parte centrale della testa, ci stanno due ciuffi ribelli. Anche lui come la sua compagna, è vestito con la divisa scolastica dal color blu mare, differenziata da dei pantaloni lunghi, che indicano appunto la divisa maschile.
« Può' darsi, ma riguardo quel caso, io ho solo visto un uomo aggredire la vittima, ma aveva il viso coperto. Posso solo confermare le parti dimensionali dell' individuo. » Specifica sempre quella giovane, guardando con i suoi occhi violetti azzurri il suo compagno.

« Ran, non preoccuparti, se la penso giusta, tua madre vincerà la causa, proprio perché la persona sospettata è una dalla corporatura robusta, sempre che tu non abbia subito un gioco d'ombre! » Dettaglia il giovanotto con sicurezza e dedizione nel formulare la frase.

Ran fa un sospiro, iniziando a ricordarsi di quel evento che le rese la giornata un po' troppo movimentata: Stava a casa sua, a stirare in pace le cose di suo padre, finché Goro, non la chiamò per dirle di comprare le sue sigarette.
Lei con pazienza, si vestì per uscire, anche se, non ne aveva voglia, dato che il freddo incombeva sempre alle porte.
Uscì di casa, si diresse verso la tabaccheria più vicina.
La trovò chiusa, in quanto c'era un bigliettino attaccato con dello scotch, nella quale era specificato che il proprietario stava in malattia. Le toccò girare per il quartiere, finché non sentii da un angolo, una discussione animata...
Lei s'incuriosì, e così entrò dentro un garage.
S' incamminò al suo interno per vedere meglio la situazione. Percorse verso la fine del deposito, ci trovò un prato dove si notavano dei fiori calpestati da orme di piedi.
Lei, con circospezione susseguita dal disagio e un pizzico di paura, le seguì,ciò la condusse in un posto illuminato parzialmente dai raggi del sole.
Il luogo era circondato da delle scale, con le maniglie arginite che portavano ai piani alti e bassi. Quando Ran entrò dentro, intravide un luccichio avvenuto a causa del raggio del sole che prendeva in pieno un oggetto con una lama affilata, essa era stata l'arma per compiere il delitto; un coltello.
La giovane, era nascosta dietro ad un muro. Vide, un gesto, susseguito da un urlo agghiacciante che le fece accapponare la pelle dai brividi. 
Il colpevole uscì da un' altra via. Tuttavia Ran, guardò oltre lo spicchio del muro per vedere chi fosse. Purtroppo era molto distante, inoltre l'individuo correva controluce; per cui si poteva solo scorgere la sua sagoma.
Ran, dopo essersi assicurata che la persona se ne andasse, vide il corpo inerme di una fanciulla, cosparsa di sangue che fuoriusciva dalla sua pancia.Il pavimento era imbrattato di rosso. La vittima era stata pugnalata allo stomaco. Ran tremo a quella vista, fino ad emettere un urlo acutissimo.
Chiamò Shinichi, che in poco tempo la raggiunse, poi fu chiamata la polizia dato che per la signora era troppo tardi.
Durante il caso, in poche ore, si scoprì che la vittima si chiamava: Miya Miyani. Lei si era ritrovata con dei suoi vecchi amici 
attraverso l'invio di un invito che era stato spedito da un loro amico: Akahito Mastuishi.
Shinichi, prese i
n mano il caso, e così in poco tempo, riuscì a scoprire che Akahito aveva inviato la lettera di ritrovo ad altre due persone; costoro erano due donne: Chiyo Setsuishi ed Emiko Ryuki; entrambe erano amiche della vittima.
Durante le indagini, venne rivelato che entrambi, reputavano la vittima come responsabile della morte di un altro loro conoscente stretto che si chiamava: Isoshi Kiroshi. Costui, era il migliore amico di Akahito nonché fidanzato di Chiyo e fratello acquisito di Emiko.
Successe cinque anni fa, Il signor Isochi fu trovato nel suo appartamento privo di vita con un ferita profonda al polso, essa, era immersa nell' acqua della vasca.
La polizia  concluse quel caso come: suicidio, in quanto era accaduto in una stanza chiusa, senza intrusioni, poiché la porta del bagno, era chiusa a chiave e non vi erano altre impronte digitali sulla maniglia ed altri oggetti, se non quelle della vittima stessa.
Chiyo, Emiko e Akahito, diedero la colpa a Miya, in quanto lei era l'ultima persona ad aver visto Isoshi nella sera in cui morì. Tuttavia lei, mai fu accusata in quanto nell' ora del decesso della vittima, lei era in un altro luogo.

Shinichi basandosi sulla testimonianza di Ran, riesce a far risultare colpevole Akahito in quanto era l'unica persona a corrispondere alla descrizione del corpo visto da Ran. Infatti egli, aveva una corporatura robusta, con spalle larghe ed era di altezza media. Mentre le altre due, erano snelle con spalle piccole.

Akahito fu arrestato, tuttavia ammetteva sempre la sua innocenza, per questo lui si rivolse ad un avocato. Quindi Ran venne chiamata da sua madre che lavora come avvocatessa per farle fare da testimone oculare contro Akahito.

« Non preoccuparti, ti starò vicino! » Esprime Shinichi mentre sta seduto per poi aggiungere « Pero', c'è una cosa che non mi torna, anzi è da tutto il caso che non riesco a non pensarci...» Ammette con fare pensieroso, poggiando la sua mano destra al mento.
Ran, lo osserva attentamente per poi chiedere con tono curioso. « Cosa non ti convince? »
« Ciò che hai visto... Vedi, tu hai detto che l'assassino era di corporatura robusta, e l'unico tra questi è appunto Akahito. Ma se invece ti fossi sbagliata? E se fosse solo apparenza? Inoltre, nel luogo del delitto, c'era uno specchio... dove appunto hai visto un riflesso della lama, ma se fosse stato il riflesso dello specchio ad averti ingannata?» Domanda a testa chinata meditando tutto ciò che ha detto.
Ran domanda cercando di capire meglio. « Anche se fosse, cosa cambierebbe? »
Shinichi guardandola negli occhi esprime. « Molte cose, con la tua testimonianza, potresti aver alterato ciò che realmente era accaduto. »
Ran un po' sentita responsabile afferma. « Ma io sono sicura di ciò che ho visto! Quel uomo, ha preso il coltello, l'ha alzato, per poi pugnalare allo stomaco la vittima! Non è stata fantasia! »
Shinichi fa uno sbuffo pensando – Non in quel senso... Lo specchio deve essere la chiave... Specchio... visione da lontano... forse... possibile? -
« Ran, che mano ha usato l'assassino per commettere il delitto? » Domanda, per capire se la sua ipotesi sia esatta.
« Sono sicura che fosse la sinistra. » risponde la ragazza.
Shinichi suppone. « Forse tu hai visto l'immagine riflessa dell' assassino, e hai dedotto dalla posizione dell' immagine che la mano usata fosse la destra, ma se capovolgiamo la scena, la mano sarebbe stata la destra... per cui l'unica destrorsa del gruppo.»
Ran ribatte. « Non può' essere, la persona aveva una corporatura robusta, e quelle due ragazze erano magre con spalle piccole! » Afferma sicura.
« Quanti gradi c'erano quel giorno? »
Ran prende il cellulare, controlla il meteo leggendo a voce. « due gradi. Ma cosa c'entra? »
« Hai visto il corpo come contorno mentre correva verso la luce del sole, pero' non hai osservato né il viso, né cosa indossasse; inoltre faceva freddo e potresti aver scambiato maglie pesanti e spesse più il giubbotto imbottito, per la stazza reale dell' assassino.
Contiamo poi che nessuno di loro aveva un alibi confermato. Tuttavia con la tua testimonianza hai messo sotto accusa il signor Akahito, che sta tentando di difendersi con un avocato.»
Ran rimane in silenzio sentendo in sé un senso di colpa mentre la sua mente le dice – E se avessi sbagliato? Se avessi davvero mandato un innocente in prigione... Ma perché non sono stata zitta? Io credevo di agire nel giusto... Possibile che Shin sappia sempre come ribattere le mie convinzioni? -
Shinichi asserisce. « Appena finiscono le lezioni, torniamo nel luogo del misfatto! »
Ran con testa chinata e sguardo triste annuisce in un mugolio.
Shinichi notando come la sua ragazza sia peggiorata nell' umore, si sente un po' in colpa così sdrammatizza « Potrei sbagliarmi, non serve sentirti così, davvero non badare a ciò che dico... » Mentre pensa – Mi da fastidio che stia così... e per colpa mia poi... non volevo.
Uffa! Non ci so fare con lei, sono stato così preso a scoprire la verità, che non ho pensato a come potesse stare... Devo rimediare, ma come? - Pensa lui riflettendo.
« No... hai ragione tu... sempre avrai ragione...» Mormora lei con un falso sorriso.
Shinichi si alza, prende per mano Ran e la porta fuori dalla classe conducendola lontana da tutti, per poi domandarle. « Ran, ti fidi di me vero? »
La ragazza, si guarda attorno chiedendosi perché mai Shinichi l'abbia portata in un posto così desolato « Sì, perché? »
« Allora non preoccuparti! Forse è vero che hai sbagliato, ma dagli errori s'impara! Non sentirti in colpa, vedrò di risolvere il caso come si deve... la verità e che mi ero fidato della tua parola senza vedere tutto ciò che serviva! Questo è un mio errore, che voglio rimediare, per cui... Quello che deve avere una colpa sono io, non tu, va bene? »
Ran aggrotta gli occhi un attimo, per poi normalizzarli in uno sguardo più dolce pieno d'amore. Si avvicina a lui,per strappargli un bacio a fior di pelle.
Shinichi rimane un po' spiazzato, ma subito ricambia il bacio con uno più approfondito.
« Sei un tesoro! Ti preoccupi così tanto per me. Credi sempre in me, così tale che sbagli pure nei tuoi casi; non so se esserne felice od arrabbiata. Pero' sono contenta , perché mi hai detto come stavi! Sei tanto importante per me. » Afferma con dolcezza la castana guardando negli occhi il viso del suo ragazzo che ha le gote arrossate con un leggero disappunto dipinto sulle sue labbra, manifestato da una leggera apertura a forma di zero.
Shinichi, si guarda attorno, non vede nessuno così esplicita in un sussurro sentendo in sé l'emozione traboccare dal suo cuore. « Ecco... tengo più a te ché ai miei casi da risolvere! » Spiega per poi allontanarsi col viso da quello della fanciulla per paura di rimanerci ipnotizzato.
Ran, stupita felice come non mai era stata, gli da un altro bacio a stampo dichiarando a tono affettuoso. « È la frase più bella che potessi dirmi! »
« Sul serio? » Domanda lui stavolta con le mani sulla testa a causa dell' imbarazzo.
« Sì, dato che tu mi mettevi quasi sempre seconda ai tuoi casi...»
« Ehm... già, lo so, ma... come dire... Siamo quasi da un mese insieme, e quindi... beh, è normale! » Si affretta a dire, sentendo di non riuscire più a coniugare una frase.
« Già, tra due settimane sarà il nostro primo mese! Non vedo l'ora che arrivi il quattro marzo! » Manifesta con espressione divertita e sognante.
« Mmm, quattro... vedrò di tenermi libero. »Assicura con voce un po' spezzata dall' agitazione.
« Devi, se no ti meno a suon di calci! » Avvisa con occhi socchiusi che mostrano chiaramente che non sta scherzando.
« Ehm... sì ok..» Si arrende colpito nella coscienza da quello sguardo mentre pensa – Ran è la forza, mentre io la mente... quasi ci completiamo...-

Quando i due tornano in classe, Ran prende il cellulare, nota che ha un messaggio non letto. Si ferma, così pure Shinichi che chiede « Chi ti scrive? »
« È il numero di Lisa » Afferma leggendo
Ciao Ran! Come stai? Volevo avvisarti che sono guarita dalla febbre e dal mio coma di cinque giorni. Ora sono in gita con la classe, siamo a Gunma, e sai non è male questa vacanza, pensa che io e Kaito lentamente ci stiamo riavvicinando...
Ah, Salutami tutti in particolare Sonoko e Shinichi, non dirglielo ma è un buon amico, anche se mi spaventa.
Quando vuoi scrivimi, ti voglio bene.
Lisa.
-

Ran spiega « Lisa ti vuole bene lo sai? »
Shinichi risponde con freddezza. « Sì beh, è coccola, se ne sta tra le sue e non s' intromettete... » Mentre pensa – Se pensa che così eviterò di indagare su di lei, si sbaglia! -
Ran invia un messaggio di risposta. Va da Sonoko a farle i saluti da parte di Lisa.
Le lezioni iniziano e così tutti stanno in silenzio ad ascoltare la lezione.

*

« Allora, quanto ancora vuoi evitare di parlarmi? »
« Finché non imparerai a controllare le tue emozioni... Hai rovinato tutto! »

Un minuscolo litigio intercorre tra Caroline e Henry che se ne stanno seduti vicini, ognuno con la testa rivolta verso i lati opposti lasciandone solo le spalle come loro visione.
« Mi dispiace, ma capiscimi...»
« Eh no, adesso quei due sono insieme...»
Il nervosismo s'imbatte su di lei, che lentamente volge lo sguardo verso il rossiccio che non fa altro che sbuffare in preda alla disdetta.
Lei inizia a chiedersi sempre più, quasi ossessionante, di come mai quel ragazzo così bello e carismatico, possa interessarsi a Lisa, che secondo il suo parere: è solo una ragazzina che ancora deve maturare.
« Non siamo più amici vero? »
« ….»
Henry non risponde, è ancora arrabbiato per come Lisa lo stia evitando, ma sopratutto di come Caroline abbia trapelato a quei due il fatto che siano amici. Dopo questa mancanza di attenzione, lui ha cambiato giudizio verso Caroline; prima la reputava una ragazza sveglia, che sapeva arrangiarsi ad ogni avvenenza, adesso invece, gli sembra di avere a che fare con una ragazza simile ad Emily in quanto è: imprevedibile, che parla in base alle emozioni sentite.
Mentre giocherella con il suo cellulare, osserva le notizie di Caroline e le sue.
Inizia a riflettere alla domanda della ragazza: se sono amici o meno. Non sa cosa rispondere...
Per lui l'amicizia, era sempre stata un optional, non aveva mai avuto dei veri amici, se non colleghi o conoscenti. Ciò nonostante, lui rammenta le parole di Kaito: che se continuasse a trattare così superficialmente male il prossimo, potrebbe restare da solo.
Si lascia sfuggire una frase che esce fuori dalla risposta da dare a Caroline.
« Rimarrò solo vero?»

La bionda si gira un attimo scontenta per poi rispondere come una macchinetta. « Sì, se continui ad allontanare tutti,...» Fa riconoscere con dispiacere per lui, ed un minimo di rissolevamento per lei; perché a vederlo così, le procura una specie di appagamento, che le fa credere che questo malessere possa far ragionare il ragazzo.
« Va beh, alla fine siamo tutti soli! » Afferma lui convinto, anche se dentro, si sente un po' incoerente dato che, lui desidera da sempre poter spassarsela con qualcuno. Ma non un divertimento dettato dagli argomenti, bensì uno scaturito da quei momenti dove le persone si divertono con scherzi, e sfide. Proprio come fanno Kaito e Lisa. Infatti lui, è invidioso del loro rapporto che nonostante tutte le difficoltà, riescono a superare tutto aumentando sempre di più il loro legame.

Caroline chiude gli occhi, e ripensa per un attimo alla parola avere qualcuno accanto.
Le salgono in mente i ricordi di chi le piaceva, il come lei ammattiva ad ogni suo gesto, e sopratutto la loro discrepanza nel comprendersi. Proprio da ciò risponde.
« Sono belli i ricordi, anche se nostalgici ti fanno capire che hai avuto uno scopo in quel tempo! »

Henry discosta lo sguardo dal finestrino che mostra il paesaggio in movimento innevato, facendo scorgere di fronte al panello di vetro oltre le case anche le montagne coperte dalla neve.
« Può' darsi, ma io non ho dimenticato cosa accade tempo fa...»
Lei fa un lieve cenno alla tranquillità tramite i suoi occhi; forse finalmente ha trovato qualcosa che possa aiutarlo a legarsi a lui. Questo lei pensa.
« Anche io, non dimenticherò mai ciò che passai... Ti va di saperlo?» Propone con coraggio, anche se non la smette di premere le mani in pugni sui suoi pantaloni.
« Non penso che siano affari miei, ma dato che siamo in argomento... accomodati »
Caroline contempla. « Ti dissi che mi piaceva Evryl, bene ti sei chiesto il motivo? » Domanda, per vedere se a lui un minimo gli interessa il discorso.
« Se non sbaglio, quello era un ragazzo molto pieno di sé, ma assai leale... Beh, dimmi come mai? » Esplicita accomodandola a proseguire il racconto.
« Vedi, un giorno mio padre, mi disse che io dovevo stare attenta a che tipi frequentavo... Avevo quindici anni, o quattordici; non ricordo bene. Sta di fatto che accade nel momento in cui conobbi una ragazza; si chiamata Britney. Anche lei era nel mondo dello spettacolo, ma non era splendente come me.
Lei ed io, stringemmo amicizia. All' inizio non mi fidavo, credevo che volesse solo uno slancio per fare film con me solo per aumentare la sua notorietà, ma dopo mesi, e mesi che ci eravamo frequentati, iniziai a fidarmi di lei.
A quel tempo non avevo amori, non amavo nessuno! E lei mi disse che sarebbe stato il momento per me di Schiudermi,
di togliermi via la fanciullezza, lasciarmi alle spalle l'infantilità e crescere... Non capivo, ero piccola; mio padre mai mi parlò di cose simili, appunto rifiutai ogni film con scene erotiche.
Un giorno accettai questa visione del mondo proposta da Britney. Mi introdussi dentro le sue compagnie, ed era stupendo, mi sentivo immersa con persone: diverse, maligne, perfide; tutto al contrario del mio bel castello di fate che mio padre ed io creammo assieme per tenere fede ai gusti di mia madre.
Passarono i mesi, e quei ragazzi per me erano diventati molto... importanti, come una famiglia... Io accettai di vederli da sola senza amiche, senza guardie del corpo; ormai mi fidavo completamente di loro e... scoprì il peggio del peggio, loro mi...» Si blocca, per poi iniziare a tremare dai suoi ricordi.
Henry accorgendosene, le dà una mano alla spalla asserendo « Non tremare, se fa male smettila di parlarne! »
Caroline, ormai con la gola annodata da un nodo, ammette « Mi hanno... violentata, capisci!? »
Henry rimane fermo, con gli occhi sbarrati dalla notizia. Non avrebbe mai creduto che potesse aver passato un momento simile. Le si avvicina cercando di dissuaderla dai brutti ricordi..
« Stai calma, è il passato, non conta più...»
La ragazza rivela con allarme. « Ho paura dei ragazzi... eppure Avrey mi disse che mi avrebbe sempre protetta se fosse riaccaduto. Mi confortò dopo l'accaduto, mi aiutò, mi risollevo il morale. Solo di lui mi fidai, talmente tanto che in un anno me ne innamorai senza capirlo, finché non lo vidi baciare sul set un altra. Traboccavo di gelosia, mi sentivo male, avevo perfino rinunciato a recitare... ma lui mi prese, mi parlò e mi convinse con il suo solito faccino carinoso, di continuare.
Lo feci per lui... Ma poi dopo altri mesi, gli rivelai i miei sentimenti... e lo sai cosa rispose?
“ Mi dispiace, ma non potrò mai amare una come te, sei troppo nel tuo centro, non badi a nessuno, fai scherzi a tutti, sei esuberante, vanitosa, non hai un minimo di modestia, ti credi la numero uno... tratti male il prossimo, ti isoli da tutti se non per questioni lavorative... Insomma non sei il mio tipo, e poi se vuoi saperla tutta mi sono dichiarato già a Britney!
Sai io... come ci stetti?! Britney, la mia migliore amica! Lei!! capisci come mi sentivo?!
Andai da Britney, gli chiesi spiegazioni, litigammo addirittura usammo le mani, e per colpa mia Britney si fece male ad un ginocchio. Fu ricoverata in ospedale. Avrey da quel giorno... mi disse che avevo superato il limite della sopportazione...
Sai cosa significava? Che lui faticava ad essere mio amico, che in realtà non lo era affatto... Allora mi rinchiusi in camera mia, isolandomi per qualche giorno, finché non sentii una tua chiamata, io non mi ricordavo di te, ma forse tu, che eri senza genitori e famoso di grande notorietà, avresti potuto essere il mio primo amico... Così risposi, mi parlasti della gemma di mia madre, e io fui felice, perché qualcuno s'importò della mia eredità. Tuttavia io... avevo paura, di farmi odiare anche da te; così presi il computer, andai su internet e cercai i comportamenti che i ragazzi apprezzano... Li studiai come se fossero un copione e li praticai...

Ed ora eccoci qui... Per te sono malvagia vero? »

Henry rimane con gli occhi spalancati, sopracciglia poste all' in su, la bocca leggermente aperta. Non sa cosa dire, la sua storia è pressoché tragica.
« Non lo sei affatto... anzi sei stata forte! » Dentro di sé si chiede se raccontargli del suo passato o meno.
« Hei, ti vuoi calmare... Non mi piace vedere qualcuno piangere... »
« Scusami, ma ho ricordato certe scene...» Singhiozza cercando di smettere di piangere.
« Va bene, ma adesso calmati! » Ordina dandole un fazzoletto. Lei si pulisce gli occhi e il naso per poi guardare il colore degli occhi di Henry chiedendo « Sei preoccupato? »
Henry preso in pieno risponde con freddezza « No... e se lo fossi, non te lo direi...beh, tu quindi cosa vedi in me? »
La ragazza senza pensarci su risponde. « Il mio migliore amico! Di te mi fido, anche se credo che tu mi stia solo prendendo in giro, pero' non mi vuoi come corpo, non vuoi fare nulla... Quindi mi fido ancora di te! Anche di Kaito mi fido... Per questo lo baciai, perché mi piace!»
Henry domanda con curiosità. « Aspetta, ma seriamente ti piace Kuroba? Insomma... non è per te! »
La ragazza ammette « Kaito, mi piace per come bacia, per il suo carattere; ma dopo come mi sta trattando ora, non m'interessa più tanto, e sto lasciando un po' vincere Lisa. Non posso fermare un amore così potente! » Afferma guardando Kaito e Lisa giocare tra di loro con complicità e divertimento.
Henry li guarda per un attimo, poi sospira « Te ne sei accorta... Tu non lo sai ma quei due sono così da sempre, prima sono legati, poi accade qualcosa, si separano ed infine, magicamente li trovi più uniti di prima! Spiegami come è possibile...»
« Magari quei due sono talmente affini, che si assomigliano in molte cose, forse sono destinati!» Suppone iniziando a fantasticare sull' amore.
« Ma quale destino, mica esiste!»
« Sì lo so, ma molte ragazze credono a questo. »
« Sono illuse, nella vita se non fai nulla, mica hai in regalo le opportunità?! »
« Lo so! Beh, ora sto meglio lo sai? »
« Senti, hai davvero timore a perdermi come amico? »
« Sì... Come ti ho detto tengo molto a te! »
« mmm... D'accordo... Allora... facciamo pace? »
La bionda con un viso splendente, si avvicina al viso del ragazzo contemplando « Sì, Sì, certo che voglio fare pace con te!! »
Henry indietreggia domandando un po' sorpreso « Non avvicinarti così...»
Caroline si mette a sorridere. « Scusami, e che sono contenta! Pero' tu... dimmi la verità, ci tieni un po' a me? »
Henry rimane a rifletterci per poi asserire « Sei una tipa molto strana... Pero' non posso non ammettere che mi piace stare con te, perché mi trasmetti qualcosa nelle tue belle parole...» Ammette con un leggero imbarazzo.

Caroline scioglie il suo sguardo in uno più rilassato per contemplare. « Quindi potrei dire che siamo amici, non mi stai usando vero? »
Henry distoglie lo sguardo per un attimo, guarda verso la finestra pensando – Usarla? Era questo il mio scopo, ma dopo ciò che ha subito; può' davvero una fanciulla così tormentata dal passato usarmi? Eppure, perché sto meglio? Forse ho compreso qualcosa di lei, magari mi sento capito? Mah... Non posso mentirle, sarò sincero, lei lo è stata prima, e non sono così meschino da negare la verità.
Kaito aveva ragione, ho davvero ferito Caroline, ma io pensavo che fosse abituata... Forse come ho fatto per Lisa, mi sono illuso di conoscerla a fondo quando in verità non so nulla... Sì probabilmente prima di affermare qualcosa di simile, è meglio che conosca chi ho di fronte! -
« Henry, mi rispondi? » Domanda la bionda con gentilezza.
« lo ammetto, ti usavo, avevi avuto un piano perfetto, non potevo rischiare di perderti, per cui mi feci carino con te...»
Caroline abbassa il capo un po' delusa, per poi provare in sé una ferita lacerante che non riesce a colmarsi. Una rabbia proponente si abbatte su di lei per poi farla agire.
Un segno a cinque dita lascia sul volto del ragazzo mentre gli esplicita a tono forte così tale che Kaito e Lisa e gli altri fermano ciò che stavano facendo.
« COME HAI POTUTO FARLO! IO NON VOLEVO CREDERCI! MA CON CHE CORAGGIO PUOI DIRLO CON TALE TRANQUILLITA! SEI UN IDIOTA, MI HAI FERITA MOLTISSIMO! »

Kaito e Lisa, guardano la scena in silenzio per poi commentare.
« Secondo te che è successo? »Domanda Lisa a Kaito in bisbiglio.
« Mah, forse si è arrabbiata...» opta lui notando gli allineamenti furenti della ragazza.

Henry invece si mette le mani sulla guancia toccata mormorando. « Già, ora puoi anche non parlarmi più no? » Afferma senza guardarla.
Caroline si avvicina al mento del ragazzo lo tira a sé gli scaglia uno sguardo che per un attimo riescono a fermare il cuore del ragazzo facendogli provare una strana sensazione di pericolo e divertimento.
Lei sussurra con voce maliziosa avolgendosi così di misteriosità .« Ora ti ruberò qualcosa, così saremo pari...»
« Eh? » Domanda lui perplesso, non sapendo bene cosa dire, ma in poco tempo lo capisce... Quello che lei intendeva,altri non era ché: un bacio a tradimento.
Henry sbarra gli occhi incredulo, non fa una mossa, non riesce a muoversi, perché le sue mani sono bloccate da quelle della ragazza. Nel mentre del azione subita, Caroline apre un attimo gli occhi lasciandogli l'immagine stampata del suo sguardo. Si stacca con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
« Piaciuto come ho rubato il tuo primo bacio? » Domanda con voce deliziata. Si lecca le labbra mentre i suoi occhi trasmettono interesse e magnetismo che lasciano di sasso il giovane.
Henry ancora scosso dell' accaduto rimane per qualche secondo imbambolato, con la mente libera senza pensieri, solo pure emozioni di stupore lo schiacciano. Dopo qualche minuto, socchiude la bocca mettendosi la mano sulle labbra arrossendo più dei suoi stessi capelli rosso fuoco. In poco tempo, realizza il tutto.

Lisa sbarra gli occhi incredula, Kaito invece, fa un ghigno mostrando a Lisa una foto.
« Lisa, per te questa farà più scalpore del mio bacio con quella? »
Lisa guarda e nota che ha ripreso per bene il bacio tra Henry e Caroline.
« Hai talento come fotografo! » Si complimenta lei divertita.
« Sono il migliore lo so! Allora che ne dici questa foto potrebbe togliermi dai guai, non credi? »
Lisa risponde felice. « Sì! Facciamo così, mi invii la coppia di questa foto, poi tu mostrerai a Caroline la foto e io a Henry, e iniziamo a fare il loro gioco! »
Kaito ci pensa su con un punto interrogativo, che subito lo denota alla fanciulla in un bisbiglio a orecchio, dato che c'è fin troppo silenzio nel veicolo.
« Henry, sa del tuo segreto, non ti conviene fargli un gioco simile, potrebbe ancora una volta riprenderti! »
Lisa asserisce sempre in un bisbiglio. « Allora invertiamo i ruoli: io lo dico a Caroline e tu a Henry, in quanto non sa chi tu sia, e poi Emily non sa chi sei, quindi non avrebbe modo per scoprirti, e poi credo, che ti accorgeresti se uno ti spiasse o meno...»
Kaito fa un sorriso di complicità mormorando convinto. « Brava, allora faremo così! Lisa, sei fantastica! »
« Io? Ma che dici... Se tu che hai avuto l'idea della foto....»
« Sì, ma... Ah lascia perdere. » Si sbriga a dire pensando – ma perché non capisce che mi sto dichiarando in codice? E meno male che inviava lettere d'amore per Alan, uffa io ci provo! »

Prende un quaderno, scrive un messaggio, lo ritaglia per poi farlo apparire davanti alla ragazza che sta momentaneamente scrivendo un messaggio di risposta a Ran. Vede il messaggio, e chiede
« Ma siamo vicini puoi dirmelo...»

Il ragazzo risponde « Eh? Di che parli... io ascolto musica! » Afferma con ingenuità facendo finta di nulla. Seleziona dal mp3 la musica per poi guardare che espressioni fa la sua compagna di giochi.
Lisa apre il bigliettino pensando – A volte Kaito è strano, mi ha vicino eppure usa dei bigliettini va beh, vediamo che ha scritto... -
Sbarra gli occhi incredula –
Ti ricordi quando mi dissi delle tue foto? Mi ero accorto che avevi una specie di complesso d'inferiorità, ma non devi tu sei bellissima, speciale mi piaci così come sei. Con te è uno spasso stare, non mi annoio mai, sei spumeggiante, allegra, determinata e poi ti arrabbi con il nulla, sei talmente paranoica che non vedi quello che tento di trasmetterti. Non cambiare, perchè piaci a tutti per come sei!. Kid.-
La castana, rimane sospesa tra verità e bugia, non comprende cosa sia il tutto, se interpretarlo come lettera: d' amicizia, di conforto, oppure d'amore.
Si volta a guardare Kaito che non fa che fissarla con sguardo di chi non sa cosa ha fatto, giusto per non fargli capire troppo della lettera, in quanto a lui piace metterla alla prova.
Ritorna al foglio, lo rilegge finché non scrive dietro ad esso un messaggio che lo passa a Kaito.
Lui lo prende in silenzio pensando – che imbarazzo, scommetto che ha capito tutto... -
Lisa prende dalla borsa una scotola di biscotti, inizia a mangiarli pensando – Kaito, cosa stai cercando di dirmi? -
kaito legge il bigliettino –
Grazie, sei un tesoro. Hai ragione ho un complesso d'inferiorità verso Caroline, ma questo è dovuto perchè ti amo, e ho paura che una possa strapparti da me; lo so che non sei il mio ragazzo, ma anche se non lo sei è più forte di me.
Riguardo le tue parole, sono felice di piacerti per come sono, il divertimento che tu hai citato, anche io la penso come te, sei speciale per me... Pero' questo messaggio significa che ti sto interessando vero? -
Kaito fa un sospiro per poi rispondere. « Sì mi stai interessando! » Afferma con sicurezza pensando – Alla fine è meglio che sappia in minima parte i miei sentimenti, così non la smette e continua a guardarmi... anche se più l'ho qui vicina a me, più vorrei coccolarla, ho gli impulsi di voler andare oltre al rapporto amicizia... Addirittura non m'importa nemmeno se ci vedano gli altri, e pensare che sono così indiscreto, ma dopo quel bacio io non smetto di pensarci. -
Lisa socchiude gli occhi rendendo il suo sguardo pieno d'interesse, che con la luce del giorno filtrata dalle finestre paiono brillare di luce propria. Si mette vicino al ragazzo per dargli un bacio sulla guancia mormorando « Allora non smetterò; forse un giorno mi amerai! »
Il ragazzo arrossito pronuncia con imbarazzo e disagio. « può' darsi...» mentre pensa – Oh no, adesso mi riempirà di chissà che affetto e io dovrò non fare nulla? Ma quanto sono cretino!
No è lei a farmi usare il cuore e non la testa! -

Henry in tanto si riprende dal bacio ricevuto. Dopo un po' di silenzio chiede « perché l'hai fatto... a che scopo? »
la bionda inizia a pensarci su per poi affermare « Per fare pace! »
Il ragazza s'innervosisce « Tu mi baci, anzi dai il mio primo bacio per fare pace!? Ma come ti sei permessa, un bacio non è un gioco... lo trattenevo per chi avrei amato, stupida! »
La ragazza afferma senza problemi. « Così impari! Così impari a ferirmi, così impari a prendermi in giro! Ben ti sta adesso io e te siamo pari, perché tu hai rubato la mia amicizia per te, e una parte del mio cuore... mentre io ho rubato il tuo primo bacio! Quindi siamo pari! »
Il ragazzo arrossisce di nuovo pensando – Ma che razza di ragionamenti sono? E sono pure concordi anche se strani... Ma perché ho ancora il batticuore? Mica mi faccio conquistare da un bacio, eppure... non nego che mi è piaciuto, erano labbra morbide, dal sapore dolce, che non so come mi ha fatto pure perdere coscienza dei miei stessi pensieri... Ma perché... Come ha fatto? -
« Tu non sei normale, fatti curare, pazza non si bacia uno per vendetta! » Sbraita il ragazzo nervoso con tono alto.
« Al diavolo la moralità! Tu sei il primo ad essere immorale, bene non sapevo che altro fare e ti ho baciato! »Ribatte lei a tono più alto del ragazzo.
« A te piace Kaito, non io chiaro!? Non puoi baciarmi così se tu... non provi nulla per me! »
« Se provo o meno qualcosa per te, lo so io! »
« Sta zitta, tu rubi i baci agli altri e basta! »
afferma distogliendo lo sguardo, diminuendo di molto il tono, come se avesse paura ad andare oltre.« No... non è vero...»
« Sì, hai baciato Kaito, e ora me... chi sarà la tua prossima vittima? »

« Nessuno... Perchè pensi così male di me! Io non bacio chiunque! »
« Allora mi vieni a dire che hai un debole per me!? »
« IO... NON POTREI MAI AVERE UN DEBOLE PER UNO COSÌ CINICO! LO SAI COSA C'È CHE NON VA IN TE? TI METTI AD ESCLUDERE CHI TENTA DI CAPIRTI, IO TI HO RACCONTATO UNA PARTE TRAGICA DELLA MIA VITA, E TU NON MI RACCONTI NULLA DI TE! IO CI PROVO A DARTI LA FIDUCIA, CI PROVO A CREDERE CHE SEI BUONO... MA TU SEI PESSIMO, NON HAI CUORE! HO FATTO IL POSSIBILE PER AIUTARTI, CI HO PROVATO, E TU SEMPRE MI RIPAGHI COSÌ!? MA PERCHÈ NON DIVENTI PIÙ COME QUEL TIPO CHE STA CON LISA...VUOI SAPERE LA VERITÀ!? KAITO A ME PIACE! » Urla facendosi sentire da tutti.

Alan, Aoko e Rina iniziano a discutere chiedendosi che cosa sia accaduto. Alan chiede informazioni ad Akira che spiega l'accaduto. Un po' tutti e tre rimangono scottati dalla notizia, anche se poi subito cambiano argomento riguardo i loro dolci preferiti.

Lisa e Kaito, invece sentendo la sfuriata, sbuffano entrambi. Lisa per come abbia ammesso di fronte a tutti i suoi sentimenti per Kaito, mentre Kaito per come non sa come farla non interessare a lui.
« A volte sei un arma a doppio taglio... Ma che cosa fai alle ragazze?! Perché devo sempre preoccuparmi per la tua popolarità? » Borbotta fra sé.
« Tu non sai quante rivali hai... E poi sta tranquilla, tanto non ci bado... E parli tu che hai fan dappertutto? »
Lisa chiede « Ma cosa dici?! »
Kaito prende il cellulare per poi mostrargli dei siti su di lei.
« Qui, c'è gente che ti vuole bene, e per di più ci sono dichiarazioni d'amore... E poi parli tu di me! »
Lisa risponde « Ah sì, ma solo a Saint Tail, qui tutti mi detestano...»
« Ovvio, perché non sanno i tuoi precedenti, e poi tanti pensano che stai con
lui »
«
Ha detto chiaramente che non stanno insieme, dubito che la gente non ci creda...»
« Sì, ma i sentimenti cambiano Lisa, le vicende si evolvono... Tutto cambia nel tempo... e tu ancora non lo capisci...»
« Non nego che i sentimenti cambino, perfino un amico da un giorno all' altro potrebbe diventare un nemico o viceversa, ma... tra me e
lui c'è solo amicizia! »

« mmm... Sì infatti solo amici... » Mentre pensa – Quanto è tonta! No quanto io sono ambiguo... meglio non pensarci. -


Henry, nonostante si sente un po' ferito e preso in giro, non ribatte. Se ne sta zitto cercando di non ricordare ciò che era successo; Più ci prova, più non smette di pensarci finché non mormora « E sparisci! »
Caroline anche lei di mal umore, inizia a riflettere su come si sia comportata da bambina, finché non inizia a sospettare che i suoi comportamenti di delusione e attrazione verso Kaito detti da lei, non siano modi per farsi interessare a Henry.
- Ma perché mi comporto così da bambina? Non sono cambiata affatto, mi sembra di tornare al tempo in cui ero esuberante e trattavo tutti male... Ah basta, e poi perché l'ho baciato, ma che mi è saltato in mente?! Sono pure una bugiarda... Certo Kaito è bello, ma solo per il corpo, ma oltre non mi piace... Mentre Henry è solo un amico, sempre se lo è... Non è che io sto così perché a me lui stia interessando?! Ma no, figuriamoci, non ho batticuore, non provo nulla se non... voglia di stuzzicarlo, e poi quel bacio perché mi ha fatto provare quel forte affetto? Nemmeno per Kaito lo sentivo, cioè per lui era solo attrazione fisica... Basta, ma che m'importa, non posso aver scordato Avryl con un solo bacio! Anche se Henry è bellissimo... peccato che sia così cinico... Mi sa che non mi tratterà più da amica... -

Il pullman arriva a destinazione, così tutti scendono, per poi prendere le loro cose. Fatto ciò, s'incamminano verso la funivia che li porta tutti verso la baita.
« Wha che bel panorama! » Annuncia Aoko felice che sta vicina a Rina.
« Sì, infatti, pero' si gela, e se noti le nuvole sono in movimento! » Esplicita con tono un po' allarmato.
« Ma dai, che vuoi che succeda, e poi c'è il sole...» Afferma indicando ad ovest.
« Il sole sì, ma lo sanno tutti che in montagna il tempo cambia subito... »
« Non preoccuparti, piuttosto ti va di fare una gara appena saremo in cima? »
« Sì, tanto ti batto! »
« Non credere, io e Kaito eravamo i più bravi. »
« Anche Alan è bravo, e scommetto che batterebbe Kaito. »
« Ahahaha, lo sai, una volta Kaito si travesti da KaitoKid, sembrava l'originale»
« Oh... interessante, quindi se c'è una manifestazione in maschera si travestirebbe da Kid? »
« Già, anche se è strano dato che non gli piace quel prestigiatore. »
« Interessante...» Mormora, mentre nella sua mente scatta un' idea...
« A che pensi, hai lo sguardo strano.»
« Pensavo... Non preoccuparti, sono solo immagini nella mia mente. » Afferma divertita.
« Se lo dici tu...»

Alan che si trova sulla funivia vicino a dei compagni pensa – Ecco, adesso scierò solo... va beh, chissà se Aoko si divertirebbe se la sfidassi... ma figuriamoci, lei non è Lisa, e poi sta con Rina... beh almeno avrò pace... Sì devo pensarla così! -

Lisa e Kaito si mettono vicini alla funivia.
Quando viene messa in moto, i due guardano il paesaggio con ammirazione, specialmente Lisa
« Wow! Kaito è tutto bianco! » Afferma Lisa con occhi spalancati provando in sé l'adrenalina
Kaito più che guardare il panorama, guarda più la ragazza accanto a lui che con il suo entusiasmo, riesce a farlo rasserenare.
« È Bellissimo non trovi?! » Esplicita sempre Lisa stavolta guardando Kaito che le rivolge occhi rilassati.
« Hei, perché mi fissi? » Domanda lei un po' in difficoltà, sentendo per qualche istante l'ansia.
« Sto ammirando qualcosa di più bello. »
« Ah sì? Dove?! » Domanda guardandosi in giro « Io non vedo nulla di più bello di questo posto. »
Kaito fa una risata « L'avrò immaginato...» Mormora fra sé divertito.
« Cosa hai visto? »
« Una sola parola: vivacità! » Afferma lui guardandola negli occhi.
Lisa si avvicina di qualche centimetro verso Kaito con le mani congiunte al centro del suo corpo. Si sfrega le mani per sentire che calore delle sue mani, per poi appoggiarle alla bocca creando una concavità dove lei ne approfitta per pensare – Cosa ha Kaito, è dolce, fin troppo, cosa gli succede? È da quel bacio che è diventato più solare, sembra il ragazzo che un mese fa conoscevo... Possibile che la nostra amicizia sia stata saldata? O forse c'è altro? No... non m'illudo... -
« Ehi perché sembri così pensierosa? » Domanda lui curioso.
« Pensavo... Kaito, per caso oggi è un giorno importante per te? Intendo si festeggia qualcosa? » Domanda cercando di non sembrare invadente.
« Un giorno speciale? No, pero' per me è speciale! »
« Ah sì e perché? »
« perché parliamo e non ci sono litigi! » spiega senza pensarci. Non appena termina la frase discosta lo sguardo pensando – Ma cosa sto dicendo? Non riesco a tenere a freno nulla... Eppure non capisce che sono felice perché sto con lei, non capisce? E poi perché ci sto provando con lei? Basterebbe che le dicessi la verità e lei... Ma così facendo mi chiederebbe il fidanzamento e io non voglio una ragazza, ma non voglio nemmeno averla come amica... Ma se è così io cosa voglio da Lisa? Che genere di rapporto desidero con lei? - Pensa guardando davanti a sé.
« Ah ecco perché sei così tranquillo, ahahaha e io che pensavo... ma quanto sono scema... Ehm, beh tra poco saremo arrivati! » Afferma con una risata sforzata mentre sente in sé un po' di malinconia, ma si riprende non appena pensa che l'importante è averlo i vicino a lei, che i sentimenti non c'entrano.

Kaito se ne sta zitto, non vuole ribattere o affermare ciò che ha detto Lisa, perché sente che potrebbe spezzare qualcosa. Aspettano di arrivare alla cima, dove trova i loro compagni che li attendono.

Quando Arrivano, Lisa prende la neve e inizia a giocarci. Aoko a vederla le chiede. « Che combini? »
Lisa senza guardarla, plasma la neve creandone degli anelli. « Gioco » Afferma lei divertita mentre perde la concezione della sua età, del fatto che tutti la osservano.
« Sì, beh, non ti sembra di essere un po' infantile? »

Lisa risponde « Io non ho mai giocato con la neve, è la prima volta che vengo in montagna, per me è una scoperta! » Afferma sorridente lasciando Aoko un po' senza parole.
« Capisco... » mentre pensa – Lisa, anche se sembra certe volte matura, ha un lato infantile, ma forse è questo che Kaito ama di lei... va beh, ora che ci penso, anche Alan è un po' infantile, ma figuriamoci se lui si mette a giocare con la neve...-
Alan appena arriva, si mette a toccare la neve con discrezione per poi pensare. – Eccoci, adesso che combinerò, mi annoierò da solo già lo so... -
Rina raggiunge Alan « Tesoruccio, che hai sembri triste.»
Alan rabbrividisce « Non mi chiamare con quel nomignolo, è insopportabile! E poi mi sto divertendo! »
« A me non sembra...» esprime con scetticismo Rina.

Aoko discosta lo sguardo da Lisa per posarlo su Alan, notando che sta di nuovo vicino a Rina. Si mette un po' in disparte facendo un sospiro pensando – Perché mi sento sola adesso? Tutti hanno una coppia... No solo una coppia c'è... basta ma che m'importa di quei due, devo trovare qualcuno con cui parlare... uno! - Si guarda attorno, vede Akira parlare con Akito, così si fa coraggio per entrare nei loro discorsi. All' inizio non ci sta ma poi Akira inizia a parlarle del più e del meno per conoscerla.

Alan smette di giocare con la neve, per poi cercare i suoi amici, e là ci trova Aoko. Lui senza badarci gli va incontro per parlare un po' con loro.

Aoko appena sente la voce di Alan diventa muta abbassando il capo, poi se ne va verso Rina. La prende per mano, l'allontana per chiederle.
« Rina, tu cosa ne pensi di Alan? Intendo, lo ami seriamente?! Se è così perché non... ti accorgi che... insomma, non vuole una ragazza!? »
Rina socchiude gli occhi sospettosa chiedendo. « Non avrai gelosia spero...»
« Gelosia?! M-ma cosa vuoi che m'importi di quello! Io lo dico per te, insomma si vede che non ti ama! » Ammette arrossendo.
« Questi sono affari tra me ed Alan, tu che t'immischi? »
« Io... Non lo so, mi andava di dirtelo! E poi siamo amiche, non mi piace che vieni illusa così! »
« Apprezzo la tua preoccupazione verso me, ma non immischiarti... Io voglio tentare! Mi piace Alan fin da bambina! E adesso voglio conquistarlo... Proprio come fa Lisa con Kaito. »
« Va bene... fa come ti pare! » Afferma tornando dagli altri pensando – Scema, soffrirai per nulla,perché non mi ascolti!?-
Lei torna a dialogare con Alan, Akira e Akito. Rina li raggiunge mettendosi vicino ad Alan cercando di farlo sorridere, dato che si è accorta che qualcosa lo rattrista. Pure Aoko se ne è accorta, ma fa finta di nulla, cercando di fare amicizia con gli altri due lasciano così spazio a Rina. Anche se sente dentro di sé che qualcosa la infastidisce.

Dopo che tutti si radunano viene dato il via per andare a sciare.
Lisa s'incammina con Kaito verso una pista non troppo usata.
Lui gli inizia a spiegare che postura deve prendere.
La ragazza mezza spaventata, inizia a scivolare, per poi urlare in quanto non riesce a fermarsi perciò si mette a piangere nell' urlo.
Il ragazzo si mette davanti a lei per fermarla. Come risultato, i due cadono insieme mentre Kaito fa da cuscino per Lisa, lui , viene sporcato dalla neve.
« Oh scusami, non volevo! » Si scusa lei, stando a gattoni su Kaito mentre la sua paura svanisce, ma non le sue lacrime precedenti.
Si siede sulla neve fresca e soffice con le gambe divaricate.
Kaito si rialza senza problemi asserendo « Imbranata... »
La ragazza abbassa lo sguardo lamentandosi. « Ho avuto paura non ci riesco!! Non fa per me! »
Kaito prova un senso di tenerezza, si mette alla sua altezza per poi spiegarle « Mica s'impara in un giorno, ci vuole pratica... e dai non sei andata male. »
« Ma io non sapevo fermarmi, ho avuto paura di cadere e farmi male...» Si sente così infantile che si vergogna in quanto piange ad ogni minimo ostacolo, e ciò la fa sentire una ragazza debole.

« Su, tu non ti arrendi per così poco, o sbaglio? » La guarda piangere cercando di risollevarle il morale, anche se questo episodio gli trasmette un po' di divertimento poiché la trova buffa come una bambina piccola che ha bisogno di cure e riguardi per riavere un sorriso; ed è questo che ama di lei, principalmente la sua spontaneità nascosta nei suoi gesti infantili.
« D'avvero sono stata brava? » Chiede con occhioni grandi sembrano una cucciola.
« Ehm... ma sì come prima volta può' andare... Pero' non piangere più, va bene? » mentre pensa - Che occhioni, che lineamenti, che tenerezza... Lo so che è l'amore a farmi vedere lei così pero', mi intenerisce il cuore, non riesco a non attaccarmici-
« Va bene, riprovo! » Lei si rialza con dentro nuova determinazione.
Kaito fa lo stesso cercando stavolta di aiutarla insegnandole a curvare, e a fermarsi.
«Per curvare, devi spingere in avanti la gamba e piegare il ginocchio della gamba quasi come se t'inginocchiassi! » Spiega tentando di non farla più cadere per errore, cingendole le spalle per poi fargli da esempio.

Lisa ci prova « Così? » Tenta anche se si sente rigida proprio perché lui la tiene alle spalle, ciò le fa sciogliere il cuore al sole.

Kaito si avvicina per mettere apposto la sua postura « Perché sei così rigida? Devi essere sciolta» Afferma facendole un massaggio sulle scapole.
tesa di non riuscire a far bene le cose. « Non ci riesco... » mentre pensa - Mi fa stare più tesa questo suo massaggio. - Le sue mani per lei sono come scariche elettriche, sentendo lo stomaco che si contorce sempre più.
Il ragazzo inizia a pensare con difficoltà – Se non è sciolta è ovvio che non imparerà... cosa può' sciogliere una ragazza? Dunque siamo in montagna, non ci sono fiori, il cielo poi non è dei migliori; spero non nevichi... -
« Kaito, che c'è? » domanda lei, dato che lo vede un po' pensieroso.
Il ragazzo si avvicina per poi dare un bacio sulla guancia della ragazza spiegandole « Rilassati ok? Anche se sbagli non ho problemi a rispiegarti le cose .»
Lisa con gli occhi verso il naso guarda un po' verso il basso, sentendo il suo naso diventare più caldo, quasi le da fastidio. Fa un respiro, per poi rilassarsi, così riesce a tenere una postura corretta mentre pensa – Io non so che cosa abbia, ma non voglio che smetta, è perfetto... mi tratta come amica pero' io sono felice anche solo di così poco... Perché dovrei rovinare tutto e chiedergli se mi ama? Non è meglio un rapporto così? Almeno fino ad ora...-
« Grazie, sono meno tesa ora! »
Kaito fa un sospiro per poi continuare la lezione.
Lisa durante le prove cade, urla, piange, ma si rialza, finché dopo due ore, non impara la base.
« Ottimo, sei migliorata molto! » Afferma lui felice.
« Merito tuo! Ti ringrazio molto! »Esprime con euforia.
« Oh... Ma figurati per così poco... A dire il vero, è stato divertente vederti cadere.» rivela divertito, ricordandosi come il viso di lei si sporcava di neve mentre medita. - Era così disastrosa che non smettevo di ridere.-
« Sì lo so, sono così imbranata » afferma con il broncio.
« Ma se non lo fossi, non saresti unica. » - altra dichiarazione, a volte mi chiedo perché non glielo dico piuttosto che confonderla.- pensa lui un po' confuso.
« Eh? Kaito ma che significa? » domando curiosa, perché sono frasi fin troppo belle.
« Nulla... senti, dato che sono passate due ore, ti va di riposarci alla baita?»
« Aspetta ma che ore sono? » Chiede allarmata, ricordandosi del avviso di Akako.
« beh, sono le 16.00 perché? » domanda notando come Lisa abbia assunto un volto preoccupato.
Lisa pensa – No, non può' davvero fare qualcosa... credo... è assurdo! - Pensa strizzando gli occhi.
Kaito domanda «Hai un impegno? »
« N-No, non preoccuparti... ehm.. entriamo nella baita? »E aggiunge.
« K-kaito... » - devo dirglielo se no Akako potrebbe farmela pagare- Pensa lei con tutto il suo coraggio.
«Sì? » domando curioso dato che Lisa ha assunto una strana rigidità.
« Nulla, oggi sei molto gentile! » Esprime con un sorriso vero, anche se vorrebbe dire altro.
« io lo sono con tutte...» si giustifica, giusto per non farla sentire fin troppo speciale.
« Già, dai andiamo! » - Non riesco lo so già, a Kaito non piaccio...- medita con espressione triste.

*
« Shinichi allora, hai trovato qualcosa? » Domanda Ran dopo aver raggiunto con lui il luogo del delitto.
Shinichi che circospeziona il posto, correndo qua e là, controlla lo specchio e la sua angolazione per poi chiedere. « Ran mettiti nell' esatto punto, dove eri quando avevi visto la scena. »
Ran correndo, raggiunge il muro, per poi urlare « Io sono arrivata, che devo fare? »
Shinichi spiega. « Adesso guarda avanti e dimmi che mano ho usato.! »

La ragazza fa come gli viene detto, così resta a guardare l'ombra di Shinichi muovere la mano. Fatto ciò torna dal ragazzo rispondendo « Sinistra! »
Shinichi fa un sorriso con occhi aguzzi. « Sbagliato era destra! Ran, avevo ragione, tu hai visto lo specchio, non me! »
Ran un po' se lo aspettava, dovrebbe arrabbiarsi, ma a vederlo così euforico nel aver scoperto qualcosa, è più forte della malinconia provocata dalla colpa.
« Quindi Akahiko è innocente? » Domanda curiosa.
« Sì, perché Akahiko è mancino, lo dimostra come tiene la penna, scrive sempre con la sinistra, e nessuno userebbe la destra per commettere un delitto, perché non si controllerebbe la presa e la direzione. »
« Allora chi è l'assassino? »
« La fidanzata di Isochiro, vale a dire: Kazumi Mayanoshi. »
Ran domanda « perché lei? »
Shinichi risponde « Perché è l'unica che usa la destra tra i due! Sia Akahiko ed Emiko sono mancini, mentre kazumi no, inoltre sull'erba dove tu avevi visto le impronte, ho trovato l'orma di un tacco, probabilmente lei indossava stivali con tacco pieno e camminandoci, ci lasciò lo stampo. Emiko non poteva, perché indossava scarpe da ginnastica, inoltre disse chiaramente che detestava i tacchi perché li pensava come dannosi per la guida.
« Giusto, ricordo, che pure a me fece una critica... Ma di prove concrete ne hai? »
« Sì, l'orma della scarpa. »
« Wow, allora andiamo da mamma? Le diciamo ciò che sappiamo!»
« Tua madre, parteggia contro Akahiko, non possiamo darle queste informazioni, pero' puoi difenderlo durante la corte giudiziaria... E poi parlerò! »

« va bene! »
« Bene, stai meglio ora? »
« Stavo bene anche prima! »
« bene... »

*
Lisa mentre gioca con Kaito a carte, fissa l'orologio del pendolo con preoccupazione. Kaito, se ne accorge, ma cerca di far finta di nulla, finché non la sente mormorare.
« Le cinque... Oh no...»
Il castano lo guarda un po' infastidito dal fatto che non gli venga spiegato nulla.
« Senti... Perché sei così in ansia? »
« Ecco... c'è una cosa che devo sapere! » Afferma con occhi lucidi mentre stringe a sé le carte in mano.
« Sentiamo... »
La ragazza sente il batticuore aumentare, comincia a sudare, sente il suo corpo sempre più caldo il ché le pare strano, dato che prima stava bene.
Deglutisce molte volte in silenzio, guarda con insicurezza il ragazzo pensando – Diglielo, altrimenti Akako potrebbe farmi qualcosa... Diglielo... No potrebbe rifiutarti. Devo! Altrimenti... Non farlo, non rovinare tutto! -
« Hei Lisa, ma che ti prende? » Domanda lui avvicinandosi al viso della ragazza mentre pensa – Avrà mal di pancia? O forse ha un calo di zuccheri? Ma non è possibile, prima abbiamo mangiato dei dolci; ma allora che le prende? - Le mette la mano sulla spalla mormorando a tono insistente « Mi dici cosa vuoi dirmi!? »
« Tu... tu... cosa... p-p-p... pensi del pattinare? Inventa maledicendosi mentalmente.
Il ragazzo con occhi a pallini « Ah... ehm... sì mi piace. »
Lisa stringe gli occhi dalla vergogna, per poi alzarsi e correre via. Kaito la insegue. Lei percorre le scale pensando – Devo allontanarmi, se Akako mi fa un incantesimo devo allontanarlo da me fisicamente! -
« Hei! Ma la smetti di correre!? »
Lisa non lo ascolta e sfreccia nelil corridoio, cercando una porta. Esse sono chiuse finché non arriva un S.M.S, lei si ferma un attimo leggendo –
Lisa, sei così divertente, ma dove pensi di scappare? Hai finito il tempo! Divertiti!. Akako. -
Kaito raggiunge Lisa prendendola per il braccio chiedendo « Ma cosa ti succede? »
La ragazza se ne sta zitta, finché non vengono attratti da una forza invisibile che li spinge dentro due porte diverse. Per poi sparire al loro interno.

*

« Mamma, abbiamo le prove che Akahiko è innocente! » Afferma Ran alla signora Eiri Kisaki una donna avvocatessa dai capelli lunghi raccolti in un chignon ed occhi azzurro/grigio.
« Sentiamo, che prove avresti? » Chiede con interesse, mentre visiona diversi fascicoli sul caso.
« Ecco... In verità, è Shinichi che saprebbe come spiegarlo...» Specifica un po' a disagio dato che il suo ragazzo gli aveva detto che doveva informare da sola sua madre.
« Dové ? » Chiede sempre la madre con freddezza.
« Ah, io ci provo! » Si da coraggio « Io e Shinichi abbiamo sbagliato, perché l'assassino era destrosio! »
L''avvocatessa, prende un fascicolo per leggerlo « Qui dice, che era mancino. Come puoi dire di aver sbagliato? »
« C'era uno specchio, vicino al colpevole, io avevo visto l'immagine riflessa dello specchio, quindi avevo invertito le posizioni in quanto era un riflesso: la destra diventava la sinistra e così via. » Afferma con convinzione.
« Non bastano, purtroppo la tua parola non ha prove. Ammettiamo che c'era uno specchio, avresti dovuto dirlo prima, e non sono prove concrete! »
« Una prova c'è! L'impronta delle scarpe dell' assassino, sono femminili! »
« Sei sicura che non erano le tue? Avevi detto alla polizia che avevi seguito le orme, potresti aver messoo in mezzo a quelle prove le tue stesse orme! »
« Non l'ho fatto.
Shinichi mi ha sempre detto che non bisogna mai toccare nulla durante un crimine! Ed io non ho messo i piedi là, sono stata attenta! E se non mi credi, puoi confrontarle: Io ho il trentanove, mentre l'assassino avrà il trentasette! Perciò si può' dedurre che fosse una donna dalla corporatura minuta! »
La madre abbassa gli occhiali, per mettere gli indici sulle meningi e muoverle in senso cirlolare. « Quindi, sei sicura di voler testimoniare a favore del signor Akahito? »
« Sì, verrà anche Shinichi! »
« Va bene, l'udienza sarà domani verso le 10.00 di mattina, quindi non andrai a scuola. Adesso perdonami ma ho del lavoro da sbrigare. »
« Mamma, se vuoi puoi venire a casa mia per cenare, così parli con papà e magari rifate pace...»
« Un giorno... Ora puoi andare! » Si sbriga a dire per poi accompagnare la figlia fuori dalla porta. Ran un po' delusa pensa – Mamma è sempre fredda e scorbutica quando si parla di papà... - Prende il cellulare per poi incontrarsi con Shinichi.

*
« Ho vinto! Alan, sarà felice a saperlo! » Urla felice Aoko arrivata a verso la baita.
« Mmm... Tanto era un sfida senza senso...» Afferma Rina bruciante dalla sconfitta.
« Dai, entriamo, e scaldiamoci; ho sentito dai professori che ci saranno pure i dolci! »

Rina e Aoko, si tolgono gli sci per entrare nel capanno. Appena entrano trovano su un tavolo delle carte da gioco con vicino un po' di tortine alla crema.
Aoko si avvicina ad esse, per mangiarne una con voracità mentre si siede su una sedia di legno.
« Ah che buona la crema! » Afferma, prendendo altri dolci dello stesso tipo.
Rina si guarda attorno pensando. – Ma che strano, là ci sono i giubbotti di Kaito e Lisa, saranno qui? -
« Forse siamo i secondi, penso che qui ci siano Kaito e Lisa... guarda ci sono i loro giubbotti, devono esserseli tolti perché qui fa molto caldo. » Annuncia, indicando gli indumenti dei due.
« Ma qui non ci sono...»
Rina cammina un po' in giro, per poi trovare una scala e impronte d'acqua su di esse.
« Penso che siano al piano di sopra, qui il legno è umido. » Rina sale le scale, e così Aoko la insegue. Cominciano a perquisire il corridoio, ma non li trovano.
« Ma dove saranno finiti? Le tracce finiscono in questo punto » Specifica indicando il pavimento dove davanti a sé non c'è nulla se non un oblo.
« Non so, forse sono tornati a sciare » Opta Aoko.
« Non è possibile, non ci sono impronte che conducono verso l'uscita! Sembra quasi che siano svaniti nel nulla...»
« Per me avevano asciugato le scarpe e poi sono tornati a sciare! »
« Potresti aver ragione, ma è strano... va bhe, abbiamo ancora un ora prima di tornare in Hotel.» Afferma, prendendo con se la ragazza per poterla distrarre.

*

Kaito Si guarda attorno trovando una bambina dagli occhi celesti con i capelli castano corti tagliati.
« Oh... si è svegliato! »
Kaito apre gli occhi con le mani sulla testa, si guarda attorno trovandosi su un letto caldo. La stanza è di color rosa pallido, il pavimento è di marmo bianco.
Vicino a lui, ci sta un comò con una foto incorniciata illuminata da una piccola lampada dalla luce gialla soffusa.
Gira gli occhi verso destra per scontrarli con il musino di una bambina dagli lineamenti candidi con un sorriso dolce .
« Sai parlare la mia lingua? » Domanda con ingenuità la bambina sconosciuta.
« Sì, è la mia lingua madre... Ma dove sono? » Chiede stropicciandosi gli occhi con forza per sentire se è vero o no tutto ciò.
« Non lo so... Io ero con una mia amica a giocare, ma poi lei è tornata a casa sua … E poi lo sai mamma appena ti ha visto, è rimasta in silenzio, ha detto che ti preparerà qualcosa da mangiare.
« Ah... Quindi sono piombato in questa stanza come per magia? » Domanda incredulo.
« Mamma ha detto che probabilmente sei un ladro... per questo non ti ha mandato via,ma non sei un ladro,hai un visetto così dolce che non puoi essere malvagio! »
« Ehm... beh, grazie del complimento...» Si alza, si stiracchia per poi dirigersi verso la finestra, trovando un paese a lui sconosciuto.
« Ma che città è questa?! » Domanda con preoccupazione.
La bambina gli corre incontro, e con una mano la porge verso la finestra presentando. « Saint Tail! »
Kaito urla « EH!???????????????!! »


In un prato giace Lisa addormentata, distesa vicino ad un campo di fiori.
Si sente da lontano qualcuno giocare gioire e domandare strane frasi, proposizioni che Lisa riesce a sentire indistintamente, quasi come un eco lontano.
« Bello, come ci riesci? »Chiede una voce maschile di tenera età.
« Un giorno te lo insegnerò! » Risponde una voce maschile sviluppata di età adulta. Aggiunge
« che ne dici di portare qualcosa a tua sorella? »
« Ma mia sorella è svampita, al massimo alle mie compagne di classe! »
« Non è svampita, è solo nel suo mondo di favole, anche tu lo eri alla sua età! »
« io non ricordo...»
« Lo ricordo ben io... e poi lei è una femmina, si dà sempre un pensierino, il non farlo può' farti sembrare antipatico. »
« Uffa quella non è nemmeno carina... vado a cercare qualcosa per lei! » Mormora correndo verso i fiori mentre spiega a voce. « Allora lei ama il colore bianco, quindi le darò questo! »Indica con un dito un fiorellino bianco. Mentre lo raccoglie trova davanti a sé Lisa dormire.
Lui aggrotta gli occhi, avvicinandosi curioso, poi torna indietro ad asserire « Papà chi è quella? »
Il signore la guarda per un attimo, si avvicina spiegando. « Non ne ho idea, ma che ne dici se la svegliamo e lo scopriamo? »
« Se vuoi... pero' non ti sembra vestita in modo scorretto? Fa caldo e ha addosso un maglione!»
« Infatti, sta sudando... aiutami a toglierle qualcosa di dosso. » Afferma l'uomo.
Il bambino prende le braccia della ragazza, le allunga verso l'alto per poi con l'aiuto dell' uomo toglierle il primo strato di vestiti.
« Se fosse sveglia sarebbe più semplice. Commenta l'uomo un po' imbarazzato.
Il bambino la guarda chiedendo « Assomiglia a qualcuno, non pensi? Mi ricorda qualcuno...»
« Può darsi... »
« Io la sveglio! » Il bambino inizia a scuoterla dicendo « Svegliati!! »
l'uomo a guardarlo si mette un po' a ridere, per poi asserire. « Non si sveglia così una ragazza, rischi di spaventarla... devi essere dolce. »
Il bambino sbuffa « Io sono dolce con chi mi sta simpatico! »
« Sì, praticamente solo le tue amiche. »
« Sì, io sono il più carino! »
« Ok... lasciamo stare i tuoi vanti... » Spiega destando la fanciulla dormiente.
Lisa apre gli occhi lentamente, per poi trovarsi davanti due immagini sfuocate. All' inizio mormora « Kaito? »
L'uomo se ne sta zitto, mentre il bambino risponde « No mi chiamo Koiji. Papà questa è strana non pensi? »
«Ma lasciala svegliare. »
« No, è strana, basta vedere ciò che ha detto. »
« Sarà il suo ragazzo non pensi? »
« Ma figurati se una così ha il ragazzo, mia sorella è più bella, come tutte le mie compagne di classe! »
« Ma metti una bambina ad una adolescente? Sei strano a volte. »
« Non è vero! e poi ho solo dieci anni. »

Lisa sente il dialogo, si stropiccia gli occhi per poi alzarsi chiedendo guardandosi intorno.
« Dove sono finita? » Fa mente locale per poi dire « Oh, no dove è Kaito!? Nono, Akako cosa ha fatto!? »
I due guardano con curiosità Lisa mentre l'uomo gli chiede. « Ti sei persa? »
La ragazza guardando il cellulare mormora. « Sì, devo chiamare Akako e farmi spiegare...» Si ferma non appena vede l'adulto e domanda incredula « Tu...tu sei? Aspetta come ti chiami? »
L'uomo risponde. « Non ha importanza, pero' ti presento questo bambino, si chiama Koiji... Ad ogni modo, come ti chiami tu? »
La ragazza un po' sospettosa mormora. « Senza offesa, ma non lo sa che il non presentarsi è mal educazione!? »
« Credo di sapere fin troppo sull' educazione, ma se non voglio presentare il mio nome, lei non può' obbligarmi. » Afferma con un viso sicuro.
Lisa rimane spiazzata, fa un passo indietro pensando – Ma chi è? Sembra Kaito ma lui non è così affascinante... e perché il mio cuore batte, oh calmati non è Kaito è solo uno che gli assomiglia!- « A me ricordi un ragazzo, solo che non mi sembri lui! »
« Ah e come si chiama? »
« Kaito!»
« È il tuo ragazzo? L'avevi mormorato pure prima mentre dormivi. »
« Sì lo è... pero' non lo sa... Ma è il mio migliore amico... il problema è che non so cosa sono per lui, credo amica, ma vorrei che mi amasse..»
« A quanto pare sei molto confusa, o forse lui ti confonde?»
« Mi confonde lui... »
« Sai, se un ragazzo fa confondere una ragazza, significa che ne è innamorato ma non riesce a dirlo... io ero così. »
« Ma Kaito non è così codardo, è solo un po' scemo, con una mente strana.» Spiega notando che il signore si trattiene dal ridere così aggiunge irritata « E perché sorride come se fosse divertito? »
« Perché mi chiedi? Non lo so, sei buffa! Ti scaldi per nulla, parli dei tuoi sentimenti senza pensarci, sei così... spontanea!»
« Io dico solo ciò che penso, e lei non so per quale motivo mi ispira fiducia! E poi sicuramente non esiste.! È ovvio che sto sognando o che è solo una prova! »
« Ne hai di fantasia, allora se fosse una prova cosa dovresti fare? »
« Prima di tutto devo capire dove sono finita, mi sai dire la città in cui stiamo? »
« Ah sì siamo a Saint Tail! »
« Ah certo... Scusa che hai detto?! Akako mi ha teletrasportata!? »
« Potresti non dire quel nome, mi ricorda una persona che mi metteva nei guai...»
« A me quella me la pagherà cara se mi ha portata nella mia ex- città! Che cosa faccio, non ho nessuno qui... Ma certo Sara! » Si mette a camminare per poi dire ai due « Io vado ciao! »

L'uomo prende il bambino mormorando « Piccolo, ti va di fare un gioco? »
Il bambino curioso « A cosa?! »
il padre risponde « Giochiamo a pedinare quella ragazza? »
il bambino « Sì! »

Lisa si mette a correre, verso la casa di Sara mentre pensa – Devo parlarle, devo tornare a Gunma, in qualche modo! -


Angolo autrice:
Spero che vi sia piaciuto.
Parlando con un amico, ho cambiato un po' qualcosa, e aggiunto qualcosa in più.
Spero vi piaccia questa svolta, stavolta la magia è intesa in modo diverso.


   
 
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