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Autore: anime_manga    21/09/2014    2 recensioni
Lei, Martina Stoessel, un passato che continua a tormentarla.
Lui, Jorge Blanco, il suo diavolo, ma anche suo protettore.
Questa storia è nata grazie a molti altri progetti racchiusi nella categoria Violetta.
Genere: Commedia, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio accocolata a Jorge. Stranamente questa notte non ho avuto incubi e non mi sono svegliata nel panico. Mi sono svegliata con la luce del sole che filtrava tra le tende arancioni e che trasmette calore. Muovo molto lentamente ogni muscolo del corpo e mi alzo del tutto dal letto, facendo piano e cercando di non svegliare il mio amore. Scendo le scale e trovo solamente Ruggero sveglio: è dritto in piedi di fronte alla portafinestra del balcone con una coperta addosso e una tazza di caffè in mano -Buongiorno- dico abbracciandolo delicatamente da dietro -Anche a te- dice baciandomi la nuca.

Mi dirigo in cucina per prendere una tazza e versarci del tè bollente ai frutti di bosco e miele -Come mai ti sei svegliata così presto?- mi chiede incuriosito però non distogliendo l'attenzione dal sole che piano piano sta sorgendo. Mi siedo e fisso l'orologio alla parete: le sei e un quarto -Non avevo più sonno, te?- sorseggio un po' dalla tazza scottandomi la lingua; il gusto dei frutti e di quella sostanza così dolce mi invade la gola piano piano, fino ad arrivare allo stomaco -Anch'io- lì finisce il nostro discorso, finchè a scendere non è Candelaria, che però si dirige immediatamente verso la porta con una fetta di toast in mano e l'MP3 nelle orecchie -Io vado a fare una corsetta- dice per poi lasciarci di nuovo soli. Fissiamo il sole per una decina di minuti, poi prendo un libro e inizio a leggere: La bella e la bestia. Un libro da bambini, però che mi ha sempre colpita infondo; fortuna che hanno inventato anche la versione per adulti. Uno alla volta iniziano a scendere tutti, finchè per ultimo non viene Diego, il quale accende la televisione per vedere il notiziario delle otto. Tutti si siedono a tavola eccetto me, Ruggero e Cande che è ancora fuori; stanno mangiando la colazione preparata da mio fratello. Domani si ritornerà a casa e dovremo essere tutti belli carichi, quindi è forse per questo che ora il silenzio domina quest casa. Sento l'aprirsi e il chiudersi della porta principale, deduco che la fidanzata di Diego sia tornata. Mi vesto ed esco nella serra chiusa che abbiamo in giardino con il libro e il mio iPod con la playlist di musiche rilassanti. Metto su 'A thousand years' di Christina Perri e leggo, sfogliando le pagine piano piano: al momento mi viene in mente una frase che centra sia un po' con la vita che con i libri; Vivere è come leggere un libro ordinatamente, pagina dopo pagina, sognare significa invece leggere alla rinfusa, cioè non in modo ordinato, ma andando in pagine sembre diverse e non adiacenti... Così è la vita se ci penso adesso... un rumore mi desta dai miei pensieri: qualcuno è entrato: Yoyi. Mi deposita un bacio sull'incavo del collo e si siede di fianco a me sulla panchina -Quindi è qui che ti trovi tutto il giorno- alzo gli occhi e guardo il cielo: è quasi giunto il tramonto. Il cielo e rosastro con sfumature arancioni e il sole sta perdendo la sua vivacità lentamente -Vieni con me- mi dice prendedomi delicatamente la mano. Mi chiude gli occhi e mi avverte di tenerli chiusi per tutto il tragitto e così faccio -Adesso puoi aprirli- cgli apro e di fronte noto una collina e un salice di fianco al materasso che il mio compagno ha posizionato, incorniciato da petali di rose rosse; lì vicino c'è anche una cesta con due bicchieri, una bottiglia di champagne e qualcosa da sgranocchiare, ad esempio dei grissini. Lo fisso stupefatta e dalla mia bocca non proferisce parola, ma a cosa servono tanto le parole, quando un gesto o uno sguardo possono valere mille di esse. Mi trascina sul letto facendomici sedere e prende la bottiglia e i due bicchieri -E' meraviglioso- commento osservando il sole calare e dare posto alla luna -Speravo di riuscire ad avere questo effetto- disse con un sorriso sghembo dipinto in volto. Devo ammettere che Jorge mi sa sorprendere davvero tanto -Come hai fatto ad organizzare tutto?- chiedo e lui mi sorride rispondendomi -Non ci è voluto grande impegno, visto che sei stata tu ad aiutarmi: sei rimasta tutto il giorno nella serra e mi hai dato l'opportunità di fare tutto questo lavoro- con la mano mostra le rose. Ceniamo e ci scambiamo qualche bacio -E tutto così magnifico- commento -Le sorprese però non sono ancora finite- mi dice girandosi e prendendo da dietro all'albero una chitarra e un mazzo di Violette -Tieni, ho pensato che sia più speciale regalarti qualcosa di particolare e speciale, proprio come lo sei tu per me- inizia a suonare e a cantare una canzone che credo si chiami Podemos e uno dei tantissimi aggettivi che scelgo di usare è Stupendo. Finisce di suonare la canzone e mi guarda negli occhi: verde e nocciola; lui pagliuzze argentate e io dorate, lui è il mio yin e io sono lo yang, lui è ciò che mi fa star bene, lui è la mia vita! Lo abbraccio di slancio e gli sussurro un leggero -Grazie...- per poi distenderci e fissare le stelle -Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelline, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.- gli dico -William Shakespeare- risponde lui -Sai perchè l'ho nominato?- mi fissa solamente senza proferire parola per non distruggere quel momento così magico -Perchè in un certo senso è stato grazie a lui che ho capito di amarti, quando abbiamo recitato insieme, ti ricordi?- annuisce e gira la testa al cielo -Come scordarsi?- chiede annunciando un sorriso -E all'inizio credevo che la nostra storia fosse come quella di Romeo e Giulietta, ma poi ho capito che la nostra vita è come quella di Martina e Jorge. Questa è La nostra vita, il nostro amore..- dico per metteri di fianco e fissare i suoi lineamenti del viso. Si gira anche lui e mi bacia delicatamente per poi pronunciare insieme un -Ti amo!- e così cadiamo insieme ancora una volta nelle braccia di Morfeo...

 

 

 

Angolo autrice: Salve piccioncini! Ero in vene di abbozzare qualcosina anche se breve è importante! Cosa ne pensate di questo capitolo? Domani i nostri amici ritornano ad affrontare conti in sospeso. A presto e bacioni

BE CREATIVE, STAY CREATIVE

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