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Autore: MatsuriGil    20/09/2014    4 recensioni
è una storia che continua... alle superiori... e oltre...tra amori e litigi. i migliori amici sempre in competizione per l'amata Mikan... . Questa storia è scritta un capitolo Natsume e uno Mikan per guardare i rispettivi punti di vista. nota autore: in alcuni tratti la storia potrebbe essere OOC
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 31: NON OSARE MINACCIARLO! (Mikan)

 
 
Natsume da quando aveva scoperto la lieta notizia, si comportava in modo strano, come se mi stesse nascondendo qualcosa.
Non che mi trascurasse sia chiaro, anzi con me si stava comportando in maniera molto più dolce e non voleva addirittura che mi sforzassi troppo.
Alcune volte protestavo, ero appena all’inizio della mia gravidanza e di certo prendere un libro dalla libreria non poteva di certo avere conseguenze disastranti per la mia salute o per quella del piccolo.
Altre volte, invece, trovavo questo suo modo di prendersi cura di me davvero piacevole.
Passavo le ore a farmi coccolare da lui e non credo che mi sarei mai stancata a ricevere quelle dolci carezze.
In tutto questo però il fatto che si stava comportando in maniera ultra protettiva con me, non mi tornava.
Ormai lo conoscevo da troppo tempo e avevo capito che mi stesse nascondendo qualcosa, anzi ne ero proprio sicura.
Quella sera provai a chiederglielo, ma lui mi liquidò alla svelta con un “ti stai sbagliando” e mi prese fra le sue braccia facendomi addormentare.
Non gliel’hai avrei data per vinta, ma dovevo cambiare tattica.
Chiederglielo in maniera diretta non era servito a niente, ma non mi scoraggia.
Il giorno dopo andai a chiedere a Ruka, essendo il suo miglior amico doveva pur sapere qualcosa, ma non ottenni l’effetto sperato, purtroppo anche lui non sapeva assolutamente niente.
Mi venne il dubbio che era solo una mia impressione, così per quella giornata lasciai perdere.
Fino a quella notte, almeno.
Mi alzai per andare al bagno e per bere un bicchier d’acqua, quando guardando dalla finestra, mi parve di scorgere qualcuno che s’incamminava verso la finestra.
Non ci diedi molto peso all’inizio, non riuscivo a vedere molto bene quella persona essendomi appena svegliata, ma poi dopo poco capii che era Natsume.
Mi vestii di corsa, volevo raggiungerlo e svelare così il mistero.
Quando scesi, Natsume era già nel bosco ed insieme a lui intravidi un’altra figura. Stava parlando con qualcuno, ma non sapevo chi era, non l’avevo mai visto, o almeno così credevo in un primo momento.
Stavo per chiamarlo, quando all’improvviso qualcuno mi prese di spalle tappandomi la bocca e bloccandomi le mani dietro la schiena.
“Ora tu verrai con me a fare una bella chiacchierata, che ne dici, mia cara Mikan?”
Questa voce.
L’avevo sentita poco in tutti gli anni che ero stata all’Alice Academy, ma di certo non potei non riconoscerla.
Anche se avesse detto parole più amichevoli, il suo tono non sarebbe mai cambiato.
Meschino, crudele, ecco come sembrava già a un primo saluto.
Questa voce poteva essere solo sua.
Poteva appartenere solo a quell’uomo conosciuto da tutti come
 
PERSONA.
 
 
 
 
POV. Natsume

 
Anche quella sera mi ero ritrovato con Saito per allenarmi insieme a lui per poter affinare il nostro lavoro di squadra.
Passai l’intera notte in bianco, ma non ero stanco, ero abituato a non dormire per giorni quando ero in missione per conto di Persona.
“Sarà meglio terminare per oggi, non so te, ma io ho bisogno di ripristinare le mie forze, il mio Alice stanca parecchio, sia al livello fisico sia a livello mentale” mi disse Saito, asciugandosi il sudore dalla fronte.
“Va bene, fra poco è l’ora di andare a fare colazione, e se non mi faccio trovare, non voglio nemmeno immaginare il comportamento di una certa persona” dissi alludendo a Mikan e alle sue manie di mangiare sempre insieme.
Ognuno prese una strada diversa, io per i dormitori femminili e Saito per la scuola.
Essendo ancora presto, volevo andarla a svegliare.
Ultimamente l’avevo trascurata, ma non volevo metterla in pericolo in alcun modo.
Entrai nel dormitorio e apri la sua porta.
Notai che con dispiacere non c’era nessuno al suo interno, forse era già a mensa.
Strano però, lei non è mai stata una tipa mattiniera.
Iniziai ad agitarmi, sperai che non le fosse successo niente.
Corsi in direzione della mensa, avevo un brutto presentimento, ma sperai con tutto il cuore che mi stavo sbagliando.
Spalancai le porte della mensa e corsi al nostro solito tavolo.
Ruka e Hotaru stavano mangiando tranquillamente l’uno accanto all’altra, ma di Mikan nessuna traccia.
“Avete visto Mikan stamani?”
“No, ancora no, starà dormendo come al solito” rispose Hotaru continuando a mangiare il suo pasto con tranquillità.
“In camera sua non c’è, per questo che sono corso qui, ho un brutto presentimento”.
“Dai, mettiti un attimo a sedere e ragiona con più calma, magari è andata a fare due passi e arriverà fra poco” mi rassicurò il mio migliore amico.
“Spero solo che sia così”.
Passarono altri 10 minuti e Mikan non appariva da quella porta.
Mi alzai per andare a cercarla, ero troppo in pensiero che le fosse capitato qualcosa di brutto.
“Natsume, ti stavo cercando!”
Questa voce, Tsubasa era davanti a me con una lettera in mano.
“Mi è stato detto di consegnartela, non so chi la spedita, in questi giorni sto aiutando il servizio posta”.
Presi la lettera fra le mie mani, sperai solo che non fosse quello a cui stavo pensando.
Purtroppo, mi sbagliavo.
Quella lettera fra le mie mani aveva fatto in modo da fare uscire il mio alice in un attimo.
Urlai quel nome, con tutta la rabbia che avevo.
Gli altri non capivano e mi guardavano straniti.
Hotaru mi prese la lettera fra le mani e la lesse ad alta voce in modo da far sentire tutti.

 
Caro Gatto Nero, spero che seguirai i miei ordini la prossima volta.
Ti avevo avvertito, ma tu non mi hai dato ascolto quindi ho preso quello che ti avevo promesso.
Mikan è qui con me adesso e mi sto divertendo molto a tenerla qui.
Per ora è ancora viva, ma solo per un preciso motivo, sia chiaro.
Ho appena scoperto che è incinta, quindi ho pensato, se prendo questo bambino e lo allevo chissà come diventerà da grande.
Di certo avrà un grande Alice e mi piacerebbe usarlo a mio scopo.
Però puoi sempre salvarli, basta che ti arrendi a me. Io userò te come mi pare e lascerò stare tuo figlio.
Mi sembra un patto più che lecito da parte mia.
Non hai molto tempo per pensarci, ci troveremo stasera alle 9 nella foresta.
Se non ti presenti, puoi dire addio a Mikan e al bambino.
Cordiali Saluti,
Persona

 
Lo sguardo di tutti era su di me. Dovevamo agire al più presto. Dovevo avvertire Saito, era il momento di agire. Non potevamo più aspettare.
Devo salvarli a tutti i costi.



Eccomi di nuovo qui, con un nuovo capitolo...
Sono stata cattiva a terminarlo in questo modo?
Sappiate che non potevo fare altrimenti.
Siamo quasi giunti alla conclusione di questa storia e un po' mi dispiace.
Ma in ogni caso bisogna mettere la parola FINE.
Vi aspetto al prossimo capitolo, ma intanto che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate di questo?
Secondo voi come andrà a finire questa storia?
Mi aspetto qualche recensione da parte vostra, quindi non fatevi pregare :)
A presto,
Kiss MatsuriGil

 
   
 
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