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Autore: Kyasarin    21/09/2014    5 recensioni
Quando ti svegli da un brutto sogno, tutta la tensione ti scivola via dal corpo e capisci che è tutto finito. Ma per la prima volta, quando ho riaperto gli occhi, tutta la tensione che mi aspettavo se ne andasse era rimasta lì, ferma, immobile. Forse perchè ho visto i miei incubi peggiori avverarsi: Berk distrutta, il suo migliore amico sparito, il mio amore scomparso, la mia gente... morta.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*PDV=Punto di vista

Il Risveglio (*PDV di Hiccup)

Riapro gli occhi e l'unica cosa che vedo e un cielo scuro e cupo. Sento un peso sullo stomaco e credendo che fosse la fame, non voglio guardare. Annusai l'aria, ma mi pentii subito. L'aria aveva l'odore di morti e di legna bruciata. In quel momento decisi di guardare. Non erano i morsi della fame ma un vichingo con un ascia conficcatta nella schiena, sicuramente morto.

Il quel momento mi accorsi che il suo sangue mi aveva circondato completamente. Mi guardai intorno e vidi morti, tanti morti, tanti che conoscevo bene, tanti che quando ero ancora la delusione di Berk mi tenevano d'occhio perchè non combinassi qualcosa di male. C'erano carcasse dei draghi che avevo allenato io stesso e i brandelli di... qualcosa che era vivo un po' di tempo fa -non riesco nemmeno a capire di chi sono quei pezzi- erano spiaccicati sui resti della case. Mi girai verso la Grande Sala, sperando che si sopravvissuti si fossero nascosti lì. Quello che vidi fu terrificante. La montagna che nascondeva la grande sala era praticamente crollata. Delle lacrime fredde mi solcarono il viso sporco di cenere. Non potevo mai immaginare di vedere Berk così. E se fosse morti tutti? No. Come mi vengono in mente queste cose. Chiusi di nuovo gli occhi, asciugamdomi le lacrime con le mani. Osservai le mie mani, nere anch'esse di cenere. Mi abbandono alla stanchezza, ma non riesco a dormire. Mi sento strano e nonostante il dolore che sento – sia corporeo che “sentimentale” - mi sento leggero. Forse sto morendo. Forse tra poco una luce farà capolino nel cielo e vedrò mia madre che mi tenderà la mano. No! No! Un capo non si arrende. Raccolgo tutto il fiato che ho e dico un solo nome.

-Sdentato...

Ma quello che esce è un sussuro. Faccio un profondoo respiro e chiamo il mio drago ancora una volta. Questa volta lo dissi abbastanza forte, ma Sdentato non arrivò.

-Sdentato!

Urlo. Sentii per cinque volte circa l'eco della mia voce. Quel' urlo, Sdentato l'o avrebbe sentito suciramente. Ora mi preoccupo. Mi tolto il cadavere di dosso e cerco di alzarmi, ma le gambe sono addormentate. Forse sto proprio morendo. Cerco di strascinarmi verso i resti della ficuna, che sembra l'unico edificio ancora in piedi, più o meno. Ma dopo un paio di metri, però non ce la faccio più e mi abbandono alla stachezza ancora una volta. Ora ne sono sicuro. Sto morendo. Già non muovo più le braccia. Chiudo gli occhi e il mio pensiero è uno solo. Quando ti svegli da un brutto sogno, tutta la tensione ti scivola via dal corpo e capisci che è tutto finito. Ma per la prima volta, quando ho riaperto gli occhi, tutta la tensione che mi aspettavo se ne andasse era rimasta lì, ferma, immobile. Forse perchè ho visto i miei incubi peggiori avverarsi: Berk distrutta, il suo migliore amico sparito, il mio amore scomparso, la mia gente... morta.

 

 

Nota autrice: Ta-ta-da-daaaaa! Sono tornata dal mio viaggio e con una capigliatura nuova! E con il sequiel! Traquilli che non è morto! Comunque con l'inizio del licero pubblicherò più o meno una volta a settimana. Quindi ci sentiamo! Con affetto^.^

Kya<3

   
 
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