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Autore: Little Wings    18/09/2014    3 recensioni
"È vero quello che c'è scritto sulla tua maglietta?"
A Hazel piacevano le maglie con le scritte, soprattutto quelle particolari che non aveva nessuno, e le piaceva l'idea che le persone leggessero ciò che c'era scritto. Peccato però che nessuno facesse mai caso a quello che c'era scritto sulla sua maglietta. A parte quel giorno.
Indossava la maglia con scritto "Free Hugs", una delle sue preferite insieme a quella con la stampa "Boys in books are just better", ed era seduta su una panchina del parco comunale di Nashville a pensare, quando sentì qualcuno rivolgerle quella domanda.
Aveva alzato il capo trovandosi così di fronte a un ragazzo moro dall'aria parecchio abbattuta. Hazel avrebbe giurato che aveva pianto, ma non gli chiese niente. Si limitò a guardare la sua maglia, per voler essere sicura di aver capito bene, e poi il ragazzo. Non avrebbe dovuto dare confidenza ad un estraneo, Hazel lo sapeva, faceva parte delle cinque regole che sua madre le ripeteva tutti i giorni da diciassette anni a questa parte, ma non poté fare a meno di sorridere a quel ragazzo misterioso. Si alzò in piedi e lo avvolse con le sue esili braccia.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Free Hugs
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ad Andrea,
che sopporta i miei scleri
e il mio essere continuamente
complessata.
Ti voglio bene.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"È vero quello che c'è scritto sulla tua maglietta?"
A Hazel piacevano le maglie con le scritte, soprattutto quelle particolari che non aveva nessuno, e le piaceva l'idea che le persone leggessero ciò che c'era scritto. Peccato però che nessuno facesse mai caso a quello che c'era scritto sulla sua maglietta. A parte quel giorno.
Indossava la maglia con scritto "Free Hugs", una delle sue preferite insieme a quella con la stampa "Boys in books are just better", ed era seduta su una panchina del parco comunale di Nashville a pensare, quando sentì qualcuno rivolgerle quella domanda.
Aveva alzato il capo trovandosi così di fronte a un ragazzo moro dall'aria parecchio abbattuta. Hazel avrebbe giurato che aveva pianto, ma non gli chiese niente. Si limitò a guardare la sua maglia, per voler essere sicura di aver capito bene, e poi il ragazzo. Non avrebbe dovuto dare confidenza ad un estraneo, Hazel lo sapeva, faceva parte delle cinque regole che sua madre le ripeteva tutti i giorni da diciassette anni a questa parte, ma non poté fare a meno di sorridere a quel ragazzo misterioso. Si alzò in piedi e lo avvolse con le sue esili braccia. Il ragazzo ricambio l'abbraccio e rimasero così fino a quando non ruppe il silenzio.
"Grazie" mormorò.
Hazel sciolse l'abbraccio e lo invitò a sedersi vicino a lei.
"Ti va di parlarne?"
Hazel sapeva che ogni tanto - una volta ogni dieci anni sarebbe andata più che bene - avrebbe dovuto pensare prima di parlare. Purtroppo, aveva usato il suo bonus decennale anni prima. Era uno sconosciuto, non avrebbe dovuto fargli da consulente, per Giove.
Il ragazzo sospirò.
"Michael. Mi chiamo Michael"
"Hazel. Ti va di parlarne, Michael?"
Lui sembrò pensarci su un attimo prima di rispondere.
"Ho scoperto che la mia ragazza mi tradisce"
Hazel si chiese quando aveva iniziato a fare la consulente amorosa.
"Le ragazze sono delle ipocrite" disse come se fossero una strana razza e lei non ne facesse parte.
Michael sorrise. Era la prima volta che sentiva una ragazza parlare così.
"Dicono sempre che sono i ragazzi i bastardi della coppia, quelli che tradiscono solo per il sesso" continuò "e invece a volte sono peggio di loro. Non sto dicendo che tutte le ragazze sono delle stronze e tutti i ragazzi dei santi. Solo che non riconoscono i loro errori. Come se a loro fosse tutto dovuto perché fanno parte del gentil sesso"
"É buffo"
"Cosa?"
"Il modo in cui parli delle ragazze. Anche tu sei una ragazza"
"Una ragazza che per un attimo ti ha fatto dimenticare della tua ex. Perché ormai è ex, vero? Non dirmi che l'hai perdonata"
Hazel lo trovava simpatico, nonostante lo conoscesse da meno di dieci minuti. Ma lei tendeva sempre a dividere le persone simpatiche da quelle antipatiche al primo sguardo. E visto che nella zona Persone Antipatiche c'erano intere legioni, Michael avrebbe dovuto sentirsi lusingato di essere nell'altra.
Michael ridacchiò. "No, no. Appena ho scoperto che mi tradisce ho deciso che la lascerò appena mi chiama"
"Non vi siete ancora parlati?"
Lui scosse la testa.
"Wow. Di solito penso che non sia un buon metodo per rompere, ma in questo caso io la lascerei con un sms. O via Facebook, così anche i vostri amici lo sapranno subito" disse scrollando le spalle.
"Sai che hai ragione?"
Un sorrisino spuntò sulle labbra della ragazza.
"Lo so. Sarebbe bello però vedere la sua faccia" disse pensierosa. "Oppure senti questa" disse mettendosi a gambe incrociate e ruotando il busto in modo da essere di fronte a Michael "le chiedi tranquillamente cosa ha fatto oggi e quando ti dirà una bugia, le potrai dare della fedifraga e della bugiarda"
Michael rise. "Come ti vengono queste idee? Comunque non penso che sappia cosa significa fedifraga"
Hazel alzò il sopracciglio. Ma con chi si era fidanzato? Con una ripetente che conosceva solo una trentina di parole?
"E allora... Stronza e bugiarda, così dovrebbe capire"
Il ragazzo sorrise. "Grazie"
"E di cosa?"
"Bhe, hai abbracciato uno sconosciuto e l'hai pure consolato"
"E tu hai beccato l'unica pazza che l'avrebbe fatto senza essere sotto effetto di stupefacenti" disse, passandosi una mano tra i capelli sciolti.
"Questo è vero"
"Non osare darmi della pazza!" intimò Hazel puntandogli un indice contro.
Michael alzò le mani in segno di resa.
"Solo io posso farlo" aggiunse, prima di scoppiare a ridere seguita dal ragazzo.
"Comunque voglio sdebitarmi"
"Potresti iniziare con un gelato" propose lei.
"O con un abbraccio gratis"
Hazel ci pensò su. "Naaa. Preferisco il gelato"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
È una cosa stupida, senza senso e stupida. Davvero, lo so, ma mi frullava in testa da un po’ e ho deciso di scriverla lo stesso, magari a qualcuno piace lo stesso. È anche piuttosto inverosimile probabilmente, ma amen.






 
  
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