Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: hp_in_my_heart    18/09/2014    3 recensioni
Buonsalve! Ennesima storia su GOT, stavolta le vittime sono Sansa e Sandor! Ma non immaginatevi una storia rose e fiori, con tanto di baci e abbracci: no, no, no. Volete sapere cosa ha pensato il Mastino prima di morire, disteso sulle dure rocce nei dintorni di Nido dell'Aquila? Ottimo, questa è la storia che fa per voi!
[Questa storia è arrivata seconda a pari merito con Chloe R Pendragon al "Super-duper fangirl contest" indetto da _juliet sul forum di EFP.]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Salve salvino! Sansa/Sandor, struggente, sentimentale, disperata. Non sono riuscita a trovare l'avvertimento death-fic, dunque non l'ho messo, ma vi avviso qui. Ebbene sì, il nostro caro Mastino sta morendo. Questa è la storia che esplicita i pensieri che, secondo me, avrebbe potuto fare. Spero vi piaccia!


A diying Hound.


Giacevo sulla nuda roccia, ferito da quella... Non sapevo neppure come definirla, di certo non lady, ma non era neppure un cavaliere. Non che io lo sia, è chiaro. Comunque, visioni diverse ci hanno portato a scontrarci: voleva anche lei la sorella del mio uccelletto. Certo, nemmeno Arya era una lady. Sua sorella Sansa, invece, era la lady migliore che conoscessi.
Però, al momento era Arya che stavo implorando di uccidermi, non Sansa. L'uccelletto era troppo maledettamente cortese per negarmi qualcosa, se le avessi chiesto con gentilezza quel dono. Perfino se si trattava della morte. Era la cortesia fatta persona, Sansa. Anche se io le facevo paura. Forse per via del mio volto mezzo bruciato.
La conoscevo abbastanza bene, lei, mentre mai avrei potuto immaginare di conoscere sua sorella Arya. In ogni caso,  era Sansa quella che volevo, Arya mi era solo capitata tra i piedi.
Non vedevo Sansa da molto, troppo tempo. Ancora peggio, non l'avrei rivista prima di morire.
Sentivo il sangue scorrere dalle ferite, ero stanco di lottare e avevo una sete terribile. Non avrei immaginato di poter finire così, lontano da casa, ad implorare una ragazzina che odiavo e che tenevo con me solo per tornaconto personale di uccidermi, quando avrei voluto farmi la sorella e arrivare alla vecchiaia. Non potevo sperare di morire nel mio letto e neppure lo avrei desiderato, ma almeno morire con la spada in pugno, in modo eroico, sicuramente sì. Gli Dèi me lo dovevano.
Invece stavo per morire lì, urlando contro la ragazzina che si allontanava, mentre mi dissanguavo lentamente e mi crogiolavo tra i ricordi più belli e più brutti della mia vita. Me la vedevo passare davanti agli occhi, come dicono che succeda prima della morte.
Mio fratello che mi schiacciava la faccia nel fuoco era uno dei ricordi più brutti; forse, solo quello di mio padre che lo difendeva lo superava in bruttezza. E quello dell'altofuoco nella battaglia delle Acque Nere. La mia infanzia mi passò davanti tra violenza e botte; nulla su cui soffermarsi, se volevo vivere in pace il mio ultimo minuto.
Arrivarono i ricordi della corte. Mio fratello che diventava cavaliere. La noia delle notti di guardia, le bevute con gli altri soldati. Il vino scorreva sempre a fiumi. E' stato una delle poche costanti della mia vita. Robert, Thoros, le lady e i lord. Potevano tutti infilarsela su per il culo, la loro nobiltà. Non era per loro che stavo morendo, e grazie tante.
Jon Arryn che muore, Robert chiama Eddard Stark come Primo Cavaliere e vedo per la prima volta Sansa. Sansa. Uno dei ricordi più belli della mia vita, senza dubbio.
Sansa e Joffrey, il Tridente, quel garzone di macellaio che scappa e io che lo trafiggo con la spada. Approdo del Re, il lusso della corte e il puzzo del Fondo delle Pulci. Robert che muore, Renly e Stannis scappano, l'assalto a Eddard Stark e la sua prigionia.
Il Tempio di Baelor. Joffrey che urla l'ordine, la testa di Stark che rotola sul pavimento, morte, urla, sangue, puzzo di sudore. Sansa che piange sul cadavere del padre.
Il mantello bianco. Di fianco al Trono di Spade, a far la guardia a quel mostro di Joffrey, per ore. I contatti con l'uccelletto, i pestaggi, Sansa che sopporta con dignità, il matrimonio di Joffrey, il vino avvelenato. Ci separa la sua morte, la mia non ci unirà.
Le Acque Nere, la battaglia, le navi, le sortite fuori dalle mura. L'altofuoco, fiamme verdi che arrivano al cielo.
Poi la fuga, la Fratellanza, il processo e la vittoria. Arya che mi accusa di omicidio, io che mi salvo lo stesso. Io che la catturo, la cavalcata fino alle Torri Gemelle, ancora sangue, cadaveri, fumo, morte.
Il viaggio fino a Nido dell'Aquila per il riscatto, la scoperta che lady Arryn è morta, l'incontro con la vacca e il duello. L'acciaio della sua spada che morde la mia carne. Sangue che scorre, devo dire addio alla vita. Un ultimo momento, il ricordo del bagliore del sole sui capelli ramati di Sansa. Scelgo i nostri momenti migliori, perchè mi facciano compagnia mentre me ne vado. Ma, a dispetto di tutto, il volto di Joffrey galleggia nella mia mente, fin quasi a oscurarla... Non mio fratello, non mio padre,Joffrey. Perchè mi ha portato via Sansa.
Ci separa la sua morte. La mia non ci unirà.
Infine, cala il buio.

  
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