Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: sonny    03/10/2008    8 recensioni
Guardo i frammenti di vetro che mi sono rimasti in mano. E tutto gira. Sono trasparenti, lucidi e fanno male. E tutto gira. Le vesti, appesantite dall’acqua e cariche di gioielli, pesano. Mi schiacciano. Mi opprimono. Quanto tempo ho passato chiusa in questa stanza? Anni. Era un onore. Un privilegio, un sopruso. (...) Mi alzo. Me ne devo andare. Mia sorella è morta. E rischio di essere incolpata, per la crudeltà di un sistema che io non ho creato. Esco facilmente, conosco il palazzo di Kathmandù, meglio di quanto conosco me stessa. Scivolo silenziosa tra le stanze, come l’acqua del fiume, cerco il mare. E lo trovo. Fuori piove. Eppure non è un problema per me, mi fa sentire viva. Mi siedo in un angolo della strada. Solo ora mi accorgo, di tenere ancora tra le mani un frammento di vetro. Rilasso i miei muscoli, e inizio a ricordare. Fino a quando tu non mi troverai. Ricordo… Tratta da una storia vera, è anche una storia denuncia verso un culto che per me è una crudeltà... Dedicata a tutte la donne, a tutte le bambine, e a tutte le sognatrici come me...Compariranno in veste di personaggi principali Hinata, Naruto, Temari, Sasuke, Sakura, Itachi, Hanabi, Neji, Tenten, Ino, Gaara, Matsuri e Kankuro, oltre l'akastuki e i vari mestri di Konoha...spero vi piaccia commentatae Sonny...Il rating potrebbe salire!
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La bellezza salverà il mondo. Fedor Dostoevskij

 

 

 

Guardo i frammenti di vetro che mi sono rimasti in mano. E tutto gira. Sono trasparenti, lucidi e fanno male. E tutto gira.  Le vesti, appesantite dall’acqua e cariche di gioielli, pesano. Mi schiacciano. Mi opprimono. Quanto tempo ho passato chiusa in questa stanza? Anni. Era un onore. Un privilegio, un sopruso.  E tutto gira. Mi sembra di stare ancora danzando, giù per le strade, accanto a te, in mezzo alla gente che festeggia mia sorella. Che ora è solo vetro…E tutto gira. Un frammento trasparente mi buca il dito, avverto solo un leggero pizzicore. E poi, vedo una minuscola goccia scarlatta, contaminare il candore della mia pelle. Se fossi ancora in carica, sarebbe un sacrilegio. Kumari.  La dea bambina. Io lo ero, ora lo è mia sorella. Lo era, ora è vetro…E tutto gira. Mi porto il dito alle labbra, e succhio quella profana macchia rossa, che sa di ferro e sale. Il suo sapore mi sveglia, riportandomi alla realtà. La mia.  La kumari è sparita. Mia sorella non c’è più. Tipico. Quando tutto sembra andare per il verso giusto, quando la felicità  sembra così vicina, tutto va in frantumi. La mia vita, è sempre stata come un vaso di cristallo sospeso a mezz’aria, sempre pronto a cadere, eppure ancora li. A tre anni, fui strappata a mia madre. Perché? Semplice, io sarei diventata la Kumari, la vergine, la dea bambina simbolo del mio paese, il Nepal.  Nessuno però mi ha mai chiesto come mi sentivo.  Né i mio padre, troppo preso dalle tradizioni, né i miei compaesani, che vedevano in me una semplice statuina, neppure i turisti, che venivano da ogni parte del mondo per ammirarmi. Non c’ero, quando mia madre morì di dolore, per aver partorito un'altra femmina destinata a seguire il mio infame destino. Non c’ero, alla festa di compleanno di nessuno dei miei parenti. Non c’ero, a veder sorgere il sole la mattina.  Ero in una stanza, reclusa perché la kumari non può avere contatti con altri bambini, non può studiare, può uscire dal suo palazzo d’oro solo tredici volte all’anno, per le feste. Secondo il mondo, ero la personificazione di Taleju, la moglie di Shiva. Ma in fondo, ero una bambina, nel fiore della sua infanzia. Le lacrime umide mi bagnano le guance. Ma io sono forte. Prima di diventare Kumari, all’età di tre anni, sono rimasta chiusa per una notte intera con i cadaveri degli animali scarificati in mio onore, perché non potevo vacillare, ne aver paura. Non mi era concesso neanche di provare emozioni.  Possiedo le trentadue perfezioni. Ancora oggi, sono bellissima. In fondo ho solo sedici anni. Mia sorella, prima di stasera ne aveva dieci. Qualche anno, forse qualche mese, e se ne sarebbe andata. Bastava solo il mestruo, l’unica cosa che può ufficialmente dimettere una Kumari. Poiché essa non può sanguinare.  Ma all’epoca il mio cuore sanguinava tutti i giorni. Le mie mani scendono dal mio viso, ormai asciutto, alla mia veste di seta preziosa. A che serve tutto questo? Ho incontrato te. Ho incontrato loro. E, l’arrivo dell’autunno, porterà via tutto. Un alito di vento, mi scompiglia i capelli, accarezzando il mio corpo e facendo tintinnare i frammenti di vetro.  Mi alzo. Me ne devo andare. Mia sorella è morta. E rischio di essere incolpata, per la crudeltà di un sistema che io non ho creato. Esco facilmente, conosco il palazzo di Kathmandù, meglio di quanto conosco me stessa.  Scivolo silenziosa tra le stanze, come l’acqua del fiume, cerco il  mare. E lo trovo. Fuori piove. Eppure non è un problema per me, mi fa sentire viva. Mi siedo in un angolo della strada. Solo ora mi accorgo, di tenere ancora tra le mani un frammento di vetro. Rilasso i miei muscoli, e inizio a ricordare. Fino a quando tu non mi troverai. Ricordo…

 

Ok. Calmi non è come sembra….i paring sono NaruHina,  sasusaku, nejiten, shikatem, kakashianko, peinkonan itachihanabi e ino hai voti… dal prossimo capitolo inizia la vera storia…la protagonista avete già capito chi è no? Un bacio e commentate  ma vado avanti lo stesso perchè in parte è una storia vera e una denuncia…

 

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: sonny