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Autore: KleineJAlien    20/09/2014    2 recensioni
Riconosco i tuoi difetti, ma ho imparato ad amarti anche con quelli, ci sono e fanno parte di te, non ti chiederei mai di cambiare per me.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MAGIC
MICHAEL_GORDON_CLIFFORD
 
 
Siamo tutti qui, stipati nell'enorme auditorium scolastico, tutte le classi dell'ultimo corso.
Dovremmo essere in classe o in biblioteca a prepararci per i nostri esami in questo momento, e invece siamo qui.
Forse è proprio di questo che la preside ci sta parlando ma non ne sono sicura, dovrei ascoltarla tu però sei seduto così vicino a me. Siamo ad un metro di distanza, o anche meno. Ho di fronte uno dei tuoi amici e al suo fianco tu.
Non credo che neanche tu stia ascoltando quello che la donna vestita elegante sul palchetto in fondo alla sala sta dicendo. Ridi a quello che i tuoi amici dicono, ogni tanto annuisci o intervieni con il tuo punto di vista.
Ho catturato giusto qualche parola. Sicuramente vi state mettendo d'accordo per la prossima serata al pub.
I proprietari vi adorano perché portate loro molta clientela e fin’ora siete il gruppo che ha mantenuto più a lungo il posto.
Neanche questo venerdì, per niente al mondo, mi perderò la vostra serata.
Improvvisamente tu ti giri e per un attimo i nostri occhi si incontrano - cazzo! -, una frazione di secondo dopo il mio sguardo è puntato sulle mie unghie dallo smalto dai mille colori, smalto rovinato e che rimando sempre di togliere perché chissà quando avrò il tempo di rimetterlo. Odio lasciare le unghie naturali, odio la loro forma.
Gioco nervosamente con le pellicine, sicura che tu hai già ripreso a parlare, ma io non riesco a tirar su la testa troppo presa dal ricordo nella mia mente delle tue iridi chiare.
Non ci conosciamo, tu non mi conosci, tranne che per qualche incontro tra i corridoi o tra i locali se è mai realmente capitato, eppure io credo, per tutte le volte che ti ho guardato e pensato, di farlo molto bene.
É un piacere vedere dal mio mondo isolato come in mezzo al tuo gruppo tu non riesca a stare zitto. É più forte di te, qualsiasi argomento, discussione, qualsiasi minima cazzata, devi sempre dire la tua e in quel modo fastidioso che i tuoi amici odiano, ti metti in mezzo e li interrompi.
Ho notato però un'altro aspetto di te, nei tuoi momenti di silenzio che sono altrettanto frequenti, rifletti su ciò che ti circonda. Il tuo sguardo è perso, la tua testa è altrove perché quando apri bocca la tua intenzione non è quella di buttare al vento parole.
Sarai un rompicoglioni sotto vari punti ma incredibilmente intelligente e profondo.
Ammiro il tuo essere quello che sei senza vergognarti. Quelle tinte per i capelli che cambi continuamente ti descrivono alla perfezione e se non fosse per la mia costante paura - e anche del mio amore segreto per il colore naturale dei miei - probabilmente avrei osato anche io.
Magari un giorno li farò di tutti i colori. Una ciocca bianca, una viola, una rossa perché anche il mio colore preferito, lilla, verde acqua, rosa anche se invece lo odio, verde acceso il massimo dell'eccentrico. Tutto perché questi un po’ sono anche i tuoi colori.
Sai non mi importa quello che mi dice la mia migliore amica ogni volta che ti vede.
Si ha ragione quando dice non sei una bellezza ricercata, niente al confronto con gli ideali classici, le tue gambe hanno la forma di una clessidra, cosa che gli skinny jeans che indossi sempre accentuano, le sopraciglia fanno a pugni con ogni tinta tu provi ma c’è anche da ammettere che queste mettono in risalto ancora di più i tuoi occhi infossati e circondati da un leggero alone viola per via delle ore passate sveglio davanti al pc la notte, e neanche le dita, che a lei i calli sui polpastrelli fanno impressione e “non mi trasmettono protezione”.
Per me è l'opposto. Lei non sa che quando le tue dita scorrono sulle corde della tua chitarra, quello che sento, anche sottoforma di musica, è proprio sicurezza.
Riconosco i tuoi difetti, ma ho imparato ad amarti anche con quelli, ci sono e fanno parte di te, non ti chiederei mai di cambiare per me.
Io comunque ho provato a fare qualcosa che non ho mai fatto, anzi che non amo particolarmente. Per te sono entrata in una discoteca. Proprio uno di quei posti tutto luci ad intermittenza, musica capace di rendermi solo un fastidioso mal di testa, e l'alcol, quel liquido infiammabile con cui i ragazzi della mia età passano i sabati sera, e che a me neanche piace tanto.
Ho provato solo un vero drink e se anche quello non mi nauseasse al terzo bicchiere, probabilmente berrei solo quello.
Eppure, nonostante tutto, sapevo che ci saresti stato e sono venuta.
Sono stata tutta la sera in un angolo mentre la mia amica cercava di coinvolgermi senza successo in balli scatenati, a guardarti muoverti a ritmo di musica con un sacco di ragazze. Loro non vogliono mai niente di serio lo sai bene e anche se tu potresti approfittarne non lo fai. Accetti di ballare con tutte ma non permetti che ti tocchino, o almeno che vadano oltre. Ti diverti.
Una sera mi sono trovata a pensare, tra un'occhiata al mio bicchiere e una ai tuoi movimenti, a quanto sarei voluta essere al posto di una di quelle ragazze, ma poi ho realizzato subito che se tu mi proporresti di ballare probabilmente non accetterei, anzi scapperei sprecando un' occasione.
Ci sono momenti in cui penso - si, lo faccio anche troppo spesso - che noi due insieme staremmo benissimo.
Pur di vederti e stare con te prenderei più di un autobus ad orari improponibili e ti raggiungerei a casa di uno degli altri componenti della band. Una volta finite le prove andremmo una di quelle pizzerie sulla strada, una di quelle che fa piccole pizze d’asporto e subito dopo andremmo a mangiarla al parco più vicino o anche sul marciapiede li di fronte stesso, perché non ci importa dove siamo. Infine mi accompagneresti a casa anche se questo vorrà dire dover fare il doppio della strada per te.
In altri momenti poi realizzo che probabilmente tu ti stuferesti presto a stare con una come me che non ha molto tempo libero da passare con te, una che il mal di testa lo ha un giorno si e l’altro anche - e solo in pochi sanno quanto sia dura starmi vicina in quei momenti -, che è lunatica e ha sempre bisogno di raccomandazioni dalle persone che le stanno vicine , anche se in tutto e per tutto vuole poter fare tutto da sola, essere un’anima libera. Una persona che ha mille piani per la testa per quello che sarà il suo futuro, tutti lontano da questo posto in cui ti ha conosciuto, ma neanche uno ancora sicuro.
Ma io ho un'aspettativa della mia vita molto bassa. È un argomento di cui abbiamo parlato durante una lezione con la classe.
Quello che può essere bello per una persona, in realtà non lo è per qualcun'altro, anche le cose più semplici.
Ecco in questo caso le persone non si aspettano molto, non credono in se stessi quanto magari potrebbero.
Io credo di rientrare in quella descrizione, basta pensare a quanto io sia felice anche solo quando tra i corridoi o per strada sorridi nella mia direzione. Non sono io il destinatario ma basta che chiudo gli occhi ed è come se lo fosse.
   
 
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