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Autore: saitou catcher    19/09/2014    3 recensioni
Le regine cattive sono le principesse che nessuno ha salvato.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Mirror mirror

"Le regine cattive sono le principesse che nessuno ha salvato".

 

C'era una volta e forse c'è sempre stata e forse c'è ancora, una regina che vive in una torre; ma non è una torre d'oro e d'avorio, e lei non aspetta il suo principe: è una terra di pietra e licheni, e lei è di fronte a uno specchio dalla nera cornice, e ride, una risata malsana, malefica, e segue con le dita la cornice intarsiata, e canta, ma la sua non è una canzone d'amore; è la follia nera di una notte senza luna, è il palpitare affannoso di un sangue troppo a lungo corrotto dall'odio, e le parole le scivolano sulla lingua e prendono forma, e rimangono a galleggiare, prima d'infrangersi sulla superficie oscura dello specchio.

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?

 

Non ricorda quando è iniziato; non ricorda quando ha iniziato a interrogare lo specchio, se ce lo ha sempre avuto, se è stata bambina, se ha mai amato, riso, pianto o vissuto. Non ricorda più nulla: per lei non esiste altro che lo scintillio incrostato delle gemme sullo specchio e la voce soave che ripete ogni volta:

Sei tu, mia regina.

 

Forse è stato per vendetta, sì; forse è per potersi vendicare che ha sposato questo insulso re dal sorriso zuccherato e si è venduta alla fame di questa plebe, sempre in cerca di emozioni; forse è per vendicarsi che sopporta il cicalaccio insulso di quell'uccellino lezioso-Biancaneve, persino il nome è insopportabile-e si fa chiamare madre, quando è solo una statua vuota. Sì, forse per potersi vendicare. Ma vendicare cosa? Vendicare chi?

Ma che cosa conta, di fronte al sussurro rassicurante dello specchio?

Sei tu la più bella del reame.

 

Ah, sì, talvolta ricorda: talvolta ricorda, mentre è sveglia e il gorgoglio animalesco del suo sposo le risuona accanto, mentre i raggi della luna scivolano e le accarrezzano la pelle come dita di scheletro. E' allora che talvolta la regina ricorda, e ricorda la sua casa bruciata, e i suoi genitori morti ai suoi piedi, e la sua voce che gridava aiuto, mentre colui a cui si era promessa, a cui aveva giurato fedeltà, il suo futuro signore e marito, le voltava le spalle e se ne andava, sordo ai suoi disperati richiami. Sì, a volte ricorda, e allora ritorna la rabbia, e il fango che è emerso dalla sua maschera di porcellana di bella principessa; grazia, e intelligenza e beltà, che però non l'hanno salvata dal baratro, così come il tanto decantato Vero Amore. La vendetta le ha scrostato via l'oro dalla faccia con dita adunche, e lei ha giurato di ripagare il suo bel principe, ogni sillaba del giuramento pregna di sangue, sì,ha giurato, e si vendicherà.

A volte ricorda tutto questo. Ma poi volge lo sguardo al richiamo silenzioso dello specchio, e dimentica.

Sei tu la più bella del reame.

 

E nel frattempo, Biancaneve cresce, Biancaneve si fa bella, e la regina spia con terrore affamato ogni traccia di donna sul quel volto di bimba: spia le guance di rosa e l'incarnato di neve, le labbra di sangue e i capelli di ebano, e un fiotto di oscuro risentimento le pervade le vene. Vorrebbe prenderle quella bellezza, sbatterla, calpestarla, ridurla in briciole, divorarla e farla sua.

Ma finché lo specchio continua a rassicurarla, non c'è motivo di preoccuparsi di Biancaneve.

 

Alla fine l'ha preso, il suo bel principe; gli ha strappato i suoi bei capelli d'oro e tumefatto le labbra di rosa. Ha riso, e le grida di dolore del suo bel principe sono state la sua serenata; ha contemplato i begli azzurri, i begli occhi azzurri come il cielo, chiusi e imploranti, che supplicavano pietà-ma nessuna pietà, per lui,no, nessuna pietà per quei corpi devastati e il grido di dolore del suo cuore, massacrato in un'intrico di rovi. No, nessuna pietà; ma quando alla fine lo uccide, lentamente e dolorosamente, non ricorda nemmeno più perché l'abbia fatto:non c'è altro in lei, se non l'ansia per lo specchio e la risposta che le darà.

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?

 

E infine la risposta, tanto attesa e tanto temuta.

Molto bella tu sei, o regina, ma Biancaneve è ancora più bella.

Le si ferma il respiro in gola: vorrebbe urlare, spaccare tutto, gridare, uccidere. E in mezzo a tutto il suo furore rosso, c'è Biancaneve, Biancaneve che l'ha superata, Biancaneve che deve morire: la regina lo sa. Manda a chiamare il suo cacciatore, la vuole, la vuole morta, vuole il suo cuore, e vuole la sua bellezza per potersene ricoprire. E il cacciatore va, e lei rompe gli specchi, e i frammenti le rimangono intorno, scuri e affilati, come la sua follia, e tutti ripetono la stessa identica frase.

Molto bella tu sei, o regina, ma Biancaneve è ancora più bella.

 

Il cacciatore le ha portato il cuore, ma non è il suo cuore:lo getta a terra e lo calpesta sotto le scarpe, e il sangue schizza via in rivoli sottili. Biancaneve deve morire, ucciderà lei Biancaneve. Non può affidarsi agli altri, gli altri sono tutti nemici. Basterà una mela una perfetta, rotonda, bellissima mela, e basterà il veleno, e Biancaneve cadrà a terra, e non sarà più tanto bella; in fondo, prima o poi, si deve pur morire.

 

Il calderono gorgoglia e ribolle, e sfrigola quando v'immerge la mela; ma lei non vede nulla di tutto questo, vede solo Biancaneve, e la promessa che tornerà a essere la più bella del reame.

 

Nero:come l'animo marcio della regina, che ora progetta la morte di Biancaneve.

Bianco:come sarà il suo corpo, dopo la morte di Biancaneve.

Rosso: come la metà della mela che fermerà il cuore di Biancaneve.

Rosso e bianco e nero, e Biancaneve morta, e lei la più bella; questi sono i pensieri che girano in tondo nella mente della regina mentre porge la mela a Biancaneve.

Un solo morso e assaggerai la tua morte.

 

Alla fine non c'è riuscita, Biancaneve l'ha battuta, e lei non è più la più bella; l'ha salvata il bacio del principe, quel disgustoso, bellissimo principe, che aveva i capelli d'oro e gli occhi di cielo come lui, ma lui non l'ha salvata, lui non l'ha baciata, e nulla è cambiato. Non è più nella torre, ora è nella segreta, ma muschi e licheni si arrampicano ancora sulle pietre, e la canzone che lei canta è ancora la medesima.

Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?

 

Ok, innanzitutto ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere, in secondo luogo vorrei scusarmi, qualora avessi eventualmente traumatizzato qualcuno.

In secondo luogo, questo sclero inconsulto è nato grazie a questo (http://media-cache-ec0.pinimg.com/236x/04/29/71/04297144cbcb9e12ee69e8b653200835.jpg), e mi rendo conto che può risultare un tantino delirante, pesante e di difficile lettura, ma il mio obiettivo era rendere la pazzia che oramai si è impossessata della regina, e tutto sommato credo di esserci riuscita. Non mi riferisco propriamente alla Grimilde del film della Disney, o meglio, non è che debba essere per forza lei, decidetelo voi. Io mi sono divertita, anche perché è la prima volta che scrivo qualcosa colleggato alla favola.

Sayonara, e per favore, recensite in molti!

Catcher

 

  
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