Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: HetaliaPuccioFan    17/09/2014    2 recensioni
Trama:Esiste un mondo popolato da nazioni e da eroi ... ma se fossero proprio le nostre care nazioni ad essere eroi? Dalle menti di Mina damn stars (Mina) e HoshiGoredo (Zoe) una nuova saga molto più movimentata delle precedenti! Con la partecipazione degli Avengers e Hetalia e delle due pazze creatrici 'The Hetalians!'! Riusciranno i nostri eroi a salvare il mondo? Solo leggendo potete scoprirlo!
America :I'm the HERO!
Capitan America : Me too! :D
Zoe e Mina : Buona lettura e recensite :D
Genere: Azione, Demenziale, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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        The Hetalians
 



Prologo
 
 
 
 



I raggi filtravano lievi sulla finestra, sorpassando le tende per posarsi proprio sui  suoi occhi. La ragazza aprì uno dei suoi occhi nocciola per poi sgranchirsi lasciando andare uno sbadiglio. Pigramente si mise seduta sul letto matrimoniale condiviso con il suo amato, che stava ancora beatamente dormendo come un pupo. La ragazza riccia con gli occhi nocciola e la pelle olivastra, si avvicinò vicino al ragazzo. Lui a differenza di lei era biondo con un ciuffo ribelle all’insù e la pelle chiara.

Vi potrà sembrare la classica mattina di due fidanzatini normali che sono andati a vivere da poco da soli,lontani dai parenti e dagli amici per vivere in intimità, in una casa alla periferia di Manhattan sulle coste.

Pur troppo non è tutto così banale come sembra.   

La ragazza si chiama Mina Black Vargas ovvero la rappresentazione della Campania e sorella dell’Italia del sud Lovino Vargas , mentre il ragazzo si chiama Alfred F. Jones alias the USA per gli amici America.

Come vi avevo annunciato, loro, non sono persone normali ma delle vere e proprie nazioni. Coloro che hanno la vita eterna e sono in grado di rigenerarsi, e che sono sotto il comando del loro popolo.

Possono essere uccisi solo da una cosa in particolare.        

Ovvero la loro gente.
 
Mina ormai vicino al suo amato, attirata dalla bellezza del suo volto addormentato, si mise a giocare con i capelli dorati ammirandolo. Lo aveva visto spesso così, con quella faccia sognante e rilassata, con un sorriso disegnato sul suo volto. Si fermò un attimo a pensare mentre continuava a tenere un dito in una ciocca dei suoi capelli dorati.

Chissà cosa stava sognando per farlo sorridere tanto, probabilmente stava sognando di essere circondato da tanti hamburger o fast food.

Fece una risatina, oppure stava sognando lei e il pomeriggio che avevano passato a dipingere il salotto.

Sorrise, al solo pensiero, avevano fatto i cretini tutti il pomeriggio. Si erano buttandosi la vernice avvicenda,  ma per fortuna alla fine avevano concluso qualcosa alla fine. La sera dopo essersi fatti la doccia insieme ; giocando con le bolle della vasca da bagno, e dopo aver mangiato un piatto di pasta alla carbonara, cucinata da Mina, si erano messi a fare dello zapping con il televisore per poi farsi qualche coccola e andare a dormire.

Lo guardò addolcita dal quel pensiero per poi accorgersi che il ragazzo aveva aperto uno dei suoi meravigliosi occhi azzurri.

-‘Morning … - disse con la voce ancora impastata dal sonno mentre si strofinava un occhio ancora assonnato. – Buon giorno my little stupid boy!- gli sorrise baciandolo sulle labbra – Dormito bene?- chiese e lui annuì. – Sure! Quando ho te al mio fianco riesco a dormire senza problemi.- la prese per la vita portandosela vicino a lui. – Oh … grazie tante!- sorrise baciandolo una seconda volta. Lui condivise il suo sorriso – Uhm … qualcuno è in vena di coccole sta mattina?- ridacchiò baciandola sul collo – E tu non sei da meno, a quanto vedo, Jones!- ridacchiò facendo , però, accigliare il ragazzo - Odio quando mi chiami per cognome, non lo sopporto!- la guardò serio in volto – E a me piace farti andare fuori di testa!- fece la linguaccia facendogli ritornare il sorriso.

-Allora,credo che sia meglio alzarsi!- scese dal letto senza accorgersi del ragazzo che voleva continuare a coccolarla sotto le coperte. Alfred sbuffò un po’                
– Dobbiamo proprio? Non vuoi stare ancora un po’ con l’eroe sotto le coperte? Vuoi vedere la California, love?- Mina sorrise tirandogli una cuscinata – Smettila di parlare come quell’idiota di Francis ,avanti! Mi fai impressione!- rise quando vide Alfred che si toglieva il cuscino dal suo bel faccino – Uhm … io a quel pervertito non ci assomiglio per niente!- canticchiò facendo la linguaccia – Io al massimo posso assomigliare a un leone o ad una tigre! Grrrr! - fece uno sguardo lussurioso verso la ragazza alzando la mano come fosse la zampa di un gatto, Mina sospirò sorridendo e lo colpì di nuovo con il cuscino – Non ti arrapare troppo! Ti ricordo che oggi abbiamo da fare!-. Lui si alzò pigramente sbadigliando una seconda volta – What do we do today?- si sgranchì e la ragazza lo guardò sorpresa.

-Non ricordi?-

-What?-

Mina sospirò guardando il ragazzo – Oggi dobbiamo andare a prendere all’aeroporto i ragazzi! Come puoi essertene dimenticato?- Alfred si stupì – E perché vengono proprio qui?- chiese stufato – Ah … non lo so? Forse perché viviamo da poco da soli e sono venuti a vedere come ce la caviamo!- sorrise acida la ragazza e lui sbuffò.

-Scommetto che è un idea di Iggy!-

-Oh … allora il cervello lo hai acceso! Sono contenta!- sorrise lei dandogli un pizzicotto sulla guancia – Sai com’è era in stambay!- si avvicinò a lei dandole un abbraccio da dietro – Ogni volta che ti vedo il mio cervello va in corto circuito!- sorrise – Oh allora sono una specie di virus?- sghignazzò lei – Uhm … maybe, we want to control?( forse ... vogliamo controllare?)- provò a baciarla sul collo di nuovo quando Mina scivolò velocemente via dal suo abbracciò per farlo andare contro il muro, facendolo sbattere con il naso. – Ouch!- gemette toccandosi il naso con entrambe le mani poi alzò lo sguardo ,cercando di dimenticare il dolore, e vide la ragazza riccia fare la linguaccia con un occhiolino.

Il ragazzo fece per dire qualcosa quando la riccia disse – Vado a farmi una doccetta tu prepara il caffè, ‘kay?- chiese mentre se ne stava andando in bagno.
-Visto che ti fai la doccia posso venire anche io?- fece un sorriso subdolo per aprire la porta del bagno quando poi vide la faccia della ragazza fare un sorriso e dire -Nope! (no!)- per poi chiudergli la porta in faccia.  

-Maledetta! Ti piace davvero tanto, eh?!- sibilò con un mezzo sorriso.

-Non sia quanto!- rise debolmente.

Alfred stava per lasciare la stanza quando sentii la voce dell’amata – Alfred viene un attimo?- a razzo andò vicino alla porta del bagno pensando che forse aveva cambiato idea ma ….

– Ricordati di mettere qualcosa sopra a quelle mutande di Spiderman prima di cucinare!-   

Già quella donna lo stava facendo impazzire!

Ma il solo pensiero che presto sarebbero venuti anche gli altri lo faceva andare di matto ancor di più!
 
**
 
Erano all’aeroporto e c’era uno stormo di gente, più che altro giovani. Infondo erano pur sempre in America e sulle coste, tra l’altro! Quale vecchio si sarebbe potuto presentare?

-Ah … non vedo l’ora di rivedere Zoe! E tu, Alfred?- chiese Mina eccitata scansionando ogni millimetro del luogo con lo sguardo – Io penso che Ivan non lo fanno entrare qui in America!- sorrise guardando in giro.

– Dai non essere cattivo!-

-Ma io dico solo la verità! E poi ce lo vedi Iggy in mezzo a tutti questi ragazzi? Stona proprio!- rise contagiando anche la ragazza – Non hai tutti i torti!- sorrise lei per poi tornare alla scansione dell’aeroporto quando da lontano vide un gruppo di persone tutte assieme. Sorrise guardando Alfred – Penso che li ho trovati!- canticchiò.
 
-Oh,dannazione! Ma dove si sono cacciati quei due?!- ringhiò un uomo con un forte accento britannico, biondo con occhi verdi e con due sopraciglioni corrugati.

– Arthur! Calmati, mon amour! Saranno da queste parti ,mon petite!- lo rassicurò un uomo biondo con occhi celesti e un barbetta. – Francis smettila di filtrare con Iggy!- sospirò una ragazza castana con occhi nocciola abbracciata ad un omone
– Da! Ha ragione Zoe siamo in vacanza mi voglio divertire e bere vodka; e non stare dietro a te a menarti!- lo minacciò l’uomo con l’accento russo che aveva i capelli color palatino e occhi viola. – Giusto Ivanuccio! Ora cerchiamo Mina e Alfie!- sorrise lei ancora attaccata a lui.

Poi un ombra le se fiondò addosso spaventandola e facendola cadere a terra con Ivan – Zoeeeeee!- canticchiò la voce, la ragazza aprì gli occhi per trovare davanti la sorella e anche migliore amica – Mina! Ciao, ciao!- la salutò e la sorella l’aiutò ad alzarsi.– Ciao ragazzi!- salutò Mina il resto del gruppo che ricambiò con un sorriso. 

Le due sorelle si abbracciarono – caspita mi sembra una vita che non ci vediamo!- esclamò Zoe guardando la sorella – ma dai! E’ passato solo un mesetto!- sorrise Mina grattandosi la nuca facendo sbuffare l’amica – Sono troppi! Mi manchi tantooooooo!- si disperò abbracciandola tanto da farla diventare la sua faccia blu per mancanza d’ossigeno.

- Zoe … soffoco …. – mormorò disperatamente – Oh scusami!- la lasciò prendere fiato – Ahahahah!Mi mancavano questi abbracci di gruppo!- a quella voce tutti si girarono per vedere Alfred che sorrideva con in testa gli occhiali da sole.

- Alfie! Ciao!- lo salutò Zoe e lui ricambiò – Hi guys! Andato bene il viaggio?- chiese andando vicino al suo ex tutore – Non male, git! Non male!- sorrise forzato Arthur mentre lo guardava con sufficienza. – Oh!Mi è mancata tanto la tua faccia da vecchio, Iggy!- sorrise Alfred con una risata – A me per niente! Sono venuto solamente per vedere se stai trattando Mina a dovere,git!- esclamò acido come sempre.

-Si certo, dude, certo!- lo canzonò lui.

- Amerika!- l’americano si girò per veder il russo – Oh che sorpresa! Pensavo non ti facessero nel aero con Mr. Tubo!- derise il russo – AH-AH! Diciamo che sono un tipo persuasivo!- sorrise yahandere.

-Ehi! Non litigate voi due!- li fermarono Zoe e Mina allontanandoli – Già Ivan cerca di non dar corda ad Alfie e tu , Alfred, non iniziare ad offendere!- esclamò Mina – Ma ho solo detto la verità!- si scusò lui.

-Sei senza speranze!- sospirò lei – Lo so! Ma non è per questo che mi ami?- domandò lui per poi ricevere un bacetto casto sulle labbra, e poi sorrise – Va bene come risposta?- domandò lei – Uhm … diciamo che come anticipo va bene!- sorrise lui per poi guardare gli altri che erano un po’ stralunati.

-Che c’è non avete mai visto una coppietta felice sbaciucchiarsi?- chiese Alfred guardando il suo ex tutore che sembrava il più sconvolto di tutti.

-Ehm … è solo strano, for me git!- esclamò rosso in volto facendo ridere Francia   – Ohohoh! Angletere vuole dire che per lui è strano vedere il suo pupillo comportarsi da uomo e baciare la sua ragazza modestamente sexy!- lo corresse lui ricevendo un pugno sul naso.

-Già cominciate?- chiese ridendo Mina – Ahahah! Non hanno mai smesso Mina!- sorrise Zoe.

-Well!Dude come on! Andiamo al mio fantastico SUV e andiamo a casa!-         
 
Arrivarono a casa subito con il macchinone di Alfred, una volta arrivato il ragazzo si offrì di aiutare a portare le valigie dentro con l’aiuto di Ivan. Mentre Arthur come buona suocera dava un occhiata sommativa alla casa che sembrava stranamente apposto , il bello e che era anche molto carina. Le pareti bianche con dei mobili in legno chiaro e con i vasi con colori forti e abbaglianti.

Mina lo guardò curiosa – Che cosa fai, Arthur? – chiese avvicinandosi a lui facendolo saltare – Mina! Mi hai spaventato!- esclamò tenendo la mano sul petto colmo di spavento. – Mi dispiace non volevo!- si scusò lei ma poi l’inglese si tranquillizzò -Tranquilla, love, sto bene.- disse con tono quasi paterno.

-Meno male! Ma comunque che stavi facendo?- richiese lei curiosa – Ah … girovagavo in giro per la casa per vedere come l’avete sistemata. E devo ammettere che non è niente male! Mi piace molto!- le sorrise – Grazie ho scelto io l’arredamento, sono riuscita a distogliere le idee di Alfred nel mettere davanti al divano un pelle di vacca! Voleva trasformare questa bellissima casa sul mare in un centro per cowboy!- rise Mina e lo stesso fece Arthur – What a bloody git!-.
-Se vuoi più tardi ti faccio un tè,va bene?- chiese gentile Mina e lui annuì – Volentieri!- condivise il suo sorriso.

Pranzarono nella cucina stile IKEA (Viva Svezia! :D) che aveva la vista mare, ovvero stupenda. Mangiarono gli spaghetti alla pescatore,cucinata  con amore da Mina e Zoe, più del salmone che Alfred aveva comprato. Il pranzo fu piuttosto piacevole, passarono tutto il tempo a parlare piacevolmente e a raccontarsi di ciò che era successo nell’ultimo mese. Anche se più che altro a raccontare furono i due piccioncini visto che i quattro li riempivano di domande e alcune anche piuttosto invadenti, soprattutto quelle di Francis che stranamente Arthur approvava.

Il pomeriggio passò in un lampo America, Russia e Francia sono stati sulla spiaggia a fare gli scemi e giocando a beach volley mentre sul pianerottolo c’erano Mina, Zoe e Arthur che si gustavano il tè delle cinque con vicino muffin e cupcakes cucinati da Mina.

-Ehi! Dude! Perché non vieni a giocare pure tu!- Alfred incitò la fidanzata che per lei era come dire ‘Alza quel culo da quella sedia e vieni ad aiutarmi a battere Ivan e Francis perché da solo non ce la faccio!’. Mina roteò gli occhi al cielo sospirando – Devo proprio?- Alfred si asciugò il volto sudato scostando il ciuffo biondo – Se no non te lo chiedevo ,no?- esclamò ridendo un po’. Mina la guardò un po’ e poi si rivolse verso Zoe e Iggy che ridacchiavano – Signore io vado a spaccare il culo a quei due e a salvare il mio fidanzato dalla sconfitta se non vi dispiace!-.

-Vai pure sorellina!-

-Aspetta perché mi hai chiamato signora?! Io sono maschio!-

Mina e Zoe ridacchiarono – No il problema e che quando stai con noi ti effemini un poco, caro!- sorrisero sentendo sbuffare Iggy con una punta di rabbia – Sono tuo suocero dovresti trattarmi meglio!- Mina guardò Zoe che fece spallucce – Si certo, Arthur ma adesso vado a divertirmi!-  si alzò sorridendo e con sua grande sorpresa anche Arthur condivise il suo sorriso – Muoviti va’!- e Mina non se lo fece ripetere due volte e corse verso l’amato.

-Ohohoh! Ha chiesto l’aiuto di una ragazza sei proprio disperato eh!- sorrise Francis al vedere Mina al suo fianco – Da! Jones, che brutta cosa!- sghignazzò Ivan.

Alfred sistemò gli occhiali sorridendo – Io non la prenderei in giro se foste in voi! Non è solo la mia ragazza ….- Mina si mise in battuta. Ma i due troppo distratti non se ne accorsero ,anzi, se ne accorsero troppo tardi quando il pallone arrivò in faccia a Francia facendolo cadere a terra e lasciare Ivan senza parole.

-Ma …?-

- Come dicevo non è solo la mia ragazza ma è anche la mia arma vincente!- la prese per il bacino baciandola avidamente come se non ci fosse domani. Mina sorrise – non c’è bisogno che me lo ricordi …. Jones!- rise vedendo la faccia del ragazzo che si era irritata – Odio quando mi chiami per cognome!- lei sorrise con gli occhi pari a quelli di Bambi – E io amo farti andare fuori di testa, come la mettiamo?-  lasciò andare la presa sul bacino per puntargli il dito in faccia per minacciarla – Dopo facciamo i conti!- ne uscì un mezzo sorriso da entrambi -Non vedo l’ora Jones!-.

La partita finì 20 a 16 per colpa di un paio di schiacciate sulla faccia di Francis, volute da Mina. Alfred entrò trionfante in casa e besteffeggiando gli avversari dicendo costantemente ‘ I win! You lose!’ oppure ‘ I’m the hero  you loseres!’.   
La cena fu simile al pranzo tranne che parlarono di come avrebbero trascorso la loro permanenza a casa Vargas – Jones.

-Allora domani che ne dite di andare a New York?- chiese Alfred ai suoi ospiti – New York la grande mela? Che domande! Certo che si! Sai che bello!- esclamò Zoe immaginandosela come dentro i film tutta affollata e piena di gente con milioni di negozi di ogni genere.

-Si mi piacerebbe andarci! C’è il parco che mi piacerebbe visitare!- commentò Arthur mentre metteva in bocca un pezzo dello spezzatino di carne, patatine e pomodori– Anche io! Chissà quante belle gnocche ci sono!- affermò Francis con la faccia sognate. – Puoi dirl … - America fece per dire che aveva ragione quando a fermarlo ci fu lo sguardo della fidanzata che infondeva  un aura malefica incredibile – Ehm … non poi così tante alla fine!- guardò la fidanzata che sorrideva come per dire ‘ Hai fatto bene se no ti spaccavo le gambe a suon di mazzate con il mattarello che sta in cucina!’.

- A New York vendono vodka?Da?- chiese Ivan curiosa – Certo dude! Perché sei accorto?- chiese Alfred divertito – Da! Ne ho solo quattro bottiglie … e due sono del mio girasole!- sorrise alla ragazza che si accollò subito a lui con fare affettuoso.

Dopo la cena Alfred si offrì di lavare i piatti al posto di Mina che invece intrattenne gli ospiti con un il gioco di società Uno. Dopo che America poggiò l’ultimo piatto apposto si aggregò agli altri e si mise a giocare. Verso le undici decisero di andare a letto ma visto che avevano solo una camera degli ospiti Francia e Iggy decisero di dormire nel divano letto e lasciarla camera a Zoe e  Ivan, che fu molto persuasivo ( vedesi Mr. Tubo).

**
- Uhm … che giornata! Mi sono divertita proprio ma ho le braccia distrutte!- si lamentò Mina sul letto mentre leggeva un libro fantasy e Alfred guardava la televisione interessato non più di tanto alla partita di baseball. – Potevi fare più piano, no?- chiese distrattamente mentre cambiava i canali per trovare qualcosa di avvincente – Lo sai che odio la faccia di Francis!- sorrise lei mettendo il libro sul comodino affianco al letto per poi spegnere la luce della lampada da lettura.

Fece per accoccolarsi vicino al ragazzo ma al contrario delle altre volte, Alfred non fece niente.

Brutto presagio!

Ci riprovò facendosi sentire questa volta , forse era solo colpa della Tv, ma niente. Continuava a guardare lo schermo.

Bruttissimo presagio!

Poi si ricordò quello che era successo in spiaggia e l’unica cosa che pensò fu ‘Cazzo!’. Sospirò mettendosi ancora più vicino a lui – Ehm … è così che intendi darmi pan per focaccia?- chiese e lui sorrise – Alla prima ho lasciato correre, alla seconda mi hai dato fastidio, alla terza mi sono incazzato e per rispondere alla tua domanda innocente si ora paghi bella mia!- con un gesto rapido spense la televisione per coricarsi lasciando la ragazza senza parole.

-No! Avanti Alffiiiiieeeeeeeee! Non puoi farmi questo!-

-Oh si che posso! E lo farò!-

-Non prendermi in giro crollerai anche prima di me!-

-Uhm … sicura io non mi sto lamentando per niente sei solo tu che piagnucoli, doll (bambola) .-

La ragazza sbuffò – Oh andiamo …. non fare il bastardo!- gli diede un bacetto sulle labbra ma non fece alcun effetto. Sospirò, ormai lo conosceva, era talmente testardo che nemmeno se lo avesse messo sotto tortura avrebbe ceduto.

Quindi pensò ad altro, una cosa che nessun uomo può resistere.
Si sgranchì la voce – Se non vuoi farmi le coccole ti giuro che domani fino a New York, compreso il ritorno, guido io!- Alfred sgranò gli occhi e l’avvicinò a se cominciandola a baciare avidamente – Ok, hai vinto! Facciamolo!-. 





L'anoglino delle due pazze pucciose : Eccoci qua! La nostra nuova saga dopo The big family Hetalia :D. Lo so gli Avengers non ci sono ancora ma nel prossimo capitolo state sicuri che troverete Tony Stark, Capitan America & Co. Quindi continuate a seguire tra qualche giorno aggiorneremo ... credo e speriamo :D.
Alla prossima e recensite XD 

 
   
 
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