Un
nuovo caso
Parole
in codice.
Durante
la mattinata, si sente nella classe di tre ragazzi di cui ogniuno ha
la sua fama, vibrare un cellulare sul banco.
« Chi sarà? »
Mormora curiosa una ragazza dai capelli castano/cioccolata lunghi,
con un ciuffo laterale a forma di corno, vestita con la sua divisa
scolastica color blu mare.
« Magari e tua madre. Oggi non
dovrebbe tenere un processo dove tu sarai testimone? »
Suppone un
ragazzo giovane dagli occhi color azzurro cielo increspato, con i
capelli pettinati in modo ordinato, anche se dietro la parte centrale
della testa, ci stanno due ciuffi ribelli. Anche lui come la sua
compagna, è vestito con la divisa scolastica dal color blu
mare,
differenziata da dei pantaloni lunghi, che indicano appunto la divisa
maschile.
« Può' darsi, ma riguardo quel caso, io ho solo
visto
un uomo aggredire la vittima, ma aveva il viso coperto. Posso solo
confermare le parti dimensionali dell' individuo. » Specifica
sempre
quella giovane, guardando con i suoi occhi violetti azzurri il suo
compagno.
« Ran, non preoccuparti, se la penso giusta, tua
madre vincerà la causa, proprio perché la persona
sospettata è una
dalla corporatura robusta, sempre che tu non abbia subito un gioco
d'ombre! » Dettaglia il giovanotto con sicurezza e dedizione
nel
formulare la frase.
Ran fa un sospiro, iniziando a ricordarsi
di quel evento che le rese la giornata un po' troppo movimentata:
Stava a casa sua, a stirare in pace le cose di suo padre,
finché
Goro, non la chiamò per dirle di comprare le sue sigarette.
Lei
con pazienza, si vestì per uscire, anche se, non ne aveva
voglia,
dato che il freddo incombeva sempre alle porte.
Uscì di casa, si
diresse verso la tabaccheria più vicina.
La trovò chiusa, in
quanto c'era un bigliettino attaccato con dello scotch, nella quale
era specificato che il proprietario stava in malattia. Le
toccò
girare per il quartiere, finché non sentii da un angolo, una
discussione animata...
Lei s'incuriosì, e così entrò dentro
un
garage.
S' incamminò al suo interno per vedere meglio la
situazione. Percorse verso la fine del deposito, ci trovò un
prato
dove si notavano dei fiori calpestati da orme di piedi.
Lei, con
circospezione susseguita dal disagio e un pizzico di paura, le
seguì,ciò la condusse in un posto illuminato
parzialmente dai raggi
del sole.
Il luogo era circondato da delle scale, con le maniglie
arginite che portavano ai piani alti e bassi. Quando Ran
entrò
dentro, intravide un luccichio avvenuto a causa del raggio del sole
che prendeva in pieno un oggetto con una lama affilata, essa era
stata l'arma per compiere il delitto; un coltello.
La giovane,
era nascosta dietro ad un muro. Vide, un gesto, susseguito da un urlo
agghiacciante che le fece accapponare la pelle dai brividi.
Il
colpevole uscì da un' altra via. Tuttavia Ran,
guardò oltre lo
spicchio del muro per vedere chi fosse. Purtroppo era molto distante,
inoltre l'individuo correva controluce; per cui si poteva solo
scorgere la sua sagoma.
Ran, dopo essersi assicurata che la
persona se ne andasse, vide il corpo inerme di una fanciulla,
cosparsa di sangue che fuoriusciva dalla sua pancia.Il pavimento era
imbrattato di rosso. La vittima era stata pugnalata allo stomaco. Ran
tremo a quella vista, fino ad emettere un urlo acutissimo.
Chiamò
Shinichi, che in poco tempo la raggiunse, poi fu chiamata la polizia
dato che per la signora era troppo tardi.
Durante il caso, in
poche ore, si scoprì che la vittima si chiamava: Miya
Miyani. Lei si
era ritrovata con dei suoi vecchi amici attraverso
l'invio di un invito che era stato spedito da un loro amico: Akahito
Mastuishi.
Shinichi, prese in
mano il caso, e così in poco tempo, riuscì a
scoprire che Akahito
aveva inviato la lettera di ritrovo ad altre due persone; costoro
erano due donne: Chiyo Setsuishi ed Emiko Ryuki; entrambe erano
amiche della vittima.
Durante le indagini, venne rivelato che
entrambi, reputavano la vittima come responsabile della morte di un
altro loro conoscente stretto che si chiamava: Isoshi Kiroshi.
Costui, era il migliore amico di Akahito nonché fidanzato di
Chiyo e
fratello acquisito di Emiko.
Successe cinque anni fa, Il signor
Isochi fu trovato nel suo appartamento privo di vita con un ferita
profonda al polso, essa, era immersa nell' acqua della vasca.
La
polizia concluse quel caso come: suicidio, in quanto era
accaduto in una stanza chiusa, senza intrusioni, poiché la
porta del
bagno, era chiusa a chiave e non vi erano altre impronte digitali
sulla maniglia ed altri oggetti, se non quelle della vittima
stessa.
Chiyo, Emiko e Akahito, diedero la colpa a Miya, in quanto
lei era l'ultima persona ad aver visto Isoshi nella sera in cui
morì.
Tuttavia lei, mai fu accusata in quanto nell' ora del decesso della
vittima, lei era in un altro luogo.
Shinichi basandosi sulla
testimonianza di Ran, riesce a far risultare colpevole Akahito in
quanto era l'unica persona a corrispondere alla descrizione del corpo
visto da Ran. Infatti egli, aveva una corporatura robusta, con spalle
larghe ed era di altezza media. Mentre le altre due, erano snelle con
spalle piccole.
Akahito fu arrestato, tuttavia ammetteva
sempre la sua innocenza, per questo lui si rivolse ad un avocato.
Quindi Ran venne chiamata da sua madre che lavora come avvocatessa
per farle fare da testimone oculare contro Akahito.
« Non
preoccuparti, ti starò vicino! » Esprime Shinichi
mentre sta seduto
per poi aggiungere « Pero', c'è una cosa che non
mi torna, anzi è
da tutto il caso che non riesco a non pensarci...» Ammette
con fare
pensieroso, poggiando la sua mano destra al mento.
Ran, lo
osserva attentamente per poi chiedere con tono curioso. «
Cosa non
ti convince? »
« Ciò che hai visto... Vedi, tu hai detto che
l'assassino era di corporatura robusta, e l'unico tra questi
è
appunto Akahito. Ma se invece ti fossi sbagliata? E se fosse solo
apparenza? Inoltre, nel luogo del delitto, c'era uno specchio... dove
appunto hai visto un riflesso della lama, ma se fosse stato il
riflesso dello specchio ad averti ingannata?» Domanda a testa
chinata meditando tutto ciò che ha detto.
Ran domanda cercando
di capire meglio. « Anche se fosse, cosa cambierebbe?
»
Shinichi
guardandola negli occhi esprime. « Molte cose, con la tua
testimonianza, potresti aver alterato ciò che realmente era
accaduto. »
Ran un po' sentita responsabile afferma. « Ma io
sono sicura di ciò che ho visto! Quel uomo, ha preso il
coltello,
l'ha alzato, per poi pugnalare allo stomaco la vittima! Non
è stata
fantasia! »
Shinichi fa uno sbuffo pensando – Non in quel
senso... Lo specchio deve essere la chiave... Specchio... visione da
lontano... forse... possibile? -
« Ran, che mano ha usato
l'assassino per commettere il delitto? » Domanda, per capire
se la
sua ipotesi sia esatta.
« Sono sicura che fosse la sinistra. »
risponde la ragazza.
Shinichi suppone. « Forse tu hai visto
l'immagine riflessa dell' assassino, e hai dedotto dalla posizione
dell' immagine che la mano usata fosse la destra, ma se capovolgiamo
la scena, la mano sarebbe stata la destra... per cui l'unica
destrorsa del gruppo.»
Ran ribatte. « Non può' essere, la
persona aveva una corporatura robusta, e quelle due ragazze erano
magre con spalle piccole! » Afferma sicura.
« Quanti gradi
c'erano quel giorno? »
Ran prende il cellulare, controlla il
meteo leggendo a voce. « due gradi. Ma cosa c'entra?
»
« Hai
visto il corpo come contorno mentre correva verso la luce del sole,
pero' non hai osservato né il viso, né cosa
indossasse; inoltre
faceva freddo e potresti aver scambiato maglie pesanti e spesse
più
il giubbotto imbottito, per la stazza reale dell' assassino.
Contiamo poi che nessuno di loro aveva un alibi confermato.
Tuttavia con la tua testimonianza hai messo sotto accusa il signor
Akahito, che sta tentando di difendersi con un avocato.»
Ran
rimane in silenzio sentendo in sé un senso di colpa mentre
la sua
mente le dice – E se avessi sbagliato? Se avessi davvero
mandato un
innocente in prigione... Ma perché non sono stata zitta? Io
credevo
di agire nel giusto... Possibile che Shin sappia sempre come
ribattere le mie convinzioni? -
Shinichi asserisce. « Appena
finiscono le lezioni, torniamo nel luogo del misfatto! »
Ran con
testa chinata e sguardo triste annuisce in un mugolio.
Shinichi
notando come la sua ragazza sia peggiorata nell' umore, si sente un
po' in colpa così sdrammatizza « Potrei
sbagliarmi, non serve
sentirti così, davvero non badare a ciò che
dico... » Mentre pensa
– Mi da fastidio che stia così... e per colpa mia
poi... non
volevo.
Uffa! Non ci so fare con lei, sono stato così preso a
scoprire la verità, che non ho pensato a come potesse
stare... Devo
rimediare, ma come? - Pensa lui riflettendo.
« No... hai ragione
tu... sempre avrai ragione...» Mormora lei con un falso
sorriso.
Shinichi si alza, prende per mano Ran e la porta fuori dalla
classe conducendola lontana da tutti, per poi domandarle. «
Ran, ti
fidi di me vero? »
La ragazza, si guarda attorno chiedendosi
perché mai Shinichi l'abbia portata in un posto
così desolato «
Sì, perché? »
« Allora non preoccuparti! Forse è vero che hai
sbagliato, ma dagli errori s'impara! Non sentirti in colpa,
vedrò di
risolvere il caso come si deve... la verità e che mi ero
fidato
della tua parola senza vedere tutto ciò che serviva! Questo
è un
mio errore, che voglio rimediare, per cui... Quello che deve avere
una colpa sono io, non tu, va bene? »
Ran aggrotta gli occhi un
attimo, per poi normalizzarli in uno sguardo più dolce pieno
d'amore. Si avvicina a lui,per strappargli un bacio a fior di pelle.
Shinichi rimane un po' spiazzato, ma subito ricambia il bacio con
uno più approfondito.
« Sei un tesoro! Ti preoccupi così tanto
per me. Credi sempre in me, così tale che sbagli pure nei
tuoi casi;
non so se esserne felice od arrabbiata. Pero' sono contenta ,
perché
mi hai detto come stavi! Sei tanto importante per me. »
Afferma con
dolcezza la castana guardando negli occhi il viso del suo ragazzo che
ha le gote arrossate con un leggero disappunto dipinto sulle sue
labbra, manifestato da una leggera apertura a forma di
zero.
Shinichi, si guarda attorno, non vede nessuno così
esplicita in un sussurro sentendo in sé l'emozione
traboccare dal
suo cuore. « Ecco... tengo più a te ché
ai miei casi da risolvere!
» Spiega per poi allontanarsi col viso da quello della
fanciulla per
paura di rimanerci ipnotizzato.
Ran, stupita felice come non mai
era stata, gli da un altro bacio a stampo dichiarando a tono
affettuoso. « È la frase più bella che
potessi dirmi! »
« Sul
serio? » Domanda lui stavolta con le mani sulla testa a causa
dell'
imbarazzo.
« Sì, dato che tu mi mettevi quasi sempre seconda
ai
tuoi casi...»
« Ehm... già, lo so, ma... come dire... Siamo
quasi da un mese insieme, e quindi... beh, è normale!
» Si affretta
a dire, sentendo di non riuscire più a coniugare una frase.
«
Già, tra due settimane sarà il nostro primo mese!
Non vedo l'ora
che arrivi il quattro marzo! » Manifesta con espressione
divertita e
sognante.
« Mmm, quattro... vedrò di tenermi libero.
»Assicura
con voce un po' spezzata dall' agitazione.
« Devi, se no ti meno
a suon di calci! » Avvisa con occhi socchiusi che mostrano
chiaramente che non sta scherzando.
« Ehm... sì ok..» Si
arrende colpito nella coscienza da quello sguardo mentre pensa
–
Ran è la forza, mentre io la mente... quasi ci
completiamo...-
Quando i due tornano in classe, Ran prende il cellulare, nota
che ha un messaggio non letto. Si ferma, così pure Shinichi
che
chiede « Chi ti scrive? »
« È il numero di Lisa » Afferma
leggendo – Ciao
Ran! Come stai? Volevo avvisarti che sono guarita dalla febbre e dal
mio coma di cinque giorni. Ora sono in gita con la classe, siamo a
Gunma, e sai non è male questa vacanza, pensa che io e Kaito
lentamente ci stiamo riavvicinando...
Ah, Salutami tutti in
particolare Sonoko e Shinichi, non dirglielo ma è un buon
amico,
anche se mi spaventa.
Quando vuoi scrivimi, ti voglio bene.
Lisa. -
Ran spiega « Lisa ti
vuole bene lo sai? »
Shinichi risponde con freddezza. « Sì beh,
è coccola, se ne sta tra le sue e non s' intromettete...
» Mentre
pensa – Se pensa che così eviterò di
indagare su di lei, si
sbaglia! -
Ran invia un messaggio di risposta. Va da Sonoko a
farle i saluti da parte di Lisa.
Le lezioni iniziano e così
tutti stanno in silenzio ad ascoltare la lezione.
*
«
Allora, quanto ancora vuoi evitare di parlarmi? »
« Finché non
imparerai a controllare le tue emozioni... Hai rovinato tutto!
»
Un
minuscolo litigio intercorre tra Caroline e Henry che se ne stanno
seduti vicini, ognuno con la testa rivolta verso i lati opposti
lasciandone solo le spalle come loro visione.
« Mi dispiace, ma
capiscimi...»
« Eh no, adesso quei due sono insieme...»
Il
nervosismo s'imbatte su di lei, che lentamente volge lo sguardo verso
il rossiccio che non fa altro che sbuffare in preda alla disdetta.
Lei inizia a chiedersi sempre più, quasi ossessionante, di
come
mai quel ragazzo così bello e carismatico, possa
interessarsi a
Lisa, che secondo il suo parere: è solo una ragazzina che
ancora
deve maturare.
« Non siamo più amici vero? »
« ….»
Henry
non risponde, è ancora arrabbiato per come Lisa lo stia
evitando, ma
sopratutto di come Caroline abbia trapelato a quei due il fatto che
siano amici. Dopo questa mancanza di attenzione, lui ha cambiato
giudizio verso Caroline; prima la reputava una ragazza sveglia, che
sapeva arrangiarsi ad ogni avvenenza, adesso invece, gli sembra di
avere a che fare con una ragazza simile ad Emily in quanto
è:
imprevedibile, che parla in base alle emozioni sentite.
Mentre
giocherella con il suo cellulare, osserva le notizie di Caroline e le
sue.
Inizia a riflettere alla domanda della ragazza: se sono
amici o meno. Non sa cosa rispondere...
Per lui l'amicizia, era
sempre stata un optional, non aveva mai avuto dei veri amici, se non
colleghi o conoscenti. Ciò nonostante, lui rammenta le
parole di
Kaito: che se continuasse a trattare così superficialmente
male il
prossimo, potrebbe restare da solo.
Si lascia sfuggire una frase
che esce fuori dalla risposta da dare a Caroline.
« Rimarrò
solo vero?»
La bionda si gira un attimo scontenta per poi
rispondere come una macchinetta. « Sì, se continui
ad allontanare
tutti,...» Fa riconoscere con dispiacere per lui, ed un
minimo di
rissolevamento per lei; perché a vederlo così, le
procura una
specie di appagamento, che le fa credere che questo malessere possa
far ragionare il ragazzo.
« Va beh, alla fine siamo tutti soli!
» Afferma lui convinto, anche se dentro, si sente un po'
incoerente
dato che, lui desidera da sempre poter spassarsela con qualcuno. Ma
non un divertimento dettato dagli argomenti, bensì uno
scaturito da
quei momenti dove le persone si divertono con scherzi, e sfide.
Proprio come fanno Kaito e Lisa. Infatti lui, è invidioso
del loro
rapporto che nonostante tutte le difficoltà, riescono a
superare
tutto aumentando sempre di più il loro legame.
Caroline
chiude gli occhi, e ripensa per un attimo alla parola avere qualcuno
accanto. Le
salgono in mente i ricordi di chi le piaceva, il come
lei
ammattiva ad ogni suo gesto, e sopratutto la loro discrepanza nel
comprendersi. Proprio da ciò risponde.
« Sono belli i ricordi,
anche se nostalgici ti fanno capire che hai avuto uno scopo in quel
tempo! »
Henry
discosta lo sguardo dal finestrino che mostra il paesaggio in
movimento innevato, facendo scorgere di fronte al panello di vetro
oltre le case anche le montagne coperte dalla neve.
«
Può' darsi, ma io non ho dimenticato cosa accade tempo
fa...»
Lei
fa un lieve cenno alla tranquillità tramite i suoi occhi;
forse
finalmente ha trovato qualcosa che possa aiutarlo a legarsi a lui.
Questo lei pensa.
« Anche io, non dimenticherò mai ciò
che
passai... Ti va di saperlo?» Propone con coraggio, anche se
non la
smette di premere le mani in pugni sui suoi pantaloni.
« Non
penso che siano affari miei, ma dato che siamo in argomento...
accomodati »
Caroline contempla. « Ti dissi che mi piaceva
Evryl, bene ti sei chiesto il motivo? » Domanda, per vedere
se a lui
un minimo gli interessa il discorso.
« Se non sbaglio, quello
era un ragazzo molto pieno di sé, ma assai leale... Beh,
dimmi come
mai? » Esplicita accomodandola a proseguire il racconto.
«
Vedi, un giorno mio padre, mi disse che io dovevo stare attenta a che
tipi frequentavo... Avevo quindici anni, o quattordici; non ricordo
bene. Sta di fatto che accade nel momento in cui conobbi una ragazza;
si chiamata Britney. Anche lei era nel mondo dello spettacolo, ma non
era splendente come me.
Lei ed io, stringemmo amicizia. All'
inizio non mi fidavo, credevo che volesse solo uno slancio per fare
film con me solo per aumentare la sua notorietà, ma dopo
mesi, e
mesi che ci eravamo frequentati, iniziai a fidarmi di lei.
A quel
tempo non avevo amori, non amavo nessuno! E lei mi disse che sarebbe
stato il momento per me di Schiudermi, di
togliermi via la fanciullezza,
lasciarmi alle spalle l'infantilità
e
crescere...
Non capivo, ero piccola; mio padre mai mi parlò di cose
simili,
appunto rifiutai ogni film con scene erotiche.
Un giorno accettai questa visione del mondo proposta da Britney.
Mi introdussi dentro le sue compagnie, ed era stupendo, mi sentivo
immersa con persone: diverse, maligne, perfide; tutto al contrario
del mio bel castello di fate che mio padre ed io creammo assieme per
tenere fede ai gusti di mia madre.
Passarono i mesi, e quei
ragazzi per me erano diventati molto... importanti, come una
famiglia... Io accettai di vederli da sola senza amiche, senza
guardie del corpo; ormai mi fidavo completamente di loro e...
scoprì
il peggio del peggio, loro mi...» Si blocca, per poi iniziare
a
tremare dai suoi ricordi.
Henry accorgendosene, le dà una mano
alla spalla asserendo « Non tremare, se fa male smettila di
parlarne! »
Caroline, ormai con la gola annodata da un nodo,
ammette « Mi hanno... violentata, capisci!? »
Henry rimane
fermo, con gli occhi sbarrati dalla notizia. Non avrebbe mai creduto
che potesse aver passato un momento simile. Le si avvicina cercando
di dissuaderla dai brutti ricordi..
« Stai calma, è il passato,
non conta più...»
La ragazza rivela con allarme. « Ho paura dei
ragazzi... eppure Avrey mi disse che mi avrebbe sempre protetta se
fosse riaccaduto. Mi confortò dopo l'accaduto, mi
aiutò, mi
risollevo il morale. Solo di lui mi fidai, talmente tanto che in un
anno me ne innamorai senza capirlo, finché non lo vidi
baciare sul
set un altra. Traboccavo di gelosia, mi sentivo male, avevo perfino
rinunciato a recitare... ma lui mi prese, mi parlò e mi
convinse con
il suo solito faccino carinoso, di continuare.
Lo feci per lui...
Ma poi dopo altri mesi, gli rivelai i miei sentimenti... e lo sai
cosa rispose?
“ Mi dispiace, ma non potrò mai amare una come
te, sei troppo nel tuo centro, non badi a nessuno, fai scherzi a
tutti, sei esuberante, vanitosa, non hai un minimo di modestia, ti
credi la numero uno... tratti male il prossimo, ti isoli da tutti se
non per questioni lavorative... Insomma non sei il mio tipo, e poi se
vuoi saperla tutta mi sono dichiarato già a Britney!
“
Sai io... come
ci stetti?!
Britney, la mia migliore amica! Lei!! capisci come mi sentivo?!
Andai da Britney, gli chiesi spiegazioni, litigammo addirittura
usammo le mani, e per colpa mia Britney si fece male ad un ginocchio.
Fu ricoverata in ospedale. Avrey da quel giorno... mi disse che avevo
superato il limite della sopportazione...
Sai cosa significava?
Che lui faticava ad essere mio amico, che in realtà non lo
era
affatto... Allora mi rinchiusi in camera mia, isolandomi per qualche
giorno, finché non sentii una tua chiamata, io non mi
ricordavo di
te, ma forse tu, che eri senza genitori e famoso di grande
notorietà,
avresti potuto essere il mio primo amico... Così risposi, mi
parlasti della gemma di mia madre, e io fui felice, perché
qualcuno
s'importò della mia eredità. Tuttavia io... avevo
paura, di farmi
odiare anche da te; così presi il computer, andai su
internet e
cercai i comportamenti che i ragazzi apprezzano... Li studiai come se
fossero un copione e li praticai...
Ed
ora eccoci qui... Per te sono malvagia vero? »
Henry rimane
con gli occhi spalancati, sopracciglia poste all' in su, la bocca
leggermente aperta. Non sa cosa dire, la sua storia è
pressoché
tragica.
« Non lo sei affatto... anzi sei stata forte! »
Dentro
di sé si chiede se raccontargli del suo passato o meno.
« Hei,
ti vuoi calmare... Non mi piace vedere qualcuno piangere... »
«
Scusami, ma ho ricordato certe scene...» Singhiozza cercando
di
smettere di piangere.
« Va bene, ma adesso calmati! » Ordina
dandole un fazzoletto. Lei si pulisce gli occhi e il naso per poi
guardare il colore degli occhi di Henry chiedendo « Sei
preoccupato?
»
Henry preso in pieno risponde con freddezza « No... e se lo
fossi, non te lo direi...beh, tu quindi cosa vedi in me? »
La
ragazza senza pensarci su risponde. « Il mio migliore amico!
Di te
mi fido, anche se credo che tu mi stia solo prendendo in giro, pero'
non mi vuoi come corpo, non vuoi fare nulla... Quindi mi fido ancora
di te! Anche di Kaito mi fido... Per questo lo baciai,
perché mi
piace!»
Henry domanda con curiosità. « Aspetta, ma
seriamente
ti piace Kuroba? Insomma... non è per te! »
La ragazza ammette «
Kaito, mi piace per come bacia, per il suo carattere; ma dopo come mi
sta trattando ora, non m'interessa più tanto, e sto
lasciando un po'
vincere Lisa. Non posso fermare un amore così potente!
» Afferma
guardando Kaito e Lisa giocare tra di loro con complicità e
divertimento.
Henry li guarda per un attimo, poi sospira « Te ne
sei accorta... Tu non lo sai ma quei due sono così da
sempre, prima
sono legati, poi accade qualcosa, si separano ed infine, magicamente
li trovi più uniti di prima! Spiegami come è
possibile...»
«
Magari quei due sono talmente affini, che si assomigliano in molte
cose, forse sono destinati!» Suppone iniziando a fantasticare
sull'
amore.
« Ma quale destino, mica esiste!»
« Sì lo so, ma
molte ragazze credono a questo. »
« Sono illuse, nella vita se
non fai nulla, mica hai in regalo le opportunità?!
»
« Lo so!
Beh, ora sto meglio lo sai? »
« Senti, hai davvero timore a
perdermi come amico? »
« Sì... Come ti ho detto tengo molto a
te! »
« mmm... D'accordo... Allora... facciamo pace? »
La
bionda con un viso splendente, si avvicina al viso del ragazzo
contemplando « Sì, Sì, certo che voglio
fare pace con te!! »
Henry indietreggia domandando un po' sorpreso « Non
avvicinarti
così...»
Caroline si mette a sorridere. « Scusami, e che sono
contenta! Pero' tu... dimmi la verità, ci tieni un po' a me?
»
Henry
rimane a rifletterci per poi asserire « Sei una tipa molto
strana...
Pero' non posso non ammettere che mi piace stare con te,
perché mi
trasmetti qualcosa nelle tue belle parole...» Ammette con un
leggero
imbarazzo.
Caroline scioglie il suo sguardo in uno più
rilassato per contemplare. « Quindi potrei dire che siamo
amici, non
mi stai usando vero? »
Henry distoglie lo sguardo per un attimo,
guarda verso la finestra pensando – Usarla? Era questo il mio
scopo, ma dopo ciò che ha subito; può' davvero
una fanciulla così
tormentata dal passato usarmi? Eppure, perché sto meglio?
Forse ho
compreso qualcosa di lei, magari mi sento capito? Mah... Non posso
mentirle, sarò sincero, lei lo è stata prima, e
non sono così
meschino da negare la verità.
Kaito aveva ragione, ho davvero
ferito Caroline, ma io pensavo che fosse abituata... Forse come ho
fatto per Lisa, mi sono illuso di conoscerla a fondo quando in
verità
non so nulla... Sì probabilmente prima di affermare qualcosa
di
simile, è meglio che conosca chi ho di fronte! -
« Henry, mi
rispondi? » Domanda la bionda con gentilezza.
« lo ammetto, ti
usavo, avevi avuto un piano perfetto, non potevo rischiare di
perderti, per cui mi feci carino con te...»
Caroline abbassa il
capo un po' delusa, per poi provare in sé una ferita
lacerante che
non riesce a colmarsi. Una rabbia proponente si abbatte su di lei per
poi farla agire.
Un segno a cinque dita lascia sul volto del
ragazzo mentre gli esplicita a tono forte così tale che
Kaito e Lisa
e gli altri fermano ciò che stavano facendo.
« COME HAI POTUTO
FARLO! IO NON VOLEVO CREDERCI! MA CON CHE CORAGGIO PUOI DIRLO CON
TALE TRANQUILLITA! SEI UN IDIOTA, MI HAI FERITA MOLTISSIMO! »
Kaito
e Lisa, guardano la scena in silenzio per poi commentare.
«
Secondo te che è successo? »Domanda Lisa a Kaito
in bisbiglio.
«
Mah, forse si è arrabbiata...» opta lui notando
gli allineamenti
furenti della ragazza.
Henry invece si mette le mani sulla
guancia toccata mormorando. « Già, ora puoi anche
non parlarmi più
no? » Afferma senza guardarla.
Caroline si avvicina al mento del
ragazzo lo tira a sé gli scaglia uno sguardo che per un
attimo
riescono a fermare il cuore del ragazzo facendogli provare una strana
sensazione di pericolo e divertimento.
Lei sussurra con voce
maliziosa avolgendosi così di misteriosità
.« Ora ti ruberò
qualcosa, così saremo pari...»
« Eh? » Domanda lui perplesso,
non sapendo bene cosa dire, ma in poco tempo lo capisce... Quello che
lei intendeva,altri non era ché: un bacio a tradimento.
Henry
sbarra gli occhi incredulo, non fa una mossa, non riesce a muoversi,
perché le sue mani sono bloccate da quelle della ragazza.
Nel mentre
del azione subita, Caroline apre un attimo gli occhi lasciandogli
l'immagine stampata del suo sguardo. Si stacca con un sorriso
soddisfatto sulle labbra.
« Piaciuto come ho rubato il tuo primo
bacio? » Domanda con voce deliziata. Si lecca le labbra
mentre i
suoi occhi trasmettono interesse e magnetismo che lasciano di sasso
il giovane.
Henry ancora scosso dell' accaduto rimane per qualche
secondo imbambolato, con la mente libera senza pensieri, solo pure
emozioni di stupore lo schiacciano. Dopo qualche minuto, socchiude la
bocca mettendosi la mano sulle labbra arrossendo più dei
suoi stessi
capelli rosso fuoco. In poco tempo, realizza il tutto.
Lisa
sbarra gli occhi incredula, Kaito invece, fa un ghigno mostrando a
Lisa una foto.
« Lisa, per te questa farà più scalpore
del mio
bacio con quella? »
Lisa guarda e nota che ha ripreso per bene il
bacio tra Henry e Caroline.
« Hai talento come fotografo! » Si
complimenta lei divertita.
« Sono il migliore lo so! Allora che
ne dici questa foto potrebbe togliermi dai guai, non credi? »
Lisa
risponde felice. « Sì! Facciamo così,
mi invii la coppia di questa
foto, poi tu mostrerai a Caroline la foto e io a Henry, e iniziamo a
fare il loro gioco! »
Kaito ci pensa su con un punto
interrogativo, che subito lo denota alla fanciulla in un bisbiglio a
orecchio, dato che c'è fin troppo silenzio nel veicolo.
«
Henry, sa del tuo segreto, non ti conviene fargli un gioco simile,
potrebbe ancora una volta riprenderti! »
Lisa asserisce sempre in
un bisbiglio. « Allora invertiamo i ruoli: io lo dico a
Caroline e
tu a Henry, in quanto non sa chi tu sia, e poi Emily non sa chi sei,
quindi non avrebbe modo per scoprirti, e poi credo, che ti
accorgeresti se uno ti spiasse o meno...»
Kaito fa un sorriso di
complicità mormorando convinto. « Brava, allora
faremo così! Lisa,
sei fantastica! »
« Io? Ma che dici... Se tu che hai avuto
l'idea della foto....»
« Sì, ma... Ah lascia perdere. » Si
sbriga a dire pensando – ma perché non capisce che
mi sto
dichiarando in codice? E meno male che inviava lettere d'amore per
Alan, uffa io ci provo! »
Prende
un quaderno, scrive un messaggio, lo ritaglia per poi farlo apparire
davanti alla ragazza che sta momentaneamente scrivendo un messaggio
di risposta a Ran. Vede il messaggio, e chiede
« Ma siamo vicini
puoi dirmelo...»
Il
ragazzo risponde « Eh? Di che parli... io ascolto musica!
» Afferma
con ingenuità facendo finta di nulla. Seleziona dal mp3 la
musica
per poi guardare che espressioni fa la sua compagna di giochi.
Lisa
apre il bigliettino pensando – A volte Kaito è
strano, mi ha
vicino eppure usa dei bigliettini va beh, vediamo che ha scritto... -
Sbarra gli occhi incredula – Ti
ricordi quando mi dissi delle tue foto? Mi ero accorto che avevi una
specie di complesso
d'inferiorità,
ma non devi tu sei bellissima, speciale mi piaci così come
sei. Con
te è uno spasso stare, non mi annoio mai, sei spumeggiante,
allegra,
determinata e poi ti arrabbi con il nulla, sei talmente paranoica che
non vedi quello che tento di trasmetterti. Non cambiare,
perchè
piaci a tutti per come sei!. Kid.-
La castana, rimane sospesa tra verità e bugia, non comprende
cosa sia il tutto, se interpretarlo come lettera: d' amicizia, di
conforto, oppure d'amore.
Si volta a guardare Kaito che non fa
che fissarla con sguardo di chi non sa cosa ha fatto, giusto per non
fargli capire troppo della lettera, in quanto a lui piace metterla
alla prova.
Ritorna al foglio, lo rilegge finché non scrive
dietro ad esso un messaggio che lo passa a Kaito.
Lui lo prende
in silenzio pensando – che imbarazzo, scommetto che ha capito
tutto... -
Lisa prende dalla borsa una scotola di biscotti,
inizia a mangiarli pensando – Kaito, cosa stai cercando di
dirmi? -
kaito legge il bigliettino – Grazie,
sei un tesoro. Hai ragione ho un complesso d'inferiorità
verso
Caroline, ma questo è dovuto perchè ti amo, e ho
paura che una
possa strapparti da me; lo so che non sei il mio ragazzo, ma anche se
non lo sei è più forte di me.
Riguardo
le tue parole, sono felice di piacerti per come sono, il divertimento
che tu hai citato, anche io la penso come te, sei speciale per me...
Pero' questo messaggio significa che ti sto interessando vero?
-
Kaito fa un sospiro per
poi rispondere. « Sì mi stai interessando!
» Afferma con sicurezza
pensando – Alla fine è meglio che sappia in minima
parte i miei
sentimenti, così non la smette e continua a guardarmi...
anche se
più l'ho qui vicina a me, più vorrei coccolarla,
ho gli impulsi di
voler andare oltre al rapporto amicizia... Addirittura non m'importa
nemmeno se ci vedano gli altri, e pensare che sono così
indiscreto,
ma dopo quel bacio io non smetto di pensarci. -
Lisa socchiude
gli occhi rendendo il suo sguardo pieno d'interesse, che con la luce
del giorno filtrata dalle finestre paiono brillare di luce propria.
Si mette vicino al ragazzo per dargli un bacio sulla guancia
mormorando « Allora non smetterò; forse un giorno
mi amerai! »
Il
ragazzo arrossito pronuncia con imbarazzo e disagio. «
può'
darsi...» mentre pensa – Oh no, adesso mi
riempirà di chissà che
affetto e io dovrò non fare nulla? Ma quanto sono cretino!
No è
lei a farmi usare il cuore e non la testa! -
Henry in tanto
si riprende dal bacio ricevuto. Dopo un po' di silenzio chiede
«
perché l'hai fatto... a che scopo? »
la bionda inizia a pensarci
su per poi affermare « Per fare pace! »
Il ragazza
s'innervosisce « Tu mi baci, anzi dai il mio primo bacio per
fare
pace!? Ma come ti sei permessa, un bacio non è un gioco...
lo
trattenevo per chi avrei amato, stupida! »
La ragazza afferma
senza problemi. « Così impari! Così
impari a ferirmi, così impari
a prendermi in giro! Ben ti sta adesso io e te siamo pari,
perché tu
hai rubato la mia amicizia per te, e una parte del mio cuore...
mentre io ho rubato il tuo primo bacio! Quindi siamo pari! »
Il
ragazzo arrossisce di nuovo pensando – Ma che razza di
ragionamenti
sono? E sono pure concordi anche se strani... Ma perché ho
ancora il
batticuore? Mica mi faccio conquistare da un bacio, eppure... non
nego che mi è piaciuto, erano labbra morbide, dal sapore
dolce, che
non so come mi ha fatto pure perdere coscienza dei miei stessi
pensieri... Ma perché... Come ha fatto? -
« Tu non sei normale,
fatti curare, pazza non si bacia uno per vendetta! » Sbraita
il
ragazzo nervoso con tono alto.
« Al diavolo la moralità! Tu sei
il primo ad essere immorale, bene non sapevo che altro fare e ti ho
baciato! »Ribatte lei a tono più alto del ragazzo.
« A te piace
Kaito, non io chiaro!? Non puoi baciarmi così se tu... non
provi
nulla per me! »
« Se provo o meno qualcosa per te, lo so io! »
« Sta zitta, tu rubi i baci agli altri e basta! »
afferma
distogliendo lo sguardo, diminuendo di molto il tono, come se avesse
paura ad andare oltre.« No... non è
vero...»
« Sì, hai
baciato Kaito, e ora me... chi sarà la tua prossima vittima?
»
«
Nessuno... Perchè pensi così male di me! Io non
bacio chiunque! »
«
Allora mi vieni a dire che hai un debole per me!? »
« IO... NON
POTREI MAI AVERE UN DEBOLE PER UNO COSÌ CINICO! LO SAI COSA
C'È CHE
NON VA IN TE? TI METTI AD ESCLUDERE CHI TENTA DI CAPIRTI, IO TI HO
RACCONTATO UNA PARTE TRAGICA DELLA MIA VITA, E TU NON MI RACCONTI
NULLA DI TE! IO CI PROVO A DARTI LA FIDUCIA, CI PROVO A CREDERE CHE
SEI BUONO... MA TU SEI PESSIMO, NON HAI CUORE! HO FATTO IL POSSIBILE
PER AIUTARTI, CI HO PROVATO, E TU SEMPRE MI RIPAGHI COSÌ!?
MA PERCHÈ
NON DIVENTI PIÙ COME QUEL TIPO CHE STA CON LISA...VUOI
SAPERE LA
VERITÀ!? KAITO A ME PIACE! » Urla facendosi
sentire da tutti.
Alan, Aoko e Rina iniziano a discutere chiedendosi che cosa
sia accaduto. Alan chiede informazioni ad Akira che spiega
l'accaduto. Un po' tutti e tre rimangono scottati dalla notizia,
anche se poi subito cambiano argomento riguardo i loro dolci
preferiti.
Lisa e Kaito, invece sentendo la sfuriata,
sbuffano entrambi. Lisa per come abbia ammesso di fronte a tutti i
suoi sentimenti per Kaito, mentre Kaito per come non sa come farla
non interessare a lui.
« A volte sei un arma a doppio taglio...
Ma che cosa fai alle ragazze?! Perché devo sempre
preoccuparmi per
la tua popolarità? » Borbotta fra sé.
« Tu non sai quante
rivali hai... E poi sta tranquilla, tanto non ci bado... E parli tu
che hai fan dappertutto? »
Lisa chiede « Ma cosa dici?! »
Kaito
prende il cellulare per poi mostrargli dei siti su di lei.
« Qui,
c'è gente che ti vuole bene, e per di più ci sono
dichiarazioni
d'amore... E poi parli tu di me! »
Lisa risponde « Ah sì, ma
solo a Saint Tail, qui tutti mi detestano...»
« Ovvio, perché
non sanno i tuoi precedenti, e poi tanti pensano che stai con lui
»
« Ha
detto chiaramente che non stanno insieme, dubito che la gente non ci
creda...»
« Sì, ma i sentimenti cambiano Lisa, le vicende si
evolvono... Tutto cambia nel tempo... e tu ancora non lo
capisci...»
« Non nego che i sentimenti cambino, perfino un
amico da un giorno all' altro potrebbe diventare un nemico o
viceversa, ma... tra me e lui
c'è solo amicizia! »
«
mmm... Sì infatti solo amici... » Mentre pensa
– Quanto è tonta!
No quanto io sono ambiguo... meglio non pensarci. -
Henry,
nonostante si sente un po' ferito e preso in giro, non ribatte. Se ne
sta zitto cercando di non ricordare ciò che era successo;
Più ci
prova, più non smette di pensarci finché non
mormora « E sparisci!
»
Caroline anche lei di mal umore, inizia a riflettere su come
si sia comportata da bambina, finché non inizia a sospettare
che i
suoi comportamenti di delusione e attrazione verso Kaito detti da
lei, non siano modi per farsi interessare a Henry.
- Ma perché
mi comporto così da bambina? Non sono cambiata affatto, mi
sembra di
tornare al tempo in cui ero esuberante e trattavo tutti male... Ah
basta, e poi perché l'ho baciato, ma che mi è
saltato in mente?!
Sono pure una bugiarda... Certo Kaito è bello, ma solo per
il corpo,
ma oltre non mi piace... Mentre Henry è solo un amico,
sempre se lo
è... Non è che io sto così
perché a me lui stia interessando?! Ma
no, figuriamoci, non ho batticuore, non provo nulla se non... voglia
di stuzzicarlo, e poi quel bacio perché mi ha fatto provare
quel
forte affetto? Nemmeno per Kaito lo sentivo, cioè per lui
era solo
attrazione fisica... Basta, ma che m'importa, non posso aver scordato
Avryl con un solo bacio! Anche se Henry è bellissimo...
peccato che
sia così cinico... Mi sa che non mi tratterà
più da amica... -
Il pullman arriva a destinazione, così tutti scendono, per
poi prendere le loro cose. Fatto ciò, s'incamminano verso la
funivia
che li porta tutti verso la baita.
« Wha che bel panorama! »
Annuncia Aoko felice che sta vicina a Rina.
« Sì, infatti, pero'
si gela, e se noti le nuvole sono in movimento! » Esplicita
con tono
un po' allarmato.
« Ma dai, che vuoi che succeda, e poi c'è il
sole...» Afferma indicando ad ovest.
« Il sole sì, ma lo sanno
tutti che in montagna il tempo cambia subito... »
« Non
preoccuparti, piuttosto ti va di fare una gara appena saremo in cima?
»
« Sì, tanto ti batto! »
« Non credere, io e Kaito
eravamo i più bravi. »
« Anche Alan è bravo, e scommetto che
batterebbe Kaito. »
« Ahahaha, lo sai, una volta Kaito si
travesti da KaitoKid, sembrava l'originale»
« Oh...
interessante, quindi se c'è una manifestazione in maschera
si
travestirebbe da Kid? »
« Già, anche se è strano dato che non
gli piace quel prestigiatore. »
« Interessante...» Mormora,
mentre nella sua mente scatta un' idea...
« A che pensi, hai lo
sguardo strano.»
« Pensavo... Non preoccuparti, sono solo
immagini nella mia mente. » Afferma divertita.
« Se lo dici
tu...»
Alan che si trova sulla funivia vicino a dei compagni
pensa – Ecco, adesso scierò solo... va beh,
chissà se Aoko si
divertirebbe se la sfidassi... ma figuriamoci, lei non è
Lisa, e poi
sta con Rina... beh almeno avrò pace... Sì devo
pensarla così! -
Lisa e Kaito si mettono vicini alla funivia.
Quando viene
messa in moto, i due guardano il paesaggio con ammirazione,
specialmente Lisa
« Wow! Kaito è tutto bianco! » Afferma
Lisa
con occhi spalancati provando in sé l'adrenalina
Kaito più che
guardare il panorama, guarda più la ragazza accanto a lui
che con il
suo entusiasmo, riesce a farlo rasserenare.
« È Bellissimo non
trovi?! » Esplicita sempre Lisa stavolta guardando Kaito che
le
rivolge occhi rilassati.
« Hei, perché mi fissi? » Domanda lei
un po' in difficoltà, sentendo per qualche istante l'ansia.
«
Sto ammirando qualcosa di più bello. »
« Ah sì? Dove?! »
Domanda guardandosi in giro « Io non vedo nulla di
più bello di
questo posto. »
Kaito fa una risata « L'avrò
immaginato...»
Mormora fra sé divertito.
« Cosa hai visto? »
« Una sola
parola: vivacità! » Afferma lui guardandola negli
occhi.
Lisa
si avvicina di qualche centimetro verso Kaito con le mani congiunte
al centro del suo corpo. Si sfrega le mani per sentire che calore
delle sue mani, per poi appoggiarle alla bocca creando una
concavità
dove lei ne approfitta per pensare – Cosa ha Kaito,
è dolce, fin
troppo, cosa gli succede? È da quel bacio che è
diventato più
solare, sembra il ragazzo che un mese fa conoscevo... Possibile che
la nostra amicizia sia stata saldata? O forse c'è altro?
No... non
m'illudo... -
« Ehi perché sembri così pensierosa?
» Domanda
lui curioso.
« Pensavo... Kaito, per caso oggi è un giorno
importante per te? Intendo si festeggia qualcosa? » Domanda
cercando
di non sembrare invadente.
« Un giorno speciale? No, pero' per
me è speciale! »
« Ah sì e perché? »
« perché parliamo
e non ci sono litigi! » spiega senza pensarci. Non appena
termina la
frase discosta lo sguardo pensando – Ma cosa sto dicendo? Non
riesco a tenere a freno nulla... Eppure non capisce che sono felice
perché sto con lei, non capisce? E poi perché ci
sto provando con
lei? Basterebbe che le dicessi la verità e lei... Ma
così facendo
mi chiederebbe il fidanzamento e io non voglio una ragazza, ma non
voglio nemmeno averla come amica... Ma se è così
io cosa voglio da
Lisa? Che genere di rapporto desidero con lei? - Pensa guardando
davanti a sé.
« Ah ecco perché sei così tranquillo,
ahahaha e
io che pensavo... ma quanto sono scema... Ehm, beh tra poco saremo
arrivati! » Afferma con una risata sforzata mentre sente in
sé un
po' di malinconia, ma si riprende non appena pensa che l'importante
è
averlo i vicino a lei, che i sentimenti non c'entrano.
Kaito
se ne sta zitto, non vuole ribattere o affermare ciò che ha
detto
Lisa, perché sente che potrebbe spezzare qualcosa. Aspettano
di
arrivare alla cima, dove trova i loro compagni che li attendono.
Quando Arrivano, Lisa prende la neve e inizia a giocarci.
Aoko a vederla le chiede. « Che combini? »
Lisa senza guardarla,
plasma la neve creandone degli anelli. « Gioco »
Afferma lei
divertita mentre perde la concezione della sua età, del
fatto che
tutti la osservano.
« Sì, beh, non ti sembra di essere un po'
infantile? »
Lisa
risponde « Io non ho mai giocato con la neve, è la
prima volta che
vengo in montagna, per me è una scoperta! »
Afferma sorridente
lasciando Aoko un po' senza parole.
« Capisco... » mentre pensa
– Lisa, anche se sembra certe volte matura, ha un lato
infantile,
ma forse è questo che Kaito ama di lei... va beh, ora che ci
penso,
anche Alan è un po' infantile, ma figuriamoci se lui si
mette a
giocare con la neve...-
Alan appena arriva, si mette a toccare la
neve con discrezione per poi pensare. – Eccoci, adesso che
combinerò, mi annoierò da solo già lo
so... -
Rina raggiunge
Alan « Tesoruccio, che hai sembri triste.»
Alan rabbrividisce «
Non mi chiamare con quel nomignolo, è insopportabile! E poi
mi sto
divertendo! »
« A me non sembra...» esprime con scetticismo
Rina.
Aoko discosta lo sguardo da Lisa per posarlo su Alan,
notando che sta di nuovo vicino a Rina. Si mette un po' in disparte
facendo un sospiro pensando – Perché mi sento sola
adesso? Tutti
hanno una coppia... No solo una coppia c'è... basta ma che
m'importa
di quei due, devo trovare qualcuno con cui parlare... uno! - Si
guarda attorno, vede Akira parlare con Akito, così si fa
coraggio
per entrare nei loro discorsi. All' inizio non ci sta ma poi Akira
inizia a parlarle del più e del meno per conoscerla.
Alan
smette di giocare con la neve, per poi cercare i suoi amici, e
là ci
trova Aoko. Lui senza badarci gli va incontro per parlare un po' con
loro.
Aoko appena sente la voce di Alan diventa muta
abbassando il capo, poi se ne va verso Rina. La prende per mano,
l'allontana per chiederle.
« Rina, tu cosa ne pensi di Alan?
Intendo, lo ami seriamente?! Se è così
perché non... ti accorgi
che... insomma, non vuole una ragazza!? »
Rina socchiude gli
occhi sospettosa chiedendo. « Non avrai gelosia
spero...»
«
Gelosia?! M-ma cosa vuoi che m'importi di quello! Io lo dico per te,
insomma si vede che non ti ama! » Ammette arrossendo.
« Questi
sono affari tra me ed Alan, tu che t'immischi? »
« Io... Non lo
so, mi andava di dirtelo! E poi siamo amiche, non mi piace che vieni
illusa così! »
« Apprezzo la tua preoccupazione verso me, ma
non immischiarti... Io voglio tentare! Mi piace Alan fin da bambina!
E adesso voglio conquistarlo... Proprio come fa Lisa con Kaito.
»
«
Va bene... fa come ti pare! » Afferma tornando dagli altri
pensando
– Scema, soffrirai per nulla,perché non mi
ascolti!?-
Lei
torna a dialogare con Alan, Akira e Akito. Rina li raggiunge
mettendosi vicino ad Alan cercando di farlo sorridere, dato che si
è
accorta che qualcosa lo rattrista. Pure Aoko se ne è
accorta, ma fa
finta di nulla, cercando di fare amicizia con gli altri due lasciano
così spazio a Rina. Anche se sente dentro di sé
che qualcosa la
infastidisce.
Dopo che tutti si radunano viene dato il via
per andare a sciare.
Lisa s'incammina con Kaito verso una pista
non troppo usata.
Lui gli inizia a spiegare che postura deve
prendere.
La ragazza mezza spaventata, inizia a scivolare, per
poi urlare in quanto non riesce a fermarsi perciò si mette a
piangere nell' urlo.
Il ragazzo si mette davanti a lei per
fermarla. Come risultato, i due cadono insieme mentre Kaito fa da
cuscino per Lisa, lui , viene sporcato dalla neve.
« Oh scusami,
non volevo! » Si scusa lei, stando a gattoni su Kaito mentre
la sua
paura svanisce, ma non le sue lacrime precedenti.
Si siede sulla
neve fresca e soffice con le gambe divaricate.
Kaito si rialza
senza problemi asserendo « Imbranata... »
La ragazza abbassa lo
sguardo lamentandosi. « Ho avuto paura non ci riesco!! Non fa
per
me! »
Kaito prova un senso di tenerezza, si mette alla sua
altezza per poi spiegarle « Mica s'impara in un giorno, ci
vuole
pratica... e dai non sei andata male. »
« Ma io non sapevo
fermarmi, ho avuto paura di cadere e farmi male...» Si sente
così
infantile che si vergogna in quanto piange ad ogni minimo ostacolo, e
ciò la fa sentire una ragazza debole.
«
Su, tu non ti arrendi per così poco, o sbaglio? »
La guarda
piangere cercando di risollevarle il morale, anche se questo episodio
gli trasmette un po' di divertimento poiché la trova buffa
come una
bambina piccola che ha bisogno di cure e riguardi per riavere un
sorriso; ed è questo che ama di lei, principalmente la sua
spontaneità nascosta nei suoi gesti infantili.
« D'avvero sono
stata brava? » Chiede con occhioni grandi sembrano una
cucciola.
«
Ehm... ma sì come prima volta può' andare...
Pero' non piangere
più, va bene? » mentre pensa - Che occhioni, che
lineamenti, che
tenerezza... Lo so che è l'amore a farmi vedere lei
così pero', mi
intenerisce il cuore, non riesco a non attaccarmici-
« Va bene,
riprovo! » Lei si rialza con dentro nuova determinazione.
Kaito
fa lo stesso cercando stavolta di aiutarla insegnandole a curvare, e
a fermarsi.
«Per curvare, devi spingere in avanti la gamba e
piegare il ginocchio della gamba quasi come se t'inginocchiassi!
»
Spiega tentando di non farla più cadere per errore,
cingendole le
spalle per poi fargli da esempio.
Lisa ci prova « Così? »
Tenta anche se si sente rigida proprio perché lui la tiene
alle
spalle, ciò le fa sciogliere il cuore al sole.
Kaito si
avvicina per mettere apposto la sua postura «
Perché sei così
rigida? Devi essere sciolta» Afferma facendole un massaggio
sulle
scapole.
tesa di non riuscire a far bene le cose. « Non ci
riesco... » mentre pensa - Mi fa stare più tesa
questo suo
massaggio. - Le sue mani per lei sono come scariche elettriche,
sentendo lo stomaco che si contorce sempre più.
Il ragazzo inizia
a pensare con difficoltà – Se non è
sciolta è ovvio che non
imparerà... cosa può' sciogliere una ragazza?
Dunque siamo in
montagna, non ci sono fiori, il cielo poi non è dei
migliori; spero
non nevichi... -
« Kaito, che c'è? » domanda lei, dato
che lo
vede un po' pensieroso.
Il ragazzo si avvicina per poi dare un
bacio sulla guancia della ragazza spiegandole « Rilassati ok?
Anche
se sbagli non ho problemi a rispiegarti le cose .»
Lisa con gli
occhi verso il naso guarda un po' verso il basso, sentendo il suo
naso diventare più caldo, quasi le da fastidio. Fa un
respiro, per
poi rilassarsi, così riesce a tenere una postura corretta
mentre
pensa – Io non so che cosa abbia, ma non voglio che smetta,
è
perfetto... mi tratta come amica pero' io sono felice anche solo di
così poco... Perché dovrei rovinare tutto e
chiedergli se mi ama?
Non è meglio un rapporto così? Almeno fino ad
ora...-
« Grazie,
sono meno tesa ora! »
Kaito fa un sospiro per poi continuare la
lezione.
Lisa durante le prove cade, urla, piange, ma si rialza,
finché dopo due ore, non impara la base.
« Ottimo, sei
migliorata molto! » Afferma lui felice.
« Merito tuo! Ti
ringrazio molto! »Esprime con euforia.
« Oh... Ma figurati per
così poco... A dire il vero, è stato divertente
vederti cadere.»
rivela divertito, ricordandosi come il viso di lei si sporcava di
neve mentre medita. - Era così disastrosa che non smettevo
di
ridere.-
« Sì lo so, sono così imbranata
» afferma con il
broncio.
« Ma se non lo fossi, non saresti unica.
» -
altra dichiarazione, a volte mi chiedo perché non glielo
dico
piuttosto che confonderla.- pensa lui un po' confuso.
« Eh? Kaito
ma che significa? » domando curiosa, perché sono
frasi fin troppo
belle.
« Nulla... senti, dato che sono passate due ore, ti va di
riposarci alla baita?»
« Aspetta ma che ore sono? » Chiede
allarmata, ricordandosi del avviso di Akako.
« beh, sono le 16.00
perché? » domanda notando come Lisa abbia assunto
un volto
preoccupato.
Lisa pensa – No, non può' davvero fare qualcosa...
credo... è assurdo! - Pensa strizzando gli occhi.
Kaito domanda
«Hai un impegno? »
« N-No, non preoccuparti... ehm.. entriamo
nella baita? »E aggiunge.
« K-kaito... » - devo dirglielo se no
Akako potrebbe farmela pagare- Pensa lei con tutto il suo
coraggio.
«Sì? » domando curioso dato che Lisa ha
assunto una
strana rigidità.
« Nulla, oggi sei molto gentile! » Esprime con
un sorriso vero, anche se vorrebbe dire altro.
« io lo sono con
tutte...» si giustifica, giusto per non farla sentire fin
troppo
speciale.
« Già, dai andiamo! » - Non riesco lo so
già, a
Kaito non piaccio...- medita con espressione triste.
*
«
Shinichi allora, hai trovato qualcosa? » Domanda Ran dopo
aver
raggiunto con lui il luogo del delitto.
Shinichi che
circospeziona il posto, correndo qua e là, controlla lo
specchio e
la sua angolazione per poi chiedere. « Ran mettiti nell'
esatto
punto, dove eri quando avevi visto la scena. »
Ran correndo,
raggiunge il muro, per poi urlare « Io sono arrivata, che
devo fare?
»
Shinichi spiega. « Adesso guarda avanti e dimmi che mano ho
usato.! »
La ragazza fa come gli viene detto, così resta a
guardare l'ombra di Shinichi muovere la mano. Fatto ciò
torna dal
ragazzo rispondendo « Sinistra! »
Shinichi fa un sorriso con
occhi aguzzi. « Sbagliato era destra! Ran, avevo ragione, tu
hai
visto lo specchio, non me! »
Ran un po' se lo aspettava, dovrebbe
arrabbiarsi, ma a vederlo così euforico nel aver scoperto
qualcosa,
è più forte della malinconia provocata dalla
colpa.
« Quindi
Akahiko è innocente? » Domanda curiosa.
« Sì, perché Akahiko
è mancino, lo dimostra come tiene la penna, scrive sempre
con la
sinistra, e nessuno userebbe la destra per commettere un delitto,
perché non si controllerebbe la presa e la direzione.
»
«
Allora chi è l'assassino? »
« La fidanzata di Isochiro, vale a
dire: Kazumi Mayanoshi. »
Ran domanda « perché lei? »
Shinichi
risponde « Perché è l'unica che usa la
destra tra i due! Sia
Akahiko ed Emiko sono mancini, mentre kazumi no, inoltre sull'erba
dove tu avevi visto le impronte, ho trovato l'orma di un tacco,
probabilmente lei indossava stivali con tacco pieno e camminandoci,
ci lasciò lo stampo. Emiko non poteva, perché
indossava scarpe da
ginnastica, inoltre disse chiaramente che detestava i tacchi
perché
li pensava come dannosi per la guida.
« Giusto, ricordo, che
pure a me fece una critica... Ma di prove concrete ne hai? »
«
Sì, l'orma della scarpa. »
« Wow, allora andiamo da mamma? Le
diciamo ciò che sappiamo!»
« Tua madre, parteggia contro
Akahiko, non possiamo darle queste informazioni, pero' puoi
difenderlo durante la corte giudiziaria... E poi parlerò!
»
«
va bene! »
« Bene, stai meglio ora? »
« Stavo bene anche
prima! »
« bene... »
*
Lisa mentre gioca con Kaito a
carte, fissa l'orologio del pendolo con preoccupazione. Kaito, se ne
accorge, ma cerca di far finta di nulla, finché non la sente
mormorare.
« Le cinque... Oh no...»
Il castano lo guarda un
po' infastidito dal fatto che non gli venga spiegato nulla.
«
Senti... Perché sei così in ansia? »
« Ecco... c'è una cosa
che devo sapere! » Afferma con occhi lucidi mentre stringe a
sé le
carte in mano.
« Sentiamo... »
La ragazza sente il batticuore
aumentare, comincia a sudare, sente il suo corpo sempre più
caldo il
ché le pare strano, dato che prima stava bene.
Deglutisce molte
volte in silenzio, guarda con insicurezza il ragazzo pensando
–
Diglielo, altrimenti Akako potrebbe farmi qualcosa... Diglielo... No
potrebbe rifiutarti. Devo! Altrimenti... Non farlo, non rovinare
tutto! -
« Hei Lisa, ma che ti prende? » Domanda lui
avvicinandosi al viso della ragazza mentre pensa –
Avrà mal di
pancia? O forse ha un calo di zuccheri? Ma non è possibile,
prima
abbiamo mangiato dei dolci; ma allora che le prende? - Le mette la
mano sulla spalla mormorando a tono insistente « Mi dici cosa
vuoi
dirmi!? »
« Tu... tu... cosa... p-p-p... pensi del pattinare?
Inventa maledicendosi mentalmente.
Il ragazzo con occhi a pallini
« Ah... ehm... sì mi piace. »
Lisa stringe gli occhi dalla
vergogna, per poi alzarsi e correre via. Kaito la insegue. Lei
percorre le scale pensando – Devo allontanarmi, se Akako mi
fa un
incantesimo devo allontanarlo da me fisicamente! -
« Hei! Ma la
smetti di correre!? »
Lisa non lo ascolta e sfreccia nelil
corridoio, cercando una porta. Esse sono chiuse finché non
arriva un
S.M.S, lei si ferma un attimo leggendo – Lisa,
sei così divertente, ma dove pensi di scappare? Hai finito
il tempo!
Divertiti!. Akako. -
Kaito
raggiunge Lisa prendendola per il braccio chiedendo « Ma cosa
ti
succede? »
La ragazza se ne sta zitta, finché non vengono
attratti da una forza invisibile che li spinge dentro due porte
diverse. Per poi sparire al loro interno.
*
« Mamma,
abbiamo le prove che Akahiko è innocente! »
Afferma Ran alla
signora Eiri Kisaki una donna avvocatessa dai capelli lunghi raccolti
in un chignon ed occhi azzurro/grigio.
« Sentiamo, che prove
avresti? » Chiede con interesse, mentre visiona diversi
fascicoli
sul caso.
« Ecco... In verità, è Shinichi che
saprebbe come
spiegarlo...» Specifica un po' a disagio dato che il suo
ragazzo gli
aveva detto che doveva informare da sola sua madre.
« Dové ? »
Chiede sempre la madre con freddezza.
« Ah, io ci provo! » Si
da coraggio « Io e Shinichi abbiamo sbagliato,
perché l'assassino
era destrosio! »
L''avvocatessa, prende un fascicolo per leggerlo
« Qui dice, che era mancino. Come puoi dire di aver
sbagliato? »
«
C'era uno specchio, vicino al colpevole, io avevo visto l'immagine
riflessa dello specchio, quindi avevo invertito le posizioni in
quanto era un riflesso: la destra diventava la sinistra e
così via.
» Afferma con convinzione.
« Non bastano, purtroppo la tua
parola non ha prove. Ammettiamo che c'era uno specchio, avresti
dovuto dirlo prima, e non sono prove concrete! »
« Una prova
c'è! L'impronta delle scarpe dell' assassino, sono
femminili! »
«
Sei sicura che non erano le tue? Avevi detto alla polizia che avevi
seguito le orme, potresti aver messoo in mezzo a quelle prove le tue
stesse orme! »
« Non l'ho fatto.
Shinichi mi ha sempre detto
che non bisogna mai toccare nulla durante un crimine! Ed io non ho
messo i piedi là, sono stata attenta! E se non mi credi,
puoi
confrontarle: Io ho il trentanove, mentre l'assassino avrà
il
trentasette! Perciò si può' dedurre che fosse una
donna dalla
corporatura minuta! »
La madre abbassa gli occhiali, per mettere
gli indici sulle meningi e muoverle in senso cirlolare. «
Quindi,
sei sicura di voler testimoniare a favore del signor Akahito?
»
«
Sì, verrà anche Shinichi! »
« Va bene, l'udienza sarà domani
verso le 10.00 di mattina, quindi non andrai a scuola. Adesso
perdonami ma ho del lavoro da sbrigare. »
« Mamma, se vuoi puoi
venire a casa mia per cenare, così parli con papà
e magari rifate
pace...»
« Un giorno... Ora puoi andare! » Si sbriga a dire
per
poi accompagnare la figlia fuori dalla porta. Ran un po' delusa pensa
– Mamma è sempre fredda e scorbutica quando si
parla di papà... -
Prende il cellulare per poi incontrarsi con Shinichi.
*
«
Ho vinto! Alan, sarà felice a saperlo! » Urla
felice Aoko arrivata
a verso la baita.
« Mmm... Tanto era un sfida senza senso...»
Afferma Rina bruciante dalla sconfitta.
« Dai, entriamo, e
scaldiamoci; ho sentito dai professori che ci saranno pure i dolci!
»
Rina e Aoko, si tolgono gli sci per entrare nel capanno.
Appena entrano trovano su un tavolo delle carte da gioco con vicino
un po' di tortine alla crema.
Aoko si avvicina ad esse, per
mangiarne una con voracità mentre si siede su una sedia di
legno.
«
Ah che buona la crema! » Afferma, prendendo altri dolci dello
stesso
tipo.
Rina si guarda attorno pensando. – Ma che strano,
là ci
sono i giubbotti di Kaito e Lisa, saranno qui? -
« Forse siamo i
secondi, penso che qui ci siano Kaito e Lisa... guarda ci sono i loro
giubbotti, devono esserseli tolti perché qui fa molto caldo.
»
Annuncia, indicando gli indumenti dei due.
« Ma qui non ci
sono...»
Rina cammina un po' in giro, per poi trovare una scala
e impronte d'acqua su di esse.
« Penso che siano al piano di
sopra, qui il legno è umido. » Rina sale le scale,
e così Aoko la
insegue. Cominciano a perquisire il corridoio, ma non li trovano.
«
Ma dove saranno finiti? Le tracce finiscono in questo punto »
Specifica indicando il pavimento dove davanti a sé non
c'è nulla se
non un oblo.
« Non so, forse sono tornati a sciare » Opta Aoko.
« Non è possibile, non ci sono impronte che
conducono verso
l'uscita! Sembra quasi che siano svaniti nel nulla...»
« Per me
avevano asciugato le scarpe e poi sono tornati a sciare! »
«
Potresti aver ragione, ma è strano... va bhe, abbiamo ancora
un ora
prima di tornare in Hotel.» Afferma, prendendo con se la
ragazza per
poterla distrarre.
*
Kaito Si guarda attorno trovando
una bambina dagli occhi celesti con i capelli castano corti tagliati.
« Oh... si è svegliato! »
Kaito apre gli occhi con le mani
sulla testa, si guarda attorno trovandosi su un letto caldo. La
stanza è di color rosa pallido, il pavimento è di
marmo bianco.
Vicino a lui, ci sta un comò con una foto incorniciata
illuminata da una piccola lampada dalla luce gialla soffusa.
Gira
gli occhi verso destra per scontrarli con il musino di una bambina
dagli lineamenti candidi con un sorriso dolce .
« Sai parlare la
mia lingua? » Domanda con ingenuità la bambina
sconosciuta.
«
Sì, è la mia lingua madre... Ma dove sono?
» Chiede
stropicciandosi gli occhi con forza per sentire se è vero o
no tutto
ciò.
« Non lo so... Io ero con una mia amica a giocare, ma poi
lei è tornata a casa sua … E poi lo sai mamma
appena ti ha visto,
è rimasta in silenzio, ha detto che ti preparerà
qualcosa da
mangiare.
« Ah... Quindi sono piombato in questa stanza come per
magia? » Domanda incredulo.
« Mamma ha detto che probabilmente
sei un ladro... per questo non ti ha mandato via,ma non sei un
ladro,hai un visetto così dolce che non puoi essere
malvagio! »
«
Ehm... beh, grazie del complimento...» Si alza, si stiracchia
per
poi dirigersi verso la finestra, trovando un paese a lui
sconosciuto.
« Ma che città è questa?! »
Domanda con
preoccupazione.
La bambina gli corre incontro, e con una mano la
porge verso la finestra presentando. « Saint Tail!
»
Kaito urla
« EH!???????????????!! »
In un prato giace Lisa
addormentata, distesa vicino ad un campo di fiori.
Si sente da
lontano qualcuno giocare gioire e domandare strane frasi,
proposizioni che Lisa riesce a sentire indistintamente, quasi come un
eco lontano.
« Bello, come ci riesci? »Chiede una voce maschile
di tenera età.
« Un giorno te lo insegnerò! » Risponde
una
voce maschile sviluppata di età adulta. Aggiunge
« che ne dici
di portare qualcosa a tua sorella? »
« Ma mia sorella è
svampita, al massimo alle mie compagne di classe! »
« Non è
svampita, è solo nel suo mondo di favole, anche tu lo eri
alla sua
età! »
« io non ricordo...»
« Lo ricordo ben io... e poi
lei è una femmina, si dà sempre un pensierino, il
non farlo può'
farti sembrare antipatico. »
« Uffa quella non è nemmeno
carina... vado a cercare qualcosa per lei! » Mormora correndo
verso
i fiori mentre spiega a voce. « Allora lei ama il colore
bianco,
quindi le darò questo! »Indica con un dito un
fiorellino bianco.
Mentre lo raccoglie trova davanti a sé Lisa dormire.
Lui
aggrotta gli occhi, avvicinandosi curioso, poi torna indietro ad
asserire « Papà chi è quella?
»
Il signore la guarda per un
attimo, si avvicina spiegando. « Non ne ho idea, ma che ne
dici se
la svegliamo e lo scopriamo? »
« Se vuoi... pero' non ti sembra
vestita in modo scorretto? Fa caldo e ha addosso un maglione!»
«
Infatti, sta sudando... aiutami a toglierle qualcosa di dosso.
»
Afferma l'uomo.
Il bambino prende le braccia della ragazza, le
allunga verso l'alto per poi con l'aiuto dell' uomo toglierle il
primo strato di vestiti.
« Se fosse sveglia sarebbe più
semplice. Commenta l'uomo un po' imbarazzato.
Il bambino la guarda
chiedendo « Assomiglia a qualcuno, non pensi? Mi ricorda
qualcuno...»
« Può darsi... »
« Io la sveglio! » Il
bambino inizia a scuoterla dicendo « Svegliati!! »
l'uomo a
guardarlo si mette un po' a ridere, per poi asserire. « Non
si
sveglia così una ragazza, rischi di spaventarla... devi
essere
dolce. »
Il bambino sbuffa « Io sono dolce con chi mi sta
simpatico! »
« Sì, praticamente solo le tue amiche. »
«
Sì, io sono il più carino! »
« Ok... lasciamo stare i tuoi
vanti... » Spiega destando la fanciulla dormiente.
Lisa apre gli
occhi lentamente, per poi trovarsi davanti due immagini sfuocate.
All' inizio mormora « Kaito? »
L'uomo se ne sta zitto, mentre il
bambino risponde « No mi chiamo Koiji. Papà questa
è strana non
pensi? »
«Ma lasciala svegliare. »
« No, è strana, basta
vedere ciò che ha detto. »
« Sarà il suo ragazzo non pensi?
»
« Ma figurati se una così ha il ragazzo, mia
sorella è più
bella, come tutte le mie compagne di classe! »
« Ma metti una
bambina ad una adolescente? Sei strano a volte. »
« Non è vero!
e poi ho solo dieci anni. »
Lisa sente il dialogo, si
stropiccia gli occhi per poi alzarsi chiedendo guardandosi intorno.
« Dove sono finita? » Fa mente locale per poi dire
« Oh, no
dove è Kaito!? Nono, Akako cosa ha fatto!? »
I due guardano con
curiosità Lisa mentre l'uomo gli chiede. « Ti sei
persa? »
La
ragazza guardando il cellulare mormora. « Sì, devo
chiamare Akako e
farmi spiegare...» Si ferma non appena vede l'adulto e
domanda
incredula « Tu...tu sei? Aspetta come ti chiami? »
L'uomo
risponde. « Non ha importanza, pero' ti presento questo
bambino, si
chiama Koiji... Ad ogni modo, come ti chiami tu? »
La ragazza un
po' sospettosa mormora. « Senza offesa, ma non lo sa che il
non
presentarsi è mal educazione!? »
« Credo di sapere fin troppo
sull' educazione, ma se non voglio presentare il mio nome, lei non
può' obbligarmi. » Afferma con un viso sicuro.
Lisa rimane
spiazzata, fa un passo indietro pensando – Ma chi
è? Sembra Kaito
ma lui non è così affascinante... e
perché il mio cuore batte, oh
calmati non è Kaito è solo uno che gli
assomiglia!- « A me ricordi
un ragazzo, solo che non mi sembri lui! »
« Ah e come si chiama?
»
« Kaito!»
« È il tuo ragazzo? L'avevi mormorato pure
prima mentre dormivi. »
« Sì lo è... pero' non lo sa... Ma
è
il mio migliore amico... il problema è che non so cosa sono
per lui,
credo amica, ma vorrei che mi amasse..»
« A quanto pare sei
molto confusa, o forse lui ti confonde?»
« Mi confonde lui...
»
« Sai, se un ragazzo fa confondere una ragazza, significa che
ne è innamorato ma non riesce a dirlo... io ero
così. »
« Ma
Kaito non è così codardo, è solo un
po' scemo, con una mente
strana.» Spiega notando che il signore si trattiene dal
ridere così
aggiunge irritata « E perché sorride come se fosse
divertito? »
«
Perché mi chiedi? Non lo so, sei buffa! Ti scaldi per nulla,
parli
dei tuoi sentimenti senza pensarci, sei così...
spontanea!»
«
Io dico solo ciò che penso, e lei non so per quale motivo mi
ispira
fiducia! E poi sicuramente non esiste.! È ovvio che sto
sognando o
che è solo una prova! »
« Ne hai di fantasia, allora se fosse
una prova cosa dovresti fare? »
« Prima di tutto devo capire
dove sono finita, mi sai dire la città in cui stiamo?
»
« Ah sì
siamo a Saint Tail! »
« Ah certo... Scusa che hai detto?! Akako
mi ha teletrasportata!? »
« Potresti non dire quel nome, mi
ricorda una persona che mi metteva nei guai...»
« A me quella me
la pagherà cara se mi ha portata nella mia ex-
città! Che cosa
faccio, non ho nessuno qui... Ma certo Sara! » Si mette a
camminare
per poi dire ai due « Io vado ciao! »
L'uomo prende il
bambino mormorando « Piccolo, ti va di fare un gioco?
»
Il
bambino curioso « A cosa?! »
il padre risponde « Giochiamo a
pedinare quella ragazza? »
il bambino « Sì! »
Lisa si
mette a correre, verso la casa di Sara mentre pensa – Devo
parlarle, devo tornare a Gunma, in qualche modo! -
Angolo
autrice:
Spero
che vi sia piaciuto.
Parlando
con un amico, ho cambiato un po' qualcosa, e aggiunto qualcosa in
più.
Spero
vi piaccia questa svolta, stavolta la magia è intesa in modo
diverso.