Baciava. Succhiava. Mordeva.
Prendeva ogni centimetro della sua pelle e lo faceva suo, catturava ogni piccolo palmo di lui e lo possedeva con voracità quasi famelica.
Sdraiati su quel letto sfatto, i loro corpi si mescolavano in un intrico di membra bagnate da saliva e sperma; si sentivano sporchi, affamati e ricolmi di un fuoco che non li abbandonava.
Gli occhi verdi che si riflettevano nei suoi erano torbidi, le mani che lo toccavano usavano un’intima violenza che non riusciva a rifiutare, la voce che gemeva era ormai roca di piacere.
E la sua bocca umida, insaziabile, sentiva che gli stava baciando anche l’anima.
Prendeva ogni centimetro della sua pelle e lo faceva suo, catturava ogni piccolo palmo di lui e lo possedeva con voracità quasi famelica.
Sdraiati su quel letto sfatto, i loro corpi si mescolavano in un intrico di membra bagnate da saliva e sperma; si sentivano sporchi, affamati e ricolmi di un fuoco che non li abbandonava.
Gli occhi verdi che si riflettevano nei suoi erano torbidi, le mani che lo toccavano usavano un’intima violenza che non riusciva a rifiutare, la voce che gemeva era ormai roca di piacere.
E la sua bocca umida, insaziabile, sentiva che gli stava baciando anche l’anima.