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Autore: imperfectjosie    21/09/2014    2 recensioni
« Cosa diavolo ci trovi da ridere, idiota?! » sbraitò di rimando l'altro, continuando imperterrito a pestare i piedi sulla roccia.
« Oh, niente. » rispose evasivo, facendogli segno di avvicinarsi con il dito « Vieni qui, devo dirti una cosa. »
Naruto inarcò un sopracciglio, avanzando comunque verso di lui e abbassandosi.

|Naruto/Sasuke|
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Fandom: Naruto (after!Shippuden)
Pairing: Naruto/Sasuke 
Rating: Verde.
Note: La guerra è finita.
Konoha è in festa.
In cima ad uno strapiombo che si affaccia sull'Oceano, Sasuke riordina i pensieri, immerso nelle domande esistenziali. Ma Naruto si è accorto che al Villaggio manca uno degli Eroi, perciò lo va a cercare.
Sono OS piccolissime, scritte di notte perchè non riesco a dormire :c 
Dovrei aggiornare le long in sospeso e lo farò presto, nel frattempo godetevi queste piccole perle after Shippuden.
Spero vi piaccia! Let me know. 


 
Ogni tempesta che arriva, arriva anche ad una fine.
 

 

 

« Ti ho trovato, finalmente! »
Naruto sussurrò con sincera felicità queste parole, ai piedi dell'enorme burrone che vedeva protagonista Sasuke, seduto a gambe incrociate.
La spada era saldamente piantata al terreno e il moro sembrava rapito dal movimenti leggeri delle onde marine che donavano un sottile senso di pace interiore.
Aveva gli occhi di chi poteva scoprire ogni cosa. E Naruto sapeva che per questo, avrebbe potuto perderlo di vista ancora una volta. Perciò fece attenzione.
Si avvicinò appena, testando le proprie capacità ninja.
« Usuratonkachi. »
Ovviamente nulle! Il biondo gemette di disapprovazione, tornando dritto con la schiena e schiarendosi la voce.
« Cosa ci fai in cima ad uno strapiombo, si può sapere? Konoha è in festa! Il merito per la vittoria va anche a te, ti stanno aspettando tutti, anche Kakashi-sensei vorrebbe- »
« Dobe » lo anticipò immediatamente, percependo già il fiume in piena di parole a caso che gli avrebbero dato fastidio come al solito. « Fai silenzio. »
Secco, con una leggera punta di sarcasmo.
E il minimo autocontrollo di Naruto andò a farsi fottere.
Pestò il sandalo ninja sul terreno, spostando il corpo in avanti e mostrandogli il pugno sollevato.
« Oi, vuoi forse fare a botte? Teme bastardo! » lo apostrofò sul piede di guerra, ringhiando come la Volpe che si portava dentro.
Sasuke abbassò lo sguardo, coprendo l'espressione divertita con i ciuffi mori e abbozzando un mezzo sorriso. Tutte cose che l'aspirante Hokage non poteva vedere.
« Sei rumoroso come sempre. E fastidioso. Posso farti una domanda? » azzardò incerto, usando la gamba destra come leva per alzarsi in piedi.
Continuava a dargli la schiena, ma erano rari i momenti in cui l'Uchiha mostrava emozioni nelle frasi che diceva. Naruto le coglieva tutte. Con cura.
« Certo che puoi » rispose in fretta, allentando il pugno e tornando alla posizione iniziale.
Si prese la libertà di avvicinarsi al compagno, tanto da poterlo sentire respirare.
« Sasuke, qual è il problema? »
Cominciava ad agitarsi.
« Io sono uno shinobi o un nukenin? » soffiò, con voce malinconica.
Era chiaro che provava rimorso per le scelte che aveva fatto in passato, ma Naruto non lo stava più ascoltando. Si era aggrappato alla schiena coperta di bianco che tremava, stringendola.
« Sei un Uchiha. Uno shinobi della Foglia. » proferì serio, senza neppure un minimo di esitazione.
Sasuke sorrise alla testardaggine del biondo. Pensava che le cose fossero un po' cambiate da quando aveva abbandonato il Villaggio, ma si sbagliava.
Mai, neppure per un secondo, Naruto aveva dubitato di lui.
« Credevo che quello fosse Itachi. » commentò con tono atono, facendo infuriare l'Eroe di Konoha, che di tutta risposta gli piazzò un sonoro pugno sulla guancia, facendolo cadere a terra.
« Tuo fratello è il vero dannato Eroe di questo posto. E la cosa che più mi fa rabbia è che la gente non può saperlo. Itachi era straordinario. »
Prese una breve pausa per ansimare, gli occhi azzurri piantati in quelli sorpresi di Sasuke.
Lo guardava dall'alto, senza credere alle proprie orecchie.
Naruto nutriva una stima del genere verso Itachi? Quando? Perchè lui non ne era al corrente?
Provò un sottile senso di gelosia, ma lo scacciò in fretta.
« E per la cronaca, non sono le persone che fanno di te ciò che sei! Tuo fratello è morto da traditore, ma si è sempre visto come uno shinobi del Villaggio. Perciò, è così che ha lasciato questo mondo. E tu Sasuke? Tu come ti vedi? » domandò, invogliandolo a reagire.
Respirava affannosamente, senza mai distogliere lo sguardo dal basso. Dove attonito, Sasuke lo fissava a bocca aperta.
Adesso capiva il motivo che lo aveva spinto ad innamorarsi di lui.
Quella saetta bionda incasinata e priva di autocontrollo. Petulante, logorroica, senza la minima traccia di decenza e ordine. Sempre a fare baccano! Sempre ad infastidirlo.
Sasuke chiuse piano la bocca, posando l'avambraccio sul ginocchio piegato e abbassando la testa per sghignazzare.
« Cosa diavolo ci trovi da ridere, idiota?! » sbraitò di rimando l'altro, continuando imperterrito a pestare i piedi sulla roccia.
« Oh, niente. » rispose evasivo, facendogli segno di avvicinarsi con il dito « Vieni qui, devo dirti una cosa. »
Naruto inarcò un sopracciglio, avanzando comunque verso di lui e abbassandosi.
Quando riuscì a vedere una strana luce negli occhi neri del moro, era già troppo tardi.
Si sentì afferrare per la nuca e trascinare in basso, contro un paio di labbra morbide che mai avrebbe creduto di poter baciare.
Era stordito e incredulo, ma ricambiò quel bacio. Perchè se Sasuke aveva trovato il coraggio di fare una cosa del genere, significava che la desiderava davvero tanto.
Si staccò da lui, senza neppure arrossire.
« Cosa significa questo? » balbettò confuso, cercando in quegli occhi una risposta.
Ma il moro sorrise. La luce del tramonto donava alla pelle chiara degli Uchiha un aspetto vagamente onirico. E Naruto rimase incantato a guardarlo per un po'.
« Che sono a casa, dobe. Casa tua, ovviamente. » lo stuzzicò.
Ecco, in quel momento sì che Naruto diventò color prugna! Si alzò in piedi di fretta, barcollando e sgranando gli occhi per lo shock.
« EHHHHH? »
Ma Sasuke sembrava calmissimo. Con una mano a sorreggere il mento, lo guardava di sottecchi.
« Il mio quartiere è stato raso al suolo. E dubito che Tsunade abbia voglia di spendere soldi per ricostruirlo! Prenderò un appartamento in affitto con i guadagni delle prime missioni, ma fino ad allora... » terminò allusivo, sorridendo di sfida e assottigliando lo sguardo.
« N-No no no, no. Ci parlo io con Baa-chan! » asserì convinto, annuendo con vigore.
Sasuke sbuffò. In effetti lo stava rifiutando.
Naruto rimuginò a lungo su quello che per il moro avrebbe significato. Deglutì più volte, e ci volle poco prima che si arrendesse ai battiti accelerati del proprio cuore.
Sospirò sconfitto, piegando la testa in basso.
« Domani pomodori, ti avviso. »
Suonava come una minaccia e Naruto - per la seconda volta - deglutì nervoso più volte, prima di tendergli la mano e aiutarlo ad alzarsi.
Lo osservava attentamente, senza perdersi neppure un minimo particolare di quella che era stata la sua ossessione per anni.
Non si era mai fermato a guardarlo in quel modo, e lì, il biondo dovette ammettere che Sasuke era bello. Cominciava a capire i sentimenti di Sakura e Ino, cominciava sul serio a provare attrazione per lui e la cosa lo spaventava a morte.
« Oi, usuratonkachi! »
« E-Eh? »
Dannazione.
Si era perso gli ultimi minuti di realtà. Scrollò più volte la testa, per scacciare i pensieri che prepotenti avevano cominciato a trapanargli la mente.
Il moro lo guardava con un elegante sopracciglio sollevato, probabilmente in attesa di risposta.
« Lascia perdere... » soffiò esasperato.
Si era avvicinato.
Troppo, per il cuore di Naruto, che pompava talmente forte da arrivargli nelle orecchie.
Ad una spanna dal viso candido del giovane Uchiha, l'Eroe di Konoha indietreggiò sotto lo sguardo perplesso del ragazzo che aveva di fronte.
« Ma non mi dire! » proclamò ironico, quando il gesto di Naruto cominciava a dargli le dovute spiegazioni.
Il solito ghigno mandò in bestia il compagno.
« Sei davvero la persona più odiosa di tutte le Nazioni! »
Era uno sfogo, più che una aggressione verbale.
Il colorito rosso vivace delle gote graffiate di Naruto, si leggeva come un libro aperto agli occhi scuri di Sasuke, che continuava a guardarlo con sfida.
« Sei rumoroso. »
« Cosa vuoi fare? » domandò spaventato, quando lo vide avanzare sempre di più, fino a spingerlo contro l'albero che annunciava l'inizio della foresta. Lo strapiombo ormai lontano, come le paure del moro.
Incastrò il suo corpo a quello di Naruto, bloccandogli la fuga con un braccio. Le unghie grattavano sulla corteccia, ma la forza portante non vi prestò particolare attenzione.
Sinceramente, si sentiva più preoccupato per le intenzioni del compagno di squadra.
« Per il momento, mi basta solo un bacio in più. » disse soltanto, con voce leggera, prima di saggiare di nuovo la consistenza delle labbra di quel dobe che aveva il potere di manipolare il suo stato d'animo solo guardandolo negli occhi.
Un cielo azzurro privo di confini, dove Sasuke era certo che non si sarebbe mai perso.
Naruto accettò quel contatto, posando le mani sulla schiena del moro. Sperava che lo Sharingan non si attivasse proprio in quel momento... ma la piega della bocca di Sasuke gli suggerì che non sarebbero serviti gli occhi rossi, per riuscire a percepire il battito del suo cuore.
E arrossì.

 

FINE.
  
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