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Autore: ethy    21/09/2014    0 recensioni
la storia prende spunto dall'ultima puntata della terza serie, raccoglie i pensieri di Killian, i suoi timori, e le sue speranze, ed aggiunge nuove avventure che non contengono spoiler per la prossima stagione.
"il più spietato di tutti i mari......il piu temibile, anche per se stesso.. era caduto rovinosamente ai piedi dei suoi occhi verdi."
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le prime luci del nuovo giorno si affacciarono alla finestra, posando un flebile raggio di luce sulla mano di lei.
Sentendo il calore del sole aprii gli occhi piano piano, nonostante fosse stipata in un letto singolo con lui, ed avesse cercato di farsi piccola piccola per lasciargli spazio non si sentiva stanca e stropicciata, come tutte le volte che dormiva.
Si sentiva bene, quasi perfettamente riposata, rilassata e forse un po' felice.
Che fosse merito suo? Che fosse la presenza di quell'uomo?
Emma sapeva di provare per lui una forte attrazione, se ne accorse sull'isola che non c'è, con quel bacio, l'alchimia tra loro era forte, ma lei era combattuta, non voleva arrendersi alla sola passione, non voleva arrendersi alla possibilità di fidarsi nuovamente di un uomo, senza considerare che stava valutando l'ipotesi su un pirata... Eppure lui aveva qualcosa che la turbava, la affascinava, la calmava anche..
...e tutte le volte che era ricorsa al suo "super potere" nel suo cuore si faceva strada una sola parola: fidati.

Si  alzò, cercando di non svegliarlo, andò alla finestra per guardare l'alba, le ultime stelle erano intente a svanire sotto la luce del sole nascente, Emma guardò la stella più luminosa, la stella polare, sembrava che le facesse l'occhiolino, era lì che brillava ma non di luce ferma, sembrava stesse pulsando...
...forse era solo un'illusione dovuta ai raggi del sole in arrivo..

Andò in bagno per darsi una rinfrescata, quando tornò, pensò di scendere per vedere se granny avesse già aperto, per prendersi qualcosa per la colazione, ma era titubante... Poteva lasciarlo solo? Conoscendolo aveva paura che facesse qualche sciocchezza.. Come scendere giù in pigiama e dire qualche cosa di sconveniente solo per attirare l'attenzione.. Sorrise al pensiero, sarebbe stato comunque magnifico, nessuna ragazza riusciva a resistere al suo fascino.. 

"Sono arrivata a locale ti porto su un caffè con panna, ti va? Il pirata è sveglio?"
Santa Ruby.
"No lui dorme, ma io ho fame anche!"

Poco dopo Ruby si presentò con un caffè e della cioccolata calda e delle frittelle.
- sei un angelo so sai Ruby ?-
-mm si lo so- sorrise sbirciando da dietro la porta - come sta?-
- sembra meglio, l'altro ieri stava bene non ho capito che cosa gli sia successo, David mi ha solo detto che per tenere saldo  l'uncino l'aveva stretto troppo...-
-per quanto non lo sopporti, non deve essere facile stare senza una mano, sopratutto per un uomo come lui, che ha tenuto testa a tutte le flotte dei regni, ed è stato il terrore di tutte le navi, compreso barbanera.

Ruby andò via e chiuse la porta, sussurrandole che bastava un messaggio e sarebbe salita.

Già, Emma la guardò come se le avesse fatto una rivelazione, non si era mai soffermata a pensare cosa provasse lui, per quella menomazione, che a dir la verità non si notava per niente, lui non la faceva notare...
Come se fosse naturale essere senza una mano.
Sorseggiando la cioccolata si avvicinò a lui, gli sfiorò il braccio fasciato con delicatezza, chiedendosi se veramente soffriva per non avere più una mano.
-a me piaci anche così - sussurrò spostandogli i capelli dagli occhi, guardandolo dormire sereno.
Forse lo amava, forse doveva ammetterlo, lo voleva nella sua vita, ma aveva così paura di soffrire nuovamente.. Ancora non se la sentiva di rischiare.

-non è educato fissare le persone Swan, non te lo hanno insegnato?-
-ciao, buongiorno anche a te-
Lei sorrideva sempre alle sue battute, non poteva resistere a ciò che diceva.
Gli si avvicinò e gli diede un bacio sul naso, come ai bambini.
-come ti senti? Hai fame?-
-bene, usciamo ? - disse tentando di alzarsi e barcollando di nuovo sul letto.
-e dove? Che nemmeno ti reggi in piedi-
-dimmi che vuoi mangiare, scendo a prendertelo-
-io vorrei te- disse malizioso, mordendosi il labbro, e alzano il sopracciglio 
Lei arrossì lievemente -non sono commestibile- gli rispose con lo sguardo divertito
-io vorrei baciarti, vorrei possederti, vorrei amarti.. E vorrei che tu mi amassi Emma.-

Emma divenne seria..
- se mi porti un caffè e qualche frittella va bene, grazie -
Lei non disse una parola, uscì dalla porta e scese a prendere ciò che lui le aveva chiesto.

Killian era esausto, il suo cuore era sprofondato di nuovo nel terrore, l' aveva spaventata, perché le aveva detto quelle cose?
Si era ripromesso di andare con calma, nella foresta incantata aveva capito che lei avrebbe avuto bisogno di più tempo , ma riusciva a stento a trattenere l'impeto che lo guidava verso di lei.
Si girò a guardare la luce del giorno provenire dalla finestra, si alzò e reggendosi ai mobili si diresse verso la terrazza, dai cui si vedeva il mare.
Il mare lo aiutava sempre, si sentiva meglio quando poteva perdersi nell'orizzonte di quella distesa blu.
Si strinse i ciondoli della catenina nella mano destra,sentì le punte del cristallo, guardò il cielo cercando la sua amata stella, sapeva che era lì anche se il giorno offuscava la sua luce.

Decise che era stufo di aspettare e si vestì.
Si mise i suoi pantaloni di pelle, la camicia ed il panciotto... Si girò verso l'uncino, si guardò il braccio e sbuffò, sarebbe sceso senza, non prese nemmeno la giacca, si sentiva accaldato.


Nel locale c era tutta storybrook? Nessuno lavorava quella mattina?
Come entrò lo fissarono tutti, come fece un passo, tutti si girarono facendo finta di niente... Ok cosa gli stavano nascondendo?
-ehi, sarei salita tra poco-
-non volevo aspettare-
-ok-
-Victor passerà tra poco per somministrarti l'antibiotico.-
-grazie Ruby - disse sorseggiando il caffè.
Mangiò qualche boccone delle frittelle...
-torno di sopra, non ce la faccio-
-ti senti male?- gli chiese Emma.
Lui non rispose, la guardò con lo sguardo corrucciato, poi guardò il pavimento, si scostò e se ne andò per le scale.
Fatta la prima rampa si fermò a riprendere fiato, poi si guardò il braccio sinistro in preda alla malinconia, come avrebbe voluto non stare così, dopo tutti quei secoli passati senza una mano... Ora non ne poteva più.
Emma lo raggiunse - che ti è successo?- 
-nulla-
-Killian parlami, vuoi che mi fidi di te, parlami-
Si voltò di scatto la baciò con una passione mai mostrata fino ad ora, la ricoprì di baci, sul collo,sulla bocca, sulle guance.... E lei rispose, lei rispose.
-saliamo?-
-prima parlami-
-saliamo e ti parlerò, forse...-
Era intrattabile, non riusciva a spuntarla quando lui le faceva certe espressioni, si convinse e salì con lui.
   
 
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