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Autore: Naoko_chan    18/09/2014    5 recensioni
La giovane indugiò a lungo sul suo sguardo, ancora rapita da quel discorso così dolce e genuino.
Avrebbe voluto una dichiarazione così dalla persona che amava. Anzi, in fondo al cuore avrebbe voluto essere amata per
davvero.
Come Ryoga amava Akane.

[lieve Ukyo Kuonji/Ryoga Hibiki ♥]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryoga Hibiki, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vociare dei clienti, il rumore della piastra, il sudore che imperlava la fronte, le ordinazioni, una dietro l'altra.
Il cameriere effeminato che slittava velocemente ed elegantemente da tavolo a tavolo.
E poi c'era lei, Ukyo Kuonji, unica cuoca nonché proprietaria del ristorante, la quale non distoglieva lo sguardo dalle migliaia di crepès che cuocevano simultaneamente sulla lamiera ardente.
Erano passati ben due anni dal mancato matrimonio del suo amato con Akane.
Erano stati ad un passo dallo sposarsi; per fortuna ciò non era accaduto.
Non erano variate molte cose da quel giorno.
Inutile dire che in quel lasso di tempo il suo presunto fidanzato si era abbellito di parecchio.
'E anche l'altra..' pensò con stizza mentre impiattava.
Da qualche mese si era ripromessa di diventare più femminile in modo da non essere da meno della più giovane delle Tendo.
Quando non era a lavoro, indossava completi scollati, aderenti e corti, accompagnati da un'infinità di borse, gioielli e quant'altro.
Tutte cose che lei odiava nel modo più assoluto.
Ma per lui era disposta a qualsiasi sacrificio.
Purtroppo gli unici che sembravano essersi resi conto del suo cambiamento erano quei due travestiti di Tsubasa Kurenai e Konatsu (il quale tra l'altro l'aveva persino aiutata a fare Shopping).
Ma non era loro che voleva impressionare, le interessava l'opinione del suo migliore amico.

Il rumore del campanello, in contemporanea a quello della porta.
"...Che stanchezza..."

Perché lei amava Ranma, punto.

La cuoca alzò lo sguardo incrociando quello del cliente appena entrato, pietrificandosi.

Ma allora come mai, quando Ryoga le si presentò all'Ucchan, più alto di prima e con la pelle abbronzata, lei ebbe una sorta di brivido lungo la schiena? Era forse attratta?

'Ma per piacere!' pensò scuotendo la testa e tornando a preparare il cibo.

Non poteva biasimare che si fosse fatto un ragazzo carino, ma era solo un suo alleato.

"Fa un caldo tremendo." si lamentò lui accomodandosi di fronte a lei.
La voce era più profonda, quegli occhi verdi così penetranti.

Era veramente cambiato.

"Ciao. Fatto buon viaggio anche stavolta?" fece sarcastica lei, mentre cuoceva gli Okonomiyaki.
Il giovane la guardò di traverso "È stato un'inferno: vagare nel deserto del Sahara non è certo una passeggiata."
Un signore dai baffi neri che mangiava lì vicino sgranò gli occhi.
La cuoca invece fece un'alzata di spalle per nulla sorpresa.
"E dimmi, come hai fatto a sopravvivere?"
"Ho trovato un'oasi." rispose laconico lui.
"Posso avere da ber.."
"Non vedevo l'ora che tornassi!" sbottò lei facendolo sobbalzare.
"Mi è venuta un'idea che..."
"Se funziona 'bene' come le altre immagino come.."
Lei lo zittì con un veloce gesto della mano.
"Chiudi il becco e ascoltami."
Lui sbuffò incrociando le braccia al petto.
"Prima dammi qualcosa con cui dissetarmi."

Quanto era fastidioso! Perché non si atteneva semplicemente ai piani come diceva lei?
Per esempio al Tunnel del perduto amore:
Stava procedendo tutto alla perfezione, ma quel microcefalo aveva dovuto rovinare tutto portandosi via Akane e facendo di testa sua.
''Baka! Per colpa tua è andato tutto a rotoli!'' gli aveva sibilato col poco fiato che le era rimasto in gola, furiosa oltre l'inverosimile, all'uscita di quella galleria traboccante di spettri.
"Il tuo piano era orribile!" aveva replicato l'altro rimediando una sonora spatolata.
Aveva faticato, aveva combattuto in tutti i sensi. Per cosa poi?
Niente!
Lavoro sprecato!

Quei ricordi la frustravano.
'A quest'ora potrei essere in una romantica vacanza con Ranchan' sospirò asciugandosi il sudore che colava dalle tempie.
Poi tornò a prestare la sua attenzione a Ryoga, il quale stava vuotando un'intera bottiglia di acqua.

Dopotutto si poteva definire un buon alleato, se non fosse stato per la sua fissa per la ragazza dei suoi sogni, o perché si smarriva in continuazione. E poi era un'imbranato.

Certo, nessuno era perfetto.
A parte il suo amore.

"Bisogna stringere i tempi." esclamò quando l'altro ebbe finito.
"In che senso scusa?"
"Pronto? Ma in che mondo vivi? Se proseguiamo di questo passo quei due si metteranno insieme!"
"Impossibile, ci hanno già provato una volta ed è andata male."
"Che vuol dire? Io li ho visti passeggiare da soli ieri pomeriggio! E ridevano fra di loro senza litigare!" gli ringhiò imbestialita lei.
Lui abbassò lo sguardo, fattosi improvvisamente cupo.
"Dici che facciamo ancora in tempo a rimediare?" domandò in un soffio al pensiero della sua dolce creatura fra le braccia del suo eterno rivale.
Ukyo gli sorrise.
Ma non uno di quei sorrisetti furbi che gli faceva quando aveva in mente qualcosa.
Era sincero, a tratti dolce, forse il primo Vero sorriso che gli avesse mai rivolto in vita sua.

In quel momento si ritrovò a pensare che fosse bella quando lo faceva.

'Ma che mi viene in mente?!' pensò arrossendo di un poco, scacciando subito quell'osservazione.
"Certamente, basta che tu ti decida una buona volta a dirle che la ami."
Ryoga sentì le guance andargli letteralmente a fuoco.
"M-ma c-che cosa dici? Io n-non credo di e-essere pronto a rivelarle i miei sentimenti." farfugliò imbarazzato mentre si torturava le dita affusolate.
Il sorriso della cuoca sparì all'istante.
"Come?!"
"È difficile d-da dire, ecco."
Lei serrò i pugni fino a far diventare le nocche bianche, resistendo all'impulso di picchiarlo selvaggiamente.
Va bene che non era una passeggiata, ma uno sforzo poteva anche farlo.
Possibile che...
"Per caso ti piace di più Akari?" chiese incrociando le braccia al petto e sperando che non fosse vero.
"Lei è molto dolce e carina..." attaccò Ryoga.
"Ma..." lo sollecitò l'altra.
"...Ma non la amo, siamo solo amici. Grandi amici."
Ucchan sospirò sollevata; l'allevatrice di maiali da sumo non era un'ostacolo alla conquista di Ranma.
Anche se quel 'grandi amici' le fece storcere abbastanza il naso.
"Devi farti coraggio e dirglielo." asserì facendo avvampare l'eterno disperso ancora di più.
"Posso tentare..." mormorò lui alzandosi in modo impacciato dallo sgabello e porgendole goffamente i soldi per la bibita.
"Puoi fare delle prove con me." propose lei tranquilla.
"Adesso?"
"Ma che dici? Non lo vedi che sono indaffarata? Ripassa verso le quattro."
"E va bene." si arrese Ryoga avviandosi all'uscita.
"E guai a te se ti perdi di nuovo!" lo minacciò la cuoca mentre il diciottenne usciva dal locale.

* * *

"È in ritardo." sbuffò scocciata lei mentre dava l'ennesima occhiata di sfuggita all'orologio che teneva al polso.
La assalì un dubbio: che si fosse smarrito di nuovo?
"Se non si fa vedere entro cinque minuti, giuro che vado a cercarlo e lo riempio di.."
Mentre stava concludendo la frase vide il giovane con la bandana leopardata dirigersi verso di lei.
"Era ora!" disse acida.
"Scusa se arrivo adesso, è successo che..."
"Non mi interessa. Allora sei pronto?"
Ryoga annuì debolmente, per poi schiarirsi la voce.
"A-Akane io..."
Ukyo si diede uno schiaffo in fronte irritata.
"Ma che diavolo fai? Le parli a metri di distanza? Avvicinati e prendile le mani!" "Hai ragione." fece l'altro ubbidendo ai comandi della cuoca.
"Sono un po' sudate, eh eh..."
"Me ne sono accorta, vuoi procedere prima di domani?"
"Calma comincio: ahem! Da quando ti ho vista per la prima volta io..."
"Alt!" strillò Ukyo.
"Che altro c'é?" domandò l'altro, cominciando ad incollerirsi.
"Innanzitutto non stai facendo la dichiarazione ai piedi di Akane, quindi guardami nel viso, in secondo luogo evita di fare un monologo e vai dritto al punto. Prima vi fidanzate, meglio è."
Il giovane ubbidì, immergendo i suoi occhi nelle iridi celesti della ragazza.
Nel momento in cui lo faceva, avvertì qualcosa all'altezza dello stomaco.
Come un nodo.
"Ascolta, sei la persona migliore che abbia mai incontrato. Sei bellissima e intelligente, mi piace il tuo carattere, anzi mi piace tutto di te..."
Mentre l'altro parlava, Ukyo rimaneva immobile, lo sguardo inchiodato al suo, le gambe che, stranamente, iniziavano a tremare.
"...Non importa se Ranma o Kuno o chiunque altro si metterà in mezzo, io combatterò per te, per noi..."
Inconsapevolmente il diciottenne strinse più forte le mani dell'altra.
"...Perché vedi, io...Io ti amo. Ti amo più di chiunque altra cosa."
La giovane indugiò a lungo sul suo sguardo, ancora rapita da quel discorso così dolce e così genuino.
Avrebbe voluto una dichiarazione così dalla persona che amava.
Anzi in fondo al cuore avrebbe voluto essere amata per Davvero.
Come Ryoga amava Akane.
"Anche io ti amo.." rispose in modo flebile.








Angolino Autrice*-*
Cavolo mantenere IC questi due è stata una faticaccia O__O Ukyo in particolar modo!
Ma credo di esserci riuscita, a voi il giudizio ovviamente^^
Mi piacerebbe sapere qual è il vostro parere sulla storia*^*
  
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