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Autore: John Spangler    21/09/2014    8 recensioni
Siete stanchi delle storie su ragazze del mondo reale che finiscono nel mondo di One Piece e hanno un colpo di fortuna dietro l'altro? Odiate a morte le Mary Sue? Ebbene, questa è la storia che fa per voi. Unitevi a Marie Denise Suesse nel suo viaggio nel mondo di One Piece, alla ricerca dei suoi genitori e della risposta ad alcuni inquietanti misteri: come ci è finita in quel mondo? Cos'è successo alla ciurma di Cappello di Paglia? Chi c'è dietro la misteriosa Nuova Era della Pirateria?
Genere: Avventura, Mistero, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le storie di Phalanx'
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Capitolo 3: In cui si ritrova sulla Sunny

 

Nella maggior parte delle storie in cui una ragazza del mondo reale finisce nel mondo di One Piece, è incredibile come le protagoniste si ritrovino sempre su una nave pirata con un equipaggio amichevole che le accoglie senza un motivo apparente.

 

Statisticamente parlando, non ha senso che eventi del genere siano così frequenti. Considerando che il mondo di One Piece è coperto prevalentemente da oceani, è più probabile che finiscano in mare aperto, a chilometri di distanza dalla terra, e che affoghino o vengano divorate da un re del mare. Anche se fossero così fortunate da essere trovate da qualcuno, è più probabile che si tratti di pirati comuni, o di mercanti, o anche di marines. I pirati amichevoli sono molto, molto rari.

 

E se usiamo la logica, anche l'idea del soccorso non ha senso. I pirati non sono eroi. Beh, non proprio, nel senso che il loro scopo principale non è andare in giro a salvare la gente. Riguarda più la libertà, l'avventura e le opportunità, e se proprio soccorrono qualcuno, è meglio che quella persona si renda utile in qualche modo.

 

Quindi, ritrovarsi su una famosa nave pirata come la Thousand Sunny di Cappello di Paglia, la Moby Dick di Barbabianca o anche il sottomarino di Trafalgar Law ed essere poi accolti nella ciurma? Verrebbe da pensare che c'è qualcosa sotto.

 

Nel nostro caso, Mar era stata fortunata solo al 50%, perchè mentre si metteva in piedi sul ponte della Thousand Sunny, si rese subito conto di due cose: a) Sebbene quella fosse la leggendaria nave pirata, a bordo non c'era nessuno. b) Considerando le condizioni della nave e quanto era stata nascosta sul fondo, sembrava proprio che nessuno vi mettesse piede da un pezzo.

 

Ci mise un pò prima di trovare il coraggio di esplorare la nave, la cui struttura già conosceva grazie a degli schemi che aveva visto prima. Il rivestimento della nave era probabilmente il motivo per cui era relativamente in buone condizioni nonostante il periodo trascorso sott'acqua, ma dopo aver esplorato stanza dopo stanza e non aver trovato niente tranne oggetti disposti come se i proprietari avessero avuto intenzione di tornare subito a riprenderseli, non potè fare a meno di sentirsi un pò inquietata.

 

Tuttavia, la cosa più sconcertante era il fatto che: c) Anche se non c'erano delle persone, non voleva dire che a bordo non c'era nessuno.

 

Il primo indizio di tutto ciò fu la Voce.

 

Stava cantando sa sola.

 

All'inizio aveva pensato che si trattasse di Brook. Non era il suo personaggio preferito, ma in quel momento avrebbe preferito la compagnia di chiunque. Quando poi si precipitò nella stanza da cui proveniva la voce e aprì la porta, si sorprese nel trovarla vuota.

 

E la voce era sparita.

 

***

 

Mar udì la voce per la seconda volta mentre esplorava la stanza delle donne. Era una bella stanza, ordinata e pulita, a differenza di quella degli uomini, che era invece un tipico esempio di cosa succede quando un branco di maschi non-domestici occupa la stessa stanza.

 

Fu dopo aver trovato un forziere, sicuramente di Nami, che udì di nuovo la Voce. Per essere precisi, la terrorizzò sussurrandole con cattiveria nell'orecchio:

 

- Non toccarlo! Si aaaarrrabbieràà...E' ssssuuuooo...-

 

Ma quando si girò, non vide nessuno.

 

Forse i suoi occhi la stavano prendendo in giro, perchè quando si guardò attorno in cerca del proprietario della voce, ebbe l'impressione di veder riflessa, nello specchio, l'immagine di un bambino che correva via.

 

***

 

Quando sei su una nave fantasma, da solo, e sei più che sicuro che la nave sia infestata da qualche spirito, l'ultimo posto in cui vorresti andare è sottocoperta. Considerando che Mar, nell'arco di una sola giornata, 1) Era stata trasportata in un mondo immaginario, 2) Era quasi stata mangiata da un re del mare, 3) Aveva perso i suoi genitori a causa di una banda di pirati, e 4) Era finita su quella che sembrava una nave fantasma (all'inizio pensò di essere salva, ma poi si rese conto che la situazione stava diventando più adatta a un horror di serie B), fece la cosa più logica che avrebbe potuto fare: rimase sul ponte per la maggior parte del tempo, andando sottocoperta solo quando era necessario.

 

Ovviamente, aver mangiato il Frutto Logica Logica si era rivelata un'ottima scelta.

 

E a proposito del frutto, bisogna dire che in qualche modo aveva deluso le sue aspettative. Certo, il suo giudizio era diventato dolorosamente logico grazie al fatto che ogni volta che pensava o vedeva qualcosa di illogico, si ritrovava con un mal di testa o di stomaco. Molto utile per un'analisi scientifica, ma per quello non serve a molto un frutto del diavolo, no?

 

Comunque, le risultò utile quando andò in cerca di cibo. In verità, ne fu sorpresa. Le ci vollero solo sei tentativi per trovare la combinazione del frigorifero di Sanji.

 

Per prima cosa, si ricordò che il modo più ovvio per creare una password era scegliere una data, ad esempio il compleanno. Infatti, fu quello il suo primo tentativo. Il fatto che si ricordasse a memoria il compleanno di Sanji dovrebbe essere una coincidenza un tantino inquietante, ma tralasciamo la cosa, per ora, va bene?

 

Tuttavia, la cosa non funzionò. Siccome non sapeva quale anno fosse, decise di cambiare metodo, e iniziò a pensare alla prossima alternativa logica. Ipotizzò che, dopo il compleanno, la cosa più naturale sarebbe stata convertire una frase in una combinazione numerica, sostituendo quindi le lettere con i numeri. Il metodo più semplice sarebbe stato assegnare un numero alle lettere in ordine alfabetico:

 

0=A 1=B 2=C 3=D... Z=25

 

E così via.

 

Il passo successivo sarebbe stato trovare una frase facile da ricordare. Quindi, cosa avrebbe potuto usare uno come Sanji?

 

All'inizio provò con: 12-4-11-11-14-17-8-13...

 

A questo punto capì che era troppo lunga per essere una combinazione efficiente, e decise di rinunciare. In effetti...per un frigorifero, qualcosa che veniva aperto più volte al giorno? No, era troppo lunga. Quindi scelse un'altra possibile password.

 

Che era: 13-0-12-8

 

Afferrò la maniglia del frigorifero. No, non funzionava.

 

Provò con un'altra parola: 17-14-1-8-13

 

Ma non funzionò neanche quella. Mar aggrottò la fronte. Sanji doveva essere più complesso di quanto lei pensasse. Riflettè ancora un pò, poi sorrise. Ovvio...

 

0-11-11-1-11-20-4

 

La porta del frigorifero si aprì.

 

E lei gridò.

 

Aveva gridato perchè, per un attimo, aveva visto una piccola figura seduta nel frigo, in attesa che lei aprisse la porta, un ghigno spettrale su un volto indefinito. Subito dopo, si tese verso di lei e scomparve, lasciandola ad urlare di fronte al latte andato a male e al resto del putridume contenuto nel frigorifero.

 

Appena si fu calmata, cominciò a sentire un altro mal di testa in arrivo. Ovvio. Nel frigo si conserva la roba deperibile. Considerando quanto tempo aveva passato la Sunny sul fondo dell'oceano (a proposito, da quanto era lì?), era naturale che il contenuto del frigorifero si fosse guastato. Ew. Avrebbe dovuto immaginarlo prima.

 

Il suo stomaco brontolò.

 

Cibo, si disse. Ho bisogno di cibo.

 

Forse Sanji aveva delle scatolette, da qualche parte. Avrebbe dovuto dare un'occhiata...sempre sperando che non saltasse fuori un'altra di quelle figure raccapriccianti.

 

E comunque, si disse, sempre più irritata, in un mondo in cui non è necessario che certe cose abbiano un senso, lo stupido frigorifero almeno potrebbe cercare di ignorare la logica e continuare a funzionare...

 

Poi ebbe un sussulto, perchè mentre pensava quelle cose, ci fu un suono simile a quello che si sente quando un frigorifero si riavvia perchè la corrente è appena tornata dopo un blackout. Esatto, QUEL suono. Subito dopo, sentì un altro crampo allo stomaco.

 

Doveva mangiare qualcosa al più presto.

 

All'improvviso la nave si scosse, e Mar iniziò a dondolare. Afferrò la maniglia del frigorifero, che si aprì, ma lei rimase aggrappata. Ritrovando l'equilibrio, la chiuse, per non vedere di nuovo i contenuti imputriditi o, non sia mai, quella faccia sorridente, ma perfino quel ricordo non le impedì di notare che qualcosa era cambiato.

 

Un secondo dopo aver chiuso la porta del frigorifero, la aprì di nuovo e guardò con meraviglia il contenuto.

 

Il cibo che solo pochi istanti prima era in decomposizione, ora era fresco e invitante. Fette di carne, prosciutto, latte, uova e vegetali, tutti come se fossero stati appena messi lì.

 

Rimase a guardare il cibo per un minuto intero. Poi chiuse attentamente la porta, curandosi di toccarla il meno possibile.

 

Per cena mangiò una scatoletta di tonno trovata in un cassetto.

  
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