Libri > Il diario del vampiro
Ricorda la storia  |      
Autore: Little Redbird    18/09/2014    4 recensioni
Song-fic composta da cinque drabble/flashfic incentrate su Bonnie.
"Sono solo una piccola umana, Damon." Ogni tanto bisogna ricordarlo al vampiro, che l'uccellino potrebbe spezzarsi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AN: La storia che state per leggere è una songfic ispirata alla canzone Human di Christina Perri - cliccate sul titolo in azzurro per ascoltarla, è davvero bellissima -  ed è composta da più Drabble/Flashfic, che non sono strettamente collegate tra loro,  hanno ambientazioni diverse e sono attinenti al testo della canzone che le precede.


Only Human
 
I can hold my breath
I can bite my tongue
I can stay awake for days
If that's what you want
Be your number one
 
Bonnie resistette all’impulso di tuffarsi nell’acqua limpida del ruscello rossastro che stavano attraversando.  Era stanca di camminare,  aveva fame e sete,  e avrebbe voluto stringere la mano di Damon per trarne conforto,  per sentirsi più vicina a lui. Invece continuava a mettere un piede davanti all’altro, a testa alta nonostante le lacrime agli occhi. Possibile che Damon non si ricordasse che lei non era un vampiro? Che aveva delle necessità?
Si diede della sciocca: certo che lo sapeva, lui stava solo cercando di riportarla a casa prima che fossero i suoi bisogni a farsi sentire, prima che la fame gli mordesse lo stomaco.
 
I can fake a smile
I can force a laugh
I can dance and play the part
If that's what you ask
Give you all I am
 
Bonnie rise alla stupida battuta di Damon sulla goffaggine di Matt. Fu l’unica, e lasciò che quel suono le morisse sulle labbra. Si sentì immediatamente in colpa, ma era comunque convinta che le parole del vampiro fossero solo ironiche, e non cattive. Eppure Matt l’aveva guardata male. Ed ora aspettava che fosse lei a risolvere la situazione, le stava chiedendo di rifiutare l’invito a ballare di Damon. La stava sfidando a dirgli di no per la prima volta.
Bonnie guardò Damon, vestito di nero come sempre, ma in una mise un po’ più elegante in occasione del ballo della scuola. Poggiò la mano sul suo braccio e lanciò un’occhiata di scuse a Matt, prima di allontanarsi con il vampiro sulla pista da ballo.
 
I can do it
I can do it
I can do it
 
But I'm only human
And I bleed when I fall down
I'm only human
And I crash and I break down
Your words in my head, knives in my heart
You build me up and then I fall apart
'Cause I'm only human
 
Corse in fretta fuori dalla pensione. Era stata stupida a restare, invece di andare via con Meredith e Matt. Era ovvio che, prima o poi, Damon avrebbe detto qualcosa di cattivo nei suoi confronti, lo faceva sempre. E non importava che lei sapesse che lo faceva solo per mantenere intatta la sua maschera da cattivo, le sue parole facevano male lo stesso, o forse facevano male di più proprio per questo.
Lui non poteva pretendere che se le facesse scivolare addosso, non era abbastanza forte. Era solo umana.
 
I can turn it on
Be a good machine
I can hold the weight of worlds
If that's what you need
Be your everything
 
 
Doveva farlo, doveva riuscire a portare a termine l’incantesimo. Damon contava su di lei. Tutto quello che doveva fare era concentrarsi.
Bonnie gettò una manciata di sale sulle assi del pavimento in legno della soffitta del pensionato. I piccoli cristalli bianchi si sparsero all’interno del cerchio che aveva disegnato con il gessetto, provocandole un brivido lungo la schiena.
Damon la stava osservando, concentrato sui movimenti delle sue mani che, tremanti, seguivano le istruzioni dal libro di sua nonna. Prese una manciata di sabbia e la gettò all’esterno del cerchio. L’incantesimo era finito, poteva rilassarsi.
Le ginocchia le si piegarono, incapaci di sostenere ancora il peso portato dalle sue spalle fragili.
 
I can do it
I can do it
I'll get through it
 
But I'm only human
And I bleed when I fall down
I'm only human
And I crash and I break down
Your words in my head, knives in my heart
You build me up and then I fall apart
'Cause I'm only human
 
I'm only human
I'm only human
Just a little human
 
 
La porta-finestra del soggiorno si spalancò improvvisamente e Bonnie, seduta al tavolo a fare i compiti, sobbalzò, scarabocchiando il quaderno di matematica.
Damon la guardava dalla soglia, chiedendo di farlo entrare, comunicando con lo sguardo.
Era già stato in casa sua e non gli serviva il permesso, ma Bonnie apprezzò quel gesto di galanteria.
Acconsentì a farlo entrare con un cenno del capo. Chiuse i suoi libri e lo raggiunse dall’altra parte del tavolo.
Il vampiro le accarezzò i capelli e poi il viso, inalando il suo profumo di fragole.
Il cuore di Bonnie tremò nella sua gabbia toracica.
“Sono solo una piccola umana, Damon.”
Damon la strinse a sé senza ribattere.



 
Ancora una volta, grazie ad annaterra e a chi recensisce/inserisce la storia tra le categorie.

A presto,
Red.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: Little Redbird