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Autore: Spensieratezza    17/09/2014    6 recensioni
Storia ambientata nella decima stagione. Sam e Dean non vanno molto d'accordo ultimamente, soprattutto da quando Dean tentò di ucciderlo...riusciranno a superare le loro divergenze?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dean demone wincest'
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Dean mi odia…

Okay, fin qui, tutto normale…

Lo sapevo già. Ha già cercato di uccidermi.

Con un’ascia.

Si, perché è un demone adesso. È passato al lato oscuro…vuole tagliare ogni legame con la sua parte umana…bla bla…

Non ce l’ho mai avuta con lui per quello.

Non ce l’ho con lui…

È passato diverso tempo da quell’episodio…

Non smisi di cercarlo. Non mi rassegnai, nonostante le sue minacce…

Ci sono stati altri scontri tra di noi, mi disse più di una volta che mi odia…

Andai avanti lo stesso. Non era la prima volta che lo faceva, anche da umano….
 

Spiegare ora come siamo finiti di nuovo insieme, a collaborare, con un Dean molto molto contrariato della cosa, è lungo da spiegare…lunga storia…

Non sarebbe stato durevole, però…lo sapevo.

Le nostre strade si erano incrociate per caso e sempre per una beffa del destino abbiamo collaborato per alcune cose…

Era una coincidenza ora, che fossimo finiti in un palazzo fatiscente ed infestato, e durante la fuga, ci rifugiammo in un ascensore striminzito che stava praticamente cadendo a pezzi…

Avremmo potuto prendere le scale, ma stavano crollando..così come il pavimento.

Siamo riusciti a prendere l’ascensore per il rotto della cuffia…

Quello che non sapevamo però, era che anche l’ascensore era stregato!

Nel giro di pochissimi secondi, le luci si spensero, lasciandoci completamente in balia dell’oscurità più totale!

L’ascensore si fermò, e io stavo lentamente andando nel panico.

Non riuscivo a vedere Dean, in quell’oscurità completa, ero chiuso assieme a lui in un ascensore strettissimo, e cominciavo già  a soffrire di claustrofobia.

“Dean, dove sei?? Non ti vedo!” urlo, quasi.

“Stai zitto!” mi dice di rimando, una voce vicinissima davanti a me, mentre io ero schiacciato contro la parete dell’ascensore.

Sento il corpo di Dean più vicino a me, perché lo spazio è poco, ma non posso vederlo.

Questa consapevolezza mi fa provare comunque un calore che non pensavo di poter provare ancora… mi rimanda indietro a ricordi in cui un tempo io e Dean cacciavamo insieme, e lui era sempre vicino a me a guardarmi le spalle…quando ancora era umano…
 

Uno scossone fece tremare l’ascensore, e Dean mi cadde quasi addosso.

“Maledizione” lo sento borbottare, prima che un’altra scossa lo fa barcollare di più…questa volta addosso a me.

Il suo viso va a finire tutto sul mio collo.

Da quant’è che non eravamo così vicini? Forse da sempre.

Sento che cerca di tirarsi su, ma una forza sconosciuta lo schiaccia di netto su di me, impedendo a tutti e due di muoversi.

Anzi, quando fa per alzarsi, finisce schiacciato ancora di più con la testa sul mio collo.

La sua testa sul mio collo…

La sua bocca…

“Dean, alzati…” cerco di spostarlo.

“Non..riesco…” grugni Dean.
 

Dean è agitato, e cercando di tirarsi su, sfrega la testa sul mio collo, e sento la sua bocca che sfrega contro il mio collo, così vicina alla mia guancia…ed è tutto…

Dio, è così tremendamente imbarazzante….

Non siamo mai stati così vicini…così intimi…
 

Un altro scossone…e adesso l’ascensore si è trasfigurato in una specie di tunnel un po’ obliquo, quasi di gomma…

Ci fa cadere entrambi per terra. Uno sopra l’altro.

È come se fossimo su un maledetto cunicolo ora…e il soffitto quasi ci schiacciava…Dean era caduto di nuovo su di me, e non riusciva neanche ad alzarsi.

Sentivo la sua bocca sopra il mio collo…sulle guance aveva un inizio di barbetta che sfregava sul mo collo…e pensavo: era per queste labbra che faceva impazzire le ragazze?

Non mi era nuovo il fatto di desiderare mio fratello, ma relegai quest’idea in un cantuccio della mia coscienza…senza volerla ammettere neanche a me stesso…

Ma non sarei più riuscito a nascondere quest’attrazione, se Dean non si spostava subito dal mio corpo.

“Dean…cerca di…” provai io.

“Non…riesco…” rispose lui, ed era sincero.

Cercava di spostarsi da me, ma così facendo peggiorò la situazione…

Durante la caduta e a causa di quel continuo sfregamento tra i nostri corpi, la mia maglietta era andata un po’ su, Dean non sapeva dove mettere le mani, e le appoggiò su quei centimetri di fianchi scoperti…

Gemetti a sentire le sue dite sui miei fianchi, cercando di non farmi sentire, ma era difficile…

“Calmo….calmati, Sam…” mi sussurrò infatti lui.

Non capii cosa intendesse…per quel che potevo saperne io, poteva credermi spaventato per via del buio e per via della paura di finire seppelliti vivi li dentro, e di morire per mancanza di ossigeno…

Mi accorsi che stavamo cominciando a respirare forte, l’uno sulla bocca dell’altro. Non l’avevamo scelto…la posizione era quella, ma lo trovai comunque erotico a livello inimmaginabile soprattutto perché non potevo vedere Dean in faccia…sentivo solo il suo respiro sulle mie labbra.

E sentivo i nostri respiri forti all’unisono. Sembravano gemiti, e ne ero consapevole. Le mie parti bassi si stavano eccitando, e questo già quando avverti le dita di Dean sulla mia pelle…
 

Dean cominciò a tastarmi, questa volta più sicuro, i fianchi…a tastarmeli proprio, e io cominciai ad agitarmi.

“DEAN! NO! che stai facendo?? Smettila!!” cercai di mandarlo via, ma ovviamente non potevo.

“Schhh” mi fa lui, toccandomi una guancia.

Subito dopo inserisce una mano proprio li, in basso…e io sono scioccato ed esterrefatto che Dean stesse facendo una cosa del genere.

“Sono tuo fratello, che ti prend….” Ma la frase mi muore in bocca nel momento in cui lui comincia a strusciare i nostri bacini, e le nostre erezioni, contro l’altra.

“Dean. Oddio, no!” grido, ma i gemiti che si susseguono dopo, volevano dire tutto tranne no!

Capisco che Dean si era accorto della mia eccitazione e si era accorto anche che lo desideravo, e forse anche lui era nella stessa situazione.

“DEAN! Grido, e mi accorgo di gemere a livelli altissimi.

Dopo poco, si ributta su di me, afferrandomi il viso e mi piazza un bacio mozzafiato, infilandoci la lingua.

Io sono arrendevole…anche perché ho desiderato che facesse una cosa del genere milioni e milioni di volte in questi anni…solo che facevo finta di pensarci perché avevo saputo delle fan fiction che i fans creavano su di noi, per colpa dei libri di Chuck…era solo per quello che ci pensavo, mi dicevo…

Cerco di stare al suo ritmo, anche se è difficile…Dean è sempre stato un tipo lussurioso, ma cavolo, Dean demone è cento volte più lussurioso….so che questo non dovrebbe eccitarmi sopra ogni altra cosa…ma è così…

Dopo che ha messo fine al bacio, mi sbottona i jeans, e io sono frastornato all’idea che sia diventato così sfacciato, mi accarezza di nuovo li, sopra i boxer, e non capisco più niente…e poi mi toglie anche quell’indumento…e poi si spoglia anche lui…

“Girati…” mi sussurra all’orecchio..

Continua ad accarezzarmi, e io sono proprio perso…eccitato…e non riesco a dirgli di no…non ho tempo di pensare….

Riesco a girarmi, perché in quel momento sembrava che lo spazio si fosse allargato un po’ di più e il soffitto alzato…ma non ci badavo…

Mi giro ….semplicemente succede.

Eravamo entrambi già bagnati per via dell’eccitazione che ci stava consumando, quindi non fu doloroso.

Non ero mai stato con un uomo, e penso neanche lui. Fummo mossi da una passione quasi primitiva.

La passione di chi si è forse desiderato per anni e anni.
 

Il sesso non fu delicato. Fu passionale, intenso. Dean non voleva essere lento.

Ma non era violento. Quello no.

C’era lussuria, desiderio, ma forse anche amore…

“AH- AH – AH – AHHHH!” gemevo ad alta voce. Non riuscivo ad evitarlo.

Avrei voluto chiamare il suo nome, ma temevo fosse una cosa troppo sdolcinata.

Anche Dean gemeva. Godeva forse più di me, ma cercava di smorzare i gemiti in ringhi sommessi che mi facevano impazzire e eccitare ancora di più.
 

Quando l’orgasmo ci travolse come un fulmine, cademmo a terra, sfiniti.

Non ci accorgemmo neanche subito che avevamo fatto l’amore contro il muro, e che quindi l’ascensore era tornato un ascensore e anche in linea retta, verticale.

Io mi ero praticamente accasciato a terra. Era ancora buio, avevo fatto sesso – l’amore ? – con mio fratello, e avevo voglia di piangere.

Dimenticavo: ero anche prigioniero in un lurido e stretto ascensore.

Forse quella era davvero la fine per noi….

Dopo poco però, sento Dean abbracciarmi da dietro, e stamparmi affettuosi baci sul collo.

Non diceva niente. Nessuna parola di conforto, eppure mi calmò….
 

Non seppi come, l’ascensore finalmente tornò a funzionare…si accesero di nuovo le luci,  si rimise in moto, scese scese e scese, e poi finalmente si fermò.

Si aprirono le porte, e noi eravamo ancora nudi e tremanti.

Per fortuna si apri su un vecchio garage. Era notte e non c’era nessuno.
 

Mi voltai a guardare Dean. Finalmente potevo vederlo. Lui si era mosso vicino a me, e mi aveva coperto con le mie robe…

Mi diede un bacio sulla testa…e io credetti di sognare..possibile? era davvero il Dean demone quello? O anche solo il Dean mio fratello?

Lo guardai, le teste ancora vicine…lui dopo il bacio sulla testa, sembrò ripensarci, e mi stampò un bacio sulle labbra con tanto di schiocco.

“Te ne stai andando via di nuovo?” gli chiedo.

“Si…” rispose lui. Non sembrava più così sarcastico.

“Quello che è…successo tra noi…succederà di nuovo?’” gli chiesi, vergognandomi un po’ che una parte di me lo sperava, invece di esserne disgustata.

Dean rispose stringendomi forte le spalle e dandomi un altro bacio mozzafiato che mi levò quasi il respiro. 

“Se vorrai, si…” mi disse mio fratello, sfiorandomi il mento con un dito e sorridendo.
 

Ecco che se ne andava di nuovo. Lontano da me. Ma io l’avrei trovato di nuovo.

Dovunque tu vada, io ti troverò. Mi hai sentito?? TI TROVERÓ SEMPRE!!”  Gli dissi, consapevole che era così.

Lui si voltò a sorridermi.
 

Era amore. Un amore dannato e maledetto, lo sapevo. Ma ero contento, che Dio mi perdoni, ero felice che non fosse stato solo sesso.
 
 
 
 


*

Crowley fini di trafficare con il suo computer e di controllare i fratelli con le sue telecamere di sicurezze.
Spense il computer con un sorriso soddisfatto sul volto.

Quella era stata la punizione per i Winchester per essere sempre stati una spina nel fianco.

Una punizione per Dean per averlo abbandonato dopo essersi montato troppo la testa.

In fondo voleva bene a quelle due pesti…gli aveva anche fatto un favore a tenerli intrappolati in quell’ascensore, no?
 
 
 
 

















Note dell'autrice: 

A volte mi vengono idee bizzarre..come questa storia ahhahha

spero di non aver esagerato xd

volevo farmi perdonare per l'angst di "Ti odio e ti amo " <3
   
 
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