How I met your mother
 

«Come hai conosciuto la mamma?» mi chiede mio figlio Lysander prendendo posto in una poltrona di fronte a me.
Suo fratello Lorcan, che è semidisteso sul divano si raddrizza, curioso anche lui. 
Io faccio un mezzo sorriso, poso il giornale sul tavolino e ritorno indietro di un bel po' d'anni.

Era il primo settembre del 1998. Ero sull' Espresso di Hogwarts, immerso nei miei pensieri, disturbato dall'orrore della guerra che era finita solo quattro mesi prima. 
Ad un tratto si aprì la porta del mio scompartimento e sbucò un Hannah Habott piuttosto abbattuta.
«Ciao Rolf» mi salutò. Ricambiai con un cenno del capo.
«Vorresti partecipare alle riunioni dell'Esercito di Silente?» chiese. Naturalmente, io risposi di sì.
Seguii Hannah fuori dallo scompartimento, finché non trovammo Harry Potter. Con lui c'erano, ovviamente, Ron Weasley con un'aria davvero molto trasandata, ed Hermione Granger, stranamente silenziosa.
«Scusate» disse Hannah «Vorrei sapere qualcosa riguardo all'Esercito di Silente... So che bisogna aver partecipato alla guerra e vorrei iscrivermi» disse la mia amica.
«Ehm... Se ne occupa Luna Lovegood» rispose Harry.
Cercammo Luna, anche se io non l'avevo mai vista. Di certo ne avevo sentito parlare e vi assicuro che chi me ne aveva parlato non la rispettava del tutto. La chiamavano "Lunatica". Dai racconti, ero molto incuriosito da quella ragazza che vedeva aldilà di ciò che era possibile a tutti gli altri. 
Ad ogni modo, lei era nello scompartimento con Neville Paciock e Ginny Weasley. Ovviamente il ragazzo non poteva essere certo questa misteriosa Luna, e di sicuro la giovane dai capelli rossi doveva essere la più piccola dei Weasley. Quindi Luna Lovegood era quella ragazza dai lunghissimi ricci biondi, con la pelle diafana e i lineamenti leggiadri, con lo sguardo sognante e gli occhioni blu. Ne ero incantato.
«Hannah! C-ciao!» disse Neville, goffamente «Ehm... ciao, tu sei?» si rivolse a me.
«Rolf Scamandro» mi presentai porgendo una mano che strinse subito.
«Sei Tassorosso? All'ultimo?» chiese. Io annuii.
«Sul serio? Sono sette anni che frequentiamo Erbologia insieme e non mi ricordavo di te!» 
Io mi grattai la testa imbarazzato e abbozzai un sorriso. Ginny mi porse la mano «Ciao Rolf! Io sono Ginny» strinsi la mano della ragazza.
«Io sono Luna» mi disse vostra madre, con quella sua voce angelica. Io le strinsi la mano e le rivolsi il più bel sorriso del mio repertorio.
«Siamo qui per le iscrizioni all'Ersercito di Silente!» annunciò la mia amica Tassorosso. 
Luna evocò un block notes e una piuma con inchiostro. 
«Avete partecipato alla guerra?» chiese Neville. 
«Sì» risposi «Posso iscrivermi anche se non facevo parte prima dell'Esercito?». Ginny annuì.
Luna scrisse i nostri nomi sul block notes e noi andammo via dallo scompartimento.

«E come vi siete messi insieme?» mi chiede Lorcan.


La inviatai al Ballo della Vittoria. Non chiedetemi con quale coraggio, ma ci riuscii. E la parte più bella di ciò fu il suo "Sì". Sappiate che ci sono dei sì che ti spezzano e dei sì che cambiano la tua vita.
E venne al ballo con un vestito straordinario, nel vero senso della parola. Ma era la più bella di tutte. 
Mi fece ridere tanto quella sera, e ballammo nel suo strano modo. Mi stava permettendo di entrare nel suo mondo. 
E alla fine della serata, la baciai.