Videogiochi > Ghost Trick
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Autore: AyuChan Uchiha    21/09/2014    0 recensioni
«Scusa se ti ho fatto aspettare così tanto.»
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SPOILER PER LA FINE DEL GIOCO, quindi non leggete se non l'avete finito!
E' una flashfic molto corta, che descrive una scena (che non avviene in canon, in realtà) dopo la fine del gioco.
In realtà l'ho scritta tipo tre anni fa, quando ho finito per la prima volta Ghost Trick. L'ho ritrovata nel mio pc e nel rileggerla ho realizzato che mi piace davvero tanto - quando l'ho scritta non ero convinta, ma adesso mi piace davvero. Anche se ho dovuto fare qualche piccola modifica, ma non granché
E' abbastanza corta, ma spero vi piaccia! Spero che non sia OOC, perché davvero, ho giocato a Ghost Trick così tanto tempo fa che ricordo a malapena, haha.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Dieci anni, eh? Dieci lunghi anni per scontare la sua pena.
Che ironia... gli stessi anni che aveva impiegato per tornare in "vita" e cancellare il suo errore, seppur non completamente. Dieci anni... e finalmente è libero. Non se ne pente, non ha alcun rimorso, se non quello di aver lasciato Sissel al detective Jowd, senza allungare di nuovo una mano verso di lui.
Non che sia un completo male: la sua Sissel è ancora viva, e il micetto nero è in buone mani. Non ha di che preoccuparsi, quindi, quando uscirà dalla prigione, dopo aver dato un'ultima pennellata alla tela.
L'ultimo quadro che ha assolutamente voluto dipingere ritrae un amico inseparabile, un amico che non l'ha mai abbandonato durante questi lunghi anni, un amico che gli ha fatto capire cosa è esatto e cosa errato e che lo ha aiutato a porre rimedio ai suoi errori.
Non se ne pente, non se ne pentirà mai: sa già che Sissel lo aspetta, là fuori. Deve soltanto aspettare.
E una volta uscito non può far altro che ricambiare l'abbraccio della sua fidanzata, felice, prima di allontanarsi da quel posto. Sì, è stato molto meglio che ci finisse lui in prigione invece del detective. Adesso ognuno ha le proprie vite felici, nessuno è morto. Hanno salvato vite in quel modo. E questo lo fa sentire meglio.
L'ultima cosa che si aspetta, però, è la scena di cui è protagonista al parco.
E' da molto che non vi torna, più di quanto in realtà non sia. E lì, nello stesso parco che ha segnato il suo destino dieci anni prima, incontra qualcuno.
«Lei è Yomiel, il signore che mi ha salvato la vita dieci anni fa?» Un sorriso, da parte di una detective dai capelli rossi. Yomiel non può sbagliarsi. Annuisce stupefatto, prima di notare ciò che ha fra le braccia. Non ha però il tempo di capire, prima di doversi ritrovare ad afferrare al volo una piccola palla di pelo nera, che inizia a leccargli la guancia, felice, facendolo sorridere. La ragazza al suo fianco li guarda confusa, la detective allunga una mano verso il gattino, pronta a sgridarlo per quel comportamento improvviso. Ferma però il braccio a mezz'aria, sorpresa dalle sue parole.
«Ehilà... chi si rivede. Sissel.»
«Meeeooww!»
«Scusa se ti ho fatto aspettare così tanto.»
   
 
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