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Autore: Evil_Regal    21/09/2014    5 recensioni
SwanQueen.
Regina ed Emma stanno insieme,la loro storia d'amore è perfetta fino a quando in una notte che sembrava come tutte le altre qualcosa non riesce a distruggere quel vetro forte e spesso che era il loro rapporto. Che cosa succederà?Come reagiranno?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mia amatissima Emma,
per prima cosa voglio dirti che non è colpa tua. Tutto questo,non c’entra niente con ciò che è successo tra di noi,con le nostre discussioni.
Ho scelto di andare via non perché io volessi abbandonarvi,sai benissimo che siete la cosa più preziosa e cara che ho e che abbia mai avuto o desiderato di avare.

E’ solo che sono giunta ad una conclusione.
Ultiamente ho avuto modo di pensare e ho capito che  per quanto io mi sforfi,per quanto ci provi,non potrò mai essere abbastanza.

Non posso essere abbastanza per Adrianne,che ha bisogno di qualcuno che sia in grado di insegnarle a controllare i suoi poteri,senza trasformarla in una risorsa di magia oscura potente e indistruttibile.

Non posso essere abbastanza per Henry e per la sua famiglia. Chi vorrebbe mai avere come nonna la Regina Cattiva?

E non posso essere abbastanza per te.
Non riesco ad essere abbastanza per te.

Ho troppe ferite,troppe cicatrici per poter andare bene,per poter essere completamente amata da qualcuno.
Sono troppo segnata da quello che sono stata e ciò che,probabilmente,sarò per sempre,per potermi dedicare completamente a qualcuno che merita di meglio.

Tutti voi meritate di meglio.
Meritate qualcuno che abbia un cuore puro e fatto di luce. Non di oscurità.
Meritate qualcuno che possa darvi ciò di cui avete bisogno e non solamente delle occhiate.
Perché,lo sai bene anche tu,che se non sono occhiatacce d’odio,sono di pena.

Voglio dirti che sono andata via perché ho bisogno di ritrovare me stessa,ho bisogno di capire chi sono. Da sola.
Ho bisogno di capire se sono ancora la ragazzina che non ha superato i suoi lutti,se sono ancora la Regina Cattiva o se sono solamente lo spettro di una delle due.
Ho bisogno di capire se c’è ancora qualcosa dentro di me e devo capire di che cosa di tratta.
Ho bisogno di tempo,per diventare una persona migliore,pur essendo consapevole che per me non c’è salvezza.

Ho fatto troppo male,sono stata troppo cattiva per anche solo meritare l’amore di qualcuno.

E non credere che tutto questo non mi faccia soffrire.
Ti amo e ti ho sempre amata e lo farò per sempre,più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ma ti prego di capire.
Non posso ritrovare la mia strada,ciò che sono in un luogo in cui la paura di perdermi vi imbocca con parole dolci e incoraggianti. Con parole che cercano di convincermi che sono ciò che voi credete che io sia,ma che in realtà non sono realmente.

Credo che per tutti arrivi in un punto,nella propria vita,in cui si sente il bisogno di percorrere un viaggio da soli.
A te è successo.
Ed ecco che succede anche a me.
Sento il bisogno di fare questa cosa da sola perché so che solo da sola potrò trovare la pace che piango e desidero da tutta la mia vita.
Solo da sola riuscirò a trovare le risposte e le soluzioni.
Solo da sola riuscirò a capire chi sono.

Non incolparti di nulla.
Tu mi hai trattata come una regina. E non la regina cattiva. Ma come quella più bella,più importante e amata di tutti i tempi. E mi hai fatta sempre sentire così.

Ma infondo so di non esserlo.
Forse non sono nemmeno più la Regina Cattiva,ma di sicuro rimango lo spettro di essa.

La verità,amore mio,è che io sono sempre stata un vaso di vetro i cui pezzi si erano rotti e si tenevano insieme per miracolo.

Tu mi hai regalato gli anni più belli della mia vita e io ti voglio ringraziare per questo.
Adrianne lo sa,le ho parlato e mi dispiace se non sono stata in grado di parlare anche con te.

Ma probabilmente vedere te pregarmi di non andare alla fine mi avrebbe trattenuta e per me sarebbe stata una tortura eterna.
Davvero,ti prego di capire che con questa partenza,io cerco di dare una fine ai miei tormenti.
Cerco di chiudere definitivamente la porta del mio passato,che tu sai si apriva spesso.

Quindi ti prego,ti prego e ti prego ancora,di non cercarmi. Di non provare a contattarmi.
Ti prego di lasciarmi andare,perché lasciandomi andare mi dai la possibilità di trovare la felicità eterna.

Tu mi hai reso felice,lo hai fatto.
Ma quella felicità,è sempre stata un attimo di luce tra tanti di oscurità.
Sto solo cercando di illuminare la mia vita,di scacciare via le ombre e i miei mostri.

Lasciami andare.

Non ti chiedo di aspettarmi,ti chiedo di portare pazienza e di comprendermi.

Va’ avanti. Vivi. Non fermarti.

Perché tu sei importante Emma.

Sei importante per Adrianne,che avrà bisogno di te più che mai.
Sei importante per Henry,che avrà bisogno di aiuto quando nascerà il nostro nipotino,o la nostra nipotina.
E anche lei o lui avrà bisogno di te.

Sei la salvatrice Emma.
E mi hai salvata.

Ma è giunto il momento che io salvi me stessa da tutto ciò dal quale sono sempre fuggita.
E’ giunto il momento che salvi me stessa da ciò dal quale tu non hai potuto salvarmi.

Meritavi di più.
Meriti di più.

So di essere piccola.
So di non essere nessuno.
So di essere un microscopico puntino nell’universo.

Mi dispiace.
Mi dispiace per tutto.
Per averti sottratto una famiglia,una vita felice,un’infanzia.
Mi dispiace per averti rovinato la vita e per averla rovinata ai tuoi genitori.
Mi dispiace per esserti stata ostile.
Mi dispiace per averti allontanato da Henry,che è figlio mio quanto lo è tuo.
Mi dispiace di averti fatto soffrire.
Mi dispiace di averti spezzato il cuore.
Mi dispiace se non sono riuscita ad essere come tu volevi che fossi,come tu meritavi che io fossi.
Mi dispiace se non sono riuscita a rispettare le nostre promesse.
Mi dispiace se non sono stata abbastanza.

Mi dispiace per aver distrutto quella bolla in cui io e te e la nostra famiglia eravamo felici.

Ti amo.
Ti amerò per sempre.
Non passerà giorno senza che io pensi a te.

E per te,non deve passare giorno senza che tu pensi che io ti amo,che mi mancherai in ogni attimo ma anche che lasciandomi andare mi stai regalando ciò di cui ho bisogno.

Ovvero la quiete.

Per quanto io possa scrivere,le parole non saranno mai abbastanza per dirti quanto tu conti per me e quanto ti ami.Niente è abbastanza per descrivere la mia situazione,per descrivere ciò che succede.

Per quanto riguarda il futuro,però,spero di rivederti.
E spero che sarai felice.
Perché la tua felicità,quella di Adrianne e di Henry…è ciò che mi spinge a voler essere migliore.

E più volte l’ho distrutta con le mie stesse mani.
Questo è il motivo per cui non sono degna.

Ancora una volta….mi dispiace.
                                                                                                                                   Tua Regina”



Emma stringeva quella lettera tra le mani. Era immobile. Come una stata.
Ma piangeva.
Singhiozzava.

Piangeva come non aveva mai fatto.
Faceva tutto male. Sentiva il cuore dolere e battere a stento. Si sentiva morire. Le girava la testa.

Le era appena crollato tutto il mondo addosso.

Ed era stata tutta colpa sua.

Regina era felice e lei le aveva distrutto tutto.

Regina stava bene e lei l’aveva distrutta.

E ora non c’era più.

Emma non aveva più niente.Aveva perso tutto. Ogni singola cosa.
Aveva perso la ragione per cui si svegliava al mattino.
Aveva perso il sorriso.
Aveva perso la serenità. 
Aveva perso tutto.
Ogni cosa.

Niente aveva senso senza Regina.
Tutto era in bianco e nero e senza suoni.

Non c’era più musica,non c’erano più colori.
Non c’era più vita.
Non c’era più niente.

Emma aveva perso tutto.
Adrianne aveva perso tutto.

Tutti avevano perso una parte importante,senza nemmeno accorgersene.

Perché non ti accorgi di quanto tieni ad una cosa,a qualcuno,fino a che non lo perdi.

E ben presto tutti,ogni singolo cittadino di Storybrooke,si sarebbe accorto di quanto,infondo,tenevano al sindaco.

E si sarebbero pentiti.
Di tutti.

Perché tutti,lentamente e dolorosamente,avevano partecipato alla distruzione di quella che era stata una ragazza felice che voleva solamente vivere la sua vita circondata da amore.

Tutti avevano tolto a Regina un pezzo di felicità.

E piano piano non era rimasto niente.

Era tutto in bianco e nero.
Non c’era musica e non c’erano colori.

Regina era vita.
Regina era essenziale.
Regina era ciò di cui tutti avevano bisogno.

Regina era musica.
Regina era colori. 
  
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