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Autore: lastangel    21/09/2014    2 recensioni
Quanti dei fan di Hetalia hanno mai sognato di incontrare i propri miti? Ovviamente tutti! Ma che reazione potrebbero avere se all’improvviso gli stessero realmente di fronte? E poi che farebbero?
Questa storia racconta di come una ragazza e i suoi amici conoscono ed aiutano alcuni dei personaggi di Hetalia, per finire in varie situazioni molto comiche.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axis Powers/Potenze dell'Asse, Bielorussia/Natalia Arlovskaya, Nuovo personaggio, Svizzera/Vash Zwingli, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti ci siamo seduti a tavola a mangiare i panini fatti da Giorgia, che adesso ricorda dove aveva già visto quelle persone. Io, nonostante sia ancora bloccata, sono riuscita a sedermi. Appena finiscono i panini Giorgia si guarda un po’ intorno fissando le facce dei presenti, la mia in particolare
GIORGIA: Ok! So che sono ripetitiva, ma … mi ridite come siete arrivati qui?
è la quarta volta che fa questa domanda e ancora non ha capito, o meglio ancora non ci crede. Alcuni alzano gli occhi al cielo, Inghilterra sospira profondamente, le aveva già spiegato tutto nei minimi dettagli e ora è stanco
ARTHUR: Con la magia.
GIORGIA: Magia …
ARTHUR: Magic!
ripete lui con più enfasi. Giorgia sembra pensarci, come se fosse indecisa, poi annuisce con la testa
GIORGIA: Puoi ripetere?
dice. A quel punto l’inglese si getta verso la castana, probabilmente per strozzarla, ma viene bloccato da America che lo allontana. A riprovare a spiegare tutto a quella testa dura che io chiamo migliore amica, stavolta è Giappone. Un tipo calmo come lui forse ce la può fare. Mentre parlano la mia mente si riavvia, come un computer, sulla mia faccia comincia ad apparire uno strano sorriso da ebete e a bocca chiusa comincio a ridere attirando l’attenzione di qualcuno. Appena Giappone finisce la sua spiegazione e Giorgia, testarda, non capisce, apro bocca
BEA: Non hai ancora capito?! È merito mio! MIO! Eheheheheheheheheh
comincio ad urlare felice mentre scuoto Giorgia per le spalle. Prima figuraccia davanti a persone che adoro, fatta! Ma la felicità è tale che non riesco a smettere di ridere come un idiota
MATTHEW: Come tuo?
dice Canada quasi come un sussurro. Tornando, poi, ad essere di nuovo ignorato non appena finisce di parlare
VASH: Spiegati ragazzina!
BEA: Ehm … primo non sono una ragazzina e secondo … vi adoro! Siete fantastici! Voglio gli autografi!
GIORGIA: Bea calmati!
mi rimprovera. Dopo essermi asciugata la bava dalla bocca ed essermi scusata con i presenti, che hanno preso le distanze, continuo a parlare tranquillamente
BEA: Vedete, io ieri ho fatto 18 anni e quando ho spento le candeline ho espresso il desiderio di potervi incontrare, non credevo che si realizzasse davvero.
Dopo la mia veloce spiegazione tutti, compresa Giorgia, mi guardavano scettici, tutti tranne Arthur che sembrava stesse riflettendo.
Nello stesso istante entra in cucina Oleg sbadigliando, gli altri spostano il loro sguardo sul nuovo arrivo. Oleg si avvicina alla sua ragazza dandole un bacio veloce sulle labbra, poi guarda verso di me
OLEG: Ehi Bea … mi spieghi perché … ehm ecco … perché c’è della torta sul tuo letto?
mi aspettavo una domanda diversa da questa. Ma … Cavolo la mia torta! Rimango leggermente scioccata, più per la torta che per la deficienza di questi due
LOVINO: Dobbiamo aspettare qualche altro idiota o possiamo continuare?
dice esasperato. Come risposta Oleg gli rivolge un’occhiataccia. Giorgia apre bocca, ma io le metto una mano sopra le labbra per zittirla
BEA: Ah già! Dobbiamo presentarci. Io sono Beatrice, ma potete chiamarmi Bea (o in qualunque altro modo volete). Loro sono Giorgia e Oleg.
poi mi giro verso i miei amici
BEA: Ragazzi, loro sono le nazioni di Hetalia. E grazie al MIO desiderio di ieri sono arrivati qui.
finito di parlare ricomincio a ridere con una pazza. Ma le nazioni sembravano turbate e non per me
LUDWIG: Quello che vorrei sapere io, però, è come facciamo a tornare indietro?
LOVINO: Il crucco-mangiapatate ha ragione una volta tanto!
FELICIANO: Ve! A me questo posto non dispiace.
KIKU: Nemmeno a me, vorrei tanto visitare questa …  dimensione.
afferma il giapponese con la sua fidata macchina fotografica in mano
VASH: Siete impazziti! Dobbiamo tornare a casa!
Mentre le nazioni discutono, io mi godo la scena stile Hetalia dal vivo felice come una pasqua.
IVAN: Chissà che stanno facendo i paesi Baltici.
FRANCIS: Ti preoccupi per loro? Siete proprio come una famiglia.
IVAN: In realtà vorrei vedere le loro espressioni di terrore contorcersi.
L’aura malvagia di Russia aumenta e in sottofondo si sente in ripetizione la parola ‘kol’ e, mentre il francese si allontana spaventato, Bielorussia si avvicina al fratello senza farsi notare. Ma c’è qualcosa che non mi quadra in tutto questo. C’è troppo poco casino, ma non capisco perché. Finché dalla porta della cucina non vedo apparire Alfred con in mano quella che sembrava il resto della mia torta.
BEA: Ah! Quella è mia!
Troppo tardi. L’americano ha già ingoiato ciò che era mio di diritto. La mia amica mi consola e in quel momento, per la prima volta in vita mia, ho odiato America.
Comincia a crearsi la confusione totale: tra chi sbraita, chi si lamenta, chi litiga, chi piange e chi non fa nulla. Poi, proprio come nel primo episodio di Hetalia, Germania sbatte le mani sul tavolo e urla
LUDWIG: BASTA! FATE SILENZIO! Adesso procediamo con calma! Chi ha qualcosa da dire alzi la mano e parli! Ognuno avrà 7 minuti per parlare!
In quel momento comincio a fantasticare, credendo che adesso Italia alzasse la mano per poi urlare ‘PASTA’. Ma ad alzare la mano è Inghilterra
ARTHUR: Propongo di andare a Londra. Li sicuramente ci saranno dei libri di magia che ci spieghino come tornare a casa. E per evitare ulteriori problemi, voi tre verrete con noi.
BEA: Siiiiii!!!!!
OLEG: No invece! Mi spieghi come facciamo a partire? Chi lo va a dire ai nostri genitori? E poi dove troviamo i soldi e il passaporto?
dice rovinando ogni mia possibile speranza. Sulla mia faccia appare così un enorme muso lungo
FELICIANO: Ci pensiamo noi! Vero fratello?
risponde con enorme entusiasmo. Romano gli fa un cenno, poi si allontanano un po’ dal gruppo e prendono i loro cellulari, lasciando me e i miei amici confusi. Finita la chiamata ritornano da noi
FELICIANO: Ok tutto a posto. Potete partire! Ve!
GIORGIA: Ma come è possibile?
LOVINO: Abbiamo solo chiamato i nostri capi.
BEA: Quindi … i politici sono gli stessi in qualunque dimensione …
Inquietante!
 



NDA
BEA: La mia tortaaa!! T.T
GIORGIA: ah.... ho capito. Devo fare tutto io. Grazie per aver letto anche questo capitolo di desiderando hetalia. Per il bene dell'autrice recensite, le farà piacere (e magari non penserà più alla torta)
OLEG: Ma davvero i politici sono dappertutto? Non è un po' esagerato?
GIORGIA: Certo che no, amore!
OLEG: mh.. ok.
GIORGIA: Quindi cari lettori alla prossima!!
OLEG: Si si come ha detto lei. Ciao.
BEA: TORTAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!! T.T .... sigh arrivederci sigh
   
 
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