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Autore: drem_of_love    18/09/2014    3 recensioni
Salve amici, eccomi qui che ripubblico lamia storia amore impossibile con un nuovo titolo e con numerose revisioni e modifiche. Spero vi Piaccia, ho intenzione di riempire le lacune della storia e gli spazzi di tempo tra una cosa e l'altra, li avevo un po saltati.
Soun è vedono con tre figlie. Ha deciso di risposarsi con la sorella del suo migliore amico. Vedova anche lei, ha un figlio 16enne, il quale dovrà imparare a vivere con tre splendide ragazze e sentimenti contrastanti. Spero di avervi incuriosito.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Nda: Salve a tutti, eccomi qui con un nuovo capitolo. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che leggono e voi amici che lasciate la vostra opinione: Aron_oele, Kakkiula, Ryoga Hibiki, Violet Lumos, Pchan05, Faith84. Grazie a tutti. Inoltre ci tenevo a dirvi che mi sto cimentando in una storia originale. Chissà in caso abbiate voglia di una lettura diversa e di lasciarmi il vostro parere questo è il link:
 
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2825224&i=1
 
 
Capitolo 15
Il matrimonio
 
Pov Shinnosuke
 
Aspettavo Akane da circa un'ora. Iniziavo a preoccuparmi, la piccola Tendo era sempre stata così puntuale. Stavo camminando nervosamente avanti e indietro quando la vidi. Aveva un espressione funerea e l'aura blu notte. Non l'avevo mai vista in quello stato.
 
<< Akane cos'hai?>>
 
Ero preoccupato, la corvina non rispondeva. Vidi solo la sua piccola mano alzarsi velocemente e schiaffeggiarmi. Eh sì, mi aveva rifilato davvero una bella cinquina.
 
<< Ahio... Cosa ti prende?>> Pronunciai toccandomi la guancia offesa.
<< Tu lo sapevi?>> I suoi occhi erano un pozzo di dolore.
<< COSA.CAZZO.DOVREI SAPERE?>> Scandii urlando.
<< Non fare l'ingenuo ... Tuo nonno salvò mio padre dieci anni fa. Quel cretino per sdebitarsi, gli promise la sottoscritta come promessa sposa per il suo unico nipote.>>
 
Era collerica, dal suo tono di voce capii che la cosa non le aveva fatto piacere.
<< Lo sapevo e non mi scuso. Akane io ti ho sempre amata, fin da bambino.>>
Stava per replicarmi la pizza di poco prima quando arrivò suo cognato.
<< Ciao piccola Akane, bentornato Shinnosuke.>>

 
Il dottorino mi aveva salvato in calcio d'angolo, altri due minuti e la corvina mi avrebbe scorticato vivo.
Entrammo nello studio e Tofu iniziò a visitarmi. Pregai mentalmente che l’intruglio non avesse perso il suo effetto. La furia di Akane sarebbe stata omicida e non mi andava di essere la prima vittima. Ero così preso dai miei pensieri che non mi accorsi che il check up fosse terminato.
 
<< Allora Ono?>> Incalzò nervosa Akane.
<< Ragazzi ho una brutta notizia, Shinnosuke soffri di una grave coronopatia.>>
Gli occhi della mia amata persero il loro scintillio. Era preoccupata, forse non era tutto perduto in fondo era la mia promessa sposa.
<< Lo curerai, vero Ono?>>
<< Certo piccola, inizieremo subito una cura farmacologica e tra qualche mese procederemo all’intervento.>>
<< Non mi lascerai da solo, vero? Ho bisogno di te  Akane non puoi abbandonarmi.>>
<< Non lo faro.>>

 
Rimasi in silenzio. All’occhio poco attento dei presenti potevo sembrare preoccupato e invece… stavo solo pregustando il momento in cui avrei coronato il mio sogno d’amore. Appena la piccola Tendo sarebbe stata mia, avrei smesso di prendere quell’intrugli. In fondo le avevo già strappato la promessa di non lasciarmi.

 

Pov Ranma

 
Vagavo frustrato e irritato dalle nove del mattino. Cosa cazzo ci fosse di sbagliato nell’amare Akane? Non avevamo nessun legame di sangue, perché Soun si ostinava tanto? Inoltre a complicare le cose, scopettone era il suo promesso sposo. Mollai un calcio ad bidone e lo feci ribaltare. Sentii un rumore, per evitare la figuraccia del maleducato mi nascosi dietro l’angolo. Solo in quel momento la notai. L’insegna dell’ambulatorio di suo cognato. Improvvisamente allertai i miei sensi e annullai il mio chi, che figuraccia se Tofu mi avesse beccato a sporcare il suo vialetto.
 
<< Allora avete capito ragazzi? Tra una settimana alle 15.>>
<< Certo, sta tanquillo Ono.>>
 
Avrei riconosciuto quella voce tra mille ma c’era qualcosa che non andava. Il suo tono era piatto e spento. Dov’era finità la vitalità e la grinta di Akane?
 
<< Tranquillo Tofu, Akane sarà la migliore infermiera del mondo.>>
Non credevo alle mie orecchie, cos’era quella storia? Cosa  faceva Mocio Vileda abbarbicato alla piccola Tendo? Decisi di seguirli, dovevo vederci chiaro.
 
Un paio d’isolati più avanti e Akane salutò Shinnosuke. Aspettai che lo spazzolone sparisse, era arrivato il momento di agire.
 
<< Esci o devo prenderti a pedate?>>
Com’era possibile? Avevo annullato la mia presenza. Non risposi.
<< Ranma non fare lo stupido, so che mi stai seguendo…>>
Arguta la rgazza, non me l’aspettavo.
<< Come hai fatto a capirlo?>>
Sorrise furbastra e indicandomi…
<< La tua aura, sei geloso marcio mio caro …>>
 
Aveva ragione, ero geloso marcio e lei se la rideva. Basta dovevo agire, non c’è la facevo più.
<< Cosa c’è da ridere, io non sono geloso… è solo che non sopporto Mr spazzolone.>>
 
Le afferrai i polsi con entrambe le mani e la baciai. Sentii Akane abbandonarsi a me in pochi istante, anche lei avev deiderato tantquel contatto. Fu un attimo e mi spintonò. Aveva gli ochi colmi di lacrime.
 
<< è stata l’ultima volta, noi non possiamo Ranma. Io sono già promessa e anche se volessi in questo momento non posso lasciarlo.>>
 
Cosa significava tutto questo? La ripresi per mano e l’ha obbligai a guardarmi.
<< Cazzo è sta storia? Io ti amo e anche tu mi ami, perché devi stare con lui? Perché devi assolvere il dovere di tuo padre.>>
Ero furibondo, perché stava succedendo proprio a noi?
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<< Anch’io ho bisogno di me, a me non ci pensi?>> Urlai disperato.
<< Non è la stessa cosa. Perdonami se puoi…>>
Abbasso lo sguardo e andò via. Cosa mi stava nascondendo la piccola Tendo. La lasciai andare con il cuore in pezzi. Avevo deciso, forse cambiare aria per un po’ non sarebbe stato così male.

 
Pov Akane 
 
Mi sentivo un mostro, amavo quello strambo ragazzo con il codino ma per ironia della sorte dovevo lasciarlo andare. Dovevo lasciarlo andare, in fondo ora Shinnosuke aveva bisogno di me e sarebbe stato stupido ribellarmi a mio padre. Avrebbe agito contro Ranma e sarebbe stato capace di annullare il matrimonio. Non volevo rovinare la sua felicità e poi amavo troppo Nodoka per renderla infelice.
Avevo deciso, dopo il matrimoni sarei partita per assitere Shinnosuke a Ryugenzawa.  Corsi a casa, avevo bisogno di parlare con qualcuno. Sentivo un enorme peso sul cuore. Vedere la rabbia e la delusione negli occhi di Ranma mi aveva spaccato il cuore in due. Perché doveva essere così difficile?
 
Arrivai a casa con il cuore in gola e mi precipitai nella sua stanza. A quell’ora era sempre in casa a contare i suoi guadagni. Nonostante potesse sembrare fredda e insensibile mia sorella aveva sempre il consiglio giusto. La regina di ghiaccio quando voleva poteva sciogliere un iceberg.
 
<< Nabiki, ho bisogno del tuo aiuto.>>
Mia sorella mi fece cenno con la testa di accomodarmi. Unì le mani a mo di preghiera e puntando le sue iridi nocciola nelle mie cioccolato, mi sorprese.
<< Immagino sia per Ranma>>
Rimasi sbalordita, come aveva fatto a capire?
<< Si, dopo il matrimonio partirò con Shin. È gravemente malato e mi ha chiesto di non lasciarlo solo. Non posso dirlo a Ranma, lui non capirebbe.>>
<< Cosa dovrebbe capire Akane? La donna che ama preferisce accudire il suo nemico e non lottare per lui.>> Mi rispose secca.
<< Hai ragione ma tempo fa papà ha dato la sua parola. Lo odio per questo ma non posso sottrarmi.>> Cercai di giustificarmi agitata.
<< Akane tu hai paura dei tuoi sentimenti. Sei terrorizzata all’idea che tutto questo sia solo un fuoco fatuo. Tu hai una fifa blu di rovinare questa famiglia. Ti credi che non l’ho abbia capito? Credi di averla rovinata già una volta.>> Nabiki era seria, non rideva.
<< Cosa intendi dire?>> Le chiesi ingenuamente.
<< Cazzo Akane smettila d’incolparti. Mamma era già malata prima di averti, non sei stata tu a farla ammalare… LA.COLPA. NON. È. TUA .SE. è. MORTA. CAZZO.>> Mi urlò in pieno viso mia sorella furibonda.
Improvvisamente i miei occhi si riempirono di lacrime. Aveva terribilmente ragione. Io mi sentivo in colpa e mollavo tutto per non distruggere la mia famiglia per una seconda volta. Nabiki mi abbracciò e mi sussurrò all’orecchio.
<< La notte delle nozze ti farò incontrare Ranma in soffitta. Lui merita di sapere, ti ama veramente.>>
Mi asciugai gli occhi e le sorrisi. Era bello avere una sorella con cui parlare.
 
Una settimana dopo, il giorno del matrimonio …
Pov Ryoga

 
Ero impegnato a preparare il bouquet per Akane. In un soffio era arrivato il giorno del matrimonio. Stavo preparando gli ultimi dettagli quando qualcuno entrò nel negozio. Alzai lo sguardo e la vidi. Shampoo fiera e agguerrita davanti ai miei occhi spingeva una carrozzina.
<< Ehilà Amazzone, noto che è nato il piccolo.>>
Mi avvicinai per guardarlo, quel bambino era bellissimo e finalmente anche la giovane cinese sembrava serena. Non la vedevo da due settimane. Il piccolo doveva avere piu o meno dieci giorni e la donna aveva già ripreso il suo aspetto. Non c’era da dire, era una vera forza della natura.
<< Tuo cugino non la voluto liconoscele.>>
<< Ora come farai con il tuo villaggio?>> Le chiesi preoccupato, sapevo quanto erano severe quelle donne.
<< Non lo so, ma devi aiutarmi>> Vidi i suoi occhi scintillare di puro odio.
<< Dimmi, in fondo non mi dispiacerebbe dare una lezione a mio cugino.>> Non l’avrei mai amesso ma l’odiavo. Una settimana prima era venuto a sbandierarmi il suo fidanzamento con Akane. Brutto stronzo.
<< Voglio fal capile alla lagazza violenta con chi a che fare?>>
<< Come?>>
<< Faremo così…>>
Pian piano che bisbigliava nel mio orecchio il suo brillante piano, il mio sorriso si aprì in una maniera disarmante. Shinnosuke presto avrai dei guai molto seri.
 

 
Pov Ranma
Il giorno del tanto atteso matrimonio era arrivato. Ero in camera mia che ripensavo all’ultima settimana. In casa si respirava un’aria aghiacciante. Dal pomeriggio fuori allo studio di Tofu, non avevo più parlato con Akane. Ci evitavamo come la peste. Fin quando tre giorni fa Mr. Mocio Vileda si presentò a casa. Quando mi recai in sala da pranzo per la cena lo vidi, era li accanto a lei e le stringeva la mano.
<< Soun avrei un annuncio da fare.>>
Vidi Akane abbassare lo sguardo e stringere i pugni sulle ginocchia.
<< Dimmi ragazzo mio>>
Odiavo Soun e quell’immenso rispetto che dedicava a quello smemorato ingravida cinesine a tradimento.
<< Io e Akane abbiamo deciso di trasferirci a Ryugenzawa, con il tuo permesso s’intende.>>
Mi caddero le bacchette dalle mani, allora era seria quel giorno? Tutti si voltarono a guardarmi, mi alzai da tavola e uscii sbraitando.
Fanculo tutti…
Mi ripresi da quei ricordi e guardai la lettera che stringevo tra le mani. Me l’aveva consegnata la succhia soldi in cambio di 500 yen. Appena riconobbi la calligrafia, mi precipitai a pagare. Era di Akane. Lessi avidamente quelle poche righe. La giovane Tendo mi chiedeva di salire sul tetto verso mezzanotte. Cosa dovevo fare? Mi stavo sistemando la cravatta quando bussarono alla porta.
<< Ranma sei pronto?>>
La mia risposta era appena entrata dalla porta. Sarei andato, avevo bisogno di chiarire con lei e capire il perché. Perché aveva scelto lui dopo tutto quello che le aveva fatto?
Rimasi imbambolato a rimirarla. Era bellissima nel suo abito di chiffon verde acqua da sopra il ginocchio. Il corpetto rivestiva perfettamente il seno sodo della mora. Era tutto ricoperto di perline. La gonna si apriva verso il fondo ed era tutto pieghettato e con l’aggiunta di qualche strass qua e là. Era perfetta.
<< Sei bellissima.>>
Arrossì e sorrise dolcemente. Era la prima frase che le rivolgevo dopo sette giorni.
<< Anke tu, ora muoviti che aspettano solo te.>>

 
Quando arrivai in sala era già tutto pronto, mancava solo mia madre. Avanzai lungo il corridoi e mi diressi nella sua stanza. L’avrei accompagnata io all’altare.
<< Mamma sei pronta?>>
Non mi sorpresi, mia madre era bellissima. Nonostante non fosse più una ragazzina, dopo Akane era la donna più bella della mia vita. L’abbracciai senza riserve. In fondo il giorno dopo sarei partito e per un bel po non avrei potuto farlo.
 
<< Sei stupenda mamma e scusami se ho rischiato di rovinare la tua felicità.>>
Mia madre s’incupì.
 
<< Non devi dirlo nemmeno per scherzo tesoro. Io so quanto ami Akane e so quanto ti sta costando tutto questo.>>
<< Smettila di preoccuparti per me, io starò bene. Ora andiamo, devi sposarti.>>
 
La cerimonia passo velocemente ed ebbe inizio la festa. Poche ore mi separavano da lei.
Iniziarono i balli, lei era lì bellissima ed eterea al centro della stanza. La volevo per me, avrei voluto invitarla per un ballo quando lo vidi. Era arrivato il suo cavalliere. 
La prese per mano e iniziarono a ballare, avrei voluto incenerirlo con gli occhi quel cretino.

Ero così preso dai miei pensieri che non notai la cinesina la mio fianco.

<< Salve, io sono Shampoo. Ti va di ballale?>>
Quel nome mi suonava così familaire. Feci mente locale e mi ricordai. Lei era la ragazza che lo smemorato aveva messo incinta.

<< Qual buon vento ti porta qui Shampoo? Come conosci il mio nome?>>
<< Come tu conosci il mio, lagazzo col codino. Shin ti nomina spesso...>>
<< Cosa ci fai qui?>>
<< Sono venuto a rovinare la festa a quello stlonzo.>>

Così dicendo la cinesina fece un fischio ed entrò di corsa un altro suo connazionale. Occhialuto e cieco come una talpa oltre ad essere imbranato.
Il ragazzo si avvicinò alla coppia e gli porse un fagotto.

<< Da parte della mia signora. Questo è suo figlio e queste sono le boccette di morte apparente>>
Il ragazzo rimase di sasso mentre raggeva il bambino. Akane furiosa gli mollò una pizza e corse in camera.
Lo stronzo aveva preso degli intrugli per apparire moribondo.

Guardai l'orologio, mi defilaoi in giardino e corsi in soffitta passando per il balcone. Akane aspettami sto arrivando.

 

Pov Akane

Quel bastardo non solo mi aveva mentito sulla sua inesistente malattia ma ora avremmo dovuto occuparci perfino del figlio della cinese. Gli mollai un ceffone e scappai in camera. Prima di affronatre quella vita volevo rivedere Ranma. Avevo bisogno di parlargli, di spiegargli il perchè.

Salii le scale a due a due e lo vidi. Lì bello come il sole baciato dai raggi della luna.

<< Akane io ...>>
<< SSh Ranma, non rovinare questo momento con le parole.>>

Avevo deciso, non c'era bisogno di parole per spiegargli quello che sentivo. Lo volevo, lo desideravo come l'aria.
Iniziai ad accarezzare il suo corpo aviidamente, le mie mani erano fuoco sulla sua pelle. Lo vidi guardarmi languido mi afferrò i polsi e mi chiesi.

<< Akane ti prego, non so se riuscirò a resisterti>>
<< Non farlo allora stupido, amami... stanotte sarò tua per sempre.>>

Vidi i suoi occhi ormai liquidi di passione scorrere lungo le mie forme. Avevo sbottonato il vestito e ora lo lasciavo scivolare sinuoso lungo i miei fianchi. Bramoso si avvicinò a me e mi morse delicatamente il collo, poi l'orecchio. Iniziò a lasciarmi una languida scia di baci bollenti dall'incavo del collo in giù fino alla mia intimità. Sentii la sua erezione esplodermi sulla coscia, gli cinsi la vita con le gambe e lo tirai a me. Basta lo volevo non ne potevo più. Lo pregai con gli occhi e lui ci liberò dell'ultimo indumento che ci ostacolava. Le mie mutandine volarono per la stanza, i suoi boxer finirono su una vecchia lampada. Entrò in me molto lentamente. Il dolore mi colse forte ed improvviso. Ranma cercò in tutti i modi di tranquillizarmi e vi riusci. Iniziò a muoversi sinuosamente dentro di me, ogni sua spinta mi regalava un piacere immenso. Gli graffiai la schiena, per trattenere un gemito di piacere fuori controllo. Ancora un'altra spinta, Ranma chiuse la mia bocca con un bacio e mi soffio sulle labbra.

<< Ti amo Akane, resta con me...>>

Ci addormentammo stanchi e felici. Avevo fatto l'amore con l'uomo che amavo sarei stata sua per sempre... in qualunque posto al mondo, anche se lontano da lui.

Alle prime luci dell'alba mi sveglia, mi sarebbe mancato così tanto... Lasciai un biglietto in bella vista sul materasso e scappai.

Perdonami se puoi... Ovunque tu sia io ti amerò per sempre. Anche se ho scelto lui... Un giorno ti spiegherò scusami

 
   
 
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