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Autore: stringimihoran    19/09/2014    1 recensioni
La storia d'amore ostacolata da tutto e tutti, una relazione complicata tra i due ragazzi, l'uno l'opposto dell'altro.
Tratto dal prologo:
"Luke si avventò su di loro, cercando di separarli e urlandogli di smettere, senza risultati soddisfacenti. Ricordo solo di averli visti alzare, entrambi e guardare me e Luke, per poi riprendere a litigare, quando il più grande, sferrò un pugno in direzione del viso del biondo, che prontamente lo schivò. Poi tutto si fece nero."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

Quando finalmente riaprii gli occhi, avevo un forte dolore alla testa, piuttosto fastidioso. Mi ci volle qualche secondo, per realizzare dov’ero. Il bianco padroneggiava nella stanza, di sicuro non ero nella mia camera, tinteggiata di azzurro, con alcuni particolari in arancione e rosso, il mio colore preferito. Qui, invece, tutto era bianco, le pareti, bianche, le spesse e rigide lenzuola, bianche, la porta e perfino in alcuni quadri, il colore principale era il bianco, il mio incubo. Odiavo questo colore, mi dava un senso di vuoto e tristezza. Dopo pochi minuti, assorta nei miei pensieri, noto tre paia di occhi azzurri puntati su di me, che mi scrutavano attenti. Capii subito di chi si trattava, Louis, mio fratello, Luke, il mio migliore amico e.. aspetta, chi era l’altro ragazzo? Giuro di averlo già visto da qualche parte, sarà un amico di Lou. Osservandolo meglio, noto che è davvero bello: capelli biondi, in alcuni tratti più scuri, due laghetti al posto degli occhi e un sorriso, comparso da poco sul suo volto, meraviglioso. Era piuttosto alto e muscoloso e in quel momento si stava avvicinando al mio letto, affiancando Lou. Solo a quel punto mi saltò all’occhio il livido sulla sua mascella e un taglio sulla guancia sinistra,

- Ai, come stai? – chiese Luke, seduto su una poltrona alla mia destra, mi voltai quindi verso di lui annuendo leggermente per rassicurarlo, sforzando un sorriso, azione che si rivelò dolorosa da compiere, in quanto avevo un livido proprio sullo zigomo destro.

- Cosa è successo? – spostai lo sguardo verso Lou, chiedendogli spiegazioni, sentendomi spaesata.

- Vi trovavate al parco, tu e Luke, eravate andati a dividere due ragazzi che si picchiavano, ma per sbaglio, uno ti ha tirato un pugno, sei caduta e hai battuto la testa forte. – spiegò, mentre si voltava verso il ragazzo biondo, ammonendolo con lo sguardo, il quale abbassò lo sguardo, mortificato, lasciandosi sfuggire un sospiro.

Il puzzle stava cominciando a completarsi. Il ragazzo biondo era uno dei due, quello che schivò il pugno, ecco perché non ricordavo nulla, dopo quel colpo. Quel pugno l’avevo ricevuto io. È stato carino, però, a venire a trovarmi. Annuisco soltanto, per poi rilassarmi sul cuscino, quando il ragazzo prese parola.

- Sono mortificato, è colpa mia, siamo stati incoscienti. Comunque, piacere, mi chiamo Niall Horan – sussurrò quasi.  

Gli sorrisi, cercando di rassicurarlo, presentandomi poi a mia volta. Lui poggiò la mano sulla mia gamba, coperta dal lenzuolo bianco, immerso nei pensieri. Un sorriso comparve sulle sue labbra, o almeno così mi è sembrato di vedere, prima di cadere in un sonno profondo.

 

 

- …tutto sarà perfetto, ho già spedito gli inviti, ci vediamo stasera amico, sii puntuale! – sento la voce di Louis provenire dal corridoio, decido quindi di alzarmi dal letto, ormai sono le undici, devo darmi una mossa per uscire con Sophie.

Sono tornata a casa da pochi giorni dall’ospedale, ci sono rimasta solo poche ore in quell’inferno, fortunatamente e oggi esco con la mia migliore amica, Sophie, conosciuta a scuola qualche anno fa, una ricciolina, con occhi verdi, da cerbiatto. Andremo a mangiare in un fast food, per poi immergerci in un pomeriggio di shopping sfrenato. Raggiungo il bagno, per farmi una doccia, truccarmi e cercare di coprire il segno, meno evidente, del livido con un po’ di fondotinta. Mi vesto, indossando un paio di jeans stretti e scuri, una maglietta bianca, con una taschina all’altezza del seno e una camicia scozzese rossa e nera legata in vita, secondo il mio stile. Prima di uscire, ripongo, nella mia borsetta marrone scuro, il cellulare, portafoglio e cuffiette e chiedo spiegazioni a Louis riguardo alla telefonata di prima. Mi spiega che darà una festa, stasera, a casa nostra.. Perfetto, addio tranquillità, penso, mentre lui mi fa la lista degli invitati. A quanto pare, ci sarà anche il biondino, come si chiamava.. Horan?

NDA

Vi ringrazio, per le 160 visualizzazioni del prologo e per aver letto questo primo capitolo, alla prossima!

   
 
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