Note:
La storia di Shin e Ran la devo interrompere per qualche capitolo, se
no c'è discordanza con la fase temporale della storia. Il
viaggio di Kaito e Lisa nei giorni, equivale a minuti nel tempo di
Aoko, Alan, Rina, Shinichi, Ran, ecc... Così nessuno di loro
si
accorge della loro assenza
Perciò il caso di Shinichi e Ran, lo
si vedrà tra un po' di capitoli.
Quindi si avvia l'avventura di
Lisa e Kaito XD
Spero sia gradito, ovviamente fa parte della trama
sull' obbiettivo dei due.
Passo
ai ringraziamenti, perché davvero grazie
di cuore ♥
Ringrazio
chi ha aggiunto alle seguite questa storia, un po' pazzerella.
1
- Aky ivanov ,bienchen
,Conan34_98, Cristina__98,
Love kodocha, Michael
Jackson,
mki90, PizzaforNialler,
Rachel Dhaom , Rain_Flames.,
Sibby00, stella_17
e
nei preferiti. kinako_senpai2002
, Love
kodocha,
mergana,
Michael
Jackson,
shinichi
e ran amore,
Sibby00,
stella_17,
Strange
girl,
ten
ten
, Yukari_Elric1412
Viaggio temporale.
Lisa
senza guardarsi attorno, si avvia in una corsa verso la casa di Sara.
Non la trova, così si dirige verso la sua ex scuola, per
cercare
poi, la chiesa dove scoprì quasi sempre quando e dove
effettuare i
suoi furti.
Il
luogo rispetto ai suoi ricordi è rimasto immutato, nulla
è stato
cambiato o spostato: Ci sono enormi panchine di legno messe in fila.
Al centro della sala quadrangolare, vi sta una via libera onorata da
un tappetto rosso che porta fino a delle minuscole scale di marmo.
Dinanzi ad esse, vi si trova un tavolo coperto da una tovaglia
frangiata bianca, sopra cui, sono appoggiati: un calice in oro, ed
altri strumenti per la consacrazione della religione da utilizzare
durante la messa.
Lisa,
cammina al suo interno con decisione, contemplando in quel silenzio
assoluto, il nome della sua amica.
Si
siede, l'aspetta, per poi trovare una suora alta, dal manto bianco
asserire.
«
Salve, posso esserle d'aiuto? »
Lisa
la guarda con disagio, cercando di capire chi sia quella donna dagli
occhi violetti. Fa una richiesta alzandosi dalla panchina.«
Mi
scusi, sto cercando Sara. È una suora della mia
età! »
«
Io sono Sara, e non ce sono state altre, oltre a me. Mi dica, ha
qualche peccato da confessare? » Domanda con
disponibilità la
suora.
Lisa
strabuzza gli occhi incredula. « Sara, ma... mi riconosci
sono Lisa
Elison! »
La
signora si mette a ridere borbottando un po' preoccupata. «
Mi
scusi, ma Lisa Elison che conosco io, non è una adolescente.
»
Il
cuore della ragazza si ferma dalla rivelazione. Chiude gli occhi per
poi affermare. « Posso dimostrarti che sono lei. »
spiega a denti
stretti.
«
Ah si, e sentiamo come ci riuscirebbe? » Domanda curiosa la
donna.
La
ragazza prende dalla tasca un ciondolo per poi enunciare una formula.
«
Che la giustizia trionfi nei nostri cuori! »
Sara,
assiste alla trasformazione di Lisa in Seya.
Sara,
rimane in disappunto con gli occhi che brillano in quanto il trucco
della ragazza, fa apparire: stelle filanti, coriandoli e molte
luci,quasi come se la trasformista, si trovasse in un palco e dovesse
presentare uno spettacolo di magia con effetti di luce.
Seya
contempla un po' divertita, con il suo solito sorriso sbarazzino che
la identifica da Lisa. « Adesso mi credi? »
La
suora incredula inizia a riflettere chiedendo. « Lisa, ma...
come
hai fatto a rimpicciolirti? »
La
castana ribatte. « Non mi sono rimpicciolita; semplicemente
sono più
piccola.
Ma
quanti anni hai!? »
La
suora risponde. « In autunno farò trentadue anni.
»
«
Diciassette! » risponde automaticamente Seya.
La
suora, si siede vicino alla fanciulla ordinando a tono calmo.
«
Raccontami tutto, perché tutto questo è
assurdo...»
Seya
inizia a spiegarle ogni cosa, riguardo: la sua storia con Kaito, gli
incantesimi subiti e di questo strano viaggio.
«
Sono cose che mi raccontasti anni fa. Allora, perdonami... ma non
posso dirti nulla sul futuro! »
«
Come non puoi raccontarmi nulla?! » Domanda sconcertata.
«
Vedi, tu verso i tuoi ventun anni, tornerai qui in dolce compagnia,
pero,' non posso assolutamente darti informazioni riguardo su cosa
farai poi...
Me
lo disse Lisa che ti avrei un giorno vista in versione adolescente.
»
Seya
dubbiosa. « Non mi dirai che qui c'è un' altra
me!?»
Sara
riflette su come articolare la frase per poi esplicitare in modo
vago. « Sì, lei qui ha la mia età...
Per favore, non chiedermi
altro, ho fatto una promessa solenne! » Afferma con
difficoltà.
«
A chi?! » Domanda sempre più in vena di sapere.
«
A te stessa!Scusami, ma non posso rivelarti altro. »
La
suora si alza, per poi camminare lontana mormorando. « Sappi
solo
che questo viaggio ti sarà molto utile! »
Lisa
se ne va dal luogo con sguardo mogio e volto rivolto verso il basso.
corre
presso le strade trovandoci, qualcosa di diverso da ciò che
ricordava sulla sua città natale.
Si
guarda attorno vedendo che ci sono: terreni, negozi, ed altro ancora,
diversi rispetto al periodo dell' infanzia e delle sue avventure:
musei ricostruiti, persone vestite seguendo una moda altamente
differente da quella che si ricordava.
Si
ferma un po' affaticata dalla corsa.
Osserva
una bancarella dove vendono dei Dango: una piccola polpetta di riso,
infilzata su un bastoncino. Ne compra uno per riprendere un po' le
forze. Lo mangia, guardando il cielo con occhi persi, iniziando a
sudare un po', perciò, si accorge che non è
affatto inverno, ma che
è si trova dentro un clima pressoché fresco
facendo sembrare la
giornata in una stagione primaverile.
La
gente passa sorridente, felice vestita con magliette di cotone e
pantaloni lunghi colorati.
Ci
sono alcuni ragazzi, che stanno assieme ad un gruppo di loro amici,
che si fermano nei bar a chiacchierare spensierati, mentre si gustano
del caffè susseguito da pasticcini e quant'altro.
Lisa,
a quella vista, sente salirgli l'acquolina in bocca e un minuscolo
brontolio di stomaco, le fa sentire in obbligo di mangiare qualcosa,
in quanto quel dolce non era sufficiente.
Entra
in un bar, compra una bibita ed un gelato; più mangia,
più si sente
stressata, sola e spossata. Non comprende nemmeno lei cosa sia tutta
quella agitazione, sa solo che, sta per avere una crisi di nervi
dovuta al fatto che lei sente di stare nel nulla anche se, stia un
posto abitato, per lei rappresenta lo zero assoluto, perché
sente un
eco di voci senza senso: come uno stormo di cornacchie che emettono
suoni con il loro starnazzare. Toni che per lei non hanno colore, in
quanto si sente completamente sola, in un posto simile ma diverso da
tutto ciò che ricordava.
Finisce il gelato, per poi mettersi le
mani agli occhi e lasciare scivolare le sue lacrime piene dei suoi
sentimenti negativi accumulati, tra cui: paura, solitudine e
arrendevolezza.
Si accorge ancora una volta della sua debolezza:
che senza le sue amiche, non riesce più ad andare avanti.
Trova
una coppia di amici chiaccherare amichevolmente riguardo fatti
scritti sul quotidiano vicino al suo tavolo.
« Avete sentito,
pare che Seya abbia colpito la scorsa settimana. » Tratta
l'argomento una ragazza.
« Ah sì, pero' mia madre sostiene che
sia strano un ringiovanimento simile. » Commenta una delle
amiche
della ragazza sconosciuta.
« Per me è la figlia della vera Seya!
» afferma un ragazzo.
« Io pero' preferisco FurtoKid, sarà un
bambino ma ci sa fare! Seya invece, mi sembra che si cacci solo nei
guai e che debba sempre essere aiutata dal ladruncolo. Pero' sono
così coccoli, specie Seya che diventerà una bella
ragazza. »
afferma un altro ragazzo.
« Kid invece, diverrà un bel ometto!
Non vedo l'ora che diventi un adolescente, potrei farmi sua fan!
È
così carino, e poi ruba solo per il bene degli altri,
proprio come
la precedente Seya di anni fa! » Chirifica un' altra ragazza.
Lisa
ascolta quel vociferare incredula alle sue orecchie.
Lei, aspetta
che quei ragazzi se ne vadano per poi prendere il giornale e leggere
le notizie.
Prende il quotidiano pensando. - Ma di che parlavano?
Io e Kid non abbiamo mai rubato qui in questi mesi... -
Sfoglia
le pagine, arrivando alla notizia che la lascia a bocca spalancata.
« È questi chi diavolo sono!? » Mormora
a voce alta.
I
clienti si girano, l'osservano. Lei se ne accorge, fa un sorriso
imbarazzato, per poi leggere l'informazione scritta.
Durante la
lettura, scopre che ci sono dei bambini piccoli ladri entrambi
prestigiatori, dai nomi d'arte identici a quelli di Lisa e Kaito.
Si
mette un dito in bocca per masticare l'unghia con forza pensando.
-
Non è possibile che questa sia io! È vero che da
bambina rubavo, ma
non avevo nessun compagno. E poi questo bambino, mi sembra di averlo
già visto, ma non è Kuroba, di questo ne sono
sicura. Ma allora chi
saranno questi due? Forse degli impostori? Ma sono bambini... Non
capisco, ma dove sono finita in un mondo parallelo?!
Akako mi
avrà di sicuro inviata qui con uno scopo... -
Chiude il
giornale, torna alla sua bibita, ci giocherella fissando la prima
pagina che parla di assassini e notizie irrilevanti.
In alto sul
foglio, controlla la data leggendo: 13
marzo 2027.
La castana per poco non rovescia la bibita
tenuta in mano per lo shock, in quanto la data è
completamente
sbagliata a quella in cui lei dovrebbe far parte nel tempo.
- Non
ho dubbi, sono finita nel futuro! Ma allora cosa devo fare? Come
torno al mio tempo? - Pensa con preoccupazione.
*
«
Frena, cosa stai dicendo, che io sono stato teletrasportato!?
»
Domanda Kaito ancora frastornato dalla notizia.
La bambina si
mette a ridere, prendendo in giro il castano che mostra chiaramente
il suo stupore.
« Ahahaha, sei così buffo! »
Il ragazzo si
ricompone pensando – E adesso come torno a Gunma con la
scuola? Non
posso mica fare un viaggio in deltaplano per chilometri, forse se
prendessi il treno, in fondo ho dei soldi! -
Kaito si mette a
camminare in direzione della porta, l'apre ringraziando «
Grazie per
avermi avvertito, ora devo tornare a casa mia! »
La bambina lo
rincorre, prendendolo per la vita lamentandosi. « Resta qui,
diventa
mio fratellone; mio fratello reale è uno scemo! »
Kaito un po'
infastidito dall' insistenza. « Ma non posso, e poi chi ti
conosce... »
« Uffa, cattivo! Resta qui! » Si lamenta la
bambina senza più staccarcisi addosso.
Kaito domanda
abbassandosi. « Perché? Non mi conosci affatto.
»
« A me
piaci, sei bello, come papà! E mi ispiri fiducia! Anche a
mamma
piaci per questo ti ha tenuto, se no ti avrebbe di filato mandato via
con le sue mosse da stimare. »
Il ragazzo sempre più stupito
pensa – Ma che strana bimba, mi ricorda qualcuno... mah...
meglio
che scopro come tornare a Gunma o Beika, dato che non so come
orientarmi.-
« Va bene, rimango! »
La bambina smette di far
scendere lacrime di coccodrillo per lasciare occhi entusiasti.
«
Evviva, andiamo, diciamo a mamma che ho un nuovo fratellone!
»
Spiega trascinando il ragazzo con forza verso i piani inferiori.
«
Ehi va piano terremoto!
» Enfatizza lui un nome.
« Ahahaha, sei così buffo! » Ride
lei raggiungendo la cucina, e aggiunge rivolgendosi a sua madre.
«
Mamma, lo straniero si è svegliato! Guarda, visto che
è una brava
persona? »
Kaito guarda in avanti sentendo salire l'emozione
pensando. – Che bella...-
La signora si avvicina, squadra Kaito
per poi dire con voce vivace « Wha, ma quanto sei carino!
Come ti
chiami? »
Il ragazzo risponde. « Kaito Kuroba! »
Il volto
della fanciulla, perde il suo sorriso per darne spazio ad uno
più
preoccupato.
« Ah... quindi... Bene... Aspetta che parlo alla
mia bambina! Saori, vieni! »
« Non mi chiam...» La madre la
zittisce con un dito in bocca, per poi portarla privatamente in un
angolo e parlarle in privato di una faccenda.
Kaito si guarda
attorno constatando che la casa è molto bella, spaziosa e
nulla di
eccessivo; una casa umile con quadri, tappeti ed altri accessori.
Lui si siede su una sedia riflettendo. - Quella donna era un
incanto, e poi perché mi sembrava di aver visto Lisa? Non
era lei...
ma come mai mi trovo qui? Che ci sia lo zampino di Akako? Ma no, e
perché mai dovrebbe? Pero'... Questa è magia
vera, solo lei
potrebbe farlo. -
Prende il cellulare per chiamare Akako. Il
telefono squilla per poi farsi rispondere.
« Pronto? »
Il
ragazzo chiede « Sono Kaito, senti sei tu che mi hai portato
a Saint
Tail? »
« Eh? Ma di cosa parli?»
« Come? Solo tu potevi
fare una cosa simile! »
« Ma stai bene, hai litigato con lisa?
»
« No, ma è scappata in modo strano quando eravamo
alla baita,
e poi mi sono trovato qui a Saint Tail, come per magia! »
«
Kaito, non riesco a capirti, ma di che stai parlando? »
«
Seriamente non c'entri? »
« Come potrei c'entrare, e poi, perché
mi chiami quando sono in luna di miele? Ti avevo detto di mandarmi un
email, se volevi sentirmi...»
« Scusa ma, non ti pare di essere
troppo giovane per sposarti? »
« Giovane?! Parli tu che ti sei
sposato a a ventisei anni!? »
« Eh!? Ma che stai dicendo! Ho
diciassette anni, e figurati se io sono così pazzo da fare
una mossa
simile...»
« Kaito, smettila di scherzare, non è divertente!
Mi
preoccupi. Ad ogni modo, divertiti con Lisa, e salutami i tuoi bimbi
sono dolcissimi! »
« Eh?! No ferma, ma che stai dicendo?!»
«
Ora vado ciao! » Chiude la chiamata lasciando il ragazzo
sempre più
allibito da ciò che ha sentito.
- Quella è fuori di testa, ma
scherzava?!
Almeno, ora so che Akako non è la causa, allora
sarà
Emily? Ma come cavolo sa di me, mica mi ero mostrato a lei in
versione studente.
Ah!! Ma che casino!!- Pensa scompigliandosi i
capelli dal nervosismo.
La madre con la bambina tornano in
cucina.
La signora dà da mangiare al ragazzo chiedendo. «
Ti va
un po' di tonno? »
Il ragazzo rabbrividisce. « No, il pesce
no... Non mi piace...»
La signora fa un sospiro per poi dare al
ragazzo una barretta di cereali. « Sei proprio tu... Beh, ti
presento mia figlia, si chiama Saori! »
La bambina con faccino
corrucciato mormora. « Sì... Saori... piacere...
»
Il ragazzo
mentre mangia, domanda. « Perché sei triste?
»
« Perché...
ecco...» Lei, guarda sua madre che le da un sguardo di
avviso. «
Nulla, ho solo un po' di stanchezza...»
Kaito domanda alla
signora. « Mi scusi, ma lei come si chiama se posso saperlo?
»
La
donna inizia a pensare per poi esplicitare « Elisa!
»
« Ah, bel
nome... lo sa, ho una compagna che si chiama Lisa; avete un nome
molto simile! »
« Eh, beh... come è questa ragazza? »
«
Uhm, vediamo non avrei modo per descriverla perché
è talmente
strana che ci vorrebbe un papiro per elencare il tutto. Ma
principalmente è: una ragazza coraggiosa, leale, simpatica,
sorridente, matta, lunatica, imprevedibile, schizofrenica, unica,
e... Beh ecco... speciale! »
La donna domanda con curiosità. «
Ma dai, e dimmi come mai sei tutto rosso? »
« Il caldo! » Si
affretta a dire come scusa.
« In effetti, siamo in Marzo, perché
mai stai con vestiti invernali? Abbiamo solo sedici gradi, non siamo
sottozero. »
Il ragazzo guarda verso destra mentre decide di
omettere tutto. « Non ho altro... lei ha qualcosa di
più leggero
per me? »
« Si, prima del litigio con il mio fidanzato, mi aveva
lasciato i suoi vecchi indumenti di quando aveva diciassette anni.
Disse, che mi sarebbero tornati utili per qualche ospite giovane.
»
«
Wow, molto previdente il suo ragazzo. »
« Ringrazia me, se no
ora non ti darei nulla. Dammi un attimo che vado a raccoglierli, il
tuo colore preferito è il bianco vero? »
«
Sì! Ma come lo sa? »
« Oh, così... » Domanda con un sorriso
sulle labbra.
La bambina si mette a prendere degli Onigiri
dal frigo, per poi gustarli. « A mamma piaci come persona!
»
Ammette mettendo in bocca il cibo sporcandosi la faccia di riso.
«
Beh, ho la capacità di piacere a molti. » Afferma
con vanto.
«
Allora diventi mio fratello? Io non voglio ki...ehm Koiji...»
«
Ma perché non lo vuoi? »
« Mi fa i dispetti, e poi mi ruba
tutto ciò che voglio catturare, certo mi salva, ma lo fa
solo perché
siamo della stessa famiglia... non lo sopporto! E lui non sopporta
me!
Abbiamo un anno di differenza, eppure mi da fastidio la sua
spavalderia.
Pensa che guarda sotto le gonne delle sue compagne,
ma talmente carino è, che con i suoi modi di fare non viene
mai
sgridato. L'unica che lo rimprovera sono solo io! E poi che ci
trovano in un pallone gonfiato come lui!? Solo perché
è carino,
genietto della scuola se la tira. Io invece sono con pochi amici,
esclusa dal mondo... Ah detesto la sua popolarità! Per
questo voglio
cambiare fratello! »
Kaito sospira. « Sai, anche io a scuola ero
così, ma poi crescendo sono cambiato, quindi... dagli tempo,
un
giorno ti darà più riguardi, e capirà
la tua situazione sociale
scolastica. »
« Oh... Me lo dice anche papà, ma io non ci
credo! »
« Dovresti parlarne con Lisa, lei se ne intende; io non
ho mai subito questi problemi... Anche perché mi mettevo
così al
centro dell' attenzione, che molti mi temevano ad avermi come nemico.
Sai, facevo ammattire una mia compagna di classe e lei mi
rincorreva per l'aula con una scopa in mano ed io gli lanciavo le mie
carte da Poker per difendermi, oppure facevo trucchi di magia! Solo
per quello, ero molto strano per gli altri. Ma le ragazze, all'
inizio mi sgridavano perché frugavo nei loro armadi; ma che
potevo
farci, i loro lucchetti erano bazzecole per me, ma poi smisi... e da
là, ho avuto chi mi stava dietro, tuttora ne ho. Ma io amo
solo una.
Comunque, sei simpatica, mi ricordi qualcuno. »
La bambina
pensa – Perché ci vedo mio fratello? Hanno
qualcosa di simile. -
« Anche tu, non so chi, ma sento come se ti conoscessi da
anni!
»
« Mi dici la tua età? »
« Nove! Mentre Koiji ne ha
dieci, pero' siamo in classe insieme, in quanto si era fatto
bocciare, ma sai è strano.... Era accaduto tutto dopo che mi
ero
messa a piangere a scuola, perché dei bambini mi escludevano
da
tutto... »
« Intendi che non ha più studiato
perché ti ha
vista piangere? »
« Sì...»
« Oh e magari eravate in un
anno diverso con la stessa sezione! »
« Sì, come lo sai? »
«
io so tutto! » Esprime con vanto.
« E non vantarti, tu non sei
nulla in confronto a papà!»
« E divertiti, te la prendi per
niente. E poi perché dici così, che lavoro fa tuo
padre? »
La
bambina con guance rosse esprime. « Papà
è il miglior mago del
mondo! Lo stimo tanto, gli voglio un bene che non immagini! Pero'...
a me dispiace di non vederlo quasi mai... Vedi, mamma e papà
hanno
litigato, non ho ben capito i motivi, ma pare che abbiano posto una
divisione temporanea. Lui si prese mio fratello, mentre io rimasi con
mia madre. A me non manca mio fratello perché lo trovo nei
momenti
più bizzarri, ma mi manca tanto papà! »
Kaito un po' in
difficoltà. « Su dai, prima o poi faranno pace.
Sai io con Lisa
litigo spesso, ma poi accade qualcosa che mi fa di nuovo sentire in
pace con lei! È una sensazione che penso che tutti la
provano verso
chi amano. »
La bimba con un meno sorriso di prima mormora. «
Non lo so... Non puoi unirli in qualche modo? »
« C-Come?! »
«
Sì, uniscili, non so... cerca mio papà e poi
falli incontrare!
Domani è il White day e deve fargli un regalo
papà! »
« Whate
day?! Aspetta, ma siamo il tredici Marzo? »
« Sì, allora mi
aiuti? »
Kaito pensa confuso. - Tredici Marzo? Ma non eravamo
ancora in febbraio? Aspetta, ma se domani è il White day
significa
che... O cavolo, devo regalare qualcosa a Lisa!! Sì pero'
prima devo
trovarla, ma sarà qui?
E poi perché questa bimba, mi chiede cose
simili? Le direi di no, ma assomiglia tanto a Lisa che... non riesco
a vederla triste. -
« Va bene ti aiuterò! »
Arriva la
madre della piccola che porta degli indumenti al ragazzo. Li appoggia
al tavolo spiegando.
« Prendi quello che vuoi! »
Il ragazzo
li guarda commentando. « Che strano... avevo questo a casa
mia...»
Domanda un po' sospettoso pensando. - E le macchie sono identiche?!
Ma come è possibile? -
« Ah, si beh, non badarci... prendi ciò
che vuoi! »
Il ragazzo sceglie dei vestiti, poi si fa
accompagnare in bagno. Si cambia per poi tornare dalle due ed
asserire.
« Grazie, di tutto, ma io devo tornare a casa mia!
»
La signora guarda l'orologio specificando. « Dove abiti,
ti accompagno. »
« Io sto a Beika, ma ero in gita con la scuola
a Gunma, pero', se siamo il Tredici marzo, presumo di dover tornare a
Beika! »
« Beika eh... Dista molti chilometri da qui... Senti,
perché non rimani qualche giorno da me? Vedo di rimediarti
un
viaggio per quella città, però non ti assicuro
nulla, perchè oggi
devo lavorare!»
Il ragazzo domanda curioso. « Che lavoro fa? »
«
Mi diletto nei trucchi di magia! »
Kaito stranito commenta. «
Che bella famiglia... Perfino Saori ne sa qualcosa? »
« Saori
purtroppo non ha molto talento, pero' se la cava...»
La bambina
ribatte. « Io sono meglio di mio fratello! Perché
a lui favoreggi
sempre, che ha più di me!? »
« E su dai vi voglio bene allo
stesso modo! »
« Non è vero... tu vuoi più bene a
ki..ehm
Koiji, mentre papà a me. »
« Già... cambiamo argomento, mi
passi i voti della verifica? Sai mi ha chiamato oggi tuo padre per
dirmi che Koiji ha preso il massimo, bene anche tu vero? »
La
bambina si nasconde un po' dietro il tavolo farfugliando. «
Ecco...
vedi... io... come posso dire...»
« Mi dai il compito? »
La
bambina prende il suo foglio stropicciato e glielo da.
Kaito
mentre mangia fa un gemito di spavento, poi sente la signora urlare.
« SAORI...»
« Si mammina dolce cara...»
« COME TI
PERMETTI A TORNARE A CASA CON DIECI SU CENTO!? IO TI TOLGO I GIOCHI!
NON PUOI FARTI BATTERE DA TUO FRATELLO! OGGI NIENTE DOLCE! »
Afferma la madre furiosa.
Kaito pensa – Meno male che mia madre
mai ha visto i miei voti in artistica. Povera bambina... Mi chiedo
perché debba sgridarla, è così
indifesa. -
« Mamma, io studio
ma non mi entrano in testa quelle nozioni! »
« Anche io avevo
brutti voti, ma mia madre mi chiudeva in camera per farmi studiare!
»
« Ma io... Non ci riesco...» Spiega vedendo la
bambina
piangere.
Kaito vede lacrimare la bambina così chiede. «
Scusi,
ma è una bambina, non dovrebbe essere così dura.
»
La donna
risponde con una smorfia. « Semplicemente, non voglio che
perda
contro suo fratello. E poi Kaito, mi prenderebbe in giro, dicendo che
non so istruirla...»
« Ma chi farebbe mai scommesse del genere
ai propri figli!? Non voglio dire nulla, ma mi sembrate strani!
Avete
rivalità? Si può' sapere il perché?
»
« Mmm... tutto perché
lui è un egocentrico, non pensa mai a come stia, sempre
così, fin
da ragazzina, e poi mi dice che mi ama...»
« Ma senza, offesa,
mi ricorda Lisa! Ma perché non capite che i ragazzi hanno un
loro
modo di porsi!? Pare quasi che il suo ragazzo sia un adolescente,
appena io faccio questi errori! »
« Oh alle superiori era
peggio, piangevo sempre, mi illudevo che mi amasse, si metté
con
quella ragazza, poi la lasciò, poi dopo mi disse di restare
amici,
alla fine lo trattai da amico, venni vista da uno, lui
s'ingelosì e
poi, dopo mesi, mi disse che mi ama dopo che piansi per lui!
Finalmente restiamo insieme, accettai e che successe poi?! Altre due
rivali due che tentarono di soffiarmelo, e due che tentavano di farsi
piacere da me. Non è un vanto, ma io a Luglio
avrò molti ragazzi
attorno come lui.. Ci ingelosimmo a vicenda... Praticamente la mia
vita amorosa è stata Beautiful!
Certo siamo sposati.. Sarà il
passato, ma non posso scordarlo. Per non parlare poi, che l'altra
settimana alle mie spalle fece le avance a delle ragazze. Ora dimmi
come dovrei stare?! Gli ho detto mille volte di smetterla di avere
amiche, ma lui nulla... così sono anche io uscita con i miei
ammiratori segreti, e beh, la sua reazione non è stata delle
migliori. Ci amiamo e lo so, ma certe volte è un ragazzino!
Allora
io e lui competiamo in gare di magia e poi il mio bimbo, si
è messo
a dire a me che è meglio di Saori. Bene, tale padre e tale
figlio,
mio dio che nervi! Per questo voglio Saori più
brava!»
« La
vostra storia è assurda...» Commenta Kaito senza
parole.
«
Capirai un giorno... E spero che mai farai questi errori, ma
dubito...»
« Ehi, io non farei mai una gara con chi amo!
Cioè,
non sono mica così infantile! Forse adesso ma non penso
proprio che
finita la scuola lo farei!»
Elisa, da uno sguardo assassino al
ragazzo urlando . « Kuroba, sta zitto! So quello che dico, io
aspetto solo domani per fare pace con lui, dato che il mio cioccolato
l'ha ricevuto! »
Kaito si zittisce pensando – Quel
espressività? Solo Lisa la possiede... Non puo' essere lei,
è più
grande, ma allora chi è la sua sorella maggiore? Ma non era
figlia
unica? Ah non capisco... -
«
Lei ha un modo di fare identicissimo a quello di Lisa, non è
che lei
è... Sua madre con i capelli tinti?»
« Ma dai, chissà come
mai...»
« Pero'... lei è molto più affascinante
di Lisa quindi
non potrebbe essere lei.!»
« Ehm... Grazie... ma la smetti di
fare il carino?»
«
Ho detto la verità! Non è essere carino... Ma
perchè si scalda
tanto!? »
La signora si nasconde con le mani il viso strizzando
gli occhi arrossendo.
« Ehm... Scusi non volevo metterla in
imbarazzo...»
« No... e che... Kaito non mi dice più frasi
simili da anni...»
« Kaito? Si chiama così il suo ragazzo? »
«
Sì... Pero', mi sento sola... È una settimana che
non ci parliamo
come prima... » Mormora tremando un po'.
La bambina non
avendo ben capito tutto il discorso le va vicino spiegando «
Mamma,
non preoccuparti,»
Kaito si alza, guarda le lacrime di Elisa
sentendo una sensazione di dejavu, così si mette a
sospirare.
Pensando – Ma guarda in che situazione sono
capitato... Non dovrei fare nulla, eppure non ci riesco.-
«Dove
abita il suo ragazzo più il figlio? »
La dona mormora. « Cosa
vorresti fare? »
« Me lo dica, non mi piace vedere piangere una
ragazza, specie se è così bella! »
La donna per un lieve
istante arrossisce, si mette al muro mormorando con un flebile
sorriso.
« Uguale, identico, stesse parole... lo sai qual'
è il
problema reale? Tu parli di non far piangere una ragazza eccetera,
certo lo praticate con chi non amate, ma verso chi amate siete
diversi... »
« Siamo?! Hei non sono così falso io! »
« Ah
no, me lo assicuri, rifletti un po' sul tuo passato, puoi ancora dire
di non aver mai nascosto le tue qualità a qualcuno?
»
«
Come...?» Mentre ci riflette gli tornano in mente svariati
episodi
di quando era a in classe con Lisa:Quante volte le disse frasi dolci
per poi commettere il contrario facendosi sembrare incoerente? Quante
volte Aoko patì le sue bugie e allo stesso modo anche Lisa
riguardo
i suoi sentimenti.
Lentamente, si accorge di aver sempre mentito
a tutti.
« Lascia perdere, tanto non capirai mai...» Afferma
con rassegnazione la signora.
Lei prende per mano la bambina
portandola vicino a Kaito dandogli un foglio con scritto le
istruzioni.
Kaito domanda. « Una map..» Non riesce a smettere
di
finire la frase, perché gli viene lanciata una cartina
geografica
sulla città in cui sta ospite.
« So che senza una mappa non sai
orientarti! »
« Ehm, solo in luoghi che non conosco...» Si
giustifica sorpreso.
« Ascolta, porta Saori con te. »
«
Vuole scherzare?! Senza offesa mi rallenterebbe! E poi devo cercare
Lisa! »
« Lisa, l'ami così tanto? »
« Non ho detto di
amarla! »
« Oh beh, non smetti di pensarla.»
« Perché mi
sta a cuore? »
« Se lo dici tu... Comunque già che ci sei, mi
fai pure la spesa? Eheh...»
« Sta approfittando che non so dove
andare? »
« Ehehe, sei intelligente. Diciamo che ho da fare un
po' di cose, e dato che manca il mio ragazzo, ci puoi pensare te eheh
»
« Mi dia i soldi, se si fida. »
« Oh se provi a
derubarmi, solo Kid sa che gli farei! »
« Kid?! Intende il
ladro, ma non sta a Beika? »
« Non più, pare che ci siano due
bimbi che si divertano ad ammirarli. »
Saori urla « Mamma,
zitta, non li imitano! »
« E tu che ne sai?! » Domanda con un
sorriso che la dice lunga.
« beh... lo so e basta! »
Kaito
domanda. « Ma la notizia di Seya, la sapevo che qui rubava,
ma di
Kid proprio no...e poi quando sarebbe stato visto? »
« Una
settimana fa mentre una bambina gli dava la caccia, se non sbaglio si
chiama Annette.»
« Già la mia migliore amica...» Afferma
Saori
dispiaciuta.
« Eh già,pero' pare abbia un debole per tuo
fratello. »
« Mmm... Non voglio discuterne! »
« Sì, ok.
»
Kaito riprende il discorso. « Io ora esco, le farò
la
spesa, poi le porterò sua figlia a casa .»
La madre con un
sorriso. « Grazie, sei un bravo ragazzo, con chi non conosci.
»
Kaito un po' sentito in causa pensa. - Perché sembra che mi
detesti? Non le ho fatto nulla... mah... -
*
Lisa arriva
difronte alla sua Ex- Casa. Si mette a suonare il campanello. Mentre
lo fa, arrivano un signore e un bambino che le parlano.
« Come
mai hai suonato il campanello?» Domanda il bambino curioso.
«
Perché qui ci abitavo, e dato che non ho una dimora, mi
piazzerò
qui, finché non deciderò cosa fare! »
Il signore mormora
divertito con un risolino nascosto leggermente. « Va bene, io
non ho
problemi ad ospitarti. Spero solo che la mia ragazza non lo scopra,
sono già nei guai con lei...»
« Guai, che intende dire!
»
L'uomo con un sorriso beffardo,apre la porta della casa
facendola accomodare.
Lisa guarda la sua vecchia casa trovandola
leggermente diversa in quanto ci sono foto e cornici con raffiguranti
persone diverse dai suoi ricordi.
- Ma le foto di mamma e papà
non esistono qua? Mah... Certo che questa donna è proprio
bella,
magari diventassi così, Kaito mi guarderebbe... ah lasciamo
stare...
adesso chissà dove' è, forse a Gunma? Si ma come
lo raggiungo, sono
lontana chilometri. -
« Semplice, come sempre ha frainteso le
situazioni... E poi non è colpa mia se sono
carino.»
« Mi
faccia indovinare. L' ha tradita? »
« Questo mai, l'amo fin
troppo, e lei lo sa bene, solo che è talmente infantile che
non ha
imparato nulla...»
« Perché lei è adulto vero? »
«
Responsabile lo sono, furbo pure, sveglio anche, quindi non sono uno
sprovveduto! »
« Oh beh, anche Kaito è così, solo che
lui è
così misterioso, non capisco come mai mi faccia stare
così...»
«Oh
e che ti farebbe? »
« Ecco... oggi l'ho baciato ma ero spinta
dalla gelosia, perché Caroline mi aveva rubato un suo
bacio...
Adesso io e Kaito siamo pacifici, andiamo d'accordo ma... Akako mi ha
teso una trappola, dovevo fare una domanda a chi amo, e sono
scappata, ma Kaito mi ha inseguito e...ora mi trovo qui! »
«
Mmm....e che domanda era? »
« Se lui mi amasse...»
«
È perché non gliela poni? »
« Perché è ovvio che mi direbbe
di no! Insomma... non mi tratta come la sua ragazza, è
più come un
fratello... e non voglio più sentirmi dire “ Sei
come una
sorellina!” io ci starei troppo male! »
« Devi domandarglielo,
e poi scommetto che prova qualcosa per te...»
Afferma guardando
da un altra parte.
« E lei come lo sa? »
« Ah...beh sono un
mago, io so tutto! »
« Ma lei non conosce Kaito, come può'
affermarlo?!»
« Che ne so... Io, ho... improvvisato!»
«
Allora se ne stia nel suo! Con Kaito devo andarci piano, basta un
errore e lui potrebbe odiarmi! »
« Questo mai, nessun ragazzo
odierebbe una fanciulla così carina! »
« Invece, sì, ad
esempio Kaito detesta Caroline. »
« Infatti è insopportabile,
però siamo in buoni rapporti. »
« Conosce Caroline? »
Il
signore non risponde, fa accomodare la ragazza in cucina dandole un
po' di frutta asserendo. « Non ho altro, dovrei fare la
spesa, ma
tra poco i negozi chiudono, e devo poi prepararmi per lavorare.
»
«Che lavoro fa? »
« Prestigiatore, e poi devo battere una
ragazza! Dato che lei mi ha sfidato! »
il bambino corregge. « Tu
l'hai sfidata. »
L'uomo ribatte. « No lei! Comunque tu oggi hai
da fare? » Chiede lui a suo figlio.
« Si viene Annette a
trovarmi! È uno spasso quella ragazza! »
« Già,
immagino...»
Lisa domanda curiosa. « Annette, chi è? »
L'uomo
risponde. « La sua ragazza! »
Il bambino arrossisce rispondendo.
« Siamo solo amici, e poi a lei piace un altro...»
Lisa curiosa
chiede. « Chi?!»
« Kid... E a me da fastidio! »
L'uomo si
mette a ridere. « Già, la scorsa settimana ha
messo nei guai Seya,
se non sbaglio. »
« Voleva proteggerla dalla polizia! »
Lisa
un po' arrabbiata dice. « Ma chi sono questi due che si
spacciano
loro!? »
L'uomo risponde. « Non sono impostori, si sono solo
rimpiccioliti! »
Il bambino risponde. « E che ne so io, mica li
conosco! E poi perché affermi una cosa simile? »
« Perché Kid,
mai opererebbe nella mia ex-città! E poi la foto che ho
visto ritrae
un bambino! Della tua età simile a te... Sei tu per caso!?
»
Il
bambino indietreggia pensando – Ma chi è questa
detective!?-
L'uomo risponde. « Sai è improbabile, lui era con
me tutto il
tempo della rapina, vero » Spiega con un occhiolino veloce.
«
S-Si infatti! »
Lisa si calma mormorando le sue scusa. «
Scusami, non volevo accusarti e che... Mi ricordi Kaito quando mi
prendeva in giro.. Ah devo cercarlo!! »
« Devi proprio amarlo,
vediamo, fammi ricordare... Ah certo, mi vai a fare la spesa?
»
Lisa
con sguardo svogliato chiede. « Mi hai preso per la tua
cameriera?
»
« Ti ho spiegato che devo lavorare, e sono quasi in
ritardo...
quindi porterai Koiji e fare la spesa per me. Fidati che ne vale la
pena! »
La ragazza risponde. « Senza offesa, ma io devo trovare
Kaito, non posso mica stare a fare da baby sitter a un bimbo!
»
Koiji
risponde offeso. « Io so badare a me stesso meglio di te,
svampita!
»
« Svampita!? Io ti disintegro bimbetto! Ma come ti permetti
poi!? »
Il bambino gli fa la linguaccia asserendo. « Sei
antipatica! »
La ragazza conta fino dieci pensando – È un
bambino, fatti superiore...-
« La cosa è reciproca! »
L'uomo
con un sorriso senza emozioni va da Lisa chiedendo. « Dai
smettetela
di litigare! Lisa, porta Koiji fuori, non posso lasciarlo a casa da
solo. Tieni, ti do i soldi e le chiavi. »
Lisa sbarra gli occhi
all' ordine deciso, asserendo. « Come sai che non te li
ruberò? »
«
Provaci solo e ti pesco in un attimo! E poi non sei la tipa che
ruberebbe ad un bambino, o sbaglio! »
« Ma tu che ne sai!? »
«
Lo vedo dai tuoi occhi, sono belli ed ancora buoni. »
« Smettila
di fare le avance! »
« E perché no in fondo mi piaci. »
«
Ma chi ti conosce!? »
« Ahahaha, ora vado ciao!» Spiega
andandosene ridendo fra sé.
Koiji e Lisa, escono di casa.
«
Allora, tu mi stai vicino hai capito? »
Il bambino risponde. «
Solo se mi prenderai svampita. » Afferma iniziando a correre.
Lisa
inizia a inseguirlo urlando. « Fermati!!»
Il bimbo divertito di
mette ad arrampicarsi su un muretto provocando.
« Oh, la svampita
non sa prendere un bambino! »
Lisa stupita dell' agilità del
ragazzo pensa – ma questo chi è?! Mi ricorda
qualcuno... o me
stessa...-
la ragazza tira una delle sue carte riuscendo a
fermarlo facendolo cadere contro l'erba.
« Stammi a sentire, non
mi puoi scappare, l'unico che può' farlo è
Kaito!. »
« Ma
quelle sono armi, sei impazzita!? »
« Non ti ho sfiorato, adesso
andiamo a fare questa spesa! »
Il bimbo con tono arrogante riesce
a sparire davanti agli occhi della ragazza lasciandoci un pupazzetto
con le sue sembianze.
« Hahaha, non mi prendi! »
La ragazza
sconcertata pensa – Maledizione, questo è un
prestigiatore,
*
Kaito assieme a Saori, iniziano a parlare.
«
Allora, dove si trova il supermercato? » Domanda,
controllando la
cartina.
«Non lo so, io vado per istinto, ma se non sbaglio
bisogna andare verso destra. »
Il ragazzo controlla correggendo.
« No verso sinistra... Ah, se devi darmi informazioni
sbagliate,
meglio che faccia solo. »
la bambina un po' arrabbiata, si mette
a correre asserendo « Seguimi, io so dove si deve andare!
»
Kaito
la guarda pensando. - No per favore, non anche lei! - La insegue.
-
Ma è veloce! Devo prenderla! Se no chi la sente quella
isterica di
sua madre. - Pensa rabbrividendo.
La bambina si mette a
ridere, per poi pensare – Era destra o sinistra, va beh, non
importa, l'importante che mi segua. -
Kaito aumenta il passo
riuscendo quasi a raggiungerla.
« Ti fermi terremoto!?
»
« No, perché stiamo andando nella parte giusta.
»
«
Dobbiamo prendere la strada di destra non quella di sinistra. Se non
sai orientarti non fare la saputella!»
« Io so orientarmi! »
«
Vuoi fermarti, o devo costringerti?!»
« Provaci solo, che può'
fare uno come te per fermare me? »
Kaito sentito sfidato,
aumenta il passo, la supera, si posiziona davanti, prende la sua
pistola spara carta e spara due carte da poker riuscendo a fermarla,
lasciandola allibita con un volto scioccato.
« Game over
piccola... » Si affretta a dire il castano con occhi
soddisfatti.
La
bambina urla. « perché copi papà!?
»
Il sorriso soddisfatto
del ragazzo un po' si affievolisce, lasciando un po' di disappunto
che lo maschera con un volto inespressivo.
«Cosa intenderesti
dire?» Mentre pensa – Non posso essere conosciuto
pure in questo
luogo, non ho mai operato qui! -
« Tu copi Kid! E papà !»
afferma indicandolo con il dito indice.
Kaito sta per
ribattere ma sente una voce urlare.
« Fermati!!»
Il suo
cuore per un attimo accelera, si volta vedendo un bambino con i
capelli spettinati neri, ed occhi azzurro/grigio che sta correndo.
Lui si ferma per poi prendere una bottiglia e cospargere per
terra di acqua.
« Hei svampita, vieni a prendermi, sono
qui!»
Lisa cerca di raggiungerlo, pero' non appena tocca la
zona piena d'acqua, lei comincia a scivolare, perdendo l'equilibrio.
Urla durante lo sbandamento. Subito con un pensiero istintivo, tenta
di restare in equilibrio; in fondo lei da sempre è una
equilibrista
sui tetti.
Con le mani poste ai suoi lati, e gambe divaricate,
riesce a trovare ristabilirsi in equilibrio senza cadere.
La
fanciulla un po' esausta, minaccia respirando profondamente.
«
Questa me la paghi! Non hai pensato che potevo farmi molto male!?
»
Il bambino un po' stupito fa un risolino bisbigliando a sé
stesso.
« Maledizione, per poco cadeva! »
Kaito ascolta
la frase restando indeciso se fare qualcosa o meno.
Mentre Lisa
tenta di non scivolare, lui con tono infastidito avverte. «
Ehi, non
so chi tu sia, ma io ti consiglio di non farla arrabbiare. »
Il
ragazzino senza guardarlo. « Ma figurati, quella è
una svampita!
»
Kaito rimane un po' male che non sia ascoltato. Maschera
tutto con il suo poker Face asserendo con divertimento un po' sadico.
« Io ti ho avvisato. »
Lisa con attenzione, va verso il
muro per poi usarlo come appoggio così da superare la zona
scivolosa. Appena la supera, si avvicina al bambino con espressione
arrabbiata, ma ugualmente un po' deliziata.
« Adesso hai smesso
di giocare con me? »
Koiji si allontana da lei per poi mettersi
vicino a Kaito, fa una linguaccia provocando.
« Ma sta zitta,
vecchietta! »
Lisa sempre più furiosa, con una vena in fronte
che pulsa lancia una delle sue carte da poker.
« Non azzardarti
ad offendermi! Chi pensi di essere per parlarmi così,
eh!?»
Kaito
le evita in tempo pensando. - È Andata! -
Koiji invece viene
sfiorato di viso da una di esse. Indietreggia un po' spaventato con
gli occhi increduli urlando rabbrividendo.
« Tu... sei come
quella pazza di mia madre!?»
Lisa non lo ascolta si avvicina,
prendendolo per un orecchio urlando con occhi adirati.
« Chi
sarebbe la pazza? Brutto, insolente che non sei altro! Se uno mi fa
scherzi io reagisco! »
Il bambino a tono urla, giusto per non
sentirsi da meno.« Una pazza come te non avrà mai
un ragazzo! Non
sei dolce, non sei per niente carina! Sei solo una psicopatica.
»
Lisa sempre più sentita toccata dentro, ascolta il suo
istinto che le fa prendere un palloncino con dentro del gas
soporifero. Il bambino furbamente, si piazza vicino a Kaito per
usarlo come diversivo, ma lui capendolo, prende la mira per poi
scoccare una delle sue palline che riescono come nei suoi calcoli, a
sfiorare di poco il palloncino lanciato così facendo, esso
cambia
traiettoria andando verso sinistra nella zona del bambino mentre
Kaito si sposta, prendendo Saori prima che possa essere colpita dalla
palla lanciata da Lisa.
Koiji per evitarlo, corre pensando –
Ma chi era quello?! - Finisce contro il muro – E adesso che
faccio?
Vediamo... Papà mi dice che il trucco è seguire
il proprio
istinto... ok.. se è così...-
Lo schiva buttandosi a terra per
poi strisciare sotto prima che il palloncino si rompa. In fretta,
raggiunge Lisa. Per vendetta, inizia a prendere delle carte da gioco
per poi lanciargliele contro, tuttavia lui, dopo averle scagliate,
finisce di schiena contro le gambe di Kaito.
Lisa nel frattempo,
indietreggia per evitare quelle armi mentre pensa. - Come fa ad avere
le carte che usiamo io e Kid? Non capisco...-
Kaito stufo e
sorpreso di ciò che ha visto, prende il piccolo per poi da
dietro e
puntargli la sua pistola spara carte.
« La smetti di infastidire
Lisa?! » Domanda riuscendo a fulminarlo con il suo sguardo
impetrante.
Il bambino rimane immobile a guardare Kaito con un
po' di terrore stampato sul suo volto.
« E tu che vuoi!? Stavamo
solo giocando! » Specifica come scusa.
Il ragazzo risponde. «
Giochi con delle armi?! Che razza di genitori sconsiderati hai che ti
permettono di usare cose simile!? Se vuoi puoi usarle, ma non per far
del male a qualcuno! »
« Quella le ha usate,e poi perché sgridi
solo me e Lisa no? »
« perché lei, ha mira, sa quando fare
seriamente o meno, un po' come me!»
« Guastafeste, stavamo
giocando! »
« No, tu prendevi in giro Lisa e basta! Quindi ora
la smetti, se no te la vedi con me! »
Saori con un dito in bocca
guarda tutto, per poi dire a Kaito. « Lui è mio
fratello
maggiore..» Spiega con disdetta pensando – A mia
sfortuna... -
Lisa si rialza, va verso Koiji, solo allora si accorge di
Kaito. Lei si mette di fianco a lui. Kaito se ne accorge e
così per
qualche istante incrociano i loro sguardi. Tutta la loro rabbia di
prima svanisce per dare spazio a qualche sentimento nascosto da un
flebile sorriso.
« Sono contenta!» Decanta Lisa con un po' di
tensione.
Saori si avvicina a lei con timidezza domandando. «
Ciao, dove ci siamo incontrate?»
La ragazza si mette un attimo
all' altezza della bimba, notando che ha gli occhi blu con i capelli
rossicci corti.
« Oh che amore!!! Wha, come ti chiami piccola,
sei bellissima! Mi ricordi me da bambina, solo che tu hai gli occhi
blu e i capelli rossi corti.»
Koiji si riprende per poi,
andare verso Saori e indicarla toccandole le guance . «Ma non
vedi
che non è carina?!» Domanda stranito.
Lisa fulmina con uno
sguardo il bambino asserendo. « Tu di femmine non hai occhio.
Kaito
non pensi che sia una bella bimba? »Domanda usando il castano
come
testimone.
Kaito se ne accorge, fa un sospiro, si avvicina alla
piccola per guardarla meglio e commentare. «Beh, direi che da
grande
diventerà molto bella!» mentre pensa –
Sembrano sorelle. -
Koiji
contesta. « Ma voi ci vedete male! Lei non è per
niente bella..
»
Saori dà un pugno alla spalla del fratello. « Sei
cattivo...
» afferma piangendo.
« E smettila di piangere, fatti adulta! »
Koiji, detesta vedere sua sorella piangere, per questo la prende in
giro; per farle avere un temperamento più controllato.
« Ti
odio... Non sei carino, perché con tutte sei dolce e con me
mai?! »
Spiega lei, sentendosi come sempre ferita da lui che, giorno dopo
giorno, la provoca riscendo a farla piangere.
« Odiami, non
m'importa!» afferma fingendosi serio.
Saori prende per mano Kaito
affermando con ripicca « Tanto Kaito è il mio
nuovo fratellone!
»
Lisa con occhi a pallini. « Ah... » poi borbotta
guardando a
destra. « Ma perché tutti vogliono qualcosa da
lui? »
Kaito
se ne sta zitto pensando. – Ma in che situazione sono
finito?! -
Koiji guarda malissimo Kaito per poi tirare a sé Saori.
« Tu
stai con me chiaro!? Lui nemmeno lo conosci! »
« È più gentile
di te! »
« Questo che c'entra? »
« Tutto, tu non mi vuoi
bene! »
« ma... da cosa lo pensi? »
Lisa a guardare i
due pensa. - Quelle discussioni... Mi ricordano le mie con Kaito. Ora
che ci penso, io perché sono stata mandata qui? Credevo che
Akako mi
avesse separata da Kaito, ma l'ho appena ritrovato, quindi che dovrei
fare adesso?-
Kaito a sentirli pensa. - Oh cavolo, ma quel
bambino è più spietato di me! no un momento, io
sono così solo con
Lisa... Ma non è giusto trattare così una bambina
così piccola...-
Saori risponde. « Tu me lo dimostri sempre! Non mi dici mai
nulla di carino, mentre ad Annette la tratti come una principessa, e
così anche a: Kaori, Karin, Lilly, Kotoko, Melody, Clara,
Morea,
Chibiusa, Alexia, Candy, Cecilla, Camilla... A tutte, e a me nulla!
»
« Vuoi mettere? Sono belle! E poi sono gentili con me, mi
parlano e mi coccolano!
»
« Anche io sono carina, lo dicono
mamma e papà! »
« Se lo fossi non ti faresti mettere i piedi in
testa da tutti... »
« Eh? »
« Lascia stare, credi che io
sia finita nella tua classe perché non sapevo andare avanti.
Ma
guarda ciò che hai attorno! »
« Non capisco...»
« Vedi,
sei svampita! »
« Se tu non parli, come posso capirti!?»
«
Comunque, vedo che mi hai sostituito alla grande, molto bene, allora
la vecchietta sarà mia sorella da oggi! »
Lisa di nuovo
sentita offesa ribatte. « Mai avrò un fratellino
come te!
Mascalzone»
Kaito ribatte. « E dai è un bambino, lascialo
giocare. »
« Hai idea di che lotta ho fatto con quello? Mi
sembrava di avere a che fare con Kid! »
Kaito un po' offeso,
assume un viso contrariato.« Come ti permetti a definirlo di
così
basso livello eh!? Guarda che è molto meglio di te!
»
« Ma tu
non hai visto che faceva... veramente mi sembrava di avere a che fare
con lui! »
« Ma non prendermi in giro, è un bambino!
Può
imitarlo ma non può eguagliarlo! »
Saori domanda sospettosa
ai due litiganti. « Cosa intendete dire? »
Koiji invece domanda.
« Ma che ne sapete voi di come opera Kid? »
Lisa risponde. «
Lo sanno tutti come agisce...»
« E da cosa!?» Domanda Saori
stupita.
Kaito borbotta. « Dai giornali, cosa che penso che vuoi
nemmeno leggete! »
« Ma i giornali sono per gli adulti! »
Afferma Saori.
« Beh, pero' nei giornali scrivono come operano i
due ladri specie le dichiarazioni di Shinichi e Alan! »
Saori
domanda. « Shinichi?»
« Alan? » borbotta confuso Koiji
I
due bambini si guardano con perplessità per dire «
Non li
conosciamo, chi sono!? »
Kaito risponde. « Detective incaricati
a prendere quei due ladri! »
I due contemplano. « Vi assicuro
che l'unica che da la caccia a loro è Annette! »
Lisa sbarra
gli occhi per poi pensare. - Dimenticavo che sono nel futuro, dovrei
avvertire Kaito? »
Kaito se ne sta zitto pensando. - Qualcosa non
mi torna... -
Koiji cambia argomento. « Vecchietta, andiamo
a comprare le cose per papà? »
« Smettila di affibbiarmi quel
nome mascalzone! »
« Zitta, e fa come ti dico.»
Kaito
domanda. « Già vero, tu sei di questa
città, devo fare la spesa
per la mamma di Saori, quindi mi aiuti eheh...»
« Sì!! che
bello andremo per la prima volta a fare la spesa assieme! »
Mormora
contenta Lisa dimenticandosi dei due bimbi.
Kaito arrossisce. «
N-non pensare cose strane, sognatrice! »
« Eh eh eh...»
Mentre
camminano sul marciapiede affollato di gente, Saori inciampa cadendo.
« Ahia, mi sono fatta male! »
Koiji
si mette a ridere. « Imbranata! »
Kaito a vederla là a terra,
si avvicina per poi dirgli. « Dai su, ci penso io!
» Prende per in
braccio la piccola commentando. « Sei leggera, ma mangi
qualcosa?
»
La bambina stupita si adagia tra le braccia del ragazzo
pensando. - Che sensazione famigliare...- « Sì...
Kaito, mi fai
stare bene... - Chiude gli occhi fino ad addormentarsi.
Koiji
va da Lisa ad asserire.
« Anche me, porta anche a me!! »
Lisa
con un smorfia. « Ma anche no, ha le tue gambe puoi camminare
solo!
»
« Per favore!!»
Kaito pensa con gelosia – No è che
mira al seno di Lisa? Ma no, forse non è così
malizioso, anche se
io un pochino lo ero... -
Lisa cerca di ignorarlo, ma il bimbo
inizia a stressarla con lamenti, così si arrende,
« Hai vinto,
guai a te se mi fai scherzi! »
Kaito se ne sta zitto a vedere il
bambino in braccio a lei. Un motto di invidia pervade il ragazzo.
-
Ma che fortuna, uffa, io cose simili nemmeno posso pensarle, mi farei
bambino per poter stare in braccio a Lisa... Ah smettila e pensa.
Dunque, come torno a casa, di certo si chiederanno che fine ho
fatto, e poi che m'invento?! Ah ma perché sono finito in un
mese più
avanti, a che scopo? E perché questi due bimbi, sono
così simili a
me e Lisa? Mah, c'è qualcosa che non riesco a focalizzare. -
Lisa
a tenere Koiji, nota che si calma pensando – Oh bene, sta
finalmente zitto e non rompe... Certo che sembra un angioletto. -
Lui, mentre viene trasportato dalle braccia di Lisa pensa.
-
Questo profumo, dove l'ho sentito? E perché mi placa?
Mi chiedo
chi sia questa qui.
Papà mi disse di nascondere il mio secondo
nome...
E poi, perché mia sorella non capisce che non voglio
perdere la mia mia fama di ragazzo popolare? Non sa come è
faticoso
per me, fingere di fronte a tutti che lei non è nulla per
me. Io le
voglio bene, è la mia preziosa sorellina, e non voglio che
soffra,
per questo sono finito nella sua classe, per proteggerla... ma lei,
non lo capisce, mi detesta. e ha avuto il coraggio di sostituirmi con
quella copia mal riuscita di papà... Uffa, basta affari
suoi! -
Pensa lui con occhi chiusi e la testa appoggiata al petto di Lisa
fino ad addormentarsi.
Kaito mentre cammina con Lisa, guarda
un attimo la bambina tra le sue braccia.
« Si è addormentata,
beh plausibile è un terremoto questa. »
Lisa guarda Koiji
rispondendo. « Anche Koiji si è
addormentato...»
Un po' di
disagio giunge ai due.
« L- Lisa, come mai siamo finiti qui?
»
La ragazza risponde un po' con la tensione. « Non so il vero
motivo, ma credo che sia colpa di Akako! »
« Lo pensavo pure io,
per questo l'ho chiamata, ma mi disse frasi strane: che io ero
sposato e che lei era in luna di miele... Ma ci credi?! »
Lisa
arrossisce mormorando. « Vedi, io e te siamo incappati nel
futuro...»
Kaito si ferma rimanendo di sasso. « Futuro?!»
Lei
compra un giornale per poi darlo a Kaito asserendo come prova.
«
Guarda la data se non mi credi. »
Kaito osserva la data
sconvolto. « Cosa!? E adesso che facciamo?! »
Lisa chiede
amareggiata in quanto sente di essere la responsabile. « Mi
detesti
ora? »
« Perché dovrei? C'entri tu? » Domanda
lui curioso e
sospettoso.
« In parte, se mi fossi fatta coraggio, non avremmo
di certo subito ciò... Mi.. odi? »
Kaito
fa uno sbuffo per poi ammettere. « Non potrei mai odiarti,
pero'
arrabbiarmi sì.
Cosa dovevi dirmi alla baita, presumo che sia
quella la causa. »
« Akako voleva che ti chiedessi se... Mi ami
o no! »
« Ah... Uhm... » Si guarda attorno pensando. - Cosa
gli
dico!? La risposta è Sì, ma poi... cosa
vorrà da me ? No,no, non
rischio. Ma non posso rifiutarla... Scusami Lisa!-
« Non voglio
rispondere ancora!»
« Perché!?»
« Perché non sono pronto
per una nuova ragazza!»
« Ti manca vero?...»
« Di chi
parli? »
« Di... Aoko, forse non vuoi una ragazza perché
rimpiangi di averla lasciata...e...»
« Ma perché vuoi
complicare tutto con questo sentimentalismo! Stai bene con me, non ti
basta il nostro rapporto!? »
« Sì pero' tu non sai come
sto...»
Kaito si avvicina per poi darle un bacio a labbra in modo
da consolarla « lascia che sia così il nostro
rapporto. »
Bisbiglia con occhi sereni.
Lisa con un po' di lacrime annuisce in
silenzio pensando. « Io ti amo, e tu...»
« Ma alla fine che
differenza c'è tra ora e dopo una dichiarazione? »
« Come? »
«
Sappi solo che per me sei speciale! »
« Speciale? Veramente?! Mi
ami? »
« Speciale, a te la scelta di cosa voglio dire!»
«
Sei ambiguo! »
« Ovvio, se non lo fossi non sarei Kid. Sai
quando io scrivo che dovrò rubare qualcosa, metto sempre un
indovinello. »
« Nei miei no, io sono diretta! Hai la fortuna
che amo questo di te. »
« Eheh... Senti ma ora che facciamo con
questi due bimbi siamo arrivati vero? »
« Sì, beh, svegliamoli,
anche se sono proprio coccoli quando dormono. »
« Già, una
tranquillità! Litigano poi per cose così
sciocche. »
« Mmm,
sai, non è che io e te litighiamo per cose più
intelligenti...»
«
Sì lo so, ma non vado a far piangere una
ragazza...»
« Lasciamo
stare... »
Lisa sveglia Koiji, mentre Kaito, Saori.
I due
bambini un po' intontiti, si stropicciano gli occhi per poi
riprendersi ed entrare nel supermercato. Loro entrano prendendo
dolciumi e cose non scritte nella lista prescritta dai loro
genitori.
Kaito guarda i soldi asserendo.
« Non ci arriviamo,
siamo oltre i soldi di sua madre..»
Lisa si lamenta. « Nemmeno
io ci arrivo... Koiji non fa ché guardare il pesce.
»
« Non
parlarmi di pesce, mi fa ribrezzo!
Koiji va da Kaito a dire.
«
Ehi tienimi questo salmone, Lisa, me lo cucini stasera eheh. »
Kaito
urla. « Col cavolo che te lo tengo! Io non li sopporto,
stammi
lontano con quel coso! »
Koiji divertito. « Anche tu hai paura
dei pesci, Ahahaha ma sono buoni, e fanno bene... »
Kaito
ribatte. « Ma quale bene, fanno solo ribrezzo, come fai a
vederli
sono orridi! Ah, spero di non avere mai un figlio come te... »
Koiji
sentito un po' offeso si difende. « Ma tanto non hai la
ragazza
quindi sta zitto! »
Kaito in difesa ribatte. « Ma cosa c'entra!?
E se vuoi saperlo, ho moltissime ammiratrici segrete. Cosa che tu
puoi anche sognarti, dato che sei un bambino, che non sai nemmeno
trattare bene una femmina. »
« Guarda che ho tipo venti amiche,
e poi a S.Valentino ricevo sempre la cioccolata, per esempio l'altro
mese ho ricevuto tutto dalle mie compagne di banco più da
quelle
fuori dalla classe... Eccetto da Annette, ma fa nulla... e poi a te,
chi mai ti starebbe dietro!? »
« Vediamo, Lisa, Caroline, le mie
fan sfegatate di notte, le mie fan segrete a scuola... ma
sarà oltre
il cento. Conta che ho ricevuto in un anno baci da ben tre ragazze
diverse... Tu quanti baci hai avuto, sempre se hai avuto il tuo primo
bacio, ma dubito constatando che sei un bimbo!»
« E non
vantarti! E poi, anche io ne avrò cento, appena
sarò più grande!
»
« Buona fortuna per quando t'innamorerai, là
sì che patirai
Ahahah..»
« Parli di te stesso? Io so già chi mi piace.
»
«
Ah sì e chi? »
« Quella che la cioccolata mai mi da, ma un
giorno sarà mia! Mi piace perché lei mi insegue
sempre, mi diverte,
e poi è talmente carina! Ed è sorridente, poi
è dolce, anche se
litighiamo spesso... »
« Ah io ho già avuto la cioccolata da
chi mi piace! Ed era squisita! Un punto per me . »
« Mmm... E
beh, allora le hai comprato un pensierino per domani vero!? »
«
Ah.. ecco... non so che gli piacerebbe, e poi... Non è
passato
realmente un mese per me. »
« Sono solo scuse, papà mi ha
sempre detto che se non si ricambia il cioccolato poi si possono
avere problemi. »
« Ma figurati, se lei non lo ricevesse ha ben
altro da me...»
« Oh beh, io so che mamma se non riceve qualcosa
da papà iniziano a scannarsi contro. »
Lisa commenta. « Che
vivace famiglia. »
Arriva Saori con in mano spezie piccanti.
« Kaito, mi compri queste, sono buone! »
Lisa si allontana «
Spezie piccanti!? »
Saori domanda. « Sì non ti piacciono? »
«
Il piccante, mai! Io sono allergica! »
«
Oh... Pure mamma lo è, per questo mi proibisce il piccante!
»
Kaito
asserisce. « Io amo i cibi piccanti, sono buoni! te lo pago
io con i
miei soldi, mi stai troppo simpatica, non come Koiji. »
Lisa
commenta. « Koiji almeno sceglie cose salutari...»
Saori
esprime. « Ma sei come mamma?! Il piccante è buono
e disinfetta! Ma
che ne puoi capire tu! »
« Forse tua madre è intelligente! E
poi io sono allergica! »
Kaito afferma. « Ed eco il punto debole
di Lisa! »
Lisa asserisce. « Kuroba parli tu che hai timore dei
pesci, immaginati se tutti lo scoprissero! »
« Aoko, purtroppo
lo sa, e spero mai lo dica ad Alan. »
«
E io spero che Alan, non vada a dire a cosa sono allergica, me la ci
vedo Rina farmi uno scherzo. »
I due bambini bisbigliano in
segreto.
« Ma a te non sembrano i nostri genitori? » Domanda
Saori a bassa voce.
« Sì, ma sono meno belli dei nostri. »
«
beh sì, ma... sono identici. »
« Dici che siano loro in
versione giovanile? »
« Forse sono di un altro tempo? »
«
In effetti, Akako ci disse che la magia esiste... credi che loro
siano dei viaggiatori? »
« Non saprei, ma hanno le stesse
abitudini di mamma e papà, gusti comportamenti e quando io
stavo in
braccio a Lisa ho sentito qualcosa di famigliare...»
« Così
come per Kaito. Ma quindi sono mamma e papà? »
« Non so, ma di
certo Kaito ha il nostro cognome...»
« E come vuoi scoprire se
sono loro? »
« Li sfideremo! »
« Cosa intendi dire? »
«
Se loro sono i nostri genitori, allora sono Seya e Kid, i nostri
maestri. »
« Mmm... Sì pero' non sanno che lo sappiamo.
»
«
Ovvio, l'abbiamo scoperto di nascosto mentre era il loro
anniversario...»
«Facciamo una tregua, e scopriamo chi sono loro
due. »
« Va bene, tregua! Ho già in mente cosa fare.
»
«
Sì? E se non fossero loro cosa faremo? »
« Scapperemo!
Tranquilla ti darò dei pattini, li ho rubati a
papà, anche se lo
sa, mi fece domande oggi con quel sorrisino che la dice lunga.
»
«
Mmm io invece da mamma, ho preso la mia pistola pistola spara biglie
li nascondeva in una cassaforte, fortuna che papà mi ha
insegnato
come aprirle... Pero' le sue carte non sono riuscita a prenderle,
pare che le tenga sempre con sé. »
«Beh, ti ha scoperta? »
«
Non so... Ricordo che mi guardò con sospetto, e poi fece un
sorriso
soddisfatto. Ad ogni modo, mamma sembrava che conoscesse Kaito.
»
«
Anche papà sembrava che conoscesse Lisa, pensa che non
smetteva di
guardarla, sembrava quasi innamorato... E a me dava fastidio, per
questo l'ho presa di mira! »
« Anche mamma era così per Kaito,
solo che poi parlò di papà e si mise a
piangere...»
« Spero
facciano pace...»
« Lo spero, mi manca papà!
« Comunque
hai un idea? »
« Sìsì! E se ci cascano li scopriremo
subito.»
« Ma quando opereremo? Noi oggi dobbiamo dobbiamo
andare al museo per restituire lo specchio illusionista alla signora
Nakamoki.»
« Ma sì, c'è la faremo...»
«Speriamo...»
Kaito
e Lisa, si allontanano un altro per parlare.
« Senti Kaito, ma
quei due bambini, non ti sembrano strani? »
« Beh, cosa hanno di
strano? »
« Koiji usa la mia tecnica per lanciare le carte! »
«
Forse vuole imitare Seya. »
« No Kaito, qui in questa città,
Seya e Kid sono dei bambini! »
« Bambini? E quanti anni avranno?
» Domanda lui curioso.
« presumo tra gli otto e dieci. »
«
Siamo nel futuro giusto? »
« Sì, non ci sono dubbi...»
«
Allora, quei due potrebbero essere o fan nostri , oppure hanno
tramandato qualcosa dalla loro famiglia e se fosse la seconda... beh
ecco, forse io e te potremo essere genitori?»
« E come, tanto
non mi ami! » mentre pensa. - È improbabile che un
giorno davvero
avrei un futuro con lui, certo sarebbe stupendo, ma se metto dentro
questa ipotesi, significa che io nel futuro avrò una bimba
come
Saori e uno come Koiji?!
Pero' c'è una cosa strana, perché mai
il padre di Koiji non si vedeva con la sua fidanzata? Se quello era
Kaito da grande, teoricamente dovrebbe vivere con lei no? Ma non
è
che si saranno lasciati?
Come?! Ma se fosse così allora io e
Kaito non andremo mai d'accordo?!
No, No!! Devo cambiare questo
futuro, è il mio futuro. Sempre che sia tutto vero che
quelli siano
me e lui.-
« Ok, allora è la seconda...» suppone
Kaito
pensando. - E se invece fosse la prima? Io e Lisa... No, no, sarebbe
assurdo, significherebbe che mai l'avrei lasciata, che il nostro
rapporto durerebbe... e che quindi le mie paure sono senza senso.
Aspetta un momento... la madre di Saori piangeva per via del
marito... Ma se fossi io allora... Lisa sarebbe infelice con me?!
Che cosa faccio? Devo aiutarla, stavolta forse c'entro, ma
perché
mai il me stesso dovrebbe farla piangere e lasciarla sola?! Ma che
avrò quando crescerò? Io non voglio essere
così... Devo cambiare
il mio futuro. Sempre che siano noi quelli... -
Calmati, non è
detto, potrebbero essere solo come noi, il me nel futuro con una, e
lei con un altra... pero' la madre di Saori è identica a
Lisa,
riconoscerei gli occhi suoi ovunque. »
« Forse, ma come potremo
scoprirlo? »
« Dovremmo cercarli durante una loro rapina! »
«
E vuoi che diventiamo Kid e Seya? »
« Sì! Poi li catturiamo e
scopriamo chi sono! »
« Bene, tu ti occupi della piccola Seya,
mentre io di Kid! »
« E se ci battessero? »
« te lo
ripeterò sempre, l'unico che può' battermi
è solo mio padre!
Nemmeno tu puoi reggermi. »
« Va bene, allora è deciso...
dobbiamo scoprire dove colpiranno... »
« Kaito, se quelli
fossero davvero nostri figli nel futuro... che cosa accadrà
tra noi?
»
« Prima voglio capire poi ti risponderò!»
« Va bene...»