Capitolo 1
Quando finalmente riaprii gli occhi, avevo un forte
dolore alla testa, piuttosto fastidioso. Mi ci volle qualche secondo, per
realizzare dov’ero. Il bianco padroneggiava nella stanza, di sicuro non ero
nella mia camera, tinteggiata di azzurro, con alcuni particolari in arancione e
rosso, il mio colore preferito. Qui, invece, tutto era bianco, le pareti, bianche,
le spesse e rigide lenzuola, bianche, la porta e perfino in alcuni quadri, il
colore principale era il bianco, il mio incubo. Odiavo questo colore, mi dava
un senso di vuoto e tristezza. Dopo pochi minuti, assorta nei miei pensieri,
noto tre paia di occhi azzurri puntati su di me, che mi scrutavano attenti.
Capii subito di chi si trattava, Louis, mio fratello, Luke, il mio migliore
amico e.. aspetta, chi era l’altro ragazzo? Giuro di averlo già visto da
qualche parte, sarà un amico di Lou. Osservandolo meglio, noto che è davvero bello:
capelli biondi, in alcuni tratti più scuri, due laghetti al posto degli occhi e
un sorriso, comparso da poco sul suo volto, meraviglioso. Era piuttosto alto e
muscoloso e in quel momento si stava avvicinando al mio letto, affiancando Lou.
Solo a quel punto mi saltò all’occhio il livido sulla sua mascella e un taglio
sulla guancia sinistra,
- Ai, come stai? – chiese Luke, seduto su una
poltrona alla mia destra, mi voltai quindi verso di lui annuendo leggermente
per rassicurarlo, sforzando un sorriso, azione che si rivelò dolorosa da
compiere, in quanto avevo un livido proprio sullo zigomo destro.
- Cosa è successo? – spostai lo sguardo verso Lou,
chiedendogli spiegazioni, sentendomi spaesata.
- Vi trovavate al parco, tu e Luke, eravate andati a
dividere due ragazzi che si picchiavano, ma per sbaglio, uno ti ha tirato un
pugno, sei caduta e hai battuto la testa forte. – spiegò, mentre si voltava
verso il ragazzo biondo, ammonendolo con lo sguardo, il quale abbassò lo
sguardo, mortificato, lasciandosi sfuggire un sospiro.
Il puzzle stava cominciando a completarsi. Il
ragazzo biondo era uno dei due, quello che schivò il pugno, ecco perché non
ricordavo nulla, dopo quel colpo. Quel pugno l’avevo ricevuto io. È stato
carino, però, a venire a trovarmi. Annuisco soltanto, per poi rilassarmi sul
cuscino, quando il ragazzo prese parola.
- Sono mortificato, è colpa mia, siamo stati
incoscienti. Comunque, piacere, mi chiamo Niall Horan – sussurrò quasi.
Gli sorrisi, cercando di rassicurarlo, presentandomi
poi a mia volta. Lui poggiò la mano sulla mia gamba, coperta dal lenzuolo
bianco, immerso nei pensieri. Un sorriso comparve sulle sue labbra, o almeno
così mi è sembrato di vedere, prima di cadere in un sonno profondo.
- …tutto sarà perfetto, ho già spedito gli inviti,
ci vediamo stasera amico, sii puntuale! – sento la voce di Louis provenire dal
corridoio, decido quindi di alzarmi dal letto, ormai sono le undici, devo darmi
una mossa per uscire con Sophie.
Sono tornata a casa da pochi giorni dall’ospedale, ci sono rimasta solo poche ore in quell’inferno, fortunatamente e oggi esco con la mia migliore amica, Sophie, conosciuta a scuola qualche anno fa, una ricciolina, con occhi verdi, da cerbiatto. Andremo a mangiare in un fast food, per poi immergerci in un pomeriggio di shopping sfrenato. Raggiungo il bagno, per farmi una doccia, truccarmi e cercare di coprire il segno, meno evidente, del livido con un po’ di fondotinta. Mi vesto, indossando un paio di jeans stretti e scuri, una maglietta bianca, con una taschina all’altezza del seno e una camicia scozzese rossa e nera legata in vita, secondo il mio stile. Prima di uscire, ripongo, nella mia borsetta marrone scuro, il cellulare, portafoglio e cuffiette e chiedo spiegazioni a Louis riguardo alla telefonata di prima. Mi spiega che darà una festa, stasera, a casa nostra.. Perfetto, addio tranquillità, penso, mentre lui mi fa la lista degli invitati. A quanto pare, ci sarà anche il biondino, come si chiamava.. Horan?
NDA
Vi ringrazio, per le 160 visualizzazioni del prologo e per aver letto questo primo capitolo, alla prossima!